IL DIRETTORE GENERALE 
                             per i porti 
 
  Vista la legge 28 gennaio 1994, n. 84 e  successive  modificazioni,
recante «Riordino della legislazione in materia portuale»; 
  Visto il decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163,  e  successive
modificazioni ed integrazioni, che all'art. 128 reca disposizioni  in
materia di programmazione delle opere pubbliche; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 5 ottobre 2010, n.
207, concernente il  «Regolamento  di  esecuzione  e  attuazione  del
decreto  legislativo  12  aprile   2006,   n.   163»   e   successive
modificazioni; 
  Vista  la  legge  30  novembre  1998,  n.   413,   concernente   il
«Rifinanziamento degli interventi per  l'industria  cantieristica  ed
armatoriale ed attuazione della normativa comunitaria di settore  che
all'art. 9, comma 1, prevede l'adozione ed  il  finanziamento  di  un
programma per opere infrastrutturali di ampliamento, ammodernamento e
riqualificazione dei porti», e  successivi  rifinanziamenti  disposti
con legge 23 dicembre  1999,  n.  488,  art.  54,  comma  1,  recante
«Disposizioni per la formazione del bilancio  annuale  e  pluriennale
dello Stato (Legge finanziaria 2000)», e con  la  legge  23  dicembre
2000, n. 388,  art.  144,  comma  1,  recante  «Disposizioni  per  la
formazione del bilancio annuale  e  pluriennale  dello  Stato  (legge
finanziaria 2001)»; 
  Vista la legge 9 dicembre 1998, n. 426, art. 1,  comma  4,  lettera
d); 
  Vista la legge 1° agosto 2002, n. 166 che, all'art.  36,  comma  2,
dispone che «per il proseguimento del programma di  ammodernamento  e
riqualificazione delle infrastrutture  portuali  di  cui  all'art.  9
della legge n. 413 del 1998, nonche' per gli interventi nel porto  di
Manfredonia di cui all'art. 1, comma 4, lettera d),  della  legge  n.
426  del  1998,  sono  autorizzati  ulteriori   limiti   di   impegno
quindicennali  di  34.000.000,00  di  euro  per  l'anno  2003  e   di
64.000.000,00 di euro per l'anno 2004»; 
  Visti i commi 2-novies, 2-decies  e  2-undecies  dell'art.  2,  del
decreto-legge   29   dicembre   2010,   n.   225,   convertito,   con
modificazioni, dalla legge 26 febbraio 2011, n. 10; 
  Considerato che,  con  decreto  ministeriale  del  3  giugno  2004,
registrato alla Corte dei conti il 15 giugno 2004, reg. 5, foglio 28,
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 18 agosto 2004,  n.  193,  e'
stato approvato dal  Ministro  pro  tempore  il  programma  di  opere
infrastrutturali di ampliamento, ammodernamento e riqualificazione di
porti,  individuate  quali  opere   prioritarie   nell'ambito   delle
programmazioni triennali adottate dalle Autorita' Portuali  ai  sensi
dell'art. 14 della legge n. 109 del 1994 e  successive  modificazioni
ed integrazioni, ed approvato  il  piano  di  riparto  delle  risorse
finanziarie disposto dall'art. 36, della  citata  legge  n.  166  del
2002, nell'importo complessivo di € 1.398.100.005,00; 
  Considerato che, a valere sui medesimi fondi disposti dall'art.  36
della  legge  n.  166  del  2002,  sono  stati   altresi'   disposti,
col decreto ministeriale del 3 giugno 2004,  ulteriori  finanziamenti
per la realizzazione di opere infrastrutturali nei porti di  Chioggia
e Monfalcone, a cura delle rispettive  Aziende  Speciali  del  porto,
dell'importo di rispettivi € 11.400.000,00,  e  sono  stati  altresi'
disposti fondi  dell'importo  di  €  4.999.995,00  per  le  finalita'
indicate dalla legge 9 dicembre 1998, n. 426, art. 1, per il Porto di
Manfredonia; 
  Considerato  che,  ai  sensi  dell'art.  7   del   citato   decreto
ministeriale 3 giugno 2004, su  motivata  richiesta  da  parte  delle
Autorita' Portuali, si puo' procedere all'integrazione del  programma
degli interventi ammessi al finanziamento con  il  decreto  medesimo,
individuando nuove opere nell'ambito della  programmazione  triennale
adottata dalle medesime Autorita' ai sensi del decreto legislativo 12
aprile 2006, n. 163, e successive modificazioni ed integrazioni; 
  Considerato che, ai sensi dell'art. 1 degli Accordi  Procedimentali
stipulati con le Autorita' Portuali, in attuazione  dell'art.  4  del
citato decreto ministeriale 3  giugno  2004,  su  motivata  richiesta
delle Autorita' Portuali, e' possibile procedere all'integrazione del
programma degli interventi ammessi al finanziamento  con  il  decreto
medesimo, attraverso l'utilizzo di  eventuali  economie  relative  ai
ribassi  d'asta  conseguiti  a  seguito  di  esperimento  delle  gare
d'appalto  relative  ad  interventi  inseriti  nella   programmazione
triennale adottata dalle Autorita' Portuali, previa approvazione  del
programma integrativo; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 3  dicembre  2008,
n. 211, recante «Regolamento di riorganizzazione del Ministero  delle
infrastrutture  e  dei   trasporti»   con   cui   viene   individuata
l'articolazione  dell'Amministrazione  delle  infrastrutture  e   dei
trasporti  in  diciotto  Direzioni  Generali,  incardinate   in   due
Dipartimenti; 
  Visto il decreto ministeriale 2 aprile 2009,  n.  307,  recante  il
«Regolamento di organizzazione di secondo livello del Ministero delle
infrastrutture e dei trasporti» con il quale sono definiti i  compiti
degli Uffici di livello dirigenziale non generale; 
  Vista la direttiva del Capo Dipartimento n. 2623/DTT dell'11 maggio
2009, vistata dall'Ufficio Centrale di bilancio al n. 664, in data 16
giugno 2009, mediante la quale, in coerenza con la volonta'  espressa
dall'organo politico di vertice, sono  individuati  i  compiti  e  le
responsabilita' del  Capo  Dipartimento  ed  impartite  direttive  di
carattere operativo e  procedimentale  ai  Direttori  generali  delle
Direzioni  incardinate  nel  «Dipartimento  per   i   trasporti,   la
navigazione ed i sistemi informativi e statistici»; 
  Vista  la  direttiva  del  Ministro  delle  infrastrutture  e   dei
trasporti per l'attivita' amministrativa e la gestione del 7  gennaio
2013, n. 3 con la quale sono stati conferiti ai titolari  dei  centri
di  responsabilita'  amministrativa  gli  obiettivi   strategici   ed
operativi per l'anno 2013 ed assegnate le risorse finanziarie,  umane
e strumentali di pertinenza; 
  Rilevato che,  in  conseguenza  della  nuova  organizzazione  e  in
coerenza  con  le  sopra  citate  direttive,  la  titolarita'   della
competenza in materia di programmazione in materia  portuale  risulta
attribuita alla «Direzione generale dei Porti»; 
  Considerato che, dopo l'approvazione e pubblicazione del  programma
di opere infrastrutturali di che trattasi, alcune Autorita'  Portuali
hanno rappresentato esigenze nuove e  sopravvenute  ed  ostacoli  che
impediscono l'attuazione degli interventi programmati; 
  Tenuto conto che con  decreti  di  variazione  del  Ministro  delle
infrastrutture e trasporti, rispettivamente n. 7329  del  21.12.2004,
n.  1967  del  18.04.2005,  n.  3581/3590   del   5.07.2005,   numero
4349/4829/4966/5319 del  26.10.2005,  n.  416  del  2.02.2006  e  del
Ministero delle Infrastrutture  n.  6  dell'8.01.2007,  n.  2642  del
28/12/2007, n. 571 del 6.06.2008, n. 16389 del 22/12/2009 e n.  10/10
del 11/10/2010, tutti registrati alla Corte  dei  conti,  sono  state
individuate obiettive motivazioni che risultavano essere cause idonee
di impedimento per l'attivazione degli interventi programmati, ed  e'
stata determinata una piu' esatta riqualificazione e  quantificazione
degli interventi gia' programmati, apportando modifiche al  programma
approvato; 
  Visto, da ultimo, il decreto  ministeriale n.  6/12  del  15  marzo
2012, registrato alla Corte dei conti in data 7 giugno 2012  al  Reg.
6, Fog. 172, col quale, in forza delle disposizioni di cui  ai  commi
2-novies, 2-decies e 2-undecies  dell'art.  2  del  decreto-legge  29
dicembre 2010, n. 225, convertito, con modificazioni, dalla legge  26
febbraio  2011,  n.  10,  ed  a   seguito   dell'individuazione   dei
finanziamenti revocati operata con  il  decreto  del  Ministro  delle
infrastrutture e dei trasporti di concerto col Ministro dell'economia
e delle finanze n. 357, del 13 ottobre  2011,  con  il  quale  si  e'
provveduto agli adempimenti demandati dalla normativa  sopraindicata,
il programma di opere infrastrutturali di ampliamento, ammodernamento
e riqualificazione di porti, di cui all'art. 36 della legge 1° agosto
2002,  n.  166,  approvato  per  euro  1.425.900.000,00  con  decreto
ministeriale del 3 giugno 2004, registrato alla Corte dei conti il 15
giugno 2004, reg. 5, foglio 28, pubblicato nella  Gazzetta  Ufficiale
del 18 agosto 2004, n. 193, e' stato ridotto ad euro 1.303.831.099,53
e rimodulato negli interventi; 
  Visto  l'art.  15  del  decreto-legge  22  giugno  2012,   n.   83,
convertito, con modificazioni, dalla legge 7  agosto  2012,  n.  134,
recante misure urgenti per la crescita del Paese, che prevede che, ai
fini dell'attuazione dell'art. 2, comma 2-novies,  del  decreto-legge
29 dicembre 2010, n. 225, convertito, con modificazioni, dalla  legge
26 febbraio 2011, n. 10, le disposizioni di  cui  all'ultimo  periodo
del comma 2-undecies dello stesso  art.  2,  si  applicano  ai  fondi
trasferiti e imputati ad  opere  i  cui  bandi  di  gara  sono  stati
pubblicati alla data di entrata in vigore del medesimo  decreto-legge
e che i finanziamenti non rientranti nella predetta fattispecie  sono
revocati  e  le  relative  risorse  sono  destinate  alle   finalita'
stabilite dal medesimo art. 2, comma 2-novies, con priorita' per  gli
investimenti di cui alla  lettera  a),  nonche'  per  gli  interventi
finalizzati allo sviluppo dei traffici con  uso  di  container  anche
sulla base degli accordi di programma gia'  sottoscritti  e  comunque
per il perfezionamento degli interventi gia' avviati per i quali  non
siano state ancora completate le procedure autorizzative, secondo  le
modalita' e  procedure  di  cui  all'art.  2,  commi  da  2-novies  a
2-undecies, del predetto decreto-legge n. 225 del 2010; 
  Visto il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei  trasporti
di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze n. 43 del 7
febbraio 2013, con il quale e' stata data  applicazione  all'art.  15
dell'anzidetto decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito  dalla
legge 7 agosto 2012, n. 134, con il quale, relativamente alla risorse
finanziarie stanziate dalla legge 1° agosto 2002, n. 166, sono  stati
individuati i finanziamenti ope legis revocati, per complessivi lordi
euro 70.499.938,11, di cui euro 17.876.954,24 a carico dell'Autorita'
portuale di  Brindisi,  euro  4.395.640,90  a  carico  dell'Autorita'
portuale di  Cagliari,  euro  2.449.370,69  a  carico  dell'Autorita'
portuale di La Spezia, euro  13.890.360,00  a  carico  dell'Autorita'
portuale di  Livorno,  euro  27.300.000,00  a  carico  dell'Autorita'
portuale  di  Marina  di  Carrara  ed  euro  4.587.612,28  a   carico
dell'Autorita' portuale di Taranto; 
  Considerato  che  a  seguito  dell'adozione  del  predetto  decreto
interministeriale n.  43/2013,  si  rende  necessario  provvedere  ad
apportare  la  formale   variazione   all'elenco   degli   interventi
infrastrutturali  finanziati  dalla  legge  n.  166/02,   da   ultimo
approvato con il richiamato decreto n. 6/12 del 15  marzo  2012,  per
recepire i disposti definanziamenti, nei termini che seguono: 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
  Tenuto altresi' conto di quanto rappresentato da  talune  Autorita'
portuali in  merito  alla  esigenza  di  rimodulare  i  finanziamenti
statali  ad  esse  assentiti  alla  luce  delle  effettive   esigenze
finanziarie conseguenti alle dinamiche dei relativi appalti,  nonche'
di apportare variazioni al programma stesso, nel rispetto del  limite
del  finanziamento  complessivamente  assentito   a   ciascun   Ente,
sostituendo gli eventuali progetti per i quali documentate e motivate
circostanze ne abbiano impedito  l'esecuzione,  con  altri,  inseriti
nella  programmazione  triennale  adottata  dall'Autorita'  portuale,
conformi alla normativa urbanistica ed ambientale ed in possesso  del
relativo parere tecnico reso dal competente Organo statale; 
  Vista la nota n. 7091,  in  data  29  luglio  2013,  con  la  quale
l'Autorita' portuale di Livorno ha proposto  la  rimodulazione  degli
importi  a  carico  dei  singoli  interventi  infrastrutturali   gia'
previsti  nel  programma  approvato,  tenuto  conto  delle  effettive
esigenze  finanziarie  relative  ai  singoli  interventi  programmati
conseguenti alle dinamiche dei relativi appalti; 
  Considerata   la   natura   sostanzialmente   compensativa    della
rimodulazione  finanziaria  proposta,  che   non   altera   l'importo
complessivo  del  finanziamento  assentito  alla  predetta  Autorita'
portuale; 
  Ritenuto,  pertanto,  di   poter   procedere   alla   rimodulazione
finanziaria tra gli interventi del programma approvato con il decreto
ministeriale 3 giugno 2004 e  successive  variazioni,  di  competenza
dell'Autorita' portuale di Livorno, al fine di consentire  il  rapido
utilizzo delle risorse pubbliche a tal fine stanziate dalla norma  in
questione   e   conseguire   l'interesse   pubblico   connesso   alla
realizzazione delle opere programmate; 
  Che,   pertanto,   fermo   restando   l'importo   complessivo   del
finanziamento assentito,  ridotto  da  euro  117.220.005,00  ad  euro
103.329.645,00, a seguito del definanziamento disposto  dalla  citata
legge n. 134/12, il quadro complessivo degli interventi approvato con
il decreto ministeriale 3 giugno 2004  e  successive  variazioni,  di
competenza dell'Autorita' portuale di Livorno, risulta  rideterminato
come segue: 
  
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
  Vista la nota 31 luglio 2013, n.  811,  con  la  quale  l'Autorita'
Portuale   di   Napoli,   in    conseguenza    delle    problematiche
tecnico-ambientali insorte in occasione della procedura di  gara  per
l'affidamento dei «Lavori di  consolidamento  statico  e  adeguamento
funzionale della banchina del Molo Carmine», ad oggi risolte, ma che,
tuttavia, hanno comportato un allungamento dei  tempi  di  esecuzione
dei lavori in  questione  rendendoli  non  piu'  compatibili  con  la
scadenza del periodo di utilizzo delle risorse previsto dai contratti
di  mutuo  a  suo   tempo   sottoscritti,   propone   una   riduzione
dell'intervento  di  che  trattasi,  sia  in  termini  di  tempo   di
esecuzione che di importo dei  lavori,  e  di  destinare  le  risorse
resesi disponibili  al  finanziamento  del  progetto  dei  lavori  di
«Completamento del  consolidamento  e  rafforzamento  della  banchina
levante  del  molo  Pisacane»  gia'  esaminato   favorevolmente   dal
competente C.T.A istituito presso  il  Provveditorato  interregionale
alle OO.PP. per la Campania, con Voto n. 106 del 20 luglio 2011, e ad
assicurare copertura finanziaria al maggior costo dell'intervento  di
«Consolidamento banchina levante molo Vittorio Emanuele»  conseguente
a  problematiche  geotecniche  riscontrate  nel  corso  dei   lavori,
quest'ultimi in avanzata fase realizzativa; 
  Verificato che l'opera proposta  a  modifica  ed  integrazione  del
programma degli interventi ammessi al finanziamento e' inserita negli
atti  di  programmazione  dell'Autorita'  portuale,  ai  sensi  della
vigente normativa; 
  Considerata la natura sostanzialmente compensativa della variazione
proposta che  non  altera  l'importo  complessivo  del  finanziamento
assentito alla predetta Autorita' portuale; 
  Ritenuto, pertanto, di poter procedere alla modifica del  programma
degli interventi programmati, approvato con il decreto ministeriale 3
giugno 2004 e successive  variazioni,  di  competenza  dell'Autorita'
portuale di Napoli, al fine  di  consentire  l'immediato  e  completo
utilizzo delle risorse pubbliche a tal fine stanziate dalla norma  in
questione   e   conseguire   l'interesse   pubblico   connesso   alla
realizzazione delle opere programmate; 
  Che,   pertanto,   fermo   restando   l'importo   complessivo   del
finanziamento  assentito,  il  quadro  complessivo  degli  interventi
approvato con il decreto  ministeriale 3  giugno  2004  e  successive
variazioni, di competenza dell'Autorita' portuale di Napoli,  risulta
rideterminato come segue: 
  
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
  Vista la nota n. 7091,  in  data  29  luglio  2013,  con  la  quale
l'Autorita' portuale di Ravenna ha proposto  la  rimodulazione  degli
importi  a  carico  dei  singoli  interventi  infrastrutturali   gia'
previsti  nel  programma  approvato,  tenuto  conto  delle  effettive
esigenze finanziarie  relative  ai  singoli  interventi  programmati,
conseguenti alle dinamiche dei relativi appalti; 
  Considerata la natura sostanzialmente compensativa della variazione
proposta che  non  altera  l'importo  complessivo  del  finanziamento
assentito alla predetta Autorita' portuale; 
  Ritenuto,  pertanto,  di   poter   procedere   alla   rimodulazione
finanziaria tra gli interventi del programma approvato con il decreto
ministeriale 3 giugno 2004 e  successive  variazioni,  di  competenza
dell'Autorita' portuale di Ravenna, al fine di consentire  il  rapido
utilizzo delle risorse pubbliche a tal fine stanziate dalla norma  in
questione   e   conseguire   l'interesse   pubblico   connesso   alla
realizzazione delle opere programmate; 
  Che,   pertanto,   fermo   restando   l'importo   complessivo   del
finanziamento  assentito,  il  quadro  complessivo  degli  interventi
approvato con il decreto  ministeriale 3  giugno  2004  e  successive
variazioni, di competenza dell'Autorita' portuale di Ravenna, risulta
rideterminato come segue: 
  
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
  Vista la nota 10 giugno 2013, n. 5617,  con  la  quale  l'Autorita'
Portuale di Taranto tenuto conto delle effettive esigenze finanziarie
relative ai singoli  interventi  programmati  e  della  comunicazione
della  Cassa  depositi  e  prestiti  sull'effettivo  ammontare  delle
erogazioni  effettuate  in  termini  di  capitale  ed  interessi,  ha
proposto    la    rimodulazione    finanziaria    degli    interventi
infrastrutturali gia' programmati; 
  Considerata la natura sostanzialmente compensativa della variazione
proposta che  non  altera  l'importo  complessivo  del  finanziamento
assentito alla predetta Autorita' portuale; 
  Ritenuto,  pertanto,  di   poter   procedere   alla   rimodulazione
finanziaria del programma degli interventi programmati, approvato con
il decreto ministeriale 3 giugno 2004  e  successive  variazioni,  di
competenza dell'Autorita' portuale di Taranto, al fine di  consentire
l'immediato utilizzo delle risorse pubbliche  a  tal  fine  stanziate
dalla norma in questione e conseguire l'interesse  pubblico  connesso
alla realizzazione delle opere programmate; 
  Che,   pertanto,   fermo   restando   l'importo   complessivo   del
finanziamento  assentito,  ridotto  da  euro  32.960.235,00  ad  euro
28.372.622,72, a seguito del definanziamento  disposto  dalla  citata
legge n. 134/12, il quadro complessivo degli interventi approvato con
il decreto ministeriale 3 giugno 2004  e  successive  variazioni,  di
competenza dell'Autorita' portuale di Taranto, risulta  rideterminato
come segue: 
  
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
  Ritenuto, per quanto sopra, di  poter  procedere,  in  accoglimento
delle motivate richieste formulate dalle suddette Autorita'  portuali
di Livorno, Napoli, Ravenna e Taranto alla variazione e rimodulazione
finanziaria del programma di opere infrastrutturali  di  ampliamento,
ammodernamento e riqualificazione dei  porti  da  finanziare  con  le
risorse recate dalla legge 2  agosto,  n.  166,  con  l'utilizzazione
della procedura indicata dall'art. 7 del decreto 3 giugno 2004; 
  Ai sensi della legge e del Regolamento di contabilita' dello Stato; 
 
                              Decreta: 
 
                               Art. 1 
 
  Per quanto descritto nelle premesse, atteso  che,  in  forza  delle
disposizioni dell'art. 15 del decreto-legge 22 giugno  2012,  n.  83,
convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134,  ed
a seguito dell'individuazione dei finanziamenti revocati operata  con
il decreto del Ministro  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti  di
concerto col Ministro dell'economia e delle  finanze  n.  43,  del  7
febbraio   2013,   risultano   revocati   complessivi   lordi    euro
70.499.938,11, di cui  euro  17.876.954,24  a  carico  dell'Autorita'
portuale di  Brindisi,  euro  4.395.640,90  a  carico  dell'Autorita'
portuale di  Cagliari,  euro  2.449.370,69  a  carico  dell'Autorita'
portuale di La Spezia, euro  13.890.360,00  a  carico  dell'Autorita'
portuale di  Livorno,  euro  27.300.000,00  a  carico  dell'Autorita'
portuale  di  Marina  di  Carrara  ed  euro  4.587.612,28  a   carico
dell'Autorita'  portuale  di   Taranto,   il   programma   di   opere
infrastrutturali di ampliamento, ammodernamento e riqualificazione di
porti, di cui all'art.  36  della  legge  1°  agosto  2002,  n.  166,
approvato per euro 1.425.900.000,00 con decreto  ministeriale  del  3
giugno 2004, registrato alla Corte dei conti il 15 giugno 2004,  reg.
5, foglio 28, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 18 agosto 2004,
n.  193,  gia'  ridotto  ad  euro  1.303.831.099,53  in  seguito   al
definanziamento disposto dai commi 2-novies,  2-decies  e  2-undecies
dell'art. 2 del decreto-legge 29 dicembre 2010, n.  225,  convertito,
con modificazioni, dalla  legge  26  febbraio  2011,  n.  10,  e  dal
relativo decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti di
concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze n. 357, del 13
ottobre 2011, e' ulteriormente ridotto ad euro 1.233.331.161,42.