IL COMITATO INTERMINISTERIALE 
                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA 
 
  Visto l'art. 1 della legge 17 maggio 1999, n. 144, che prevede, fra
l'altro, la costituzione, presso questo Comitato, di  un  Sistema  di
Monitoraggio degli  Investimenti  Pubblici  (MIP)  e  l'invio  di  un
rapporto  semestrale  al  Parlamento  sull'evoluzione   del   sistema
suddetto; 
  Visto l'art. 11 della legge 16 gennaio 2003, n. 3, il quale dispone
che,  a  decorrere  dal  1°  gennaio  2003,  ai  fini  del   suddetto
monitoraggio, ogni progetto d'investimento pubblico, nuovo o in corso
di attuazione, sia dotato di  un  Codice  Unico  di  Progetto  (CUP),
demandando a questo Comitato il compito di disciplinarne modalita'  e
procedure attuative; 
  Visto il decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163,  che  all'art.
176, comma 3, lettera  e),  come  integrato  dall'art.  3,  comma  1,
lettera l) del decreto legislativo 31 luglio 2007, n. 113, demanda  a
questo Comitato di definire i contenuti degli accordi in  materia  di
sicurezza, prevenzione e repressione della  criminalita'  sulla  base
delle linee guida indicate dal Comitato di coordinamento  per  l'alta
sorveglianza  delle  grandi  opere  (CCASGO),  istituito   ai   sensi
dell'art. 15, comma 2, del decreto legislativo 20 agosto 2002, n. 190
(ora art. 180, comma 2, del decreto legislativo n. 163/2006); 
  Vista la  legge  13  agosto  2010,  n.  136,  come  modificata  dal
decreto-legge   12   novembre   2010,   n.   187,   convertito,   con
modificazioni, dalla legge 17 dicembre  2010,  n.  217,  e  visti  in
particolare: 
    l'art.  3,  che  prevede,  al  fine  di  prevenire  infiltrazioni
criminali, l'onere di tracciabilita' dei flussi finanziari  a  carico
degli appaltatori, subappaltatori e subcontraenti della filiera delle
imprese, nonche' a carico dei concessionari di finanziamenti pubblici
anche europei, a qualsiasi titolo interessati  a  lavori,  servizi  e
forniture pubbliche, tra l'altro  disponendo  che  gli  strumenti  di
pagamento debbano riportare il codice identificativo di  gara  (CIG),
rilasciato da parte dell'Autorita' per  la  vigilanza  sui  contratti
pubblici di lavori, servizi e forniture (AVCP), e,  ove  obbligatorio
ai sensi del menzionato art. 11 della legge n. 3/2003, il CUP; 
    l'art. 6, che sanziona, tra l'altro, la mancata  apposizione  del
CUP sui suddetti strumenti di pagamento; 
  Visto l'art. 1 del decreto legislativo 29 dicembre  2011,  n.  229,
che con riguardo alla realizzazione di opere pubbliche ha preordinato
l'apposizione del CUP non solo ai fini dell'ottenimento dei  relativi
finanziamenti pubblici, ma  anche  del  rilascio  del  CIG  da  parte
dell'AVCP; 
  Vista la propria  delibera  27  dicembre  2002,  n.  143  (G.U.  n.
87/2003; errata corrige in G.U. n. 140/2003),  con  la  quale  si  e'
definito e regolamentato  il  funzionamento  del  CUP,  e  visto,  in
particolare, il punto 1.1.7, che istituisce la Struttura di  supporto
CUP, che deve riferire, con periodicita' semestrale, alla  Segreteria
di questo Comitato (oggi Dipartimento  per  la  programmazione  e  il
coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio
dei  ministri  -  DIPE)  sulle  attivita'  svolte,  formulando  anche
eventuali  proposte  di  sviluppo  e  di  aggiornamento  del  sistema
MIP-CUP; 
  Vista la propria  delibera  29  settembre  2004,  n.  24  (G.U.  n.
276/2004), con la quale e' stato stabilito che il  CUP  debba  essere
riportato su tutti i documenti amministrativi e contabili, cartacei e
informatici, relativi a progetti d'investimento pubblico; 
  Vista la propria  delibera  29  settembre  2004,  n.  25  (G.U.  n.
276/2004), che al punto 6 da' incarico alla Struttura di supporto CUP
di  operare,   tra   l'altro,   come   «Unita'   centrale»   preposta
all'avviamento e alla gestione dello stesso sistema MIP e prevede  la
possibilita' di attuare una fase sperimentale in  accordo  con  altre
Amministrazioni; 
  Vista la propria  delibera  17  novembre  2006,  n.  151  (G.U.  n.
14/2007), con la quale  questo  Comitato  da'  mandato  alla  propria
Segreteria di attivare  una  fase  di  sperimentazione  del  MIP  con
riferimento al settore dei lavori pubblici, basata  sul  collegamento
tra il sistema CUP, il Sistema  informativo  sulle  operazioni  degli
enti pubblici (SIOPE) e i  principali  sistemi  di  monitoraggio  che
seguono le infrastrutture d'interesse nazionale, tramite  la  stipula
di specifici protocolli d'intesa con  il  Ministero  dell'economia  e
delle finanze  -  Ragioneria  generale  dello  Stato  (RGS),  con  il
Ministero delle  infrastrutture  e  dei  trasporti  e  con  le  altre
Amministrazioni che gestiscono i suddetti sistemi; 
  Visti i  protocolli  d'intesa  sottoscritti  dalla  Presidenza  del
Consiglio dei ministri - DIPE, ai sensi della delibera  n.  151/2006,
rispettivamente con il Ministero dell'economia e delle finanze - RGS,
il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del  mare,
il  Ministero  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti,  le  Regioni
Basilicata, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Molise, la Provincia di
Milano, il Comune di Bologna, ANAS S.p.A. e Rete Ferroviaria Italiana
S.p.A.; 
  Vista la propria delibera 26 giugno 2009, n. 34, che al  punto  2.3
stabilisce che, per il proseguimento della  sperimentazione  e  dello
sviluppo del sistema MIP, il DIPE dara' avvio alla progettazione  dei
settori incentivi, ricerca e formazione,  anche  con  la  stipula  di
specifici protocolli d'intesa con Amministrazioni ed Enti che seguono
detti settori; 
  Visti i  protocolli  d'intesa  sottoscritti  dalla  Presidenza  del
Consiglio - DIPE, ai sensi della delibera n. 34/2009, rispettivamente
con il Ministero  dello  sviluppo  economico,  l'Universita'  di  Tor
Vergata, il Consiglio Nazionale delle Ricerche e l'Istituto Nazionale
di Geofisica e Vulcanologia; 
  Viste le proprie delibere 27 marzo 2008, n. 50  (G.U.  n.  183/2008
S.O.), e 18 dicembre 2008, n. 107 (G.U. n.  61/2009),  con  le  quali
questo  Comitato  ha  attivato  una  fase  di   sperimentazione   del
monitoraggio  finanziario   della   filiera   dei   fornitori   delle
infrastrutture  strategiche  (monitoraggio  grandi  opere   -   MGO),
previsto dal citato  art.  176,  comma  3,  lettera  e)  del  decreto
legislativo n. 163/2006 e s.m.i., individuando  quale  oggetto  della
sperimentazione una parte della tratta T5  della  Metro  C  di  Roma,
realizzata dal Consorzio E.R.E.A.; 
  Vista la propria delibera 13 maggio 2010, n. 4  (G.U.  n.  216/2010
S.O.), con la quale si e' deliberato di estendere la  sperimentazione
del monitoraggio finanziario previsto dal citato art. 176,  comma  3,
lettera e) del decreto legislativo  n.  163/2006  alla  «Variante  di
Cannitello», opera - del pari alla citata tratta  della  Metro  C  di
Roma  -  inserita  nel  Programma  delle  infrastrutture  strategiche
approvato con delibera 21 dicembre 2001,  n.  121  (G.U.  n.  51/2002
S.O.), ai sensi della legge 21 dicembre 2001, n.  443,  e  rivisitato
con delibera 6 aprile 2006, n. 130 (G.U. n. 199/2006); 
  Vista la delibera 5 maggio 2011, n. 45 (G.U.  n.  234/2011;  errata
corrige in G.U. n. 281/2011), con la quale questo  Comitato  ha,  tra
l'altro: 
    preso atto che le  attivita'  svolte  per  l'effettuazione  della
suddetta sperimentazione e  i  risultati  ottenuti  hanno  consentito
l'elaborazione  del  progetto   C.A.P.A.C.I.   («Creating   Automated
Procedures  Against  Criminal  Infiltration  in  public  contracts»),
predisposto - con il supporto di FORMEZ - dal DIPE congiuntamente  al
Ministero dell'interno ed al Consorzio CBI  -  customer  to  business
interaction (CBI) e, su proposta del predetto  Ministero,  ammesso  a
co-finanziamento da parte della Commissione europea  nell'ambito  dei
progetti inerenti la sicurezza, restando l'Italia impegnata a rendere
disponibile il  sistema  di  monitoraggio  ad  altri  Paesi  europei,
supportandoli nell'eventuale adattamento alle condizioni locali; 
    disposto  che  la  sperimentazione   prosegua   nell'ambito   del
«progetto C.A.P.A.C.I.» e venga eventualmente estesa ad altro  idoneo
intervento,  da  individuare  successivamente,  con  l'obiettivo   di
mettere a  punto  alcuni  applicativi  informatici,  tra  cui  quelli
concernenti un sistema di warning automatico; 
  Vista la  propria  delibera  26  ottobre  2012,  n.  124  (G.U.  n.
50/2013), con la quale -  nell'approvare  le  relazioni  sul  Sistema
MIP-CUP relative al primo e secondo semestre  del  2011,  comprensive
del resoconto sulla sperimentazione e  sull'evoluzione  del  progetto
«C.A.P.A.C.I.» - viene disposto che il DIPE: 
    elabori un piano di attivita' per gli anni 2013-2015, che preveda
il completamento del sistema MIP e la sua attivazione sul  territorio
nazionale, individuando le relative azioni da svolgere nel  triennio,
con una stima dei costi connessi sia per  la  gestione  della  banche
dati sia per lo sviluppo degli applicativi informatici; 
    proceda, entro  sei  mesi  dalla  pubblicazione  della  delibera,
all'istituzione di un tavolo di lavoro fra  le  Amministrazioni,  sia
centrali sia regionali, titolari di sistemi di monitoraggio,  per  la
razionalizzazione del complesso di tali  sistemi  da  perseguire  con
l'individuazione e la condivisione di criteri di  impostazione  e  di
funzionamento,    con    gli    obiettivi    della    semplificazione
amministrativa, del contenimento dei  costi  di  progettazione  e  di
gestione dei sistemi e della facilitazione nel confronto delle  varie
elaborazioni per ridurre le possibilita' di errore; 
  Considerato che il sistema  MIP-CUP,  nell'attuale  configurazione,
conseguente  ai  vari  interventi  normativi   e   regolatori   sopra
richiamati, e' venuto progressivamente assumendo una sempre  maggiore
valenza, tanto che alle finalita'  inizialmente  codificate  si  sono
aggiunti ambiti e  modalita'  di  impiego  che  travalicano  il  mero
monitoraggio degli investimenti pubblici; 
  Considerato che il rafforzamento delle  procedure  di  monitoraggio
costituisce un impegno strategicamente cruciale,  soprattutto  in  un
periodo cosi' delicato per la finanza pubblica,  in  cui  necessitano
informazioni   tempestive,   attendibili   e    coerenti    per    la
razionalizzazione e il contenimento della spesa pubblica; 
  Ritenuto necessario confermare la Struttura di supporto  CUP,  oggi
utilizzata anche per la progettazione del sistema MIP,  rafforzandola
- come  previsto  dalle  citate  delibere  numeri  25/2004,  86/2007,
20/2008, 34/2009, 54/2010, 45/2011 e 124/2012 - e  dotandola,  giusta
quanto auspicato nelle relazioni  in  oggetto,  di  un'organizzazione
piu' stabile in vista delle crescenti necessita'  delle  banche  dati
CUP e del sistema MIP; 
  Ritenuto di  fare  proprie  le  relazioni  semestrali  sul  sistema
MIP-CUP relative al primo e al secondo semestre 2012, presentate  dal
DIPE a questo Comitato, e di trasmetterle  al  Parlamento,  ai  sensi
dell'art. 1, comma 6, della citata legge n. 144/1999; 
  Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi del  vigente
regolamento di questo Comitato (art. 3 della delibera 30 aprile 2012,
n. 62); 
  Vista  la  nota   27   settembre   2013,   n.   3839,   predisposta
congiuntamente  dal  Dipartimento  per   la   programmazione   e   il
coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio
dei ministri e dal Ministero dell'economia e delle finanze e posta  a
base dell'odierna seduta del Comitato, contenente le valutazioni e le
prescrizioni da riportare nella presente delibera; 
  Su proposta del Ministro per la coesione territoriale; 
 
                             Prende atto 
 
per quanto riguarda il MIP: 
  che le relazioni evidenziano, per i vari settori, la relativa  fase
di progettazione/attuazione; 
  che in particolare, a fine  dicembre  2012,  l'identificazione  del
«set minimo» di dati necessari  a  seguire  l'evoluzione  di  ciascun
progetto  era  completata  per  il  settore  lavori  pubblici  e   in
progressivo avanzamento per i diversi altri ambiti  di  applicazione,
con particolare riguardo per gli incentivi  alle  unita'  produttive,
per i contributi ai privati, per la formazione e per la ricerca; 
  che per il MIP lavori pubblici  nel  corso  del  2012  si  e'  dato
seguito ai protocolli  con  ANAS,  Ministero  dell'ambiente  e  della
tutela del territorio e del mare (Consorzio Venezia Nuova) e RFI, con
particolare  riguardo  all'impostazione   e   all'attivazione   della
sperimentazione della cooperazione applicativa e  della  trasmissione
dei dati con soluzioni informatiche avanzate; 
  che e' stata avviata una cooperazione col Ministero dello  sviluppo
economico (MISE) al  fine  dell'attivazione  di  «gemellaggi»,  quali
strumenti  per  diffondere  nelle  quattro   Regioni   dell'obiettivo
convergenza l'applicazione delle best practices (riferite a richiesta
e uso del CUP) gia' sviluppate da altre Regioni o  in  seno  al  DIPE
stesso; 
per quanto concerne il Codice Unico di Progetto: 
  che la banca  dati  CUP  a  fine  dicembre  2012  presentava  oltre
2.000.000  di  progetti   d'investimento   pubblico   (in   ulteriore
importante crescita rispetto ai 1.760.000 registrati in chiusura  del
primo semestre), progetti dei quali e'  evidenziata  la  ripartizione
per natura, settore e Regione; 
  che gli enti  accreditati,  responsabili  della  realizzazione  dei
progetti e quindi della richiesta del CUP, prossimi a 22.000  a  fine
giugno 2012, hanno superato le 23.000 unita' a fine anno e gli utenti
registrati al sistema CUP erano, alle  stesse  date,  rispettivamente
54.000 e 62.000; 
  che le relazioni illustrano il contenuto  anche  informativo  della
banca  dati  CUP,  presentando  in  particolare  la  situazione   dei
contributi a favore dei privati per gli  interventi  post  sisma  del
2009  in  Abruzzo,  decisi  dai  Comuni  interessati  (circa   34.000
progetti, per un costo complessivo di 2,6  miliardi  di  euro,  quasi
completamente finanziato dal settore pubblico); 
  che le relazioni evidenziano la necessita' di prevedere  iniziative
finalizzare a contrastare ripetute inesattezze nella compilazione dei
corredi informativi o nell'utilizzo dei sistemi informatici da  parte
dei soggetti e degli utenti accreditati, anche nell'ottica di ridurre
il costo che queste comportano per la Struttura di supporto CUP; 
  per quanto attiene il rapporto tra il  sistema  CUP  e  il  Sistema
informativo  operazioni  enti  pubblici  (SIOPE)   della   Ragioneria
generale dello Stato: 
    che, dall'elaborazione dei dati ricevuti da SIOPE, risulta che la
somma dei mandati informatici con campo CUP compilato ha  sfiorato  i
447.000 invii nel periodo dal 2008 a fine 2012; 
    che nell'ultimo semestre osservato, degli oltre  147.000  mandati
registrati, 131.000 avevano il campo CUP compilato  correttamente,  a
conferma della crescente attenzione verso la corretta apposizione del
CUP sugli stessi mandati; 
per quanto concerne il sistema MGO e il progetto C.A.P.A.C.I.: 
  che   nelle   relazioni   viene   dato    conto    dell'evoluzione,
rispettivamente a fine giugno e a fine dicembre  2012,  del  progetto
C.A.P.A.C.I., il cui  obiettivo  primario  e'  il  completamento  del
sistema MGO con la messa a punto di uno strumento per acquisire  dati
sistematici sui flussi finanziari delle imprese che costituiscono  la
filiera dei fornitori di un'opera strategica, allo scopo di  popolare
una banca dati atta a essere  interrogata  con  sistemi  di  business
intelligence al fine di cogliere e gestire informazioni di interesse; 
  che l'operativita' del progetto si basa essenzialmente: 
    sull'uso di conti correnti dedicati allo  specifico  progetto  di
investimento, 
    su pagamenti eseguiti solo con il ricorso a bonifici SEPA (Single
European Payment Area)  contenenti  l'indicazione  del  CUP  relativo
all'opera cui si riferisce l'operazione, la causale del versamento  e
l'IBAN del creditore destinatario del pagamento, 
    sul rilascio di una lettera di manleva dei singoli  operatori  al
proprio  istituto  di  credito   per   autorizzarlo   a   trasmettere
informazioni sul proprio conto corrente alla banca dati MGO, 
    sulla conseguente  acquisizione  ed  analisi  delle  informazioni
relative a detti bonifici e estratti conto dei conti correnti, con la
predisposizione di sistemi di warning automatici; 
  che il gruppo  di  lavoro,  costituito  dagli  Enti  proponenti  il
progetto C.A.P.A.C.I., ha - tra  l'altro  -  approfondito  lo  studio
della  legislazione  antimafia  e  antiriciclaggio  di  alcuni  Paesi
europei e  proceduto  all'identificazione  di  Enti  di  detti  Paesi
interessati a disporre dello strumento in questione e intende,  quale
programma  di  lavoro  per  il  2013:  proporre  ulteriori  opere  da
monitorare,  fra   cui   il   «Grande   Progetto   Pompei»;   avviare
l'individuazione di  criteri  su  cui  impostare  la  governance  del
sistema di monitoraggio;  proseguire  l'attivita'  di  confronto  con
altri Paesi europei, instaurando rapporti  con  gli  Enti  dei  Paesi
risultati potenzialmente interessati al sistema  di  monitoraggio  in
questione; 
per quanto concerne il Piano triennale 2013-2015: 
  che nel documento sottoposto al Comitato  vengono  evidenziati  gli
obiettivi specifici e le azioni da effettuare  per  il  completamento
del  Sistema  MIP-CUP,  con  l'indicazione   delle   risorse   umane,
informatiche e finanziarie all'uopo necessarie; 
  che gli investimenti nel triennio sono stimati, a prezzi  2013,  in
1,57 milioni di euro (IVA esclusa),  i  costi  di  gestione  in  3,24
milioni di euro (IVA esclusa), mentre la Struttura  di  supporto  CUP
dovrebbe passare da 20 a 26 unita'; 
  che le stime dei costi di  gestione  comprendono  essenzialmente  i
costi  dei  servizi  acquistati  da  fornitori   esterni   CONSIP   -
finalizzati  alla  gestione  delle  banche  dati   e   dei   relativi
applicativi, nonche' ai rapporti con gli  utenti  -  e  i  costi  dei
professionisti di supporto CONSIP/SOGEI, non  comprendendo  invece  i
costi  del  personale  interno  all'Amministrazione,  ne'  quelli  di
localizzazione dei sistemi informatici; 
 
                              Delibera: 
 
  1. Sono approvate le relazioni  sul  sistema  MIP-CUP  relative  al
primo e al secondo semestre 2012,  comprensive  del  resoconto  sullo
sviluppo  del  progetto   C.A.P.A.C.I.,   nell'ambito   del   sistema
Monitoraggio finanziario Grandi Opere. 
  2. Le relazioni di cui al punto 1.1 sono trasmesse al Parlamento ai
sensi dell'art. 1, comma 6, della legge 17 maggio 1999, n. 144. 
  3. La Struttura di supporto CUP  e'  abilitata,  qualora  riscontri
ripetute inesattezze  e  imprecisioni  nella  redazione  dei  corredi
informativi o nell'utilizzo  dei  sistemi  informatici  da  parte  di
soggetti e utenti accreditati, a procedere alla disabilitazione delle
relative utenze salvo poi, se del caso, a provvedere ad un  eventuale
ripristino delle stesse. 
  4. Il Piano triennale  2013-2015,  di  cui  alla  precedente  presa
d'atto, verra' attuato nei  limiti  delle  effettive  disponibilita',
ricorrendo, ove possibile, anche a finanziamenti comunitari. 
    Roma, 27 settembre 2013 
 
                                       Il Vice Presidente: Saccomanni 
Il Segretario delegato: Girlanda 

Registrato alla Corte dei conti il 5 febbraio 2014 
Ufficio di controllo sugli atti del Ministero dell'economia  e  delle
finanze, registrazione economia e finanze, n. 381