Con decreto  ministeriale  n.  557/PAS/E/018269/XVJ/CE/C  dell'11
febbraio 2015, il manufatto esplosivo  denominato:  «Pentrite»,  gia'
classificato con decreto ministeriale n. 557/PAS.- XVJ(25/2004) CE/45
del 7 ottobre 2005, ai sensi dell'art. 19, comma 3 a), del decreto 19
settembre 2002, n. 272,  nella  II  categoria  dell'allegato  «A»  al
Regolamento  di  esecuzione  del  citato  Testo  Unico,  deve  essere
fabbricato, in accordo al certificato LOM 03EXP0298 supplemento 2 del
9 maggio 2014, dalla societa' MAXAM Initiation  System,  S.L.,  Avda.
Del Patenon, 16 Madrid. 
    Sull'imballaggio del  manufatto  esplosivo  deve  essere  apposta
un'etichetta riportante, oltre  a  quanto  previsto  dalla  direttiva
93/15/CEE e dal decreto legislativo 14 marzo  2003,  n.  65  recante:
«Attuazione delle direttive 1999/45/CE  e  2001/60/CE  relative  alla
classificazione, all'imballaggio e  all'etichettatura  dei  preparati
pericolosi»  e  successive  modificazioni,  anche  i  seguenti  dati:
denominazione del prodotto, numero ONU e classe  di  rischio,  numero
del certificato «CE del Tipo», categoria  dell'esplosivo  secondo  il
T.U.L.P.S.,   nome   del   fabbricante,    elementi    identificativi
dell'importatore o del produttore titolare delle licenze di  polizia,
provvedimento  ministeriale  n.  557/PAS.-XVJ(25/2004)  CE/45  del  7
ottobre 2005, con  il  quale  il  manufatto  in  argomento  e'  stato
classificato e indicazione  di  eventuali  pericoli  nel  maneggio  e
trasporto. 
    Per il sopra indicato esplosivo il sig. Toso Roberto, titolare di
licenza di p.s. per la fabbricazione, deposito e vendita di  prodotti
esplosivi di I, II, III e V categoria, in  nome  e  per  conto  della
«Pravisani  S.p.A.»,  per  lo  stabilimento  sito  in  Sequals  (PN),
localita' Prati del  Sbriss,  ha  prodotto,  ai  sensi  del  comma  7
dell'art. 8  del  decreto  19  settembre  2002,  n.  272,  il  citato
attestato «CE del Tipo». 
    Avverso   il   presente   provvedimento   e'   ammesso    ricorso
giurisdizionale al T.A.R. o, in alternativa, ricorso straordinario al
Presidente della Repubblica, rispettivamente, entro 60 o  120  giorni
dalla notifica.