Ai sensi degli articoli 7 e 27 della legge 25 maggio 1970 n. 352,
si annuncia che la Cancelleria della Corte Suprema di Cassazione,  in
data 16 luglio  2015,  ha  raccolto  a  verbale  e  dato  atto  della
dichiarazione resa da 11 cittadini italiani, muniti  dei  certificati
comprovanti la loro  iscrizione  nelle  liste  elettorali,  di  voler
promuovere una richiesta di referendum popolare,  previsto  dall'art.
75 della Costituzione, sul seguente quesito: 
    Volete voi che sia abrogato: 
    l'articolo 1, comma 7, lettera c) della legge 10  dicembre  2014,
n.  183,  "Deleghe  al  Governo   in   materia   di   riforma   degli
ammortizzatori sociali, dei servizi per il lavoro e  delle  politiche
attive, nonche' in materia di riordino della disciplina dei  rapporti
di lavoro e dell'attivita' ispettiva  e  di  tutela  e  conciliazione
delle  esigenze  di  cura,  di  vita  e  di  lavoro",  che   dispone:
"previsione,  per  le  nuove  assunzioni,  del  contratto   a   tempo
indeterminato a  tutele  crescenti  in  relazione  all'anzianita'  di
servizio, escludendo per i licenziamenti  economici  la  possibilita'
della reintegrazione del lavoratore nel posto di  lavoro,  prevedendo
un  indennizzo  economico  certo  e  crescente  con  l'anzianita'  di
servizio e limitando il diritto alla reintegrazione ai  licenziamenti
nulli e discriminatori e a specifiche  fattispecie  di  licenziamento
disciplinare ingiustificato, nonche'  prevedendo  termini  certi  per
l'impugnazione del licenziamento"; 
    nonche' il decreto legislativo 4 marzo 2015, n. 23, "Disposizioni
in materia di contratto di lavoro  a  tempo  indeterminato  a  tutele
crescenti, in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n. 183"? 
    Dichiarano di eleggere domicilio presso  il  Comitato  Referendum
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