IL COMITATO INTERMINISTERIALE 
                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA 
 
  Visti gli articoli 60 e 61 della legge 27  dicembre  2002,  n.  289
(legge finanziaria 2003) e  successive  modificazioni,  con  i  quali
vengono istituiti, presso il Ministero dell'economia e delle  finanze
e il Ministero delle  attivita'  produttive,  i  Fondi  per  le  aree
sottoutilizzate, coincidenti con  l'ambito  territoriale  delle  aree
depresse di cui alla  legge  30  giugno  1998,  n.  208  e  al  Fondo
istituito dall'art. 19, comma 5, del  decreto  legislativo  3  aprile
1993, n. 96; 
  Visto l'art. 11 della legge 16 gennaio 2003, n. 3, il quale prevede
che ogni progetto d'investimento pubblico debba essere dotato  di  un
codice unico di progetto (CUP); 
  Visto l'art. 1, comma 2, del decreto-legge 18 maggio 2006, n.  181,
convertito con modificazioni dalla legge 17 luglio 2006, n. 233,  che
trasferisce al Ministero dello sviluppo economico il Dipartimento per
le politiche di sviluppo e di coesione e le funzioni di cui  all'art.
24, comma 1, lettera c), del decreto legislativo 30 luglio  1999,  n.
300, ivi inclusa la gestione del Fondo per  le  aree  sottoutilizzate
(FAS) di cui al citato art. 61; 
  Vista la legge 6 agosto  2008,  n.  133,  che  ha  convertito,  con
modificazioni, il decreto-legge  25  giugno  2008,  n.  112,  recante
disposizioni urgenti per lo sviluppo economico,  la  semplificazione,
la competitivita', la stabilizzazione della  finanza  pubblica  e  la
perequazione tributaria; 
  Visto l'art. 7, commi 26 e 27, del decreto-legge 31 maggio 2010, n.
78, convertito con modificazioni nella legge 30 luglio 2010, n.  122,
che ha  attribuito  al  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  la
gestione del FAS, prevedendo che lo stesso Presidente  del  Consiglio
dei ministri o il Ministro delegato si avvalgano, nella gestione  del
citato  Fondo,  del  Dipartimento  per  lo  sviluppo  e  la  coesione
economica (DPS) del Ministero dello sviluppo economico; 
  Vista la legge 13 agosto 2010, n. 136 e in particolare gli articoli
3 e 6  che  per  la  tracciabilita'  dei  flussi  finanziari  a  fini
antimafia, prevedono che gli strumenti di pagamento riportino il  CUP
ove  obbligatorio  ai  sensi  della  sopracitata  legge  n.   3/2003,
sanzionando la mancata apposizione di detto codice; 
  Visto il  decreto  legislativo  31  maggio  2011,  n.  88,  recante
disposizioni in materia di risorse aggiuntive e  interventi  speciali
per la rimozione di squilibri  economici  e  sociali,  in  attuazione
dell'art. 16 della legge 5 maggio 2009, n. 42 e in particolare l'art.
4 del medesimo decreto legislativo, il quale dispone che  il  FAS  di
cui all'art. 61 della legge n. 289/2002 assuma  la  denominazione  di
Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC), e sia finalizzato  a  dare
unita'  programmatica  e  finanziaria  all'insieme  degli  interventi
aggiuntivi  a  finanziamento   nazionale,   che   sono   rivolti   al
riequilibrio economico e sociale tra le diverse aree del Paese; 
  Visto l'art. 16, comma 2 del decreto-legge 6 luglio  2012,  n.  95,
convertito con modificazioni dalla legge 7  agosto  2012,  n.  135  e
successivamente modificato dall'art. 1, commi 117, lettere a) e b)  e
468, della legge 24 dicembre 2012, n. 228 (legge di stabilita' 2013),
a decorrere dal 1° gennaio 2013, con il quale  sono  complessivamente
rideterminati gli obiettivi del patto  di  stabilita'  interno  delle
Regioni a statuto ordinario per il periodo 2012-2014  e  a  decorrere
dall'anno 2015; 
  Visto l'art. 25, comma 11-quinquies, del  decreto-legge  21  giugno
2013, n. 69, convertito con modificazioni dalla legge 9 agosto  2013,
n. 98, e successivamente modificato dall'art. 9, comma 9-quater,  del
decreto-legge 31 agosto 2013, n. 102, convertito, con  modificazioni,
dalla legge 28 ottobre 2013, n. 124, il quale prevede la facolta', da
parte delle Regioni interessate, previa predisposizione  di  apposito
Piano di ristrutturazione del debito, di utilizzare le risorse FSC ad
esse assegnate per coprire debiti pregressi maturati per i servizi di
trasporto pubblico regionale e locale, con conseguente sottoposizione
all'esame del  CIPE,  per  la  relativa  presa  d'atto,  della  nuova
programmazione delle risorse FSC regionali; 
  Visto  l'art.  10  del  decreto-legge  31  agosto  2013,  n.   101,
convertito con modificazioni nella legge 30  ottobre  2013,  n.  125,
che, al fine rafforzare l'azione  di  programmazione,  coordinamento,
sorveglianza e sostegno  della  politica  di  coesione,  prevede  tra
l'altro l'istituzione dell'Agenzia per la coesione territoriale e  la
ripartizione delle funzioni del Dipartimento per  lo  sviluppo  e  la
coesione economica (DPS) tra la Presidenza del Consiglio dei ministri
e la citata Agenzia; 
  Visto l'art. 1, comma 522, della legge 27  dicembre  2013,  n.  147
(legge di stabilita' 2014), il quale, nel ripartire tra le Regioni  a
statuto  ordinario  l'ammontare  totale  del  concorso  alla  finanza
pubblica per l'anno 2014 in termini  di  saldo  netto  da  finanziare
(pari a complessivi 560 milioni di euro), imputa alla Regione  Veneto
un importo di 59.979.000 euro; 
  Considerato che con il decreto del Ministro dell'economia  e  delle
finanze del 31 ottobre 2014 (Gazzetta  Ufficiale  n.  285/2014)  sono
determinate le fonti finanziarie di copertura delle riduzioni di  cui
al predetto comma 522 e considerato, in particolare,  che  il  citato
importo di 59.979.000 euro relativo  alla  Regione  Veneto  e'  posto
interamente a carico delle risorse FSC; 
  Visto l'art. 46, comma 6, del decreto-legge 24 aprile 2014, n.  66,
convertito  dalla  legge  23  giugno  2014,  n.  89,  successivamente
modificato dall'art. 42, comma  1,  del  decreto-legge  12  settembre
2014, n. 133, convertito, con modificazioni, dalla legge 11  novembre
2014, n. 164, e ulteriormente  modificato  dall'art.  1,  comma  398,
lettere a), b) e  c),  della  legge  23  dicembre  2014,  n.  190,  a
decorrere dal 1° gennaio 2015, il quale stabilisce  gli  importi  del
complessivo contributo alla finanza pubblica che le Regioni a statuto
ordinario devono assicurare per l'anno 2014 e per ciascuno degli anni
dal 2015 al 2018, in ambiti di spesa e per importi proposti  in  sede
di autocoordinamento dalle Regioni medesime, da recepire  con  intesa
sancita dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo  Stato,  le
Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri  del  23
aprile 2014  (Gazzetta  Ufficiale  n.  122/2014),  con  il  quale  e'
conferita al sottosegretario di Stato alla Presidenza  del  Consiglio
dei ministri, con funzioni di segretario del Consiglio dei  ministri,
la delega ad esercitare le funzioni di cui al richiamato art.  7  del
decreto-legge  n.  78/2010,  convertito  dalla  legge  n.   122/2010,
relative, tra l'altro, alle politiche per la coesione territoriale; 
  Visto il decreto del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  15
dicembre 2014 (Gazzetta Ufficiale  n.  15/2015)  che,  in  attuazione
dell'art. 10 del citato decreto-legge n. 101/2013, istituisce  presso
la Presidenza del Consiglio  dei  ministri  il  Dipartimento  per  le
politiche di coesione (DPC); 
  Vista la delibera 27 dicembre 2002, n. 143 (Gazzetta  Ufficiale  n.
87/2003, errata corrige in Gazzetta Ufficiale n.  140/2003),  con  la
quale questo Comitato ha definito il sistema per  l'attribuzione  del
Codice unico  di  progetto  (CUP),  che  deve  essere  richiesto  dai
soggetti responsabili di cui al punto 1.4 della delibera stessa; 
  Vista la delibera 29 settembre 2004, n. 24 (Gazzetta  Ufficiale  n.
276/2004), con la quale questo Comitato ha stabilito che il CUP  deve
essere riportato su tutti i  documenti  amministrativi  e  contabili,
cartacei  ed  informatici,  relativi  a  progetti   di   investimento
pubblico, e deve essere utilizzato nelle banche dati dei vari sistemi
informativi, comunque interessati ai suddetti progetti; 
  Vista la delibera di questo  Comitato  22  dicembre  2006,  n.  174
(Gazzetta Ufficiale n. 95/2007), con la quale e' stato  approvato  il
QSN 2007-2013 e la successiva  delibera  21  dicembre  2007,  n.  166
(Gazzetta Ufficiale n. 123/2008) relativa all'attuazione  del  QSN  e
alla programmazione del FAS (ora FSC) per il periodo 2007-2013; 
  Vista la delibera di questo Comitato 6 marzo 2009, n.  1  (Gazzetta
Ufficiale n. 137/2009)  con  la  quale,  alla  luce  delle  riduzioni
complessivamente apportate in via legislativa, e' stata aggiornata la
dotazione del FSC per il periodo  di  programmazione  2007-2013,  con
conseguente  rideterminazione  anche  dell'assegnazione  relativa  ai
Programmi Attuativi Regionali (PAR); 
  Vista la delibera 11 gennaio 2011,  n.  1  (Gazzetta  Ufficiale  n.
80/2011)   concernente   «Obiettivi,   criteri   e    modalita'    di
programmazione delle risorse per le aree sottoutilizzate, selezione e
attuazione degli investimenti per i periodi 2000-2006  e  2007-2013»,
con la quale sono stati ulteriormente ridefiniti gli importi dei  PAR
di cui alla citata delibera n. 1/2009; 
  Vista la  delibera  di  questo  Comitato  20  gennaio  2012,  n.  9
(Gazzetta Ufficiale n. 89/2012), concernente la presa d'atto del  PAR
FSC 2007-2013 relativo alla Regione Veneto, finanziato a  valere  sul
FSC 2007-2013 per un valore complessivo di 513,419 milioni di euro; 
  Vista la delibera di questo Comitato 23 marzo 2012, n. 41 (Gazzetta
Ufficiale n.  138/2012)  concernente  fra  l'altro  le  modalita'  di
programmazione delle risorse FSC 2007-2013 e in particolare il  punto
2.1 che prevede che siano sottoposte all'esame  di  questo  Comitato,
per la relativa presa d'atto, le  proposte  di  riprogrammazione  che
determinino,  all'interno  dei  programmi,   scostamenti   finanziari
superiori al 20 per cento del valore delle  risorse  FSC  programmate
per ciascuna azione cardine/progetto strategico, ovvero  per  ciascun
asse/priorita' di riferimento; 
  Vista la delibera 8  marzo  2013,  n.  14  (Gazzetta  Ufficiale  n.
140/2013),  che,  in  applicazione  dell'art.  16,   comma   2,   del
decreto-legge n. 95/2012, come modificato  dall'art.  1,  comma  117,
della citata legge di stabilita' 2013, dispone riduzioni a carico del
FSC 2007-2013 delle  Regioni  a  statuto  ordinario,  articolate  per
singola annualita' del triennio 2013-2015 e per Regione nella  misura
indicata nella tabella allegata alla stessa delibera; 
  Vista la  delibera  di  questo  Comitato  30  giugno  2014,  n.  21
(Gazzetta Ufficiale n. 220/2014) che, tra l'altro, fissa  il  termine
del 31 dicembre 2015 per l'assunzione di obbligazioni  giuridicamente
vincolanti (OGV) a valere  sulle  risorse  della  programmazione  FSC
2007-2013; 
  Vista la nota n. 1419 del 10  marzo  2015  del  sottosegretario  di
Stato alla Presidenza del Consiglio dei  ministri,  con  delega  alle
politiche di coesione e l'allegata nota informativa  predisposta  dal
Dipartimento per  le  politiche  di  coesione  (DPC)  concernente  la
proposta di riprogrammazione del  PAR  FSC  2007-2013  della  Regione
Veneto, di cui alla citata delibera n. 9/2012, riprogrammazione  gia'
approvata in data 8 gennaio 2015, con procedura scritta, dal Comitato
di sorveglianza del Programma, ai sensi del punto 7.3 della  delibera
CIPE n. 166/2007; 
  Considerato che  la  citata  proposta   prevede   di   ridurre   la
consistenza finanziaria del PAR-FSC della Regione Veneto dall'importo
iniziale di 513.419.000 euro al valore aggiornato  di  349.655.318,01
euro,  con  una  decurtazione  di  163.763.681,99   euro   in   esito
all'applicazione delle disposizioni di legge sopracitate,  che  hanno
previsto la riduzione ovvero la facolta' di riduzione  delle  risorse
FSC per  esigenze  prioritarie  di  copertura  finanziaria  di  altre
misure; 
  Tenuto conto in particolare  che  dalla  proposta  risulta  che  la
Regione Veneto, con la delibera di Giunta regionale (DGR) n. 2199 del
27 novembre 2014, ha inizialmente  aggiornato  l'importo  complessivo
del proprio Programma attuativo FSC 2007-2013 a  409.634.318,01  euro
in applicazione: 
    dell'art. 16, comma 2,  del  decreto-legge  n.  95/2012,  per  un
importo di 69.406.483 euro, corrispondente all'annualita' 2015  delle
riduzioni poste a carico della Regione; 
    dell'art. 25, comma  11-quinquies  del  citato  decreto-legge  n.
69/2013, in relazione al quale la Regione Veneto si e' avvalsa  della
facolta'  di  utilizzare  le  risorse  del  FSC  per  coprire  debiti
pregressi maturati per i servizi di trasporto  pubblico  regionale  e
locali,  proponendo  il  prescritto  Piano  di  ristrutturazione  del
debito, per un importo di 21.157.916,51 euro (DGR 28 ottobre 2013, n.
1923), successivamente  approvato  con  decreto  del  Ministro  delle
infrastrutture  e  dei  trasporti,  di  concerto  con   il   Ministro
dell'economia e delle finanze, in data 20 novembre 2014; 
    dell'art. 46, comma 6, del richiamato decreto-legge  n.  6612014,
per un importo di 13.220.202,48 euro; 
  Tenuto   conto   inoltre,   che   dalla   proposta   risulta   che,
successivamente  alle   predette   decurtazioni   disposte   con   la
sopracitata  DGR  n.  2199/2014,  la  Regione  Veneto  ha  deliberato
un'ulteriore riduzione della dotazione del proprio PAR FSC 2007-2013,
per un importo di 59.979.000 euro (DGR 23 dicembre 2014, n. 2463),  a
copertura del relativo contributo alla finanza  pubblica  per  l'anno
2014 disposto dal richiamato decreto del  Ministero  dell'economia  e
delle finanze 31 ottobre 2014; 
  Considerato pertanto con  la  stessa  DGR  n.  2463/2014  e'  stata
aggiornata  a  349.655.318,01  euro  la  dotazione  complessiva   del
Programma regionale, con una riduzione di 163.763.681,99 euro  (-32%)
rispetto alla dotazione iniziale (pari  a  513.419.000  euro)  ed  e'
stata  conseguentemente  disposta  una  diversa  ripartizione   delle
risorse tra assi e linee di intervento, che  la  richiamata  proposta
del sottosegretario  di  Stato  alla  Presidenza  del  Consiglio  dei
ministri sottopone a questo Comitato, per la relativa  presa  d'atto,
in  applicazione  del  punto  2.1  della  delibera  n.  41/2012,  con
particolare riguardo agli scostamenti finanziari superiori al 20  per
cento rispetto al valore originario delle risorse FSC programmate per
ciascuna  azione  cardine/progetto  strategico,  ovvero  per  ciascun
asse/priorita' di riferimento; 
  Considerato in particolare che gli scostamenti finanziari superiori
al 20  per  cento  riportati  in  proposta  riguardano  la  linea  di
intervento 4.1 «Sistema ferroviario metropolitano  regionale  (SFMR)»
(-85,5%), l'Asse 5 «Sviluppo locale» (-44,2%), l'Asse 1 «Atmosfera ed
energia da fonte rinnovabile» (-21,0%), mentre gli altri Assi che non
contengono azioni cardine e  che  hanno  registrato  uno  scostamento
superiore al 20% sono quelli relativi all'assistenza tecnica (-67,9%)
e alla mobilita' sostenibile(-57,6%); 
  Considerato altresi' che la proposta prevede le seguenti principali
modifiche: 
    Asse 1 «Atmosfera ed energia  da  fonte  rinnovabile»:  riduzione
complessiva della relativa dotazione finanziaria di circa 21  milioni
di euro (da 100.000.000 di euro a 79.013.585,17 euro), con interventi
prevalentemente rivolti alla riduzione  dei  consumi  energetici,  al
miglioramento dell'efficienza degli edifici pubblici e agli incentivi
alla diversificazione delle fonti di produzione; 
    Asse 2 «Difesa del suolo»: incremento  complessivo  di  circa  12
milioni di euro (da 60.872.900 euro a 72.622.900 euro), in  relazione
all'esigenza di ridurre  il  rischio  idrogeologico  e  garantire  la
prevenzione e il mantenimento della risorsa idrica; 
    Asse 3 «Beni culturali  e  naturali»:  riduzione  complessiva  di
circa 5 milioni di euro (da 76.000.000 di euro a 71.257.883,31 euro); 
    Asse  4  «Mobilita'  sostenibile»:  riduzione  complessiva  della
relativa dotazione finanziaria per oltre 104 milioni di euro, pari  a
circa il 57,6% della dotazione originaria (da 181.957.580,27  euro  a
77.103.583,33 euro), con  consistente  decurtazione  della  linea  di
intervento «4.1 Sistema ferroviario metropolitano regionale  -  SFMR»
per circa 85,5 milioni di euro; 
    Asse 5 «Sviluppo locale»: complessiva decurtazione della relativa
dotazione finanziaria dall'importo iniziale di 80.177.784,53 euro  al
nuovo stanziamento di 44.746.631,00 euro, con riduzione di circa 35,4
milioni di euro (- 44,2 %), attraverso l'eliminazione  delle  risorse
relative  alla  linea  di  intervento  «5.1  Attivita'   di   servizi
sovracomunali  sostenibili  e  recupero   di   siti   produttivi   ed
artigianali   di   pregio   architettonico»   e    riduzione    delle
disponibilita'  relative  alla  linea  di  intervento  «5.2  Progetti
integrati di area o di distretto turistici culturali e sostenibili»; 
    Asse 6 «Assistenza tecnica»:  complessiva  decurtazione,  per  un
importo di 9,5 milioni di euro, della dotazione finanziaria  iniziale
di 14 milioni di euro, che diventa pari a 4,5 milioni di euro (-  68%
circa); 
    Conferma dell'iniziale quota  di  410.735,20  euro  destinata  al
sistema «Conti pubblici territoriali»; 
  Tenuto  conto  inoltre  che,  in  relazione  alla  detta   cospicua
riduzione  delle  risorse  FSC  2007-2013,  la   proposta   evidenzia
favorevolmente l'impegno della Regione  di  mantenere  l'assetto  del
Programma e di tutelare  gli  interventi  cantierabili,  con  maggior
livello  di   progettazione   e   piu'   avanzato   grado   nell'iter
amministrativo, con apprezzabile incremento della dotazione dell'Asse
2  «Difesa  del  suolo»,  in  considerazione   dell'esposizione   del
territorio regionale ad eventi alluvionali, con limitate decurtazioni
degli Assi «Beni culturali» ed «Energia» e con consistente  riduzione
dell'Asse 6 «Assistenza tecnica», in corrispondenza della complessiva
compressione del Programma stesso; 
  Considerato  infine  che  dalla  proposta  risulta  che  tutte   le
modifiche  disposte  sono  coerenti  con   la   previsione   di   OGV
(obbligazione giuridicamente vincolante)  entro  il  termine  del  31
dicembre 2015, nel rispetto di quanto indicato dal  punto  6.1  della
delibera del CIPE n. 21/2014; 
  Tenuto conto infine  dell'intesa  sancita  in  sede  di  Conferenza
Stato-Regioni del 26 febbraio 2015 (repertorio atti  n.  37/CSR),  la
quale prevede, con riferimento al contributo alla finanza pubblica di
cui all'art. 46, comma 6, del decreto-legge n. 66/2014, una riduzione
complessiva del Fondo per lo  sviluppo  e  la  coesione  pari  a  750
milioni di euro per il periodo 2015-2018, di cui un importo di 49,575
milioni di euro e' posto a  carico  del  FSC  relativo  alla  Regione
Veneto sotto le condizioni previste dalla lettera «C» della  medesima
intesa da verificarsi entro il termine del 15 settembre 2015; 
  Tenuto conto, pertanto, che solo all'esito delle procedure indicate
dalla sopracitata  lettera  «C»  ed  in  particolare  del  richiamato
termine del 15 settembre 2015, la Regione definira' le voci a  carico
delle quali andra' imputata la ulteriore riduzione prevista; 
  Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi del  vigente
regolamento di questo Comitato (art. 3 della delibera 30 aprile 2012,
n. 62); 
  Vista  l'odierna  nota  n.  1991,  predisposta  congiuntamente  dal
Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della  politica
economica della Presidenza del Consiglio dei ministri e dal Ministero
dell'economia  e  delle  finanze,  recante  le  osservazioni   e   le
prescrizioni da recepire nella presente delibera; 
  Su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri; 
 
                             Prende atto 
 
in  linea   con   la   proposta   richiamata   in   premessa,   della
riprogrammazione del PAR-FSC 2007/2013 relativo alla Regione  Veneto,
per  un  valore  complessivo  aggiornato  di  risorse  FSC   pari   a
349.655.318,01 euro, ripartiti per assi e linee  di  intervento  come
riportato nella tabella  allegata  alla  presente  delibera,  di  cui
costituisce parte integrante. 
 
                             Stabilisce: 
 
1. Trasferimento delle risorse. 
  Le risorse riprogrammate con la presente delibera  sono  trasferite
alla Regione Veneto secondo le disposizioni normative e le  procedure
vigenti nell'ambito del  Fondo  per  lo  sviluppo  e  la  coesione  e
utilizzate nel rispetto dei vincoli del patto di stabilita' interno. 
2. Monitoraggio e pubblicita'. 
  2.1 Gli interventi  ricompresi  nel  Programma  saranno  monitorati
nell'ambito della Banca dati  unitaria  per  le  politiche  regionali
finanziate con risorse aggiuntive comunitarie e nazionali  in  ambito
QSN 2007-2013, istituita presso il Ministero  dell'economia  e  delle
finanze. 
  L'inserimento degli aggiornamenti sui singoli interventi avviene  a
ciclo continuo e aperto secondo  le  vigenti  modalita'  e  procedure
concernenti il monitoraggio delle risorse del FSC. 
  2.2 A cura del Dipartimento per le politiche di  coesione  (DPC)  e
del Dipartimento per  la  programmazione  e  il  coordinamento  della
politica economica sara' data adeguata pubblicita'  all'elenco  degli
interventi  ricompresi  nel  programma,  nonche'  alle   informazioni
periodiche sul relativo stato di  avanzamento,  come  risultanti  dal
predetto sistema di monitoraggio. Gli interventi saranno  oggetto  di
particolare  e  specifica  attivita'  di  comunicazione  al  pubblico
secondo le modalita' di cui al progetto «Open data». 
  2.3 Il CUP assegnato agli interventi ricompresi  nel  Programma  in
esame va evidenziato, ai sensi della richiamata delibera n.  24/2004,
nella documentazione amministrativa e contabile riguardante  i  detti
interventi. 
3. Norma finale. 
  Per quanto non espressamente previsto dalla  presente  delibera  si
applicano  le  disposizioni  normative   e   le   procedure   vigenti
nell'ambito del Fondo per lo sviluppo e la coesione. 
    Roma, 29 aprile 2015 
 
                                                 Il Presidente: Renzi 
 
Il Segretario: Lotti 

Registrato alla Corte dei conti il 16 luglio 2015 
Ufficio controllo atti Ministero economia e finanze reg.ne  prev.  n.
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