LA COMMISSIONE su proposta del Commissario delegato per il settore, Consigliere Salvatore Vecchione, Premesso: che, con nota del 4 marzo 2015, il Collegio notarile dei Distretti riuniti di Cagliari, Lanusei e Oristano trasmetteva, ai fini della relativa valutazione di idoneita' da parte della Commissione, una bozza di "Codice di autoregolamentazione delle astensioni dall'esercizio della funzione di notaio" (adottato in data 28 febbraio 2015); che, con nota del 10 marzo 2015, il Comitato dei collegi notarili della Sardegna trasmetteva, ai fini della relativa valutazione di idoneita' da parte della Commissione, una bozza di "Codice di autoregolamentazione delle astensioni dall'esercizio della funzione di notaio" (adottato in data 6 marzo 2015); che, con nota del 9 aprile 2015, le Associazioni nazionali A.I.N.C., AS.I.G.N., Federnotai e Notaract trasmettevano, ai fini della relativa valutazione di idoneita' da parte della Commissione, una bozza di "Codice di autoregolamentazione delle astensioni collettive dalle funzioni e/o dalle attivita' svolte dai notai" (adottato in data 7 aprile 2015); che, rispettivamente, in data 19 marzo e 16 aprile 2015, i testi dei Codici presentati venivano trasmessi al Ministero della giustizia, al Procuratore generale della Repubblica presso la Corte d'appello di Cagliari, al Procuratore generale della Repubblica presso la Corte d'appello di Roma e al Consiglio nazionale del notariato, al fine di acquisire un eventuale parere in merito, con riguardo alle attribuzioni di rispettiva competenza; che, con nota del 24 marzo 2015 (atto pervenuto in data 26 marzo 2015), il Procuratore generale della Repubblica presso la Corte d'appello di Cagliari esprimeva parere contrario ad una valutazione di idoneita' di un "Codice di autoregolamentazione delle astensioni dall'esercizio delle funzioni di Notaio", rilevando che le funzioni notarili: "ancorche' di natura pubblicistica...tuttavia non costituiscono servizio pubblico essenziale ai sensi dell'art. 1 della legge n. 146/1990 come modificata dalla legge n. 83/2000, non essendo dirette a garantire il godimento dei beni primari di rilievo costituzionale ivi tassativamente indicati al comma 1"; che, con nota del 5 maggio 2015 (atto pervenuto in data 6 maggio 2015), il Procuratore generale della Repubblica presso la Corte d'appello di Roma esprimeva parere positivo sullo schema di "Codice di autoregolamentazione delle astensioni collettive dalle funzioni e/o attivita' svolte dai Notai", evidenziando, con favore, il bilanciamento "delle contrapposte esigenze della categoria e dell'utenza: quest'ultima..al centro di un apprezzabile nucleo di tutele..."; che, con nota del 22 maggio 2015 (atto pervenuto in pari data), il Ministero della giustizia evidenziava l'inaccoglibilita' del proposto Codice di autoregolamentazione, ritenendo che:"le funzioni di notaio ed i servizi che questi rende alla collettivita' non rientrano in nessuna delle categorie di servizi pubblici essenziali individuate dall'art. 1 della legge 12 giugno 1990, n. 146"; che, con note del 10 giugno 2015 (atti pervenuti in data 11 giugno 2015), il Consiglio nazionale del notariato, in relazione alle due bozze di Codici trasmessi, precisava che: "..l'esercizio del diritto costituzionale di astensione collettiva dei notai puo' considerarsi rientrare nella disciplina della legge n. 146/90, in quanto potenzialmente idoneo a ledere diritti fondamentali, costituzionalmente tutelati, dei cittadini....cosi' da richiedere l'attivazione dello specifico strumento giuridico.." ; che, con nota dell'8 giugno 2015, perveniva alla Commissione, da parte del Sindacato Sociale notarile, l'adesione alla bozza del "Codice di autoregolamentazione delle astensioni dall'esercizio della funzione di notaio", presentato dal Comitato dei collegi notarili della Sardegna; che, in data 19 giugno 2015, il Commissario delegato al settore, a fronte dei diversi testi pervenuti e di alcune sostanziali divergenze nei contenuti degli stessi, provvedeva a convocare in audizione tutti i soggetti promotori dei Codici di autoregolamentazione presentati; che, nel corso dell'audizione, il Commissario delegato al settore formulava alcune osservazioni di merito relativamente ai Codici pervenuti, in particolare: 1) sulla legittimazione alla proclamazione; 2) sulla durata massima delle astensioni; 3) sugli effetti delle stesse e sulla corretta individuazione delle prestazioni indispensabili; che, sempre in sede di audizione, il Commissario delegato al settore evidenziava, ai rappresentanti degli Organismi intervenuti, la necessita', per ragioni di opportunita', di addivenire ad un testo unico condiviso che potesse disciplinare le modalita' di astensione dall'esercizio delle attivita' e/o funzioni dei Notai; che, successivamente, con nota del 9 luglio 2015, il Collegio notarile dei Distretti riuniti di Cagliari, Lanusei e Oristano, il Comitato dei collegi notarili della Sardegna, l'Associazione italiana notai cattolici, l'Associazione Italiana giovani notai, la Federnotai, il Notaract e il Sindacato Sociale notarile, recependo le osservazioni formulate in sede d'audizione, presentavano un nuovo testo unitario di "Codice di autoregolamentazione delle astensioni collettive dalle funzioni e/o dalle attivita' svolte dai Notai" (adottato in data 8 luglio 2015); che, pertanto, la Commissione, nella seduta del 13 luglio 2015, procedeva ad esaminare il testo del Codice adottato in data 8 luglio 2015, senza formulare alcuna osservazione nel merito; che la Commissione, nella stessa data, provvedeva a trasmettere il predetto Codice alle associazioni dei consumatori, al fine di acquisire il relativo parere, disposto dall'art. 13, comma 1, lettera a), della legge n. 146 del 1990, e successive modificazioni, assegnando il termine di 10 giorni; che, decorso il termine di 10 giorni assegnato, non perveniva alcun parere da parte dell'Associazioni dei consumatori; Considerato: che la legge n. 146 del 1990, e successive modificazioni, all'art. 1, commi 1 e 2, definisce, quali servizi pubblici essenziali, quelli volti a garantire il godimento dei diritti della persona, costituzionalmente tutelati, alla liberta', alla vita e alla salute; che, nella nota di accompagnamento al testo del Codice, viene evidenziata la necessita' di intendere il diritto alla liberta' costituzionalmente tutelata, richiamata dall'art. 1, comma 2, della legge 146 del 1990, e successive modificazioni, come una nozione volutamente ampia ed inclusiva; che, peraltro, l'attivita' notarile e' prestata per il compimento di numerosi atti, giuridicamente rilevanti (quali, ad esempio, la procura), attraverso i quali si consente a soggetti terzi l'esercizio di diritti e l'assunzioni di obbligazioni per conto di persone incapaci di intendere e volere, al fine di tutelare, indirettamente, le stesse esigenze di vita quotidiana dei soggetti rappresentati e, quindi, in ultima analisi, il loro diritto alla vita e alla salute; che, inoltre, l'amministrazione della giustizia coinvolge in numerosi casi l'attivita' dei notai, sia in ambito civile (attivita' di GOA o Giudice ausiliario) che in ambito penale (funzioni delegate nei procedimenti penali); che, pertanto, la Commissione, condividendo le argomentazioni sostenute dalle Associazioni e dai Consigli/collegi notarili, nonche' dal Procuratore generale della Repubblica presso la Corte d'appello di Roma e dal Consiglio nazionale del notariato, ritiene che le attivita' svolte dai notai debbano ritenersi assoggettabili all'ambito di applicazione della legge n. 146 del 1990, e successive modificazioni; che la legge n. 83 del 2000 ha espressamente incluso, con il disposto dell'art. 2 (divenuto art. 2-bis della legge n. 146 del 1990), nel campo di applicazione della normativa in questione, anche le astensioni collettive dalle prestazioni poste in essere dai professionisti; che il comma 1 dell'art. 2-bis della legge n. 146 del 1990, e successive modificazioni, prevede l'obbligo, nel caso di astensioni collettive dei professionisti, del "rispetto di misure dirette a consentire l'erogazione delle prestazioni indispensabili" di cui all'art. 1 ed afferma che la Commissione "promuove l'adozione da parte delle associazioni e degli organismi di rappresentanza delle categorie interessate, di codici di autoregolamentazione che realizzino, in caso di astensione collettiva, il contemperamento con i diritti della persona costituzionalmente tutelati"; che gli stessi Codici devono, in ogni caso, prevedere un termine di preavviso non inferiore a dieci giorni, nonche' l'indicazione della durata e delle motivazioni dell'astensione collettiva, e, devono, altresi', "assicurare in ogni caso un livello di prestazioni compatibile con le finalita' di cui al comma 2 dell'art. 1"; che il "Codice di autoregolamentazione delle astensioni collettive dalle funzioni e/o dalle attivita' svolte dai notai" contiene: l'indicazione di un preavviso di "almeno quindici giorni" per le astensioni dei notai, nonche' l'indicazione della relativa durata e delle motivazioni (art. 2, comma 2); la fissazione del termine di cinque giorni per la comunicazione della revoca dell'astensione, al fine di evitare il c.d. "effetto annuncio" (art. 2, comma 3); la determinazione della durata massima del periodo di astensione (art. 2, comma 6); la previsione di un intervallo di tempo (15 giorni) tra il termine finale di un'astensione e l'inizio di quella successiva (art. 2, comma 6); l'obbligo di effettuare apposita comunicazione al pubblico (almeno 5 giorni prima dell'astensione) circa le modalita' di effettuazione dello sciopero e l'orario di apertura degli studi durante l'astensione (art. 3); gli effetti dell'astensione (art. 4); l'individuazione analitica dei servizi minimi essenziali da garantire durante l'astensione, tra i quali: il ricevimento di testamenti pubblici e segreti; il ricevimento di atti di protesto, lo svolgimento di attivita' di GOA e/o Giudice ausiliario, lo svolgimento di attivita' nei procedimenti penali, etc (art. 5); che, pertanto, l'insieme delle norme contenute nel Codice di autoregolamentazione in esame, in ordine ai vari profili dell'esercizio del diritto di astensione dei Notai, si puo' ritenere coerente con le regole dettate dalla legge n. 146 del 1990, e successive modificazioni, nonche' con gli orientamenti applicativi risultanti dalle delibere della Commissione; Valuta idoneo: ai sensi dell'art. 13, comma 1, lettera a), della legge n. 146 del 1990, e successive modificazioni, il "Codice di autoregolamentazione delle astensioni collettive dalle funzioni e/o dalle attivita' svolte dai notai", in tutte le sue parti; Dispone la comunicazione della presente delibera Collegio notarile dei Distretti riuniti di Cagliari, Lanusei e Oristano, dal Comitato dei collegi notarili della Sardegna, dall'Associazione italiana notai cattolici, dall'Associazione italiana giovani notai, dalla Federnotai, dal Notaract e dal Sindacato sociale notarile, al Ministero della giustizia, al Procuratore generale della Repubblica presso la Corte d'appello di Roma, al Consiglio nazionale del notariato, nonche', ai sensi dell'art. 13, comma 1, lettera n), della legge n. 146 del 1990, e successive modificazioni, ai Presidenti delle Camere ed al Presidente del Consiglio dei ministri; Dispone, inoltre, la pubblicazione del "Codice di autoregolamentazione delle astensioni collettive dalle funzioni e/o dalle attivita' svolte dai notai" e della presente delibera nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, nonche' l'inserimento dei predetti atti sul sito Internet della Commissione. Roma, 14 settembre 2015 Il presidente: Alesse