IL DIRETTORE GENERALE 
              della pesca marittima e dell'acquacoltura 
 
  Visto l'art. 117, comma 2, lettera s), della Costituzione, il quale
attribuisce alla potesta' legislativa esclusiva dello Stato la tutela
dell'ambiente e dell'ecosistema; 
  Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999,  n.  300,  recante  la
«Riforma dell'organizzazione del Governo a norma dell'art.  11  della
legge 15 marzo 1997 n. 59 e successive modifiche ed integrazioni»; 
  Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001 n. 165 recante le «Norme
generali  sull'ordinamento   del   lavoro   alle   dipendenze   delle
amministrazioni pubbliche»; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri  n.  105
del   27   febbraio   2013   recante   le    disposizioni    relative
all'organizzazione del Ministero delle politiche agricole, alimentari
e forestali, a norma dell'art. 2, comma 10-ter, del  decreto-legge  6
luglio 2012, n. 95, convertito,  con  modificazioni,  dalla  legge  7
agosto 2012, n. 135; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri  del  18
febbraio 2014 con  il  quale  il  dott.  Riccardo  Rigillo  e'  stato
nominato direttore generale  della  direzione  generale  della  pesca
marittima e dell'acquacoltura; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 2 ottobre 1968, n.
1639, recante il «Regolamento per l'esecuzione della legge 14  luglio
1965, n. 963, concernente la disciplina della pesca marittima»; 
  Visto il decreto legislativo  26  maggio  2004,  n.  153,  relativo
all'«Attuazione della legge 7 marzo 2003, n. 38, in materia di  pesca
marittima»; 
  Visto il decreto legislativo 26 maggio 2004,  n.  154,  recante  la
«Modernizzazione del  settore  pesca  e  dell'acquacoltura,  a  norma
dell'art. 1, comma 2, della legge 7 marzo 2003, n. 38»; 
  Visto l'art. 31 rubricato «Misure per  lo  sviluppo  della  ricerca
applicata alla pesca» della legge 30 ottobre 2014 n. 161  recante  le
«Disposizioni   per   l'adempimento    degli    obblighi    derivanti
dall'appartenenza dell'Italia  all'Unione  europea  -  legge  europea
2013-bis»; 
  Visto il Reg. (CE) del Consiglio del 21 dicembre 2006, n. 1967/2006
recante le «Misure di gestione per lo sfruttamento sostenibile  delle
risorse della pesca nel mar Mediterraneo» in modifica del Reg.  (CEE)
n. 2847/93 e che abroga il Reg. (CE) 1626/94; 
  Visto il decreto ministeriale 12 gennaio 1995,  n.  44,  pubblicato
nella Gazzetta Ufficiale n. 46  del  24  febbraio  1995,  concernente
l'affidamento della gestione sperimentale della pesca  dei  molluschi
bivalvi ai consorzi tra imprese di pesca autorizzate alla cattura dei
molluschi bivalvi ai fini di un razionale prelievo della risorsa e di
un incremento della stessa; 
  Visto il decreto ministeriale 1° dicembre  1998,  n.  515,  con  il
quale si adotta il regolamento recante disciplina dell'attivita'  dei
consorzi di gestione dei molluschi bivalvi, pubblicato nella Gazzetta
Ufficiale n. 73 del 29 marzo 1999; 
  Visto il decreto ministeriale 22 dicembre  2000,  pubblicato  nella
Gazzetta Ufficiale n. 102 del 4 maggio 2001,  recante  la  disciplina
della pesca dei molluschi bivalvi; 
  Visto il decreto ministeriale 7  febbraio  2006,  pubblicato  nella
Gazzetta Ufficiale n. 40 del 17  febbraio  2006,  recante  la  «nuova
disciplina sull'affidamento ai Consorzi di gestione della gestione  e
tutela dei molluschi bivalvi nelle aree in mare aperto»; 
  Visto il Reg. (CE)  n.  1224/2009,  che  istituisce  un  regime  di
controllo comunitario per garantire il  rispetto  delle  norme  della
politica comune della pesca; 
  Visto  il  Regolamento  di  esecuzione  (UE)  n.   404/2011   della
Commissione dell'8 aprile 2011 recante modalita' di applicazione  del
Regolamento (CE) n. 1224/2009 del Consiglio che istituisce un  regime
di controllo comunitario per garantire il rispetto delle norme  della
politica comune della pesca; 
  Visto il Regolamento (UE) n. 1380/2013 del Parlamento europeo e del
Consiglio dell'11 dicembre 2013, relativo alla politica comune  della
pesca, che modifica  i  regolamenti  (CE)  n.  1954/2003  e  (CE)  n.
1224/2009 del Consiglio e che abroga i regolamenti (CE) n.  2371/2002
e (CE) n. 639/2004 del Consiglio, nonche'  la  decisione  2004/585/Ce
del Consiglio; 
  Visto il decreto legislativo 9 gennaio 2012, n. 4,  concernente  le
misure per il riassetto della normativa in  materia  di  pesca  e  di
acquacoltura, in attuazione dell'art. 28 della legge 4  giugno  2010,
n. 96; 
  Visto il decreto ministeriale 26 gennaio 2012, recante  adeguamento
alle disposizioni comunitarie in materia di licenze di pesca; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 13 febbraio  2012,
n. 37, concernente il regolamento recante adeguamento  delle  tabelle
relative agli Uffici marittimi  di  Civitavecchia,  Barletta,  Capri,
Ponza, Porto San  Giorgio,  S.  Agata  di  Militello  e  di  Ostia  -
sostituzione della tabella  della  giurisdizione  marittima  relativa
alla direzione marittima di Cagliari; 
  Considerato che l'elevazione dell'Ufficio  circondariale  marittimo
di  Barletta  a  Capitaneria  di   Porto   ha   determinato   effetti
sull'esercizio  dell'attivita'  di  pesca  ed,  in  particolare,  sul
prelievo dei molluschi bivalvi, limitato alle acque del Compartimento
marittimo di iscrizione delle  unita'  autorizzate  a  tale  tipo  di
pesca; 
  Ravvisata  la  necessita'  di  assicurare  un  equilibrio  tra   la
capacita' di prelievo e le risorse disponibili nell'ambito del  nuovo
Compartimento marittimo di Barletta; 
  Ritenuto che la  gestione  e  la  tutela  della  risorsa  molluschi
bivalvi e' finalizzata all'esercizio responsabile della pesca volto a
raggiungere l'equilibrio tra lo sforzo di pesca e le reali  capacita'
produttive del mare; 
  Considerato che nel Compartimento marittimo di  Barletta  e'  stato
costituito il «Consorzio per la gestione della  pesca  dei  molluschi
bivalvi nel Compartimento marittimo di Barletta, in sigla  "CO.GE.MO.
Il Colosso di Barletta"», con sede a Barletta (BAT), Via San  Donato,
109; 
  Tenuto conto che il numero  complessivo  delle  unita'  autorizzate
alla pesca dei molluschi bivalvi con draga idraulica nell'ambito  del
Compartimento marittimo di Barletta e'  di  25,  giusta  la  precorsa
corrispondenza con la locale Capitaneria di  Porto,  da  ultimo,  con
nota n. 22/21346 del 3 dicembre 2015; 
  Considerato che il suddetto  Consorzio  «CO.GE.MO.  Il  Colosso  di
Barletta», comprende soci che rappresentano oltre il 75% delle unita'
abilitate  alla  cattura  dei  molluschi  bivalvi   nell'ambito   del
Compartimento marittimo di Barletta ed,  in  particolare,  aderiscono
imprese titolari di n. 24 unita', sulle previste n.  25,  esercitanti
l'attivita' di prelievo con il sistema draga idraulica; 
  Considerata altresi'  la  necessita'  di  assicurare  una  gestione
razionale  della  risorsa  molluschi  nell'ambito  del  Compartimento
marittimo di Barletta e consentire alle imprese di pesca delle unita'
autorizzate alla pesca dei molluschi bivalvi con draga  idraulica  un
equilibrato prelievo di tale risorsa; 
  Ritenuto che la  gestione  e  la  tutela  della  risorsa  molluschi
bivalvi sono finalizzate ad assicurare l'esercizio responsabile della
pesca, volto a raggiungere un punto di equilibrio tra  lo  sforzo  di
pesca e le reali capacita' produttive del mare e, pertanto, rientrano
nell'ambito della piu' ampia tutela dell'ambiente e dell'ecosistema; 
  Tenuto conto che l'affidamento ai consorzi di gestione della  pesca
dei molluschi bivalvi ha, quale obiettivo primario, l'incremento e la
tutela dei molluschi medesimi attraverso concrete iniziative  per  la
salvaguardia di tale risorsa; 
  Considerato che la  gestione  della  pesca  dei  molluschi  bivalvi
nell'ambito del Compartimento  marittimo  di  Barletta,  affidata  al
locale Consorzio, in analogia  ad  altri  casi,  produrrebbe  effetti
sostanzialmente positivi sulla corretta gestione di tale risorsa; 
  Visto il decreto ministeriale  25  luglio  2015,  pubblicato  nella
Gazzetta Ufficiale n. 187 del 13 agosto 2015, con il quale  e'  stato
adottato il Piano di gestione nazionale per le attivita' di pesca con
il sistema draghe idrauliche e rastrelli da natante; 
  Vista la richiesta di affidamento della gestione  della  pesca  dei
molluschi bivalvi nel Compartimento marittimo di  Barletta,  avanzata
dal Presidente del Consorzio «CO.GE.MO. Il Colosso  di  Barletta»  in
data 12 marzo 2015; 
  Visto  il  parere  favorevole  delle  Associazioni   nazionali   di
categoria; 
 
                              Decreta: 
 
                               Art. 1 
 
  1. Nell'ambito del Compartimento marittimo di Barletta la  gestione
delle  risorse  biologiche  del  mare,  limitatamente  ai   molluschi
bivalvi, e' affidata, in via sperimentale,  per  un  periodo  di  tre
anni, al Consorzio per la gestione della pesca dei molluschi  bivalvi
nel Compartimento  marittimo  di  Barletta  in  sigla  «CO.GE.MO.  Il
Colosso di Barletta», cui aderiscono 24 unita' su  25  autorizzate  a
tale attivita'; 
  2. Ai fini dell'approvazione del Ministero delle politiche agricole
- Direzione generale della pesca marittima  e  dell'acquacoltura,  il
CO.GE.MO. Il  Colosso  di  Barletta  e'  obbligato  a  comunicare  le
eventuali modificazioni che saranno apportate allo statuto.