IL COMITATO INTERMINISTERIALE 
                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA 
 
  Vista la legge 21 dicembre 2001, n. 443  (cd.  «Legge  obiettivo»),
art. 1, e s.m.i., che stabilisce che il Governo, nel  rispetto  delle
attribuzioni   costituzionali    delle    Regioni,    individua    le
infrastrutture pubbliche e  private  e  gli  insediamenti  produttivi
strategici  e  di  preminente  interesse  nazionale  a  mezzo  di  un
programma (Programma delle  infrastrutture  strategiche)  predisposto
dal Ministro delle infrastrutture e dei  trasporti,  d'intesa  con  i
Ministri competenti e le regioni  o  province  autonome  interessate,
nonche' l'ente Roma capitale ove interessato,  e  che  lo  stesso  e'
inserito, previo parere di questo Comitato e intesa della  Conferenza
unificata,  nel  Documento  di  programmazione  economico-finanziaria
(oggi Documento di economia e finanza - DEF),  in  apposito  Allegato
(Allegato infrastrutture); 
  Vista la delibera 21 dicembre 2001, n. 121 (Gazzetta  Ufficiale  n.
51/2002 S.O.), con la quale questo Comitato, ai sensi del  richiamato
art. 1 della legge n. 443/2001, ha approvato il  1°  Programma  delle
opere  strategiche,  che  riporta  all'allegato  1,  tra  i  «Sistemi
stradali  e  autostradali»  del   «Corridoio   plurimodale   padano»,
l'intervento «Asse stradale pedemontano (Piemontese-Lombardo-Veneto)»
e  che  riporta  all'allegato  2,  tra  i  «Corridoi  autostradali  e
stradali» della Regione Lombardia, il «Sistema  Pedemontano  e  opere
complementari (compreso Bergamo - Lecco)»; 
  Vista la delibera 1° agosto 2014,  n.  26  (Gazzetta  Ufficiale  n.
3/2015 S.O.), con la quale questo Comitato ha espresso parere sull'XI
Allegato infrastrutture al DEF 2013, che include,  nella  «Tabella  0
Programma    delle    infrastrutture    strategiche»,     nell'ambito
dell'infrastruttura «Asse Pedemontano - Piemonte, Lombardia, Veneto»,
l'intervento «Bergamo Lecco: var. SS  639  Prov.  Lecco  -  lotto  S.
Gerolamo»; 
  Visto il decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, concernente il
«Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture
in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE»  e  s.m.i.,  e
vista in particolare la parte II, titolo III,  capo  IV,  concernente
«Lavori  relativi  a  infrastrutture   strategiche   e   insediamenti
produttivi» e specificamente l'art. 163, che attribuisce al Ministero
delle   infrastrutture   e   dei   trasporti    la    responsabilita'
dell'istruttoria sulle infrastrutture strategiche, anche  avvalendosi
di apposita «Struttura tecnica di missione», e la responsabilita'  di
assicurare la coerenza tra i contenuti della relazione istruttoria  e
la relativa documentazione; 
  Vista la delibera 25 luglio 2003,  n.  63  (Gazzetta  Ufficiale  n.
248/2003), con la quale questo Comitato ha  formulato,  tra  l'altro,
indicazioni di ordine procedurale riguardo alle attivita' di supporto
che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e'  chiamato  a
svolgere ai fini della  vigilanza  sull'esecuzione  degli  interventi
inclusi nel Programma delle infrastrutture strategiche; 
  Vista la normativa vigente in materia di Codice unico  di  progetto
(CUP) e, in particolare: 
  la legge 16 gennaio 2003, n. 3, recante «Disposizioni ordinamentali
in materia di pubblica amministrazione» che, all'art. 11, dispone che
ogni progetto d'investimento pubblico deve essere dotato di un CUP; 
  la legge 13 agosto 2010, n. 136, come modificata dal  decreto-legge
12 novembre 2010, n. 187, convertito dalla legge 17 dicembre 2010, n.
217, che, tra l'altro, definisce le sanzioni applicabili in  caso  di
mancata apposizione del CUP sugli strumenti di pagamento; 
  le delibere  27  dicembre  2002,  n.  143  (Gazzetta  Ufficiale  n.
87/2003, errata corrige in  Gazzetta  Ufficiale  n.  140/2003)  e  29
settembre 2004, n. 24 (Gazzetta Ufficiale n. 276/2004), con le  quali
questo Comitato ha definito il sistema per l'attribuzione del  CUP  e
ha stabilito che il CUP deve essere riportato su  tutti  i  documenti
amministrativi e  contabili,  cartacei  ed  informatici,  relativi  a
progetti d'investimento  pubblico  e  deve  essere  utilizzato  nelle
banche dati dei vari sistemi  informativi,  comunque  interessati  ai
suddetti progetti; 
  Vista la legge 17 maggio 1999, n. 144, che  all'art.  1,  comma  5,
istituisce presso questo Comitato il «Sistema di  monitoraggio  degli
investimenti   pubblici»   (MIP),   con   il   compito   di   fornire
tempestivamente  informazioni  sull'attuazione  delle  politiche   di
sviluppo e funzionale all'alimentazione  di  una  banca  dati  tenuta
nell'ambito di questo stesso Comitato; 
  Visto il decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 229,  concernente
«Attuazione dell'art. 30, comma 9, lettere e), f) e g),  della  legge
31 dicembre 2009, n. 196, in materia  di  procedure  di  monitoraggio
sullo  stato  di  attuazione  delle  opere  pubbliche,  di   verifica
dell'utilizzo dei finanziamenti nei tempi previsti e costituzione del
Fondo opere e del Fondo progetti»; 
  Visto l'art. 36 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito
dalla legge 11 agosto 2014, n. 114, che regolamenta  il  monitoraggio
finanziario dei lavori relativi  alle  infrastrutture  strategiche  e
insediamenti produttivi di cui agli articoli 161, comma 6-bis e  176,
comma 3, lettera e), del citato decreto legislativo  n.  163/2006,  e
visto in particolare il comma 3 dello  stesso  articolo,  cosi'  come
attuato con delibera di  questo  Comitato  28  gennaio  2015,  n.  15
(Gazzetta  Ufficiale  n.  155/2015),  che   aggiorna   le   modalita'
d'esercizio del sistema  di  monitoraggio  finanziario  di  cui  alla
delibera 5 maggio 2011, n. 45 (Gazzetta Ufficiale n. 234/2011, errata
corrige Gazzetta Ufficiale n. 281/2011); 
  Visto il decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133, convertito  dalla
legge 11 novembre 2014, n. 164, e  s.m.i.,  e  visto  in  particolare
l'art. 3, che: 
  ai commi 1 e 1-bis, ha incrementato la dotazione del Fondo  di  cui
all'art. 18, comma 1,  del  decreto-legge  21  giugno  2013,  n.  69,
convertito dalla legge 9 agosto 2013, n. 98; 
  al comma 2, ha stabilito che con uno o piu'  decreti  del  Ministro
delle infrastrutture e dei trasporti, di  concerto  con  il  Ministro
dell'economia e delle  finanze,  siano  finanziati,  a  valere  sulle
risorse del Fondo sopra richiamato, tra l'altro gli interventi di cui
alla lettera b) del comma stesso, «appaltabili entro il  28  febbraio
2015  e  cantierabili  entro  il  31  ottobre  2015»,   compreso   il
«completamento asse viario Lecco-Bergamo»; 
  al comma 5, ha previsto che il  mancato  rispetto  dei  termini  di
appaltabilita'  e  cantierabilita'  fissati  al  comma  2,  per   gli
interventi di cui tra l'altro alla succitata lettera b), determina la
revoca  del   finanziamento   assegnato   ai   sensi   dello   stesso
decreto-legge n. 133/2014; 
  Visto il decreto 14 novembre  2014,  n.  498,  del  Ministro  delle
infrastrutture  e  dei  trasporti,  di  concerto  con   il   Ministro
dell'economia e delle finanze, che, tra l'altro, ha: 
    quantificato i finanziamenti da attribuire agli interventi di cui
al richiamato art. 3, comma  2,  lettera  b),  del  decreto-legge  n.
133/2014 (tra cui 15 milioni  di  euro  per  il  «completamento  asse
viario Lecco - Bergamo», imputati per 5  milioni  di  euro  sull'anno
2014 e per  10  milioni  di  euro  sull'anno  2015),  prevedendo  che
l'utilizzo  dei  finanziamenti  per  gli  interventi  da   sottoporre
all'approvazione di questo  Comitato  avvenga  con  le  modalita'  di
erogazione indicate dal decreto stesso, «da riportarsi nella delibera
di approvazione del  finanziamento  ovvero  di  modifica  del  quadro
economico»; 
    indicato, per ogni intervento, le  condizioni  temporali  per  il
raggiungimento  delle  finalita'  precisate  dal   decreto-legge   n.
133/2014, precisando che, per l'intervento in esame, il finanziamento
assegnato sarebbe stato mantenuto in caso di trasmissione, all'allora
Struttura tecnica di missione del Ministero  delle  infrastrutture  e
dei trasporti,  «dei  progetti  definitivi  aggiornati  per  il  loro
inoltro al CIPE» entro il 31 ottobre 2015; 
    previsto che la  mancata  comunicazione  periodica  al  Ministero
delle infrastrutture e  dei  trasporti  degli  avanzamenti  di  spesa
connessi allo stato avanzamento lavori o allo  stato  interno  lavori
comporta,   per   il   soggetto   aggiudicatore,    la    sospensione
dell'erogazione della corrispondente quota annuale di finanziamento; 
  Visto il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei  trasporti
9 giugno 2015, n. 194, con il quale e' stata soppressa  la  Struttura
tecnica di missione istituita con decreto dello  stesso  Ministro  10
febbraio 2003, n. 356 e s.m.i. e sono state trasferite alle Direzioni
generali competenti del Ministero i compiti di  cui  all'art.  3  del
medesimo decreto; 
  Viste le delibere 6 novembre 2009, n.  98  (Gazzetta  Ufficiale  n.
52/2010), 22 luglio 2010, n. 73 (Gazzetta Ufficiale n. 242/2010) e 20
gennaio 2012, n. 6 (Gazzetta Ufficiale  n.  88/2012),  con  le  quali
questo Comitato, relativamente all'intervento «Variante alla  SS  639
nel territorio della Provincia di  Lecco  ricompresa  nei  Comuni  di
Lecco, Vercurago e Calolziocorte», ha rispettivamente: 
    approvato il progetto preliminare e  destinato  al  finanziamento
del solo «lotto funzionale San Gerolamo» l'importo di 71,670  milioni
di euro a valere  sulle  risorse  del  Fondo  infrastrutture  di  cui
all'art. 6-quinquies  del  decreto-legge  25  giugno  2008,  n.  112,
convertito, con modificazioni, dalla legge  6  agosto  2008,  n.  133
(Fondo sviluppo e coesione (FSC)); 
    approvato il progetto definitivo del suddetto  lotto  funzionale,
per un costo di circa 93,7 milioni di euro; 
    ridotto  di  64,170  milioni  di  euro  il  finanziamento   sopra
assegnato e contestualmente ripristinato lo  stesso  a  valere  sulle
risorse di cui all'art. 33, comma 3, della legge 12 novembre 2011, n.
183 (legge di stabilita' 2012) (FSC); 
  Vista la proposta di cui alla nota 22 ottobre 2015, n.  39117,  con
la quale il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha chiesto
l'inserimento all'ordine del giorno della  prima  riunione  utile  di
questo Comitato dell'intervento denominato «Variante alla ex  SS  639
nel territorio della Provincia di  Lecco  ricompresa  nei  Comuni  di
Lecco, Vercurago e Calolziocorte - lotto San Gerolamo»,  trasmettendo
la relativa documentazione istruttoria, poi integrata con le note  12
novembre 2015, n. 9313, e 15 dicembre 2015, n. 10354; 
  Preso atto delle risultanze dell'istruttoria svolta  dal  Ministero
delle infrastrutture e dei trasporti e in particolare: 
sotto l'aspetto tecnico-procedurale: 
  che  con  nota  27  gennaio  2011,  n.  3362,  il  Ministero  delle
infrastrutture e dei trasporti ha trasmesso copia  del  contratto  di
prestito flessibile per l'importo di 22 milioni di euro stipulato tra
la Provincia di Lecco e la Cassa  depositi  e  prestiti  in  data  29
novembre 2010, ottemperando alla richiesta di cui al punto 1.4  della
citata delibera n. 73/2010; 
  che la gara per l'appalto  integrato  relativo  alla  progettazione
esecutiva e realizzazione dell'intervento «Variante alla  ex  SS  639
nel territorio della Provincia di  Lecco  ricompresa  nei  Comuni  di
Lecco, Vercurago e Calolziocorte  -  lotto  San  Gerolamo»  e'  stata
aggiudicata all'ATI con capogruppo la  «Ing.  Claudio  Salini  Grandi
Lavori S.p.A.»  e  che  il  relativo  contratto  d'appalto  e'  stato
stipulato l'11 ottobre 2011; 
  che con delibere di Giunta 17 aprile 2012, n.  112,  e  6  novembre
2012, n. 312, la Provincia di Lecco ha approvato, ai sensi  dell'art.
169, comma 3, del decreto legislativo n. 163/2006, una  variante  non
sostanziale al progetto definitivo dell'intervento  in  esame,  dando
atto tra l'altro dell'aggiornamento del quadro  economico,  inclusivo
di  una  maggiore  «spesa  per  acquisizione  aree  ed   indennizzi»,
compensata a valere sulla voce «imprevisti»; 
  che il 29  giugno  2012  l'ATI  aggiudicataria  ha  trasmesso  alla
Provincia di  Lecco  un  primo  progetto  esecutivo  dell'opera,  che
ammontava a 107,545 milioni di euro; 
  che la societa' RINA  Check  s.r.l.  di  Genova,  incaricata  della
validazione  del  progetto,  ha  formulato,  nel   proprio   rapporto
intermedio di valutazione, osservazioni tecnico economiche volte alla
revisione  delle  geometrie  dell'imbocco  nord  della  galleria   S.
Gerolamo per alleggerire il traffico  che  impegnera'  la  rotatoria,
secondo indicazioni formulate dal Comune di  Lecco,  e  a  promuovere
modifiche tecniche alle infrastrutture che, mantenendo inalterate  le
caratteristiche di funzionalita' e sicurezza, ne contenessero i costi
all'interno del quadro autorizzativo gia' acquisito; 
  che, a seguito di tali  osservazioni,  nonche'  delle  osservazioni
avanzate dagli Enti territoriali e della richiesta della Provincia di
Lecco  di  ricondurre  il  progetto  nell'ambito  del   finanziamento
disponibile, l'ATI aggiudicataria ha rivisto il  progetto  esecutivo,
consegnando il relativo aggiornamento alla Provincia di Lecco  il  23
ottobre  2012  e  riconducendo  il   costo   complessivo   dell'opera
nell'ambito del finanziamento disponibile di 93,7 milioni di euro; 
  che  il  nuovo  progetto  esecutivo  include:   i)   la   revisione
dell'imbocco nord della galleria San Gerolamo, con innesto  di  nuove
diramazioni e connessioni con  l'esistente  viabilita'  locale,  come
richiesto dal Comune di Lecco;  ii)  la  revisione  dell'imbocco  sud
della suddetta galleria con un sistema  a  doppia  rotatoria  per  la
sistemazione  della  viabilita';  iii)  l'allargamento  del  cunicolo
d'emergenza  carrabile,  lungo  1,450  km,  esterno   alla   galleria
principale e collegato alla stessa in ogni piazzola di  sosta,  cosi'
da essere transitabile dai mezzi di soccorso; 
  che, a parziale compensazione  dell'incremento  della  voce  lavori
derivante dalle  variazioni  di  cui  sopra,  e'  stata  prevista  la
modifica della piattaforma stradale dalla tipologia C1 alla tipologia
C2, che riduce di 1 m  la  larghezza  complessiva  della  piattaforma
stradale pur consentendo una capacita' di traffico invariata; 
  che l'assetto finale del progetto esecutivo del lotto in esame  ha,
quindi, un'estensione di km 2,563 ed e' caratterizzato da: i) sezione
stradale dell'asse principale di  tipo  C2  (corsie  da  3,50  m  con
banchine  da  1,25  m);  ii)  adeguamento  dell'esistente   rotatoria
all'imbocco nord della galleria San Gerolamo per l'innesto  di  nuove
diramazioni e ricucitura con la viabilita' esistente; iii)  tratti  a
cielo aperto all'imbocco nord (m 50) e all'imbocco sud (m 36  circa);
iv) galleria a canna singola della lunghezza totale  di  circa  2,478
km, con tratti di galleria artificiale agli imbocchi nord e sud e con
galleria naturale intermedia; v) cunicolo di sicurezza di  1,450  km,
collegato alla galleria principale in ogni  piazzola  di  sosta;  vi)
sistema  a  doppia  rotatoria  per  la  connessione  alla  viabilita'
all'imbocco sud; 
  che con delibera di Giunta 11 dicembre  2012,  n.  356,  la  citata
Provincia ha dato atto  dell'esito  positivo  della  validazione  del
progetto esecutivo da parte di RINA Check  s.r.l.,  ha  approvato  il
predetto progetto, inclusivo di un'ulteriore variante non sostanziale
assentita dalla Provincia di Lecco in data 24 ottobre 2012  ai  sensi
dell'art. 169, comma 3, del decreto legislativo  n.  163/2006,  e  ha
approvato il relativo quadro economico; 
  che con delibera  di  Giunta  26  marzo  2013,  n.  54,  la  citata
Provincia, dopo una puntuale verifica  delle  particelle  interessate
dalla realizzazione dell'intervento, ha  completato  l'individuazione
delle medesime; 
  che  successivamente,  con  nota  16  giugno  2014,  n.  29933,  la
Provincia di Lecco ha presentato al Ministero delle infrastrutture  e
dei  trasporti  una  richiesta   d'integrazione   del   finanziamento
dell'opera per complessivi 6,900 milioni di euro, a  copertura  degli
incrementi di costo delle seguenti voci del quadro economico: 
    IVA, a seguito dell'entrata in vigore dei decreti-legge 13 agosto
2011, n. 138, convertito dalla legge 14 settembre 2011, n. 148, e  28
giugno 2013, n. 76, convertito dalla legge 9 agosto 2013, n. 99; 
    direzione lavori, a seguito  dei  maggiori  tempi  di  esecuzione
dell'intervento; 
    spostamento dei sottoservizi e, in particolare, delle fognature e
delle reti idriche comunali, a seguito di problematiche riscontrate; 
    indennita' espropriative, a seguito  di  stime  aggiornate  delle
indennita' d'esproprio; 
    spese tecniche, di monitoraggio ambientale e imprevisti; 
  che il costo  aggiornato  dell'intervento  risulta  quindi  pari  a
100,570 milioni di euro; 
sotto l'aspetto attuativo: 
  che il soggetto aggiudicatore dell'intervento e'  la  Provincia  di
Lecco; 
  che,  principalmente  a  seguito  delle  nuove  attivita'  per   la
revisione  dell'imbocco  nord   della   galleria   San   Gerolamo   e
l'ampliamento del cunicolo d'emergenza, la durata dei lavori e' stata
rideterminata in 1.353 giorni naturali e consecutivi, rispetto ai 924
giorni previsti dal contratto d'appalto del 2011, e che l'ultimazione
dei lavori e' prevista a febbraio 2018; 
  che l'opera e' in corso di realizzazione e, al 31 agosto 2015,  era
giunta ad uno stato d'avanzamento del 12,50 per cento; 
sotto l'aspetto finanziario: 
  che le Province di Lecco e  di  Bergamo,  con  Protocollo  d'intesa
sottoscritto il 21 settembre 2015, hanno ripartito i  15  milioni  di
euro di cui sopra, destinati, con decreto 14 novembre 2014,  n.  498,
del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al  «completamento
dell'asse viario Lecco - Bergamo», riservando  6,9  milioni  di  euro
alla realizzazione  dell'intervento  in  esame  e  i  restanti  8,100
milioni di euro al «collegamento Lecco-Bergamo - SP  ex  SS  639  dei
laghi di Pusiano e Garlate - variante di Cisano Bergamasco - 1° lotto
stralcio»; 
  che, per il finanziamento del  costo  complessivo  dell'intervento,
aggiornato a 100,570 milioni di euro, la  relazione  istruttoria  da'
quindi conto delle seguenti disponibilita': 
  71,670 milioni di euro  assegnati  con  delibera  n.  98/2009,  poi
ridotti e riassegnati con delibera n. 6/2012, 
  22,000 milioni di euro di finanziamento della Provincia di Lecco di
cui: 
  a)  21,421  milioni  di  euro  finanziati  tramite  mutuo   passivo
sottoscritto con la Cassa depositi e prestiti il 29 novembre 2010; 
  b)  0,579  milioni  di  euro  finanziati   da   quota   dell'avanzo
d'amministrazione 2011; 
    6,900 milioni di  euro,  quota  parte  dei  15  milioni  di  euro
assegnati con il citato decreto interministeriale n. 498/2014 per  la
realizzazione del «completamento dell'asse viario Lecco-Bergamo»; 
  che   l'articolazione   temporale   aggiornata   del    sopracitato
finanziamento di 71,670 milioni di euro, per effetto della  riduzione
di spesa sul Fondo infrastrutture e del successivo rifinanziamento ai
sensi dell'art. 33, comma 3, della legge n. 183/2011, contestualmente
disposti dalla citata delibera n. 6/2012, prevede: 
 
                                         (importi in milioni di euro) 
    
 
=====================================================================
|             |        |    |    |        |        |       |Importo |
|  Annualita' |  2010  |2011|2012|  2013  |  2014  | 2015  | totale |
+=============+========+====+====+========+========+=======+========+
|   Importi   | 7,500  | -  | -  | 10,000 | 24,000 |30,170 | 71,670 |
+-------------+--------+----+----+--------+--------+-------+--------+
 
  che il suddetto importo di 6,900 milioni di euro e' imputato per  5
milioni di euro sull'annualita'  2014  e  per  1,9  milioni  di  euro
sull'annualita' 2015; 
  che alla data dell'istruttoria del Ministero delle infrastrutture e
dei trasporti risultava erogato l'importo di 32,500 milioni di  euro,
corrispondente alle annualita' 2010 e  2013  nonche'  a  quota  parte
dell'annualita' 2014  del  citato  finanziamento  statale  di  71,670
milioni di euro; 
  che il  Ministero  prevede  di  erogare  l'ulteriore  finanziamento
statale di 46,070 milioni di  euro,  corrispondente  alla  somma  del
residuo finanziamento di 39,170 milioni di euro di  cui  alle  citate
delibere n. 98/2009 e n. 6/2012 e dei sopracitati  6,900  milioni  di
euro, compatibilmente con le disponibilita' di  competenza  e  cassa,
secondo le seguenti modalita': 
  30 per cento del finanziamento statale complessivo, pari  a  78,570
milioni di euro, a richiesta  del  soggetto  aggiudicatore  e  previa
trasmissione di dichiarazione del Responsabile unico del procedimento
(RUP), corredata degli  atti  giustificavi,  che  attesti  l'avvenuta
utilizzazione dell'80 per cento della quota  erogata  pari  a  32,500
milioni di euro; 
  ulteriore 25 per cento a richiesta  del  soggetto  aggiudicatore  e
previa trasmissione della dichiarazione del RUP corredata degli  atti
giustificativi, che  attesti  l'avvenuta  utilizzazione  dell'80  per
cento della quota complessiva erogata; 
  il  saldo  (circa  il  3  per  cento)  a  richiesta  del   soggetto
aggiudicatore, corredata dalla dichiarazione del RUP che  attesti  di
aver speso il 95 per cento  del  costo  dell'opera,  corredata  dalla
copia del verbale  di  ultimazione  dei  lavori  e  dalla  copia  del
certificato di collaudo con relativo atto d'approvazione; 
  Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi del  vigente
regolamento di questo Comitato (art. 3 della delibera 30 aprile 2012,
n. 62); 
  Vista la nota 23 dicembre 2015, n. 5587, predisposta congiuntamente
dalla Presidenza del Consiglio dei ministri  -  Dipartimento  per  la
programmazione e il coordinamento della politica economica  (DIPE)  e
dal  Ministero  dell'economia  e  delle  finanze  e  posta   a   base
dell'odierna seduta del Comitato,  contenente  le  valutazioni  e  le
prescrizioni da riportare nella presente delibera; 
  Su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti; 
  Acquisita in seduta l'intesa del  Ministro  dell'economia  e  delle
finanze e degli altri Ministri e Sottosegretari di Stato presenti; 
 
                              Delibera: 
 
1. Approvazione variante. 
  1.1 Ai sensi e per gli effetti dell'art. 169, comma 3, del  decreto
legislativo n.  163/2006  e  s.m.i.,  e'  approvata  la  variante  al
progetto esecutivo denominato «Variante alla ex SS 639 nel territorio
della Provincia di Lecco, ricompresa nei Comuni di Lecco, Vercurago e
Calolziocorte - lotto San Gerolamo». 
  1.2 L'importo di 100,570 milioni di euro (IVA inclusa)  di  cui  in
premesse costituisce il limite di spesa aggiornato dell'intervento di
cui al precedente punto 1.1. 
2. Assegnazione finanziamento e relative modalita' di erogazione. 
  2.1 Nell'ambito dell'importo di 15 milioni di euro che  il  decreto
interministeriale n. 498/2014 ha  assegnato  al  «Completamento  asse
viario Lecco - Bergamo», a valere sulle risorse di  cui  all'art.  3,
commi 1 e 1-bis, del decreto-legge n. 133/2014,  l'importo  di  6,900
milioni  di  euro  e'  assegnato  al  finanziamento   dell'intervento
denominato «Variante alla SS 639 nel territorio  della  Provincia  di
Lecco ricompresa nei comuni di Lecco,  Vercurago  e  Calolziocorte  -
lotto San Gerolamo» e imputato per 5 milioni di euro  sull'annualita'
2014 e per 1,9 milioni di euro sull'annualita' 2015. 
  2.2 Il Ministero delle infrastrutture e  dei  trasporti,  ai  sensi
dell'art. 2, comma 4,  del  decreto  interministeriale  n.  498/2014,
eroghera' il contributo di cui al precedente punto  2.1,  nei  limiti
degli stanziamenti autorizzati annualmente dalla legge di bilancio  e
comunque nei limiti delle risorse effettivamente  disponibili,  anche
tenuto conto delle  variazioni  che  potranno  essere  apportate  dal
disegno di legge di stabilita' 2016, mediante trasferimento a  favore
del soggetto aggiudicatore. 
  2.3 L'erogazione di cui al punto precedente  sara'  disposta  dalla
Direzione generale per lo sviluppo del territorio e la programmazione
del suddetto Ministero a seguito  del  rilascio  del  nulla  osta  al
pagamento da parte della  Direzione  generale  per  le  strade  e  le
autostrade e per la vigilanza e  la  sicurezza  nelle  infrastrutture
stradali, previa verifica, da parte di quest'ultima, dello  stato  di
realizzazione dei lavori, dei crediti maturati nel rispetto del piano
delle erogazioni elaborato dal  medesimo  soggetto  aggiudicatore  in
raccordo con il cronoprogramma dei lavori, nonche' dell'insussistenza
di contenzioso o di riserve  da  parte  dei  soggetti  esecutori  dei
lavori,  ai  sensi  dell'art. 18,  comma  12,  del  decreto-legge  n.
69/2013. 
  2.4 In ogni caso il Ministero trasferira' le  risorse  statali  non
ancora erogate, di cui in  premesse,  per  46,070  milioni  di  euro,
compatibilmente con le disponibilita' di competenza e cassa,  secondo
le seguenti modalita': 
  30 per cento del finanziamento statale complessivo, pari  a  78,570
milioni di euro, a richiesta  del  soggetto  aggiudicatore  e  previa
trasmissione di dichiarazione del Responsabile unico del procedimento
(RUP), corredata degli atti giustificativi,  che  attesti  l'avvenuta
utilizzazione dell'80 per cento della quota  erogata  pari  a  32,500
milioni di euro; 
  ulteriore 25 per cento a richiesta  del  soggetto  aggiudicatore  e
previa trasmissione della dichiarazione del RUP corredata degli  atti
giustificavi, che attesti l'avvenuta utilizzazione dell'80 per  cento
della quota complessiva erogata; 
  il  saldo  (circa  il  3  per  cento)  a  richiesta  del   soggetto
aggiudicatore, corredata dalla dichiarazione del RUP che  attesti  di
aver speso il 95 per cento  del  costo  dell'opera,  corredata  dalla
copia del verbale  di  ultimazione  dei  lavori  e  dalla  copia  del
certificato di collaudo con relativo atto d'approvazione; 
  2.5 Ai sensi dell'art. 4 del decreto interministeriale n. 498/2014,
la mancata comunicazione periodica al Ministero delle  infrastrutture
e dei trasporti  degli  avanzamenti  di  spesa  connessi  allo  stato
avanzamento  lavori  o  allo  stato  interno  lavori  comportera'  la
sospensione dell'erogazione della  corrispondente  quota  annuale  di
finanziamento. 
3. Disposizioni finali. 
  3.1 Il Ministero delle infrastrutture e dei  trasporti  provvedera'
ad assicurare, per conto di questo  Comitato,  la  conservazione  dei
documenti relativi all'istruttoria per l'approvazione della  variante
di cui al punto 1.1. 
  3.2 Il  suddetto  Ministero  provvedera'  altresi'  a  svolgere  le
attivita' di supporto  intese  a  consentire  a  questo  Comitato  di
espletare i compiti di vigilanza sulla realizzazione delle  opere  ad
esso assegnati dalla normativa  citata  in  premessa,  tenendo  conto
delle indicazioni di cui alla delibera n. 63/2003 sopra richiamata. 
  3.3 Ai sensi del decreto legislativo n. 229/2011, articoli 5,  6  e
7, e in osservanza  del  principio  che  le  informazioni  comuni  ai
sistemi  debbano  essere  inviate  una  sola   volta,   nonche'   per
minimizzare le procedure e i connessi adempimenti,  la  Provincia  di
Lecco, soggetto aggiudicatore dell'opera, dovra' assicurare a  questo
Comitato flussi costanti di informazioni coerenti per  contenuti  con
il Sistema  di  monitoraggio  degli  investimenti  pubblici,  di  cui
all'art. 1 della legge n. 144/1999. 
  3.4  Ai  sensi  della  richiamata  delibera  n.  15/2015,  prevista
all'art. 36, comma 3, del decreto-legge n. 90/2014, le  modalita'  di
controllo dei flussi  finanziari  saranno  adeguate  alle  previsioni
della medesima delibera. 
  3.5 Ai sensi della richiamata delibera n. 24/2004, il CUP assegnato
al progetto in  argomento  dovra'  essere  evidenziato  in  tutta  la
documentazione amministrativa e  contabile  riguardante  il  progetto
stesso. 
    Roma, 23 dicembre 2015 
 
                                                 Il Presidente: Renzi 
Il Segretario: Lotti 

Registrato alla Corte dei conti il 12 aprile 2016 
Ufficio controllo atti Ministero economia e finanze, reg.ne prev.  n.
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