Con decreto  ministeriale  n.  557/PAS/E/005260/XVJ/CE/C  del  16
marzo  2016,  i  manufatti  esplosivi  di  seguito   riportati   sono
classificati, ai sensi dell'art. 19,  comma  3  a),  del  decreto  19
settembre  2002,  n.  272,  nella  categoria  dell'allegato  «A»   al
Regolamento di esecuzione del citato Testo  Unico,  con  il  relativo
numero ONU e con la denominazione accanto indicati: 
      Denominazione esplosivo: polvere senza fumo «GSB 146». 
      Numero certificato: LOM 15 EXP 5075. 
      Data certificato: 9 aprile 2015. 
      Numero ONU: 0161. 
      Classe di rischio: 1.3 C. 
      Categoria P.S.: I. 
      Denominazione esplosivo: polvere senza fumo «GDB 111». 
      Numero certificato: LOM 14 EXP 5020. 
      Data certificato: 10 febbraio 2014. 
      Numero ONU: 0161. 
      Classe di rischio: 1.3 C. 
      Categoria P.S.: I. 
    Sull'imballaggio dei  manufatti  esplosivi  deve  essere  apposta
un'etichetta riportante, oltre  a  quanto  previsto  dalla  direttiva
93/15/CEE e dal Regolamento (CE) n. 1272/2008 del Parlamento  europeo
e del  Consiglio  del  16  dicembre  2008,  anche  i  seguenti  dati:
denominazione del prodotto, numero ONU e classe  di  rischio,  numero
del certificato «CE del Tipo», categoria  dell'esplosivo  secondo  il
T.U.L.P.S., numero del presente provvedimento, nome del  fabbricante,
elementi identificativi dell'importatore o  del  produttore  titolare
delle licenze di polizia e  indicazione  di  eventuali  pericoli  nel
maneggio e trasporto. 
    Per i citati esplosivi il sig. Ferrari Simone titolare, in nome e
per conto della «Pravisani S.p.A.», della licenza per il  deposito  e
la vendita di materiale esplosivo in localita' Borghetto  -  Valeggio
sul Mincio (Vr), ha prodotto gli attestati «E  del  tipo»  rilasciati
dall'Organismo Notificato «LOM» (Spagna)  su  richiesta  della  Expal
System  S.A.,  Av.da  del  Partenon  16  -  28042  Madrid.  Da   tali
certificati risulta che i citati esplosivi sono prodotti  presso  gli
stabilimenti della medesima societa' richiedente. 
    Avverso   il   presente   provvedimento   e'   ammesso    ricorso
giurisdizionale al T.A.R. o, in alternativa, ricorso straordinario al
Presidente della Repubblica, rispettivamente, entro 60 o  120  giorni
dalla notifica.