IL COMITATO INTERMINISTERIALE 
                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA 
 
  Visto il decreto-legge 25 giugno  2008,  n.  112,  convertito,  con
modificazioni, dalla legge  6  agosto  2008,  n.  133,  che  all'art.
6-quinquies istituiva, nello stato di previsione del Ministero  dello
sviluppo economico, a decorrere  dall'anno  2009,  un  Fondo  per  il
finanziamento, in  via  prioritaria,  di  interventi  finalizzati  al
potenziamento della rete infrastrutturale di livello  nazionale,  ivi
comprese le reti di telecomunicazione e quelle  energetiche,  di  cui
era riconosciuta la valenza strategica ai fini della competitivita' e
della coesione del Paese (c.d. «Fondo infrastrutture»); 
  Visto il decreto-legge 29 novembre 2008,  n.  185,  convertito  con
modificazioni dalla legge 28  gennaio  2009,  n.  2,  e  s.m.i.,  che
all'art. 18 disponeva che questo Comitato assegnasse, fra l'altro  al
«Fondo infrastrutture», una quota delle risorse nazionali disponibili
del Fondo aree sottoutilizzate (FAS), istituito dagli articoli  60  e
61 della legge 27 dicembre 2002, n. 289 (legge finanziaria 2003); 
  Visto il decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 88, che: 
    all'art. 4 stabiliva che il FAS  assumesse  la  denominazione  di
«Fondo  per  lo  sviluppo  e  la  coesione»  (FSC),  finalizzato   al
finanziamento   di   progetti   strategici,    sia    di    carattere
infrastrutturale sia di carattere immateriale, di rilievo  nazionale,
interregionale e regionale, aventi natura di  grandi  progetti  o  di
investimenti  articolati  in  singoli   interventi   di   consistenza
progettuale ovvero realizzativa tra loro funzionalmente connessi; 
    all'art. 5, nel  testo  in  vigore  fino  al  31  dicembre  2014,
definiva le modalita' di programmazione del fondo di  cui  sopra,  in
particolare prevedendo al comma 5 che il Ministro delegato proponesse
a questo Comitato per la conseguente approvazione,  d'intesa  con  il
Ministro dell'economia e delle  finanze  e  con  gli  altri  Ministri
interessati, nonche' con le amministrazioni  attuatrici  individuate,
gli interventi o i programmi da finanziare con le  risorse  del  FSC,
nel limite delle risorse disponibili a legislazione vigente; 
  Vista la legge 12 novembre 2011, n. 183, (legge di stabilita' 2012)
che, nel recepire le misure di contenimento della spesa pubblica gia'
disposte alla tabella E, prevedeva una dotazione di risorse  del  FSC
di circa 26,3 miliardi di euro per il periodo 2012-2015, e  visti  in
particolare l'art. 33, comma 2, il quale prevedeva che le risorse del
FSC fossero assegnate dal CIPE con indicazione delle  relative  quote
annuali, e l'art. 33, comma 3, che assegnava  al  FSC  una  dotazione
finanziaria  di  2.800  milioni  per  l'anno   2015,   da   destinare
prioritariamente,  tra  l'altro,  alla  prosecuzione  di   interventi
infrastrutturali indifferibili; 
  Visti l'art. 2 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78,  convertito
dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, gli articoli 10 e  16,  comma  3,
del  decreto-legge  6   luglio   2011,   n.   98,   convertito,   con
modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, e s.m.i., e l'art.
1  del  decreto-legge  13  agosto  2011,  n.  138,  convertito,   con
modificazioni, dalla legge 14  settembre  2011,  n.  148,  che  hanno
determinato riduzioni delle dotazioni finanziarie dei Ministeri; 
  Visto in particolare l'art. 32, comma 1, del  citato  decreto-legge
n. 98/2011, che istituiva nello stato  di  previsione  del  Ministero
delle  infrastrutture  e  dei  trasporti  il  «Fondo   infrastrutture
ferroviarie e stradali», con una dotazione di 930 milioni per  l'anno
2012 e 1.000 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2013 al 2016
e che stabiliva che le risorse del Fondo fossero assegnate da  questo
Comitato,  su  proposta  del  Ministro  delle  infrastrutture  e  dei
trasporti, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze; 
  Visto il decreto-legge 6 dicembre 2011,  n.  201,  convertito,  con
modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n.  214,  che,  all'art.
47, comma 1, modificava la denominazione del Fondo  sopra  citato  in
«Fondo infrastrutture ferroviarie, stradali e  relativo  a  opere  di
interesse strategico»; 
  Visto il decreto-legge 22 dicembre  2011,  n.  211,  convertito  in
legge, con modificazioni,  dall'art.  1,  comma  1,  della  legge  17
febbraio 2012, n.  9,  che  tra  l'altro  all'art.  3-ter,  comma  6,
disponeva la riduzione di 60 milioni di euro, per  l'anno  2013,  del
«Fondo infrastrutture ferroviarie, stradali e  relativo  a  opere  di
interesse strategico»; 
  Vista la legge 24 dicembre 2012, n. 228, recante «Disposizioni  per
la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello  Stato  (legge
di stabilita' 2013)», che all'art. 1, comma 187, modifica  in  ultimo
la denominazione del Fondo  sopra  citato  in  «Fondo  infrastrutture
ferroviarie, stradali e relativo  a  opere  di  interesse  strategico
nonche' per gli interventi di cui all'art. 6 della legge 29  novembre
1984, n. 798» (di seguito «Fondo»); 
  Vista la normativa vigente in materia di Codice unico  di  progetto
(CUP) e, in particolare: 
    la  legge  16  gennaio  2003,   n.   3,   recante   «Disposizioni
ordinamentali in materia di pubblica amministrazione»  che,  all'art.
11, dispone che ogni progetto  d'investimento  pubblico  deve  essere
dotato di un CUP; 
    la  legge  13  agosto  2010,  n.   136,   come   modificata   dal
decreto-legge 12 novembre 2010, n. 187,  convertito  dalla  legge  17
dicembre 2010, n.  217,  che,  tra  l'altro,  definisce  le  sanzioni
applicabili in caso di mancata apposizione del CUP sugli strumenti di
pagamento; 
    le delibere 27 dicembre  2002,  n.  143  (Gazzetta  Ufficiale  n.
87/2003, errata corrige in  Gazzetta  Ufficiale  n.  140/2003)  e  29
settembre 2004, n. 24 (Gazzetta Ufficiale n. 276/2004), con le  quali
questo Comitato ha definito il sistema per l'attribuzione del  CUP  e
ha stabilito che il CUP deve essere riportato su  tutti  i  documenti
amministrativi e  contabili,  cartacei  ed  informatici,  relativi  a
progetti d'investimento  pubblico  e  deve  essere  utilizzato  nelle
banche dati dei vari sistemi  informativi,  comunque  interessati  ai
suddetti progetti; 
  Vista la legge 17 maggio 1999, n. 144, che  all'art.  1,  comma  5,
istituisce presso questo Comitato il «Sistema di  monitoraggio  degli
investimenti   pubblici»   (MIP),   con   il   compito   di   fornire
tempestivamente  informazioni  sull'attuazione  delle  politiche   di
sviluppo e funzionale all'alimentazione  di  una  banca  dati  tenuta
nell'ambito di questo stesso Comitato; 
  Visto il decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 229,  concernente
«Attuazione dell'art. 30, comma 9, lettere e), f) e g),  della  legge
31 dicembre 2009, n. 196, in materia  di  procedure  di  monitoraggio
sullo  stato  di  attuazione  delle  opere  pubbliche,  di   verifica
dell'utilizzo dei finanziamenti nei tempi previsti e costituzione del
Fondo opere e del Fondo progetti»; 
  Viste le delibere 18 dicembre 2008, n. 112 (Gazzetta  Ufficiale  n.
50/2009), e 6 marzo 2009, n. 3 (Gazzetta Ufficiale n. 129/2009),  con
le quali questo Comitato, ha  complessivamente  assegnato  al  «Fondo
infrastrutture» 12.356 milioni di euro per interventi  di  competenza
del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti; 
  Vista la delibera 6 novembre 2009, n. 103  (Gazzetta  Ufficiale  n.
295/2010), con la quale questo Comitato  ha  assegnato  al  Ministero
delle infrastrutture e dei trasporti 413 milioni di  euro,  a  valere
sulle risorse del «Fondo infrastrutture», a favore  degli  interventi
del «Programma opere piccole e medie  nel  Mezzogiorno»,  selezionati
sulla base delle specifiche categorie; 
  Vista la delibera 11 gennaio 2011,  n.  1  (Gazzetta  Ufficiale  n.
80/2011), con la quale questo  Comitato,  per  effetto  delle  citate
disposizioni in materia di  riduzioni  di  spesa  dei  Ministeri,  ha
ridotto la dotazione residua  del  «Fondo  infrastrutture»  da  763,8
milioni di euro a circa 577 milioni di euro; 
  Vista la delibera 6 dicembre 2011, n.  89  (Gazzetta  Ufficiale  n.
67/2012), con la quale questo Comitato, al fine  di  individuare  una
diversa imputazione della copertura finanziaria dell'assegnazione  di
cui alla citata delibera n. 103/2009, ha assegnato al Ministero delle
infrastrutture e dei trasporti 123,3 milioni di euro a  valere  sulle
risorse del citato «Fondo»  per  gli  interventi  di  competenza  del
Provveditore interregionale alle opere pubbliche per la Sicilia e  la
Calabria e ha destinato le economie di gara a ulteriori interventi; 
  Vista la delibera 20 gennaio 2012,  n.  6  (Gazzetta  Ufficiale  n.
88/2012), con la quale questo Comitato ha imputato riduzioni di spesa
disposte in via legislativa a carico del FSC, tra le quali  l'importo
di 309,75 milioni di euro a carico delle risorse  per  il  «Programma
opere piccole e medie nel Mezzogiorno» di cui alla citata delibera n.
103/2009, e ha assegnato al medesimo programma  l'importo  di  186,45
milioni di euro a carico delle risorse del FSC ex art. 33,  comma  3,
della citata legge n.  183/2011,  ristorando  completamente,  insieme
all'assegnazione di 123,3 milioni di euro di cui alla citata delibera
n. 89/2011, la richiamata riduzione di spesa; 
  Viste le delibere 23 marzo  2012,  n.  34  (Gazzetta  Ufficiale  n.
152/2012), 18 marzo 2013, n. 24 (Gazzetta Ufficiale n.  206/2013),  e
28 gennaio 2015, n. 3 (Gazzetta Ufficiale n. 140/2015), con le  quali
questo Comitato ha autorizzato l'utilizzo di  economie  di  gara  per
interventi aggiuntivi e disposto la riprogrammazione degli interventi
di competenza dei Provveditorati interregionali alle opere  pubbliche
per l'Abruzzo, il Lazio e la Sardegna, per la Campania e il Molise  e
per la Basilicata e la Puglia; 
  Vista la proposta di cui alla nota 9 dicembre 2015, n.  45689,  con
la quale il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha chiesto
l'iscrizione all'ordine del giorno  della  prima  riunione  utile  di
questo Comitato della rimodulazione del «Programma  opere  piccole  e
medie   nel   Mezzogiorno»   di   competenza    dei    Provveditorati
interregionali alle opere pubbliche per la Sicilia e Calabria, per la
Campania, il Molise, la Puglia  e  la  Basilicata  e  per  il  Lazio,
l'Abruzzo  e  la  Sardegna,  inviando  la   relativa   documentazione
istruttoria, poi integrata e rettificata con le note 9 marzo 2016, n.
4350, e 4 aprile 2016, n. 5848, a sua volta rettificata il 15  aprile
2016; 
  Preso atto delle risultanze dell'istruttoria svolta  dal  Ministero
delle infrastrutture e dei trasporti, in particolare: 
    che con  i  decreti  del  Ministro  delle  infrastrutture  e  dei
trasporti 22 marzo 2011, nn. 102, 103, 104 e 105: 
      all'art.  1,  i  Provveditori   sotto   indicati   sono   stati
individuati   quali   soggetti   aggiudicatori   in   relazione    ai
finanziamenti sotto riportati a valere  sulle  risorse  di  cui  alla
succitata delibera n. 103/2009, per la realizzazione degli interventi
di competenza: 
    
 
=====================================================================
|  n. D.M.   |      Provveditori      |   Finanziamenti (in euro)   |
+============+========================+=============================+
|            |      Provveditore      |                             |
|            |  interregionale alle   |                             |
|            | opere pubbliche per la |                             |
|    102     |   Sicilia e Calabria   |         182.000.000         |
+------------+------------------------+-----------------------------+
|            |      Provveditore      |                             |
|            |  interregionale alle   |                             |
|            | opere pubbliche per la |                             |
|    103     | Puglia e la Basilicata |         81.300.000          |
+------------+------------------------+-----------------------------+
|            |      Provveditore      |                             |
|            |  interregionale alle   |                             |
|            | opere pubbliche per la |                             |
|    104     |  Campania e il Molise  |         97.214.224          |
+------------+------------------------+-----------------------------+
|            |      Provveditore      |                             |
|            |  interregionale alle   |                             |
|            | opere pubbliche per il |                             |
|            | Lazio, l'Abruzzo e la  |                             |
|    105     |        Sardegna        |         52.485.776          |
+------------+------------------------+-----------------------------+
|            |         TOTALE         |         413.000.000         |
+------------+------------------------+-----------------------------+
 
      all'art. 2, e' stato previsto che eventuali economie  derivanti
da risparmi di gara o da interventi non piu'  realizzabili  sarebbero
state utilizzate dagli stessi Provveditori per  il  finanziamento  di
interventi  aventi  finalita'  analoghe  a  quelle  degli  interventi
destinatari degli iniziali finanziamenti; 
    che per il Provveditorato interregionale alle opere pubbliche per
la  Sicilia  e  la  Calabria  la  proposta  del  Ministero   riguarda
l'autorizzazione all'utilizzo delle economie di gara, dell'importo di
3,824 milioni di euro, per la realizzazione di 4 nuovi  interventi  e
di 0,196 milioni di euro per maggiori lavori relativi a 2  interventi
gia' presenti nel Programma; 
    che ulteriori  6  interventi  di  competenza  del  Provveditorato
interregionale alle opere pubbliche per la  Sicilia  e  la  Calabria,
sono stati oggetto di precedenti rimodulazioni imputabili  a  piccole
varianti per un valore assoluto di 0,634 milioni di euro e un  valore
netto nullo  ai  sensi  dell'art.  132  dell'allora  vigente  decreto
legislativo 12 aprile 2006, n. 163; 
    che  per  l'attuale  Provveditorato  interregionale  alle   opere
pubbliche per la Campania, il Molise, la Puglia e  la  Basilicata  la
proposta del Ministero riguarda il definanziamento parziale o  totale
di 7 opere, per l'importo complessivo di 13,800 milioni  di  euro,  e
l'utilizzo del medesimo importo  per  il  finanziamento  di  5  nuovi
interventi e di maggiori lavori per 2 interventi  gia'  presenti  nel
Programma; 
    che per il Provveditorato interregionale alle opere pubbliche per
il Lazio, l'Abruzzo e la Sardegna la proposta del Ministero  riguarda
il definanziamento di un intervento concernente il  porto  di  Olbia,
per l'importo di 2 milioni di euro, e il  finanziamento  di  1  nuovo
intervento e di maggiori lavori per 9 interventi  gia'  presenti  nel
Programma; 
    che  il  suddetto  Ministero  ha  specificato  che   l'intervento
denominato «Olbia-Sassari», finanziato  per  14  milioni  di  euro  a
carico delle risorse destinate al «Programma opere  piccole  e  medie
nel Mezzogiorno», non e' piu' inserito  nell'elenco  delle  opere  di
competenza del Provveditorato alle  opere  pubbliche  per  il  Lazio,
l'Abruzzo e la Sardegna, in quanto le  predette  risorse  sono  state
destinate  ad  ANAS  S.p.A.  per  la   realizzazione   del   medesimo
collegamento stradale, in attuazione  dell'ordinanza  del  Presidente
del  Consiglio  dei  ministri  23  aprile  2010,  n.  3869  (Gazzetta
Ufficiale n. 104/2010); 
    che le categorie dei nuovi interventi da finanziare a carico  del
sopracitato Programma sono le medesime previste  per  gli  interventi
gia' finanziati; 
  Ritenuto  di  predisporre  l'elenco   generale   aggiornato   degli
interventi del Programma in questione e dei  relativi  finanziamenti,
precisando   il   nuovo   soggetto   aggiudicatore    dell'intervento
«Olbia-Sassari»; 
  Ritenuto  di  confermare,  tra  gli  obblighi  dei   Provveditorati
interregionali alle opere pubbliche, quello di  assicurare  a  questo
Comitato flussi costanti di informazioni, coerenti  per  contenuti  e
modalita' con il sistema di monitoraggio degli investimenti  pubblici
di cui all'art. 1, comma 5, della legge 17 maggio 1999, n. 144, e  di
estendere tale obbligo all'ANAS, in quanto soggetto aggiudicatore  di
un intervento del Programma in esame; 
  Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi del  vigente
regolamento di questo Comitato (art. 3 della delibera 30 aprile 2012,
n. 62); 
  Vista la nota 1° maggio 2016, n. 2182,  predisposta  congiuntamente
dalla Presidenza del Consiglio dei ministri  -  Dipartimento  per  la
programmazione economica e il coordinamento della politica  economica
(DIPE) e dal Ministero dell'economia e delle finanze e posta  a  base
dell'odierna seduta del Comitato,  contenente  le  valutazioni  e  le
prescrizioni da riportare nella presente delibera; 
  Su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti; 
  Acquisita in seduta l'intesa del  Ministro  dell'economia  e  delle
finanze e degli altri Ministri e Sottosegretari di Stato presenti; 
 
                              Delibera: 
 
  1. Per il Provveditorato interregionale alle opere pubbliche per la
Sicilia e la Calabria, ferme restando le  rimodulazioni  per  piccole
varianti   effettuate    precedentemente    dal    Ministero    delle
infrastrutture  e  trasporti  di  cui  in  premesse,  e'  autorizzato
l'utilizzo di economie per nuovi interventi per  l'importo  di  3,824
milioni di euro e per due interventi  gia'  precedentemente  previsti
per  l'importo  di  0,196  milioni  di  euro,  come   risulta   dalla
riprogrammazione degli interventi di cui all'allegato 1, che fa parte
integrante della presente delibera. 
  2. Per il Provveditorato interregionale alle opere pubbliche per la
Campania, il Molise, la Puglia e la  Basilicata,  e'  autorizzata  la
riprogrammazione, per l'importo di  13,800  milioni  di  euro,  degli
interventi di cui all'allegato  2,  che  fa  parte  integrante  della
presente delibera. 
  3. Per il Provveditorato interregionale alle opere pubbliche per il
Lazio, l'Abruzzo e la Sardegna, e' autorizzata  la  riprogrammazione,
per  l'importo  di  2  milioni  di  euro,  dell'intervento   di   cui
all'allegato 3, che fa parte integrante della presente delibera; 
  4.   Il   soggetto   aggiudicatore    dell'intervento    denominato
«Olbia-Sassari» e' individuato in  ANAS  S.p.A.  per  le  motivazioni
indicate in premessa. 
  5. Gli interventi di cui ai citati allegati 1, 2 e 3 alla  presente
delibera il  cui  costo  e'  stato  rimodulato  non  potranno  essere
rifinanziati a valere sulle risorse del «Programma  opere  piccole  e
medie nel Mezzogiorno» di cui alla delibera n. 103/2009. 
  6. L'elenco  complessivo  degli  interventi  del  «Programma  opere
piccole e medie nel Mezzogiorno», di cui all'allegato 2 alla delibera
n. 3/2015 citata in premessa,  e'  sostituito  dall'allegato  4  alla
presente delibera, che fa parte integrante della medesima. 
  7. Il «Programma opere piccole e medie nel Mezzogiorno»  non  sara'
oggetto di ulteriori assegnazioni di risorse e gli interventi in esso
inseriti  dovranno  essere  conclusi  nel  rispetto  dei  costi  come
rimodulati dalla presente delibera. 
  8. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvedera'  a
monitorare l'attuazione di ognuno degli interventi di cui al suddetto
allegato 4 e a segnalare alla Presidenza del Consiglio dei ministri -
DIPE l'emergere di eventuali criticita', con particolare  riferimento
ai tempi di realizzazione. 
  9. Ai sensi del decreto  legislativo  29  dicembre  2011,  n.  229,
articoli 5, 6 e 7, e in osservanza del principio che le  informazioni
comuni ai sistemi debbano essere inviate una sola volta, nonche'  per
minimizzare le procedure e i connessi adempimenti, il Ministero delle
infrastrutture e dei trasporti e l'ANAS dovranno assicurare a  questo
Comitato flussi costanti di informazioni coerenti per  contenuti  con
il sistema  di  Monitoraggio  degli  investimenti  pubblici,  di  cui
all'art. 1 della legge n. 144/1999, tramite  accesso  alla  procedura
informatica semplificata di monitoraggio presente nel sistema CUP. 
  10. Il predetto Ministero provvedera' altresi' a  trasmettere  alla
Presidenza del Consiglio dei ministri  -  DIPE  una  relazione  nella
quale riportera' i quadri economici  a  consuntivo  degli  interventi
stessi, evidenziando le eventuali ulteriori economie realizzate. 
  11. I codici unici di progetto (CUP) assegnati agli  interventi  in
argomento, ai sensi della citata delibera n. 24/2004,  devono  essere
evidenziati   nella   documentazione   amministrativa   e   contabile
riguardante gli interventi stessi. 
 
    Roma, 1° maggio 2016 
 
                                                 Il Presidente: Renzi 
 
Il Segretario: Lotti 

Registrato alla Corte dei conti il 15 luglio 2016 
Ufficio controllo atti Ministero economia e finanze, reg.ne prev.  n.
1911