IL DIRETTORE GENERALE per il coordinamento, la promozione e la valorizzazione della ricerca Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, «Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche» e ss.mm.ii.; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 11 febbraio 2014 n. 98, il «Regolamento di organizzazione del Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca» e ss.mm.ii; Visto il decreto ministeriale del 26 settembre 2014 n. 753, pubblicato nel supplemento ordinario n. 19 alla Gazzetta Ufficiale n. 91 del 20 aprile 2015, «Individuazione degli uffici di livello dirigenziale non generale dell'Amministrazione centrale del Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca»; Visto il decreto legislativo del 14 marzo 2013, n. 33, «Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicita', trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni» e ss.mm.ii.; Considerata la costituzione del G8 TaskForce sui Social impact investments (SII) lanciata dal Gabinetto britannico durante il Forum G8 tenutosi a Londra il 6 giugno 2013 e dedicato al tema degli investimenti sociali; Vista la legge Delega 6 giugno 2016, n. 106 di riforma del Terzo settore, dell'impresa sociale e per la disciplina del Servizio civile universale del luglio 2014; Visto il Programma nazionale di ricerca (PNR) 2011-2013 che assegna all'obiettivo del rilancio del capitale umano specifici strumenti di sostegno, tra i quali la definizione e attuazione di un sistema per la valutazione di progetti individuali e la promozione dell'eccellenza degli addetti alla ricerca; Vista la delibera CIPE n. 2 del 23 marzo 2011, come pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 195/2011, recante l'approvazione del Programma nazionale di ricerca (PNR) 2011-2013, nel quale vengono analizzate e descritte ragioni, strutture, operativita' e rilevanza dei cluster di ricerca e dei poli di eccellenza per il rilancio dell'economia basata sul sapere; Vista la delibera CIPE n. 37/2015, registrata alla Corte dei conti in data 22 maggio 2015 e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale il 5 giugno 2015 n. 128, recante l'assegnazione di risorse del Fondo integrativo speciale per la ricerca (FISR) per il finanziamento (per un totale pari a 1 milione di euro) del progetto «Social impact finance - una rete per la ricerca» e concernente la selezione, mediante gara a procedura aperta, di un progetto di ricerca per sviluppare modelli di innovazione finanziaria in risposta ai bisogni sociali garantendo monitoraggio e accompagnamento; Visto il Programma nazionale della ricerca 2015/2020 approvato dal CIPE con la delibera n. 2 del 1° maggio 2016, che promuove l'innovazione sociale come strumento di raccordo tra scienza e societa'; Visti i DD.MM. n. 593 del 26 luglio 2016, recante disposizioni procedurali per gli interventi a sostegno della ricerca industriale, e n. 594 del 26 luglio 2016, recante disposizioni procedurali per gli interventi a sostegno della ricerca fondamentale; Considerato che l'intrecciarsi dell'emergere di nuovi bisogni, sempre piu' complessi, e di nuove categorie di soggetti svantaggiati, insieme ai crescenti vincoli di spesa del bilancio pubblico obbliga, e allo stesso tempo crea l'opportunita', di sperimentare nuovi approcci e nuovi modelli nella progettazione e fornitura dei servizi sociali; Tenuto conto che i benefici associati all'innovazione e alle nuove tecnologie possono tradursi in una aumentata capacita' di risposta a bisogni sociali emergenti se accompagnati da processi di innovazione sociale, interpretata dalla vasta ed eterogenea tipologia di attori che compongono l'ecosistema dell'innovazione sociale in Italia; Considerato che l'accessibilita' di una nuova frontiera di opportunita' tecnologiche (geograficamente diffuse e percio' piu' facilmente raggiungibili) legata alla rivoluzione digitale, ma piu' in generale all'ampia disponibilita' di tecnologie, spesso in forma di commodity, per la soluzione di problemi sociali emergenti, e' destinata a trasformare radicalmente natura e modelli di intervento dell'impresa sociale; Tenuto conto che l'impatto delle nuove tecnologie si manifesta da un lato nella maggiore disponibilita' di soluzioni a problemi sociali - attingendo alle nuove tecnologie per l'assistenza, la cura, l'educazione, l'inclusione e i trasporti - e dall'altro nella stessa capacita' di rilevazione di nuovi bisogni, ad esempio attraverso i big data; Considerato che dall'intersezione di modelli di intervento e di impresa ben consolidati nell'alveo della cooperazione sociale ed in generale dell'imprenditorialita' sociale e la nuova disponibilita' su ampia scala di tecnologie innovative e' presumibile che nasca quindi una nuova domanda di investimenti in conoscenza e tecnologia, potenzialmente in grado di coniugare comunita' locali con innovatori globali, trasformare la natura labour-intensive dell'impresa sociale e forse anche la natura stessa dei modelli di impresa; Considerato che la disponibilita' di nuove tecnologie e il correlato bisogno di dotare l'impresa sociale delle competenze necessarie restituisce attualita' al classico dibattito sulla necessita' o non necessita' della crescita dell'impresa sociale, attribuendo alla nozione di scalabilita' un significato non meramente legato all'aumento dei volumi di attivita' e di lavoro utilizzato ma all'intensita' di innovazione, competenze ed impatto sociale, e che questa trasformazione, guidata da una nuova frontiera di opportunita' tecnologiche, apre spazi di crescita per una imprenditorialita' sociale rinnovata, knowledge- e technology-intensive; Tenuto conto che gli strumenti che hanno attirato le maggiori attenzioni e che hanno avuto la piu' rapida diffusione, tra quelli in grado di assistere e sostenere un processo di innovazione sociale, sono stati i social impact bonds, ma che alcune recenti esperienze ne hanno evidenziato criticita' che suggeriscono, soprattutto nel contesto italiano, la necessita' di sviluppare la conoscenza necessaria all'elaborazione di ipotesi di piu' generali ed alternativi schemi di Payment by results (PbR), piu' confacenti alla realta' nazionale; Considerato che la Social impact finance ha destato a livello nazionale l'interesse delle istituzioni, degli operatori sociali e finanziari nel corso del 2014 a seguito di un movimento globale che ha portato gli investimenti ad impatto sociale al centro del recente dibattito scientifico, e che, in questo senso, di particolare rilievo, e' l'esperienza dell'Advisory Board Italiano della Social Impact Investment Taskforce che e' stata costituta durante la Presidenza Britannica del G8, su impulso del primo Ministro David Cameron nel giugno 2013, con la partecipazione di tutti i Paesi membri del G8 (Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito, Stati Uniti, con l'aggiunta di Unione Europea e Australia e con l'esclusione della Russia; Ritenuto di poter procedere alla pubblicazione di un avviso per la attivazione di quanto prevista nella citata delibera CIPE n. 37/2015; Decreta: Art. 1 Finalita' e oggetto dell'intervento 1. Attraverso il presente avviso, il MIUR intende contribuire a dare una risposta alla necessita' di sviluppare la conoscenza necessaria perche' sia possibile strutturare l'ecosistema italiano della Social impact finance al servizio della crescita dell'impresa sociale. 2. In particolare il MIUR intende, con procedura aperta, affidare uno o piu' progetti di studio e ricerca per sviluppare sia i modelli di innovazione finanziaria in risposta ai bisogni sociali, sia la base di conoscenza empirica ed i dati necessari alla sperimentazione di modelli finanziari innovativi. La ricerca dovra' sviluppare nel suo complesso un'analisi sugli approcci e sui modelli d'innovazione negli investimenti sociali, al fine di modernizzare le politiche e i servizi sociali, costituendo al contempo una base informativa adeguata, nei principali campi di intervento delle politiche per il sociale, agli esercizi di misurazione di impatto che costituiscono il sottostante fondamentale degli strumenti di impact investment. 3. E' incoraggiata la presentazione di proposte che tengano in conto della centralita' della sperimentazione di modelli e metriche di misurazione d'impatto per lo sviluppo della impact finance, che adottino metodi comparativi e multidisciplinari di ricerca e che facciano riferimento a esperienze europee ed internazionali.