IL COMITATO INTERMINISTERIALE 
                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA 
 
  Vista la legge 16 aprile 1987, n. 183, che, agli articoli  2  e  3,
specifica  le  competenze  del  Comitato  interministeriale  per   la
programmazione economica in tema  di  coordinamento  delle  politiche
comunitarie, demandando, tra l'altro, al Comitato stesso, nell'ambito
degli indirizzi fissati dal Governo, l'elaborazione  degli  indirizzi
generali da adottare per l'azione italiana in sede comunitaria per il
coordinamento  delle  iniziative   delle   Amministrazioni   a   essa
interessate e  l'adozione  di  direttive  generali  per  il  proficuo
utilizzo dei flussi finanziari, comunitari e nazionali; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 29 dicembre  1988,
n. 568 recante «Approvazione del regolamento per  l'organizzazione  e
le procedure amministrative del Fondo di rotazione per la  attuazione
delle politiche comunitarie, in esecuzione dell'art. 8 della legge 16
aprile 1987, n. 183», e sue successive modificazioni e integrazioni; 
  Visto  il  decreto  legislativo  31  maggio  2011,  n.  88,  e   in
particolare l'art. 4, il quale dispone  che  il  Fondo  per  le  aree
sottoutilizzate (FAS) di cui all'art.  61  della  legge  27  dicembre
2002, n. 289 (legge finanziaria 2003) e successive modificazioni, sia
denominato Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) e finalizzato  a
dare unita' programmatica e finanziaria all'insieme degli  interventi
aggiuntivi  a  finanziamento  nazionale   rivolti   al   riequilibrio
economico e sociale tra le diverse aree del Paese; 
  Visto l'art. 7, commi 26 e 27, del decreto-legge 31 maggio 2010, n.
78, convertito con modificazioni dalla legge 30 luglio 2010, n.  122,
il quale attribuisce al Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  la
gestione del FAS (ora FSC)  e  la  facolta'  di  avvalersi  per  tale
gestione del Dipartimento per lo sviluppo  e  la  coesione  economica
(DPS), ora istituito presso la Presidenza del Consiglio dei  ministri
(PCM) e denominato Dipartimento per le politiche  di  coesione  (DPC)
con decreto del Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  (DPCM)  15
dicembre 2014, in attuazione dell'art. 10 del decreto-legge 31 agosto
2013, n. 101, convertito con modificazioni  dalla  legge  30  ottobre
2013, n. 125; 
  Visto  l'art.  10  del  decreto-legge  31  agosto  2013,  n.   101,
convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013,  n.  125,
che, al fine di assicurare il perseguimento delle  finalita'  di  cui
all'art. 119, quinto comma, della Costituzione e rafforzare  l'azione
di  programmazione,  coordinamento,  sorveglianza  e  sostegno  della
politica  di  coesione,  istituisce   l'Agenzia   per   la   coesione
territoriale, sottoposta alla vigilanza del Presidente del  Consiglio
dei ministri o del Ministro delegato, prevedendo tra l'altro  che  le
funzioni relative alla politica di coesione siano  ripartite  tra  la
Presidenza del Consiglio dei ministri e la citata Agenzia; 
  Vista la legge 27 dicembre 2013, n. 147, recante  disposizioni  per
la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello  Stato  (legge
di stabilita' 2014), che ai commi 240, 241, 242  e  245  dell'art.  1
disciplina i criteri di cofinanziamento dei programmi europei per  il
periodo 2014-2020 e il relativo monitoraggio, nonche'  i  criteri  di
finanziamento degli interventi complementari  rispetto  ai  programmi
cofinanziati dai Fondi strutturali; 
  Visto, in particolare, il comma 242 dell'art. 1  della  sopracitata
legge n. 147/2013, come modificato  dall'art.  1,  comma  668,  della
legge 23 dicembre 2014, n. 190, (legge di stabilita'  2015),  che  ha
previsto il finanziamento dei Programmi di azione e coesione a valere
sulle disponibilita' del Fondo di rotazione, di cui all'art. 5  della
legge n. 183/1987,  nei  limiti  della  dotazione  del  Fondo  stesso
stabilita per il periodo di programmazione 2014-2020 dalla Tabella  E
allegata  al  bilancio  dello  Stato,  al  netto  delle  assegnazioni
attribuite  a  titolo  di  cofinanziamento  nazionale  ai   programmi
operativi nazionali e regionali finanziati dai Fondi SIE; 
  Visto, in particolare, il comma 245, dell'art. 1 della  sopracitata
legge, n. 147/2013 come modificato  dall'art.  1,  comma  670,  della
legge 23 dicembre 2014, n. 190, (legge di stabilita' 2015)  il  quale
ha previsto che  il  monitoraggio  tra  gli  altri  degli  interventi
complementari  finanziati  dal  citato  Fondo   di   rotazione,   sia
assicurato dal Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento
della  Ragioneria  generale  dello  Stato   (MEF/RGS),   secondo   le
specifiche tecniche che sono state successivamente  diramate  con  la
circolare MEF/RGS del 30 aprile 2015, n. 18; 
  Vista la propria delibera n. 10/2015 concernente la definizione dei
criteri di cofinanziamento pubblico nazionale dei  programmi  europei
per il periodo di programmazione 2014-2020 e in particolare il  punto
2 il quale stabilisce che gli interventi complementari siano previsti
nell'ambito di programmi di azione  e  coesione,  finanziati  con  le
disponibilita' del Fondo di rotazione, i cui contenuti sono  definiti
in   partenariato   tra   le   Amministrazioni    nazionali    aventi
responsabilita'  di  coordinamento  dei  Fondi  SIE  e   le   singole
Amministrazioni interessate, sotto  il  coordinamento  dell'Autorita'
politica delegata per le politiche di coesione territoriale; 
  Visto l'art. 1, comma 804, della legge 28  dicembre  2015,  n.  208
(legge di stabilita' 2016), che prevede che al fine di assicurare  il
completamento dei progetti inseriti nella  programmazione  dei  fondi
strutturali europei 2007-2013, non conclusi alla data del 31 dicembre
2015, sentita l'Agenzia per la coesione territoriale,  la  Presidenza
del Consiglio  dei  ministri  -  Dipartimento  per  le  politiche  di
coesione (DPC), di concerto con il Ministero  dell'economia  e  delle
finanze, previa ricognizione delle esigenze di  finanziamento  presso
le  amministrazioni  titolari  dei  progetti  stessi,  presentino  al
Comitato  interministeriale   per la   programmazione   economica una
proposta  di  utilizzo  delle  risorse  previste  dalla  delibera del
Comitato  interministeriale  per   la   programmazione   economica n.
10/2015,  per  l'attuazione  dei  programmi  di  azione  e  coesione,
complementari alla programmazione europea; 
  Tenuto conto che il citato  art.  1,  comma  804,  della  legge  n.
208/2015  consente  alle   amministrazioni   titolari   di   progetti
(Amministrazioni Centrali e Regioni) di utilizzare, tra  l'altro,  le
risorse degli interventi complementari di cui alla citata delibera il
comitato interministeriale per la programmazione economica n. 10/2015
al fine di portare a completamento gli interventi, in coerenza con le
regole europee di chiusura  dei  programmi  operativi,  non  conclusi
entro la data del 31 dicembre 2015 e che per le  amministrazioni  che
non  dispongono  di  risorse  l'assegnazione  e'   reintegrata   alla
dotazione   dei   medesimi   programmi,   da   parte   del   Comitato
interministeriale per la programmazione  economica,  a  valere  sulle
risorse del Fondo  per  lo  sviluppo  e  la  coesione  per  gli  anni
successivi al 2016; 
  Visti l'art. 11 della legge 16 gennaio 2003 n. 3 e gli articoli 3 e
6 della legge 13 agosto 2010, n. 136 in materia di  codice  unico  di
progetto (CUP) e le relative delibere attuative  di  questo  Comitato
(n. 143/2002 e n. 24/2004); 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei  ministri  (DPCM)
25 febbraio 2016 recante la delega di funzioni al Sottosegretario  di
Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri,  prof.  Claudio  De
Vincenti e visto in particolare l'art. 2  del  medesimo  decreto  del
Presidente del Consiglio dei ministri con il quale viene delegato  al
sottosegretario  l'esercizio   delle   funzioni   di   coordinamento,
indirizzo, promozione  d'iniziative,  anche  normative,  vigilanza  e
verifica,  nonche'  ogni  altra  funzione  attribuita  dalle  vigenti
disposizioni al Presidente del Consiglio dei ministri,  relativamente
alla materia delle politiche per la coesione territoriale, per il cui
esercizio lo stesso Sottosegretario si avvale del citato DPC; 
  Vista la nota n. 2255 del 23 giugno  2016  del  Sottosegretario  di
Stato alla Presidenza del  Consiglio  dei  ministri,  successivamente
modificata con la nota prot. DIPE n. 3783 del 2 agosto 2016,  con  la
quale  viene  sottoposta  al  Comitato   interministeriale   per   la
programmazione economica la proposta di assegnazione  di  complessivi
euro  204.429.851,16   a   valere   sulle   risorse   dei   programmi
complementari, di cui alla delibera  del  Comitato  interministeriale
per la programmazione economica n. 10/2015 in  favore  del  Ministero
dell'interno  e  della   Regione   Calabria,   e   complessivi   euro
7.500.835,11 a valere sulle risorse del FSC 2014/2020 in  favore  del
Ministero  dell'istruzione  e  della  Regione  Lazio  in   attuazione
dell'art. 1, comma 804, della sopracitata legge n. 208/2015; 
  Considerato che nella  nota  informativa  allegata  alla  proposta,
predisposta dal DPC, si da atto che  in  data  16  febbraio  2016  il
citato Dipartimento ha richiesto a tutte le Autorita' di Gestione dei
Programmi  Operativi  FESR  e  FSE  2007-2013  la  comunicazione  dei
rispettivi fabbisogni finanziari  in  relazione  agli  elenchi  degli
interventi ancora da completare  alla  data  del  31  dicembre  2015,
inseriti nella programmazione 2007/2013, e a seguito  delle  risposte
pervenute  e  delle   interlocuzioni   effettuate,   anche   con   la
partecipazione  dell'Agenzia  per  la   coesione   territoriale,   ha
individuato un primo fabbisogno finanziario pari a  complessivi  euro
845.983.451,18 a valere sulle risorse dei programmi complementari cui
e'  seguita  la  delibera  del  Comitato  interministeriale  per   la
programmazione  economica  n.  12/2016  di  assegnazione  di  risorse
richieste; 
  Considerato altresi' che nella medesima nota informativa si da atto
che in via successiva altre amministrazioni hanno trasmesso  l'elenco
degli interventi da completare aventi un fabbisogno  finanziario  cui
occorre dare copertura secondo le modalita' indicate nel citato comma
804; 
  Tenuto conto che  per  le  Regioni  Abruzzo,  Molise  e  Puglia  il
relativo fabbisogno e' stato previsto nell'ambito dei «Patti  per  il
Sud», oggetto della deliberazione n. 26/2016 assunta in data  odierna
da questo Comitato; 
  Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi del  vigente
regolamento di questo Comitato (art. 3 della delibera 30 aprile 2012,
n. 62); 
  Vista la odierna nota n.  3939-P,  predisposta  congiuntamente  dal
dipartimento per la programmazione e il coordinamento della  politica
economica della Presidenza del Consiglio dei ministri e dal Ministero
dell'economia e delle finanze e posta a base  della  presente  seduta
del Comitato; 
  Su proposta  del  Sottosegretario  di  Stato  alla  Presidenza  del
Consiglio dei ministri, con delega alle  politiche  per  la  coesione
territoriale; 
 
                              Delibera: 
 
  1. Ai sensi dell'art. 1, comma 804, della legge 28  dicembre  2015,
n. 208 (legge di  stabilita'  2016),  si  dispone  l'assegnazione  di
complessivi euro 204.429.851,16 a valere sulle risorse dei  programmi
complementari, di cui alla delibera  del  Comitato  interministeriale
per la programmazione economica n. 10/2015.in  favore  del  Ministero
dell'interno  e  della   Regione   Calabria,   e   complessivi   euro
7.500.835,11 a valere sulle risorse del FSC 2014/2020 in  favore  del
Ministero dell'istruzione e della Regione Lazio per il  finanziamento
del  completamento  di  progetti  inseriti  nei  Programmi  operativi
2007/2013 di riferimento, come di seguito indicato: 
    
 
=====================================================================
|    Programma    |                 |               |               |
|    operativo    | Amministrazione |Importo totale |Annualita' 2016|
+=================+=================+===============+===============+
|  PON Sicurezza  |Ministero interno| 92.602.512,27 | 92.602.512,27 |
+-----------------+-----------------+---------------+---------------+
|  POR Calabria   |Regione Calabria |111.827.338,89 |111.827.338,89 |
+-----------------+-----------------+---------------+---------------+
|POIN Istruzione -|                 |               |               |
|  Ambienti  per  |                 |               |               |
| l'apprendimento |      MIUR       | 2.720.044,45  | 2.720.044,45  |
+-----------------+-----------------+---------------+---------------+
|POIN Istruzione -|                 |               |               |
|  Ambienti per   |                 |               |               |
| l'apprendimento |      MIUR       | 1.218.192,76  | 1.218.192,76  |
+-----------------+-----------------+---------------+---------------+
|    POR Lazio    |  Regione Lazio  | 3.562.597,90  | 3.562.597,90  |
+-----------------+-----------------+---------------+---------------+
 
  2. Le risorse assegnate  con  la  presente  delibera  pari  a  euro
204.429.851,16 costituiscono quota parte  delle  risorse  disponibili
per i Programmi complementari di cui alla delibera di questo Comitato
n. 10/2015; le  risorse  assegnate  pari  a  euro  7.500.835,11  sono
imputate a valere sulle risorse del FSC per gli  anni  successivi  al
2016, trattandosi di assegnazione in favore  di  amministrazioni  che
non dispongono di risorse per l'attuazione dei programmi di azione  e
coesione; le Amministrazioni provvedono  a  inserire  gli  interventi
gia'  deliberati,  adeguando   se   necessario   il   proprio   piano
finanziario,  nel  Programma  complementare  di  cui  sono  titolari,
osservando quanto previsto dal punto 2, ultimo capoverso della citata
delibera n. 10/2015. 
  3. Il fabbisogno finanziario degli interventi ancora da  completare
alla  data  del  31  dicembre  2015,  inseriti  nella  programmazione
2007/2013, per le Regioni  Abruzzo,  Molise  e  Puglia,  e'  coperto,
rispettivamente, per 0,674 milioni di euro  (Regione  Abruzzo),  9,55
milioni di euro (Regione Molise) e 57,728 milioni  di  euro  (Regione
Puglia) pari a complessivi 67,956 milioni di euro, dalle risorse  FSC
2014-2020  assegnate  con  contestuale  altra  delibera   di   questo
Comitato, e i relativi interventi sono inseriti nell'ambito del Patto
per il Sud relativo a ciascuna Regione. 
  4.  Le  Amministrazioni  beneficiarie   sono   responsabili   della
realizzazione degli interventi a loro titolarita', secondo  le  norme
vigenti  per  i  rispettivi  ordinamenti;  assicurano  che  le  spese
sostenute per la realizzazione degli interventi siano  conformi  alla
normativa  comunitaria  e  nazionale  di  riferimento.  Sulle  stesse
Amministrazioni gravano i controlli previsti dalla normativa vigente,
secondo  il  rispettivo  ordinamento,  ivi   compresi   i   controlli
preventivi   di   regolarita'   amministrativa   e   contabile.    La
documentazione  relativa  all'attuazione  degli  interventi   ed   ai
controlli svolti e' custodita dalle  Amministrazioni  beneficiarie  e
messa a disposizione per  eventuali  controlli  successivi  da  parte
degli organismi competenti. 
  5. Le Amministrazioni beneficiarie assicurano la messa in opera  di
ogni iniziativa  finalizzata  a  prevenire,  sanzionare  e  rimuovere
eventuali frodi ed irregolarita' nell'attuazione degli  interventi  e
nell'utilizzo delle relative risorse finanziarie.  In  tutti  i  casi
accertati di decadenza dal beneficio finanziario concesso nell'ambito
del Programma, le Amministrazioni beneficiarie sono responsabili  del
recupero e della restituzione al Fondo di rotazione di cui alla legge
n. 183/1987 delle corrispondenti somme gia' erogate. 
  6. Le  Amministrazioni  beneficiarie,  al  fine  di  assicurare  il
corretto  monitoraggio  relativo  agli   interventi   di   rispettiva
competenza,  si  attengono  alle  indicazioni  riportate  nella  nota
tecnica del Ministero dell'economia e  delle  finanze -  Dipartimento
della ragioneria generale dello Stato - IGRUE n. 33280 del  7  aprile
2016  concernente  le  procedure  di  monitoraggio  da  adottare  per
progetti  da  completare  afferenti  la  programmazione   comunitaria
2007-2013. 
  7. Il DPC riferisce al Comitato, entro il 15 marzo 2017, e in  ogni
caso su specifica richiesta, sull'attuazione della presente delibera. 
    Roma, 10 agosto 2016 
 
                                                 Il Presidente: Renzi 
 
Il Segretario: Lotti 

Registrata alla Corte dei conti il 24 gennaio 2017 
Ufficio controllo atti Ministero economia e finanze, reg.ne prev.  n.
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