IL COMITATO INTERMINISTERIALE 
                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA 
 
  Visto il decreto legislativo 18 aprile 2016,  n.  50,  e  visti  in
particolare: 
    l'art.  200,  comma  3,  che  prevede  che  in  sede   di   prima
individuazione delle infrastrutture e degli  insediamenti  prioritari
per lo sviluppo del Paese, il Ministro  delle  infrastrutture  e  dei
trasporti effettua una ricognizione  di  tutti  gli  interventi  gia'
compresi negli strumenti di pianificazione e programmazione, comunque
denominati, vigenti alla data  di  entrata  in  vigore  del  suddetto
decreto, all'esito della quale, il suddetto Ministro propone l'elenco
degli interventi da  inserire  nel  primo  Documento  Pluriennale  di
Pianificazione (DPP) di cui al decreto legislativo n.  228/2011,  che
sostituisce tutti i predetti strumenti; 
    l'art. 201, comma 9, che prevede che, fino  all'approvazione  del
primo DPP, valgono come programmazione degli investimenti in  materia
di infrastrutture e  trasporti  gli  strumenti  di  pianificazione  e
programmazione e i piani, comunque denominati, gia' approvati secondo
le procedure vigenti alla data di  entrata  in  vigore  del  presente
codice o in relazione ai quali sussiste  un  impegno  assunto  con  i
competenti organi dell'Unione europea; 
    l'art. 214, comma 2, lettera  d)  e  f),  in  base  al  quale  il
Ministero  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti   provvede   alle
attivita' di supporto  a  questo  Comitato  per  la  vigilanza  sulle
attivita' di affidamento da parte dei soggetti aggiudicatoci e  della
successiva realizzazione delle infrastrutture  e  degli  insediamenti
prioritari per  lo  sviluppo  del  Paese  e  cura  l'istruttoria  sui
progetti di fattibilita' e  definitivi,  anche  ai  fini  della  loro
sottoposizione alla deliberazioni  di  questo  Comitato  in  caso  di
infrastrutture e insediamenti prioritari per lo sviluppo  del  paese,
proponendo allo stesso le eventuali prescrizioni  per  l'approvazione
del progetto; 
    l'art.  214,  comma  11,  che  prevede  che  in  sede  di   prima
applicazione restano, comunque, validi gli atti  ed  i  provvedimenti
adottati e sono fatti  salvi  gli  effetti  prodotti  ed  i  rapporti
giuridici sorti sulla base dell'art. 163 del decreto  legislativo  n.
163/2006; 
    l'art. 216, comma 1 e comma  27,  che  prevedono  rispettivamente
che, fatto salvo quanto previsto nel suddetto decreto legislativo  n.
50/2016, lo stesso si applica alle procedure e  ai  contratti  per  i
quali i bandi o avvisi con cui si indice la procedura di  scelta  del
contraente siano  pubblicati  successivamente  alla  data  della  sua
entrata in vigore, e che le procedure per la valutazione  di  impatto
ambientale delle grandi opere avviate alla data di entrata in  vigore
del suddetto decreto legislativo n.  50/2016  secondo  la  disciplina
gia' prevista dagli articoli 182, 183, 184 e 185 di  cui  al  decreto
legislativo  n.  163/2006,  sono   concluse   in   conformita'   alle
disposizioni e alle attribuzioni di competenza vigenti all'epoca  del
predetto avvio e le medesime procedure trovano applicazione anche per
le varianti; 
  Visto il decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, concernente il
«Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture
in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE», e s.m.i.; 
  Considerato che la proposta all'esame, alla luce delle  sopracitate
disposizioni, e in particolare di quanto previsto all'art. 216, commi
1 e 27, del  decreto  legislativo  n.  50/2016,  risulta  ammissibile
all'esame  di  questo  Comitato  e  ad  essa  sono   applicabili   le
disposizioni del previgente decreto legislativo n. 163/2006; 
  Vista la delibera 21 dicembre 2001, n. 121 (Gazzetta  Ufficiale  n.
51/2002 supplemento ordinario),  con  la  quale  questo  Comitato  ha
approvato il primo Programma delle  infrastrutture  strategiche,  che
all'allegato 3 include, nell'ambito degli interventi per  l'emergenza
idrica nella Regione Molise, «l'Acquedotto molisano centrale»,  e  la
delibera 1°  agosto  2014,  n.  26,  (Gazzetta  Ufficiale  n.  3/2015
supplemento ordinario), con la  quale  questo  Comitato  ha  espresso
parere sull'XI Allegato  infrastrutture  al  DEF  2013,  che  include
l'intervento «Acquedotto Molisano Centrale  e  schema  basso  Molise»
nella  «Tabella  0  Programma  delle   infrastrutture   strategiche»,
nell'ambito dell'infrastruttura «Schemi idrici Molise»; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001,  n.
327,  recante  il  testo  unico  delle  disposizioni  legislative   e
regolamentari in materia di espropriazione per pubblica  utilita',  e
s.m.i.; 
  Visto il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei  trasporti
9 giugno 2015, n. 194, con il quale e' stata soppressa  la  Struttura
tecnica di missione istituita con decreto dello  stesso  Ministro  10
febbraio 2003, n. 356, e s.m.i. e i compiti di  cui  all'art.  3  del
medesimo  decreto  sono  stati  trasferiti  alle  direzioni  generali
competenti del Ministero alle quali e' demandata  la  responsabilita'
di assicurare la coerenza tra i contenuti della relazione istruttoria
e la relativa documentazione a supporto; 
  Vista la delibera 25 luglio 2003,  n.  63  (Gazzetta  Ufficiale  n.
248/2003), con la quale questo Comitato ha  formulato,  tra  l'altro,
indicazioni di ordine procedurale riguardo alle attivita' di supporto
che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e'  chiamato  a
svolgere  ai  fini  della  vigilanza  sull'esecuzione   delle   opere
prioritarie per lo sviluppo del Paese; 
  Vista la normativa vigente in materia di Codice unico  di  progetto
(CUP) e, in particolare: 
    la  legge  16  gennaio  2003,   n.   3,   recante   «Disposizioni
ordinamentali in materia di pubblica amministrazione»  che,  all'art.
11, dispone che ogni progetto di investimento  pubblico  deve  essere
dotato di un CUP; 
    la  legge  13  agosto  2010,  n.   136,   come   modificata   dal
decreto-legge 12 novembre 2010, n. 187,  convertito  dalla  legge  17
dicembre 2010, n.  217,  che,  tra  l'altro,  definisce  le  sanzioni
applicabili in caso di mancata apposizione del CUP sugli strumenti di
pagamento; 
    le delibere 27 dicembre  2002,  n.  143  (Gazzetta  Ufficiale  n.
87/2003, errata corrige in  Gazzetta  Ufficiale  n.  140/2003)  e  29
settembre 2004, n. 24 (Gazzetta Ufficiale n. 276/2004), con le  quali
questo Comitato ha definito il sistema per l'attribuzione del  CUP  e
ha stabilito che il CUP deve essere riportato su  tutti  i  documenti
amministrativi e  contabili,  cartacei  ed  informatici,  relativi  a
progetti di investimento pubblico  e  deve  essere  utilizzato  nelle
banche dati dei vari sistemi  informativi,  comunque  interessati  ai
suddetti progetti; 
  Vista la legge 17 maggio 1999, n. 144, che  all'art.  1,  comma  5,
istituisce presso questo Comitato il «Sistema di  monitoraggio  degli
investimenti   pubblici»   (MIP),   con   il   compito   di   fornire
tempestivamente  informazioni  sull'attuazione  delle  politiche   di
sviluppo e funzionale all'alimentazione  di  una  banca  dati  tenuta
nell'ambito di questo stesso Comitato; 
  Visto il decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 229,  concernente
«Attuazione dell'art. 30, comma 9, lettere e), f) e g),  della  legge
31 dicembre 2009, n. 196, in materia  di  procedure  di  monitoraggio
sullo  stato  di  attuazione  delle  opere  pubbliche,  di   verifica
dell'utilizzo dei finanziamenti nei tempi previsti e costituzione del
Fondo opere e del Fondo progetti»; 
  Visto l'art. 36 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito
dalla legge 11 agosto 2014, n. 114, che regolamenta  il  monitoraggio
finanziario dei lavori relativi  alle  infrastrutture  strategiche  e
insediamenti produttivi di cui agli articoli 161, comma 6-bis e  176,
comma 3, lettera e), del citato decreto legislativo  n.  163/2006,  e
visto in particolare il comma 3 dello  stesso  articolo,  cosi'  come
attuato con delibera di questo  Comitato  28  gennaio  2015,  n.  15,
(Gazzetta Ufficiale  n.  155/2015),  che  aggiorna  le  modalita'  di
esercizio  del  sistema  di  monitoraggio  finanziario  di  cui  alla
delibera 5 maggio 2011, n. 45 (Gazzetta Ufficiale n. 234/2011, errata
corrige Gazzetta Ufficiale n. 281/2011); 
  Viste le delibere 25 luglio 2003,  n.  62  (Gazzetta  Ufficiale  n.
294/2003), 29 marzo 2006, n. 110 (Gazzetta Ufficiale n.  199/2006)  e
19 luglio 2013, n. 35 (Gazzetta Ufficiale n. 274/2013), con le  quali
questo Comitato ha rispettivamente: 
    approvato  il  progetto  preliminare  dell'«Acquedotto   molisano
centrale», assegnato all'intervento  un  primo  contributo  di  0,034
milioni di euro a valere sui fondi di cui all'art. 13 della legge  1°
agosto 2002, n. 166, annualita' 2002  e  individuato  quale  soggetto
aggiudicatore l'Ente Risorse Idriche  Molise  (ERIM)  di  Campobasso,
approvato, anche ai fini della dichiarazione di pubblica utilita', il
progetto   definitivo   dell'«Acquedotto   molisano    centrale    ed
interconnessione con lo schema basso Molise»,  con  limite  di  spesa
92,960 milioni di euro (IVA inclusa), assegnando alla Regione Molise,
nuovo soggetto aggiudicatore, un contributo massimo di 92,588 milioni
di euro a valere sul Fondo per le aree  sotto  utilizzate  (FAS,  ora
Fondo sviluppo e coesione FSC) ex delibera 29 settembre 2004,  n.  21
(Gazzetta Ufficiale n. 275/2004), articolato per annualita' in 53,458
milioni di euro per il 2005, 38,760 milioni di euro  per  il  2006  e
0,370 milioni di euro per il 2007, e  stabilendo  che  il  contributo
definitivo   sarebbe   stato   determinato   dal   Ministero    delle
infrastrutture e dei trasporti ad esito della gara  per  l'esecuzione
degli interventi; 
    individuato quale nuovo  soggetto  aggiudicatore  il  Commissario
straordinario dell'intervento,  Provveditore  interregionale  per  le
opere pubbliche di Campania e Molise, e disposto la  proroga  di  due
anni del termine per l'adozione dei decreti di esproprio di cui  alla
dichiarazione di pubblica utilita'  dell'intervento  stesso,  apposta
con delibera n. 110/2006; 
  Vista la proposta di cui alla nota 2 marzo 2016, n.  8530,  con  la
quale il Ministero delle infrastrutture e dei  trasporti  ha  chiesto
l'inserimento all'ordine del giorno della  prima  riunione  utile  di
questo Comitato dell'argomento «Schema idrico  Molisano  Centrale  ed
interconnessione con lo schema Basso Molise  -  Perizia  di  variante
localizzativa con variazione del  QTE  (quadro  tecnico  economico)»,
trasmettendo la relativa documentazione istruttoria; 
  Preso atto delle risultanze dell'istruttoria svolta  dal  Ministero
delle infrastrutture e dei trasporti e in particolare: 
sotto l'aspetto tecnico-procedurale: 
  che l'intervento in esame interessa 11 Comuni nella bassa valle del
Biferno in zona costiera, per  circa  75.000  abitanti,  e  prevedeva
inizialmente la ristrutturazione  delle  opere  di  captazione  delle
sorgenti  del  fiume  Biferno,   la   realizzazione   dell'adduttrice
principale lungo la valle del Biferno fino  a  Termoli  (84  km),  la
realizzazione di un'adduttrice litoranea da Greppe di Pantano fino  a
Montenero Marina e Petacciato (32 km), la realizzazione  di  numerosi
tratti secondari  verso  centri  abitati,  la  costruzione  di  nuovi
serbatoi a Guardialfiera,  Larino  Basso,  Termoli  Alto,  Petacciato
Marina  e  Montenero  Marina,  l'adeguamento  di   un   serbatoio   a
Guardialfiera e la realizzazione di una vasca di accumulo  a  Termoli
Alto, la costruzione  di  tre  stazioni  di  sollevamento  e  di  una
centrale idroelettrica e il relativo sistema di telecontrollo; 
  che la variante in esame, il  cui  scopo  e'  quello  di  conferire
maggiore funzionalita' ed  economicita'  al  sistema  di  accumulo  e
distribuzione   idrica   del    territorio    costiero    potenziando
l'interconnessione del Molisano Centrale  con  il  sistema  litoraneo
(Basso Molise) e rendendo  piu'  intercambiabile  l'alimentazione  di
alcuni centri, prevede: 
    la variazione del  sistema  di  alimentazione  per  Montenero  di
Bisaccia, con eliminazione di un tronco di  adduttrice  litoranea  di
circa  5,6  km  tra  Petacciato/Montenero  e  Montenero  Marina,  per
Petacciato, con eliminazione del tronco di condotta di  5,66  km  tra
Colle Breccia e il  nuovo  serbatoio  di  Petacciato  Marina,  e  per
Termoli, con  collegamento  da  Termoli  Alto  a  Termoli  Medio  con
condotta in acciaio di 2,27 km; 
    lo spostamento planimetrico di circa 4,5 km del  nuovo  serbatoio
di Montenero Marina ubicandolo a quota maggiore, e per  circa  500  m
del nuovo serbatoio di Petacciato Marina; 
    un nuovo tracciato della condotta da  Colle  Macchiozze  a  Colle
Breccia, per 3,022 km, e della condotta da  Colle  Breccia  al  nuovo
serbatoio di Montenero Marina, per 6,018 Km; 
    una nuova condotta di 5,64  km  su  diverso  tracciato  da  Colle
Breccia  al  serbatoio  di  Petacciato  Marina,  una  nuova  condotta
premente da Greppe di Pantano a Termoli Alto  e  la  dismissione  del
pompaggio di Greppe di Pantano verso il serbatoio di Termoli; 
    ulteriori interventi di revisione dei lavori presso le  opere  di
captazione, aggiustamenti di tracciato per rettifiche espropriative o
per  lo  stato  dei  luoghi,  modifiche  di  opere  di  linea  presso
interferenze, opere di difesa e di presidio e  upgrading  tecnologico
degli impianti elettromeccanici; 
  che con la succitata delibera n. 110/2006 il soggetto aggiudicatore
dell'intervento era stato individuato nella Regione Molise, che a sua
volta, con delibera di giunta  regionale  del  settembre  2006  aveva
stabilito  di  avvalersi,  in  qualita'   di   stazione   appaltante,
dell'Azienda speciale Molise Acque, ente pubblico economico  vigilato
dalla regione  con  finalita'  di  gestione  dei  servizi  idrici  di
captazione   e   grande   adduzione   di   rilevanza   regionale   ed
interregionale; 
  che la progettazione esecutiva ed i lavori sono stati aggiudicati a
febbraio 2007 all'ATI Consorzio Cooperative Costruzioni (mandataria),
Costruzioni Falcione geom. Luigi,  Favellato  Claudio  S.p.A.,  Zurlo
Domenico, Antonio e Raffaele Giuzio, per l'importo di 55,863  milioni
di euro oltre IVA; 
  che l'approvazione del progetto esecutivo dell'opera  da  parte  di
Molise Acque e' intervenuta nel giugno 2007  e  il  quadro  economico
post gara prevedeva l'importo di 70,296 milioni di euro oltre IVA  di
12,974 milioni di euro, per un totale di 83,269 milioni di euro; 
  che l'esecuzione dei lavori,  fin  dalla  prima  consegna  parziale
intervenuta a ottobre 2007, e' stata caratterizzata da  problematiche
tecnico amministrative inerenti sia gli espropri sia le interferenze,
tanto che a febbraio 2009 non era stato emesso alcun  certificato  di
pagamento; 
  che si e' quindi instaurato un contenzioso  risolto  nel  settembre
2009 con la stipula di un Atto conciliativo tra l'ATI aggiudicataria,
la Molise Acque ed il Commissario straordinario per la  realizzazione
dell'Acquedotto Molisano Centrale, nominato a giugno  2009  ai  sensi
dell'art. 20 del decreto-legge 29 novembre 2008, n.  185,  convertito
in legge, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2; 
  che, una volta subentrato nelle funzioni di stazione appaltante, il
Commissario straordinario ha proceduto alla consegna  per  parti  dei
lavori in dieci successive riprese tra il marzo 2010 e l'ottobre 2011
e ha approvato una prima variante non sostanziale nel luglio 2010; 
  che la suddetta variante, attualmente in esecuzione, ha previsto la
revisione dello schema di distribuzione  verso  gli  adduttori  delle
acque captate dalla sorgente «Riofreddo», la  riunione  in  un  unico
manufatto delle centrali di pompaggio delle interconnessioni con  gli
acquedotti  Molisano   Destro   e   Molisano   Sinistro,   variazioni
planoaltimetriche di parti di tracciato delle condotte e nuove  opere
di linea; 
  che la seconda variante all'esame, redatta tra il 2011 e  il  2012,
e' volta all'attuazione di misure  idonee  a  valorizzare  l'utilizzo
della risorsa idrica sorgentizia in luogo di quella  potabilizzata  e
ha preso le mosse dalla grave crisi idrica  tra  ottobre  e  novembre
2010,  causata  dall'inquinamento  della  risorsa   idrica   derivata
dall'invaso di Ponte Liscione e addotta verso alcuni comuni  costieri
tra i quali  Termoli,  Petacciato  e  Campomarino  e  che  la  giunta
regionale, con delibera n. 457/2012 ha  stabilito  di  finanziare  il
maggior costo complessivo dell'intervento per 5,412 milioni di euro; 
  che  la  suddetta  variante  tiene  conto  anche  di   un   accordo
transattivo del giugno  2013  tra  la  stazione  appaltante  e  l'ATI
aggiudicatario  ai  sensi  dell'art.  239,  comma  3,   del   decreto
legislativo n. 163/2006, con il quale l'ATI stesso  ha  rinunciato  a
tutte le riserve di cui  alla  procedura  transattiva  a  fronte  del
riconoscimento dell'importo di 5,1 milioni di euro; 
  che  il  Ministero  riferisce  che  non  e'   stato   ancora   reso
dall'Avvocatura distrettuale competente il previsto  parere  relativo
all'accordo transattivo, richiesto a luglio 2013, e che la  richiesta
e' stata reiterata a seguito di un primo  parere  di  febbraio  2014,
ritenuto non coerente  con  la  richiesta  medesima  dal  Commissario
straordinario,  e  sollecitata  ripetutamente  a  settembre  2014   e
febbraio 2015; 
  che a marzo 2014 il Commissario ha approvato in  linea  tecnica  la
seconda  variante  in  esame,  con  il  relativo  quadro   economico,
accertando che le circostanze che  hanno  generato  l'esigenza  della
medesima sono da ritenersi ascrivibili ai casi di cui  all'art.  132,
comma  1,  lettera  b)  e  comma  3,  secondo  periodo,  del  decreto
legislativo n. 163/2006; 
  che lo  stesso  Commissario  ha  infine  trasmesso  alla  Struttura
Tecnica di Missione del Ministero, per  la  sottoposizione  a  questo
Comitato, la variante in esame; 
  che la conferenza di servizi, relativa ai soli tratti  variati,  e'
stata convocata per il 29 settembre 2014 e della  medesima  e'  stato
redatto verbale in data 6 febbraio 2015; 
  che  il  presidente  della  Regione  Molise,   sentiti   i   comuni
interessati, ad agosto 2015 ha espresso  parere  favorevole  ai  fini
della intesa sulla localizzazione ai sensi dell'art.  165,  comma  5,
del decreto legislativo n. 163/2006; 
  che, in  merito  all'assoggettabilita'  a  valutazione  di  impatto
ambientale (VIA), la Direzione competente  dell'assessorato  ambiente
della Regione Molise, a ottobre 2014,  ha  rinviato  al  Responsabile
unico del procedimento (RUP) la relativa verifica, e lo stesso RUP, a
ottobre 2015, ha attestato che la  variante  non  comprendeva  tratti
aggiuntivi superiori a 20  km  e  non  era  quindi  da  sottoporre  a
verifica di assoggettabilita' a VIA; 
  che nella conferenza  di  servizi  e'  stato  acquisito  il  parere
favorevole della Soprintendenza ai beni paesaggistici per il Molise e
il  parere  favorevole,  con   prescrizioni,   della   Soprintendenza
regionale ai beni archeologici; 
  che l'Autorita' di Bacino fiumi Trigno, Biferno e Minori,  Saccione
e Fortore, a settembre 2014,  ha  rilasciato  parere  favorevole  non
ricadendo gli interventi della variante in areali a rischio R4; 
  che non e' pervenuta nei termini  nessuna  osservazione  del  Corpo
forestale dello Stato; 
  che in materia di interferenze si sono  espressi  favorevolmente  i
Comuni di Termoli, Montenero di Bisaccia e Petacciato, le  competenti
strutture generali della Regione Molise, SNAM Rete gas S.p.a. e,  con
prescrizioni, il Consorzio di bonifica Trigno  e  Biferno  e  che  la
Provincia di Campobasso,  il  comune  di  Guglionesi  e  la  Societa'
Gasdotti Italia S.p.a.  non  hanno  fatto  pervenire  il  parere  nei
termini; 
  che la documentazione  istruttoria  comprende  l'indicazione  delle
interferenze  e   il   relativo   Programma   degli   spostamenti   e
attraversamenti; 
  che l'avviso di avvio del procedimento  di  dichiarazione  pubblica
utilita' per le nuove particelle interessate dalla variante in  esame
e' stato pubblicato sui quotidiani «Il quotidiano del  Molise»  e  «I
fatti del nuovo Molise» in data 1° marzo 2012 ed il  RUP,  ad  agosto
2014, ha comunicato che nel termine perentorio dei 60 giorni non sono
pervenute osservazioni; 
  che il RUP ha attestato che i  lavori  relativi  alla  variante  in
esame non sono stati ancora iniziati; 
  che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha esposto le
proprie valutazioni  in  merito  alle  osservazioni  formulate  dalle
amministrazioni interessate e dagli enti interferiti e ha proposto le
prescrizioni cui condizionare l'approvazione della variante in esame; 
  che il Ministero propone quindi l'approvazione,  con  prescrizioni,
della seconda perizia di variante in esame ai sensi dell'art. 169 del
decreto  legislativo  n.  163/2006,  con  l'espunzione   dal   quadro
economico della voce «Accantonamento  ex  art.  12  del  decreto  del
Presidente della Repubblica n. 207/2010»; 
sotto l'aspetto attuativo: 
  che il soggetto aggiudicatore  dell'intervento  e'  il  Commissario
straordinario per la realizzazione dell'Acquedotto Molisano Centrale; 
  che la modalita' di affidamento e' l'appalto integrato; 
  che il tempo previsto per l'ultimazione dei lavori  della  variante
e' indicato in 9 mesi; 
sotto l'aspetto finanziario: 
  che il  Ministero  ha  trasmesso  i  quadri  economici  dell'intero
intervento «Schema idrico Molisano Centrale ed  interconnessione  con
lo schema Basso Molise», in assenza e in presenza della  variante  in
esame; 
  che il suddetto intervento ha ora un  costo  al  netto  di  IVA  di
69,507 milioni di euro, di  cui  58,6  milioni  di  euro  per  lavori
(compresi 3,158 milioni di euro per oneri per la sicurezza) e  10,907
milioni di euro per somme a disposizione e al netto dei  5,1  milioni
di euro della  voce  «Accantonamento  ex  art.  12  del  decreto  del
Presidente della Repubblica n. 207/2010», che il  Ministero  richiede
di espungere in attesa del parere conclusivo da parte dell'Avvocatura
distrettuale dello  Stato  di  Campobasso  in  merito  alla  relativa
transazione per gli stessi 5,1 milioni; 
  che l'importo contrattuale  per  i  lavori  dell'intero  intervento
risulta, a seguito della variante in  esame,  incrementato  di  2,737
milioni  di  euro,  pari  al  4,90  per  cento  e  che  risultano  in
diminuzione le  voci  per  espropri,  indagini,  interferenze,  spese
tecniche  e  spese  generali,  e  a  fronte  dell'azzeramento   degli
imprevisti,  vengono  introdotte  nuove  voci  per  compensare,   tra
l'altro, l'incremento del costo dei materiali; 
  che la copertura finanziaria  dell'intero  intervento,  comprensivo
della variante all'esame,  e'  assicurata  dalle  seguenti  fonti  di
finanziamento: 
Articolazione della  copertura  finanziaria  dell'intervento  «Schema
  idrico Molisano Centrale ed interconnessione con  lo  schema  Basso
  Molise» 
 
                                                   (milioni di euro)  
    
 
           ===============================================
           |   Fonte di finanziamento  |     Importo     |
           +===========================+=================+
           |FAS ex delibera n. 21/2004 |     83,269      |
           +---------------------------+-----------------+
           |   Regione Molise DGR n.   |                 |
           | 457/2012 - FSC 2000-2006  |                 |
           |         anno 2014         |      5,412      |
           +---------------------------+-----------------+
           | MIT DM 30 settembre 2010  |                 |
           | Fondo adeguamento prezzi  |                 |
           |materiali art. 1, comma 11,|                 |
           | decreto-legge n. 162/2008 |      0,303      |
           +---------------------------+-----------------+
           |           Totale          |      88,984     |
           +---------------------------+-----------------+
 
  Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi del  vigente
regolamento di questo Comitato (art. 3 della delibera 30 aprile 2012,
n. 62); 
  Considerato  che  le  prescrizioni  di  cui  al  Foglio  condizioni
allegato alla relazione istruttoria devono essere  integrate  con  le
prescrizioni  del  Consorzio  di  bonifica  Trigno  e  Biferno,   non
riportate nella disamina dei pareri; 
  Vista la nota 1° maggio 2016, n. 2182,  predisposta  congiuntamente
dalla Presidenza del Consiglio dei ministri  -  Dipartimento  per  la
programmazione e il coordinamento della politica economica  (DIPE)  e
dal  Ministero  dell'economia  e  delle  finanze  e  posta   a   base
dell'odierna seduta del Comitato,  contenente  le  valutazioni  e  le
prescrizioni da riportare nella presente delibera; 
  Su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti; 
  Acquisito in seduta l'avviso favorevole del Ministro  dell'economia
e delle finanze e degli altri  Ministri  e  Sottosegretari  di  Stato
presenti; 
 
                              Delibera: 
 
1. Approvazione variante 
  1.1 Ai sensi e per gli effetti  del  combinato  disposto  dell'art.
216, commi 1 e 27, del decreto legislativo n. 50/2016, e del  decreto
legislativo n. 163/2006  e  s.m.i.,  da  cui  deriva  la  sostanziale
applicabilita'  della  previgente  disciplina,  di  cui  al   decreto
legislativo  in  ultimo  citato,  a   tutte   le   procedure,   anche
autorizzative, avviate prima del 19 aprile  2016,  e  in  particolare
dell'art. 169, commi 3 e 5 del decreto  legislativo  n.  163/2006,  e
degli articoli 10 e 12 del decreto del Presidente della Repubblica n.
327/2001 e s.m.i., e' approvata, anche  ai  fini  della  attestazione
della compatibilita' ambientale,  della  localizzazione  urbanistica,
della apposizione  del  vincolo  preordinato  all'esproprio  e  della
dichiarazione di pubblica utilita', con le  prescrizioni  di  cui  al
successivo punto 1.5, la variante di cui  in  premesse  allo  «Schema
idrico Molisano Centrale ed  interconnessione  con  lo  schema  Basso
Molise», il  cui  progetto  definitivo  e'  stato  approvato  con  la
delibera n. 110/2006, e cosi' composta: 
    variazione  del  sistema  di  alimentazione  per   Montenero   di
Bisaccia, con eliminazione di un tronco di  adduttrice  litoranea  di
circa  5,6  Km  tra  Petacciato/Montenero  e  Montenero  Marina,  per
Petacciato, con eliminazione del tronco di condotta di  5,66  Km  tra
Colle Breccia e il  nuovo  serbatoio  di  Petacciato  Marina,  e  per
Termoli, con  collegamento  da  Termoli  Alto  a  Termoli  Medio  con
condotta in acciaio di 2,27 Km; 
    spostamento planimetrico di circa 4,5 km del nuovo  serbatoio  di
Montenero Marina ubicandolo a quota maggiore, e per circa 500  m  del
nuovo serbatoio di Petacciato Marina; 
    nuovo tracciato  della  condotta  da  Colle  Macchiozze  a  Colle
Breccia, per 3,022 Km, e della condotta da  Colle  Breccia  al  nuovo
serbatoio di Montenero Marina, per 6,018 Km; 
    nuova condotta di 5,64 Km su diverso tracciato da  Colle  Breccia
al serbatoio di Petacciato Marina, nuova condotta premente da  Greppe
di Pantano a Termoli Alto e dismissione del pompaggio  di  Greppe  di
Pantano verso il serbatoio di Termoli; 
    interventi di revisione dei lavori presso le opere di captazione,
aggiustamenti di tracciato per  rettifiche  espropriative  o  per  lo
stato dei luoghi, modifiche di opere di  linea  presso  interferenze,
opere di difesa e di presidio e upgrading tecnologico degli  impianti
elettromeccanici. 
  1.2 La suddetta approvazione sostituisce ogni altra autorizzazione,
approvazione e parere comunque denominato e consente la realizzazione
di tutte le opere, prestazioni  e  attivita'  previste  nel  progetto
approvato. E' conseguentemente perfezionata, ad ogni fine urbanistico
e edilizio, l'intesa Stato Regione sulla localizzazione dell'opera. 
  1.3 Ai sensi dell'art. 165, comma 3,  del  decreto  legislativo  n.
163/2006 e s.m.i., l'importo di 82.762.161,24 euro, IVA  inclusa,  al
netto della somma di 5,1 milioni di euro e relativa  IVA  della  voce
«Accantonamento ex art.  12  D.P.R.  n.  207/2010»,  relativa  ad  un
accordo transattivo, per il quale non e' ancora pervenuto al soggetto
aggiudicatore  il  necessario   parere   conclusivo   dell'Avvocatura
distrettuale dello Stato di  Campobasso,  costituisce  il  limite  di
spesa   dell'intervento   «Schema   idrico   Molisano   Centrale   ed
interconnessione con  lo  schema  Basso  Molise»,  comprensivo  della
variante approvata al punto 1.1. La suddetta voce «Accantonamento  ex
art.  12  D.P.R.  n.  207/2010»  e'  espunta  dal  quadro   economico
dell'intervento,  come  riportato  nell'allegato  5  che   fa   parte
integrante della presente delibera. 
  1.4  Le  prescrizioni  citate  al  precedente  punto  1.1,  cui  e'
subordinata   l'approvazione   della   variante,    sono    riportate
nell'Allegato 1, che fa parte  integrante  della  presente  delibera.
L'ottemperanza  alle  prescrizioni  non  potra'  comunque  comportare
incrementi del limite di spesa di cui al precedente punto 1.3. 
  1.5 E' contestualmente approvato, ai sensi dell'art. 170, comma  4,
del decreto legislativo  n.  163/2006,  e  s.m.i.,  il  Programma  di
risoluzione delle interferenze di  cui  agli  Allegati  2  e  3  alla
presente delibera, che formano parte integrante della medesima. 
  1.6 Il piano particellare degli espropri e' riportato nell'Allegato
4 alla presente delibera, che forma parte integrante della medesima. 
  1.7 La copertura finanziaria dell'intero intervento «Schema  idrico
Molisano Centrale ed interconnessione con lo  schema  Basso  Molise»,
comprensivo della variante approvata  al  punto  1.1,  e'  assicurata
dalle seguenti fonti finanziarie, che  restano  nella  disponibilita'
del progetto fino alla risoluzione del contenzioso di  cui  al  punto
1.3.: 
Fonti finanziarie disponibili dell'intervento «Schema idrico Molisano
  Centrale ed interconnessione con lo schema Basso Molise» 
 
                                                              (euro)  
    
 
     ===========================================================
     |   Fonte di finanziamento  |           Importo           |
     +===========================+=============================+
     |FAS ex delibera n. 21/2004 |        83.269.373,31        |
     +---------------------------+-----------------------------+
     |   Regione Molise DGR n.   |                             |
     | 457/2012 - FSC 2000-2006  |                             |
     |         anno 2014         |         5.412.000,00        |
     +---------------------------+-----------------------------+
     | MIT DM 30 settembre 2010  |                             |
     | Fondo adeg. prezzi mater. |                             |
     |     Art. 1, comma 11,     |                             |
     | decreto-legge n. 162/2008 |          302.787,93         |
     +---------------------------+-----------------------------+
     |           Totale          |        88.984.161,24        |
     +---------------------------+-----------------------------+
 
 2. Prescrizioni. 
  2.1 Il  Ministero  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti  dovra'
trasmettere  a   questo   Comitato,   entro   trenta   giorni   dalla
pubblicazione della presente delibera nella  Gazzetta  Ufficiale,  il
nuovo quadro economico in cui sia indicata con  chiarezza,  al  netto
dell'importo  di  5,1  milioni   di   euro   derivante   dall'accordo
transattivo, la modifica determinata  dalla  variante  e  includa  la
valorizzazione delle prescrizioni espresse sia dagli enti preposti al
rilascio  di  autorizzazioni  comunque  denominate,  sia  dagli  enti
gestori di opere interferenti. 
3. Clausole finali. 
  3.1 Il Ministero delle infrastrutture e dei  trasporti  provvedera'
ad assicurare, per conto di questo  Comitato,  la  conservazione  dei
documenti componenti la variante di cui al precedente punto 1.1. 
  3.2 Il soggetto aggiudicatore provvedera',  prima  dell'inizio  dei
lavori previsti nel  citato  progetto,  a  fornire  assicurazioni  al
predetto  Ministero  sull'avvenuto  recepimento  delle   prescrizioni
riportate nel menzionato Allegato 1. 
  3.3 Il medesimo Ministero provvedera' a svolgere  le  attivita'  di
supporto intese a consentire a questo Comitato di espletare i compiti
di vigilanza sulla realizzazione delle opere ad esso assegnati  dalla
normativa citata in premessa, tenendo conto delle indicazioni di  cui
alla delibera n. 63/2003 sopra richiamata. 
  3.4 Il soggetto aggiudicatore inviera'  al  Ministero  dei  beni  e
delle attivita' culturali e del turismo il progetto esecutivo ai fini
della verifica  di  ottemperanza  delle  prescrizioni  riportate  nel
suddetto Allegato 1 poste dallo stesso Ministero. 
  3.5 Ai sensi del decreto legislativo  29  dicembre  2011,  n.  229,
articoli 5, 6 e 7, e in osservanza del principio che le  informazioni
comuni ai sistemi debbano essere inviate una sola volta, nonche'  per
minimizzare le procedure e i  connessi  adempimenti,  il  Commissario
straordinario per la realizzazione dell'Acquedotto Molisano Centrale,
soggetto  aggiudicatore  dell'opera,  dovra'  assicurare   a   questo
Comitato flussi costanti di informazioni, coerenti per contenuti  con
il  Sistema  di  monitoraggio  degli  investimenti  pubblici  di  cui
all'art. 1 della legge n. 144/1999. 
  3.6  Ai  sensi  della  richiamata  delibera  n.  15/2015,  prevista
all'art. 36, comma 3, del decreto-legge n. 90/2014, le  modalita'  di
controllo dei flussi finanziari sono adeguate alle  previsioni  della
medesima delibera. 
  3.7 Ai sensi della delibera n. 24/2004, il CUP assegnato  all'opera
dovra' essere evidenziato in tutta la documentazione amministrativa e
contabile riguardante l'opera stessa. 
    Roma, 1° maggio 2016 
 
                                                 Il Presidente: Renzi 
Il segretario: Lotti 
AVVERTENZA: 
  Gli allegati da 1 a 5 che formano parte integrante della  delibera,
sono consultabili sul sito www.programmazioneeconomica.gov.it sezione
banca    dati     delibere     -     allegati     non     pubblicati:
http://www.programmazioneeconomica.gov.it/allegati-delibere 

Registrata alla Corte dei conti il 17 febbraio 2017 
Ufficio controllo atti Ministero economia e finanze, reg.ne prev.  n.
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