IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 
 
  Visto il proprio precedente decreto in data 20 luglio 2016  con  il
quale il consiglio comunale di Lavagna (Genova) e' stato  sciolto  ai
sensi  dell'art.  141,  comma  1,  lettera  b),  n.  3,  del  decreto
legislativo 18 agosto  2000,  n.  267,  a  seguito  delle  dimissioni
rassegnate, con atto unico  acquisito  al  protocollo  dell'ente,  da
dieci consiglieri su sedici assegnati al comune; 
  Considerato che all'esito di approfonditi accertamenti sono  emerse
forme di ingerenza della criminalita' organizzata che  hanno  esposto
l'amministrazione a pressanti condizionamenti, compromettendo il buon
andamento e l'imparzialita' dell'attivita' comunale; 
  Rilevato,   altresi',   che   la   permeabilita'    dell'ente    ai
condizionamenti esterni della criminalita'  organizzata  ha  arrecato
grave  pregiudizio  per  gli  interessi  della  collettivita'  e   ha
determinato la perdita di credibilita' dell'istituzione locale; 
  Ritenuto che, al fine di porre rimedio  alla  situazione  di  grave
inquinamento e deterioramento dell'amministrazione comunale, si rende
necessario far luogo all'affidamento della gestione dell'ente  locale
ad una commissione straordinaria per  rimuovere  tempestivamente  gli
effetti pregiudizievoli per l'interesse pubblico e per assicurare  il
risanamento dell'ente locale; 
  Visto l'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267; 
  Vista la proposta del Ministro dell'interno, la  cui  relazione  e'
allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante; 
  Vista la deliberazione del Consiglio dei ministri,  adottata  nella
riunione del 24 marzo 2017; 
 
                              Decreta: 
 
                               Art. 1 
 
  La gestione del comune di Lavagna  (Genova)  e'  affidata,  per  la
durata di diciotto mesi, alla commissione straordinaria comnosta da: 
    dott. Paolo D'Attilio - prefetto; 
    dott. Gianfranco Parente - viceprefetto aggiunto; 
    dott. Raffaele Sarnataro - dirigente Area 1.