IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Visto il proprio decreto in data 3 febbraio 2017 con il quale, ai sensi del combinato disposto di cui all'art. 52, comma 2, e 141 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, il consiglio comunale di Gioia Tauro (Reggio Calabria), rinnovato nel corso delle consultazioni elettorali del 31 maggio 2015, e' stato sciolto a causa di una mozione di sfiducia nei confronti del sindaco, approvata con delibera consiliare n. 38 del 23 dicembre 2016; Considerato che all'esito di approfonditi accertamenti sono emerse forme di ingerenza della criminalita' organizzata che hanno esposto l'amministrazione a pressanti condizionamenti, compromettendo il buon andamento e l'imparzialita' dell'attivita' comunale; Rilevato, altresi', che la permeabilita' dell'ente ai condizionamenti esterni della criminalita' organizzata ha arrecato grave pregiudizio per gli interessi della collettivita' e ha determinato la perdita di credibilita' dell'istituzione locale; Ritenuto che, al fine di porre rimedio alla situazione di grave inquinamento e deterioramento dell'amministrazione comunale, si rende necessario l'intervento dello Stato mediante un commissariamento di adeguata durata per rimuovere gli effetti pregiudizievoli per l'interesse pubblico ed assicurare il risanamento dell'ente; Visto l'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267; Vista la proposta del Ministro dell'interno, la cui relazione e' allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante; Vista la deliberazione del Consiglio dei ministri, adottata nella riunione dell'11 maggio 2017; Decreta: Art. 1 La gestione del comune di Gioia Tauro (Reggio Calabria) e' affidata, per la durata di diciotto mesi, ad una commissione straordinaria composta da: dott.ssa Franca Tancredi - viceprefetto; dott. Vito Turco - viceprefetto aggiunto; dott. Berardino Nuovo - funzionario economico finanziario.