IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 
 
  Visto il proprio decreto, in data 3 febbraio 2017, con il quale, ai
sensi  dell'art.  141,  comma  1,  lettera  b),  n.  2  del   decreto
legislativo 18 agosto 2000, n. 267, il  consiglio  comunale  di  Bova
Marina e' stato sciolto  a  causa  delle  dimissioni  rassegnate  dal
sindaco; 
  Considerato  che,  all'esito  di  approfonditi  accertamenti,  sono
emerse forme di ingerenza della criminalita'  organizzata  che  hanno
esposto l'ente locale a pressanti condizionamenti, compromettendo  il
buon andamento e l'imparzialita' dell'attivita' comunale; 
  Rilevato,   altresi',   che   la   permeabilita'    dell'ente    ai
condizionamenti esterni della criminalita'  organizzata  ha  arrecato
grave  pregiudizio  per  gli  interessi  della  collettivita'  e   ha
determinato la perdita di credibilita' dell'istituzione locale; 
  Ritenuto che, al fine di porre rimedio  alla  situazione  di  grave
inquinamento e deterioramento dell'ente locale, si  rende  necessario
l'intervento dello Stato mediante  un  commissariamento  di  adeguata
durata per rimuovere  gli  effetti  pregiudizievoli  per  l'interesse
pubblico ed assicurare il risanamento dell'ente locale; 
  Visto l'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267; 
  Vista la proposta del Ministro dell'interno, la  cui  relazione  e'
allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante; 
  Vista la deliberazione del Consiglio dei ministri,  adottata  nella
riunione dell'11 maggio 2017; 
 
                              Decreta: 
 
                               Art. 1 
 
  La  gestione  del  comune  di  Bova  Marina  (Reggio  Calabria)  e'
affidata,  per  la  durata  di  diciotto   mesi,   alla   commissione
straordinaria composta da: 
    dott. Salvatore Caccamo - viceprefetto; 
    dott. Alberto Grassia - viceprefetto aggiunto; 
    dott. Vito Laino - funzionario economico finanziario.