IL MINISTRO 
                      DELLO SVILUPPO ECONOMICO 
 
  Visto il decreto legislativo 31  marzo  1998,  n.  123,  pubblicato
nella Gazzetta Ufficiale  n.  99  del  30  aprile  1998,  recante  le
«Disposizioni per la razionalizzazione degli interventi  di  sostegno
pubblico alle imprese, a norma dell'art.  4,  comma  4,  lettera  c),
della legge 15 marzo 1997, n. 59»; 
  Visto il decreto-legge 12 settembre 2014, n.  133,  convertito  con
modificazioni dalla legge 11 novembre 2014, n. 164,  recante  «Misure
urgenti per l'apertura dei cantieri,  la  realizzazione  delle  opere
pubbliche,  la  digitalizzazione  del   Paese,   la   semplificazione
burocratica, l'emergenza del dissesto idrogeologico e per la  ripresa
delle attivita' produttive», e in particolare l'art. 30, che  prevede
l'adozione di un Piano di promozione straordinaria del Made in  Italy
(di seguito Piano) e per l'attrazione degli investimenti in Italia; 
  Visto il comma 2, lettera i) e il comma 4 del predetto art.  30,  i
quali prevedono interventi finalizzati al rafforzamento organizzativo
delle start up nonche' delle  micro,  piccole  e  medie  imprese,  in
particolare attraverso l'erogazione di contributi a fondo perduto  in
forma di voucher destinati, nel  rispetto  del  regolamento  (UE)  n.
1407/2013  sugli  aiuti  «de  minimis»,  all'acquisizione  di  figure
professionali specializzate nei processi  di  internazionalizzazione,
sulla base di quanto previsto a seguito dell'emanazione di un decreto
del  Ministero  dello  sviluppo   economico   recante   i   requisiti
soggettivi, i criteri e le modalita' per la concessione  dei  voucher
dianzi richiamati; 
  Visto il decreto del Ministro dello sviluppo economico del 14 marzo
2015, registrato dalla Corte dei conti il 30 marzo 2015 con n.  1018,
che,  d'intesa  con  il  Ministero  degli  affari  esteri   e   della
cooperazione internazionale e il Ministero delle  politiche  agricole
alimentari e forestali, attua il Piano triennale; 
  Vista la legge dell'11 dicembre 2016, n.  232  (Legge  di  bilancio
2017), che per l'anno 2017 ha stanziato 150 milioni di  euro  per  la
realizzazione del Piano; 
  Visto il decreto interministeriale del 13 aprile  2017,  registrato
dalla Corte dei conti il 31 maggio 2017, fg. 558, che, nel  ripartire
lo stanziamento sopra richiamato, assegna  euro  20.000.000,00,  come
previsto dal Piano, alla concessione di contributi a fondo perduto in
forma di voucher, finalizzati al  rafforzamento  organizzativo  delle
start up nonche'  delle  piccole  e  medie  imprese,  rinviandone  la
disciplina attuativa ad un  successivo  decreto  del  Ministro  dello
sviluppo economico; 
  Vista la definizione di micro, piccola e media impresa di cui  alla
raccomandazione della Commissione europea 2003/361/CE  del  6  maggio
2003  e  all'allegato  1  al  regolamento  (UE)  n.  651/2014   della
Commissione del 17 giugno 2014, nonche' al decreto del Ministro delle
attivita'  produttive  18  aprile  2005,  pubblicato  nella  Gazzetta
Ufficiale della Repubblica italiana del  12  ottobre  2005,  n.  238,
recante l'adeguamento dei criteri di individuazione delle  piccole  e
medie imprese alla disciplina comunitaria; 
  Visto il regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del
Consiglio del 17 dicembre 2013, recante disposizioni comuni sul Fondo
europeo di sviluppo  regionale  (FESR),  sul  Fondo  sociale  europeo
(FSE), sul Fondo di coesione,  sul  Fondo  europeo  agricolo  per  lo
sviluppo rurale (FEASR) e sul Fondo europeo per gli affari  marittimi
e la pesca (FEAMP) e  disposizioni  generali  sul  Fondo  europeo  di
sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di  coesione
e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che abroga
il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio; 
  Visto il regolamento (UE) n. 1301/2013 del Parlamento europeo e del
Consiglio del 17 dicembre 2013, relativo al Fondo europeo di sviluppo
regionale (FESR) e a disposizioni specifiche concernenti  l'obiettivo
«Investimenti a favore  della  crescita  e  dell'occupazione»  e  che
abroga il regolamento (CE) n. 1080/2006; 
  Visto il regolamento (CE) n. 1407/2013  della  Commissione  del  18
dicembre 2013, relativo all'applicazione degli articoli 107 e 108 del
Trattato  sul  Funzionamento  dell'Unione  europea  agli   aiuti   di
importanza minore «de minimis», pubblicato in GUUE serie L n. 352 del
24 dicembre 2013; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri  n.  158
del 5 dicembre 2013, recante il «Regolamento  di  organizzazione  del
Ministero dello sviluppo economico» e,  in  particolare,  l'art.  16,
comma 1, lettera n), che attribuisce alla Direzione generale per  gli
incentivi alle imprese l'«esercizio delle funzioni  di  autorita'  di
gestione  dei  programmi  operativi  nazionali  finanziati   con   il
contributo  dei  Fondi  strutturali  europei  nella  titolarita'  del
Ministero»; 
  Visto  l'Accordo  di  partenariato  per  l'Italia,   adottato   con
decisione della Commissione  europea  C(2014)  8021  finale,  del  29
ottobre 2014; 
  Visto il Programma operativo  nazionale  Imprese  e  competitivita'
2014-2020 FESR, adottato  con  decisione  della  Commissione  europea
C(2015) 4444 finale del 23 giugno  2015,  successivamente  modificato
con decisione C(2015) 8450 finale del 24 novembre 2015; 
  Visto, in particolare, l'Asse III - Competitivita'  PMI,  Priorita'
di investimento: 3b  -  Sviluppare  e  realizzare  nuovi  modelli  di
attivita'  per  le  piccole  e  medie  imprese,  in  particolare  per
l'internazionalizzazione  -  Azione  3.4.1  «Progetti  di  promozione
dell'export destinati a imprese e loro forme aggregate individuate su
base territoriale o settoriale»; 
  Visti  i  criteri  di  selezione  delle  operazioni  del  Programma
operativo  nazionale  «Imprese  e  competitivita'»  2014-2020   FESR,
approvati dal Comitato di sorveglianza con procedura  scritta  il  16
dicembre 2015; 
  Visto il decreto del Ministero dello sviluppo economico  15  maggio
2015, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 19 giugno 2015, n. 140,
recante disposizioni per la concessione di contributi a fondo perduto
in  forma  di  voucher  finalizzati   all'acquisizione   di   servizi
consulenziali a supporto dei processi di internazionalizzazione delle
start-up nonche' delle micro, piccole e medie imprese; 
  Visto il  decreto  del  direttore  generale  per  le  politiche  di
internazionalizzazione e la promozione degli  scambi  del  23  giugno
2015, recante  i  termini  per  la  presentazione  delle  domande  di
assegnazione  del  «voucher   internazionalizzazione»,   nonche'   le
modalita' di concessione ed erogazione delle agevolazioni; 
  Visto il  decreto  del  direttore  generale  per  le  politiche  di
internazionalizzazione e la promozione degli scambi del 1°  settembre
2015, riportante  l'elenco  delle  societa'  fornitrici  abilitate  a
fornire  i  servizi   per   l'internazionalizzazione   alle   imprese
beneficiarie del voucher di cui al decreto ministeriale del 15 maggio
2015; 
  Visti gli elenchi riportanti le societa' beneficiarie del  suddetto
voucher di cui al decreto del direttore generale per le politiche  di
internazionalizzazione e la promozione degli scambi del  16  novembre
2015 e ai decreti dirigenziali della Divisione  V  -  Partenariati  e
strumenti finanziari  per  l'internazionalizzazione  del  25  gennaio
2016, 15 febbraio 2016 e 20 maggio 2016; 
  Visto il decreto dei Ministri dell'economia e delle finanze e dello
sviluppo economico 20 febbraio 2014, n. 57, recante le  modalita'  da
adottare per tener conto del  rating  di  legalita'  attribuito  alle
imprese ai fini della concessione di  finanziamenti  da  parte  delle
pubbliche amministrazioni, ai sensi del citato art. 5-ter,  comma  1,
del decreto-legge n. 1 del 2012; 
  Visto il decreto-legge 18 ottobre 2012,  n.  179,  convertito,  con
modificazioni, dall'art. 1, comma 1, della legge 17 dicembre 2012, n.
221 e successive modificazioni  e  integrazioni  e,  in  particolare,
l'art. 25, che disciplina  le  imprese  aventi  natura  di  «start-up
innovativa»; 
  Visto il decreto-legge 24  gennaio  2015,  n.  3,  convertito,  con
modificazioni,  della  legge  24  marzo  2015,  n.  33  e  successive
modificazioni  e  integrazioni  e,  in  particolare,  l'art.  4,  che
disciplina le imprese aventi natura di «PMI innovativa»; 
 
                              Decreta: 
 
                               Art. 1 
 
 
                             Definizioni 
 
  a) «Ministero»: Ministero dello sviluppo economico; 
  b)   «DGPIPS»:   Direzione   generale   per   le    politiche    di
internazionalizzazione e la promozione degli scambi del Ministero; 
  c) «Regolamento  GBER»:  il  regolamento  (UE)  n.  651/2014  della
Commissione del 17 giugno 2014, pubblicato nella  Gazzetta  Ufficiale
dell'Unione europea L 187 del 26 giugno 2014; 
  d) «Regolamento de minimis»: regolamento (UE)  n.  1407/2013  della
Commissione  del  18  dicembre  2013,  recante  la   disciplina   per
l'applicazione  degli  articoli  107   e   108   del   Trattato   sul
funzionamento dell'Unione europea agli aiuti «de minimis», pubblicato
nella Gazzetta Ufficiale  dell'Unione  europea  n.  L  352/1  del  24
dicembre 2013; 
  e)  «PON  I  &  C»:  Programma  operativo  nazionale   «Impresa   e
competitivita'»  2014-2020  FESR  -  Asse  III  «Competitivita'  PMI»
Priorita' di investimento: 3b - Sviluppare e realizzare nuovi modelli
di attivita' per le PMI, in particolare per  l'internazionalizzazione
- Azione  3.4.1  «Progetti  di  promozione  dell'export  destinati  a
imprese e loro forme aggregate individuate  su  base  territoriale  o
settoriale»; 
  f) «TEM»: figura  professionale  specializzata  nell'erogazione  di
servizi   volti   a   facilitare   e   sostenere   i   processi    di
internazionalizzazione d'impresa; 
  g) «PMI»: impresa/e di dimensione micro, piccola e media, per  come
definita/e all'allegato n. 1 del Regolamento GBER e nel  decreto  del
Ministro delle attivita' produttive 18 aprile 2005, pubblicato  nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana del 12 ottobre 2005,  n.
238; 
  h) «contratto di rete»:  contratto  sottoscritto  tra  due  o  piu'
soggetti imprenditoriali, ai sensi dell'art. 3,  comma  4-quater  del
decreto-legge del 10 febbraio 2009, n. 5, convertito  dalla  legge  9
aprile 2009, n. 33 e ss.mm.ii.; 
  i) «soggetto/i proponente/i»:  PMI  ovvero  aggregazione/i  di  PMI
costituita/e attraverso la stipula  di  un  contratto  di  rete,  che
presentano istanza di accesso alle agevolazioni a valere sul presente
decreto; 
  j) «soggetti/o beneficiari/o»:  soggetti/o  proponenti/e  ammessi/o
alle agevolazioni a valere sul presente decreto; 
  k) «societa' di temporary export management»: societa' di  capitali
accreditate  a  fornire,  per  il  tramite  dei   TEM,   servizi   di
accompagnamento ai processi di  internazionalizzazione  d'impresa  ai
soggetti beneficiari del presente intervento agevolativo; 
  l)  «regioni  meno  sviluppate»:  Basilicata,  Calabria,  Campania,
Puglia, e Sicilia; 
  m) «elenchi beneficiari»: elenchi di cui  al  decreto  direttoriale
del 16 novembre 2015, nonche' ai decreti dirigenziali del 25  gennaio
2016, 15 febbraio 2016 e  20  maggio  2016,  riportanti  le  societa'
beneficiarie delle agevolazioni di cui  al  decreto  ministeriale  15
maggio 2015; 
  n)  «start-up  innovative»:  imprese  definite  all'art.   25   del
decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito  con  modificazioni
dalla legge 17 dicembre 2012,  n.  221,  ed  iscritte  nella  sezione
speciale del registro delle imprese di cui al comma  8  del  suddetto
art. 25; 
  o) «PMI innovative»: imprese definite all'art. 4 del  decreto-legge
24 gennaio 2015, n. 3, convertito con modificazioni  dalla  legge  24
marzo 2015, n. 33, ed iscritte nella sezione  speciale  del  registro
delle imprese di cui al comma 2 del suddetto art. 4; 
  p)  «rating  di  legalita'»:  certificazione   istituita   con   il
decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, convertito,  con  modificazioni,
dalla legge 24 marzo 2012, n. 27, le cui  modalita'  di  attribuzione
alle imprese  sono  disciplinate  dalla  delibera  n.  24075  del  14
novembre 2012 dell'Autorita' garante della concorrenza.