IL COMITATO INTERMINISTERIALE 
                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA 
 
  Visto il decreto legislativo del 18 aprile 2016, n. 50 e successive
modificazioni che ha abrogato e sostituito il decreto legislativo del
12 aprile 2006, n. 163, e successive modificazioni: 
    a) l'art. 200, comma  3,  che  prevede  che,  in  sede  di  prima
individuazione delle infrastrutture e degli  insediamenti  prioritari
per lo sviluppo del Paese, il Ministro  delle  infrastrutture  e  dei
trasporti effettua una ricognizione  di  tutti  gli  interventi  gia'
compresi negli strumenti di pianificazione e programmazione, comunque
denominati, vigenti alla data  di  entrata  in  vigore  del  medesimo
decreto legislativo, all'esito della quale lo stesso Ministro propone
l'elenco degli interventi da inserire nel primo Documento Pluriennale
di Pianificazione (DPP) di cui al  decreto  legislativo  del  29  del
dicembre 2011, n. 228, che sostituisce tutti i predetti strumenti; 
    b) l'art. 201, comma 9, che prevede  che,  fino  all'approvazione
del primo DPP, valgono  come  programmazione  degli  investimenti  in
materia di infrastrutture e trasporti gli strumenti di pianificazione
e programmazione e  i  piani,  comunque  denominati,  gia'  approvati
secondo le procedure vigenti alla data di  entrata  in  vigore  dello
stesso decreto legislativo  o  in  relazione  ai  quali  sussiste  un
impegno assunto con i competenti organi dell'Unione europea; 
    c) l'art. 214, comma 2, lettera d) e f),  in  base  al  quale  il
Ministero  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti   provvede   alle
attivita' di supporto  a  questo  Comitato  per  la  vigilanza  sulle
attivita' di affidamento da parte dei soggetti aggiudicatori e  della
successiva realizzazione delle infrastrutture  e  degli  insediamenti
prioritari per  lo  sviluppo  del  Paese  e  cura  l'istruttoria  sui
progetti di fattibilita' e  definitivi,  anche  ai  fini  della  loro
sottoposizione alla deliberazioni  di  questo  Comitato  in  caso  di
infrastrutture e insediamenti prioritari per lo sviluppo  del  paese,
proponendo allo stesso le eventuali prescrizioni  per  l'approvazione
del progetto; 
    d) l'art. 214, comma  11,  che  prevede  che  in  sede  di  prima
applicazione restano comunque validi  gli  atti  ed  i  provvedimenti
adottati e sono fatti  salvi  gli  effetti  prodotti  ed  i  rapporti
giuridici sorti sulla base dell'art. 163 del decreto  legislativo  n.
163 del 2006; 
    e) l'art. 216, commi 1, 1-bis  e  27,  che,  fatto  salvo  quanto
previsto nel citato decreto legislativo n. 50 del 2016,  stabiliscono
rispettivamente che: 
      1) lo stesso decreto legislativo n. 50 del 2016 si applica alle
procedure e ai contratti per i quali i bandi  o  avvisi  con  cui  si
indice  la  procedura  di  scelta  del  contraente  siano  pubblicati
successivamente alla data della sua entrata in vigore; 
      2)  per  gli  interventi  ricompresi  tra   le   infrastrutture
strategiche  gia'  inseriti   negli   strumenti   di   programmazione
approvati, e per i quali  la  procedura  di  valutazione  di  impatto
ambientale sia gia' stata avviata alla data di entrata in vigore  del
suddetto decreto legislativo,  i  relativi  progetti  sono  approvati
secondo la disciplina previgente; 
      3) le procedure per la valutazione di impatto ambientale  delle
grandi opere avviate alla data di  entrata  in  vigore  del  suddetto
decreto legislativo  n.  50  del  2016  secondo  la  disciplina  gia'
prevista dagli articoli 182, 183, 184 e  185  di  cui  al  previgente
decreto legislativo n. 163 del 2006,  sono  concluse  in  conformita'
alle disposizioni e alle attribuzioni di competenza vigenti all'epoca
del predetto avvio e le medesime procedure trovano applicazione anche
per le varianti; 
  Visto  il  decreto  legislativo  del  12  aprile  2006,   n.   163,
concernente il «Codice dei  contratti  pubblici  relativi  a  lavori,
servizi e  forniture  in  attuazione  delle  direttive  2004/17/CE  e
2004/18/CE»,  e  successive  modificazioni  ed  in  particolare   gli
articoli 166 e 167; 
  Considerato che la proposta all'esame, alla luce delle  sopracitate
disposizioni e, in particolare, di quanto  previsto  al  citato  art.
216, commi 1, 1-bis e 27, del predetto decreto legislativo n. 50  del
2016, risulta ammissibile all'esame di questo Comitato e ad essa sono
applicabili le disposizioni del previgente decreto legislativo n. 163
del 2006; 
  Vista la delibera del 25  luglio  2003,  n.  63,  pubblicata  nella
Gazzetta Ufficiale n. 248 del 2003, con la quale questo  Comitato  ha
formulato, tra l'altro, indicazioni di  ordine  procedurale  riguardo
alle attivita' di supporto che il Ministero  delle  infrastrutture  e
dei  trasporti  e'  chiamato  a  svolgere  ai  fini  della  vigilanza
sull'esecuzione delle opere prioritarie per lo sviluppo del Paese; 
  Visto il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei  trasporti
del 9 giugno  2015,  n.  194,  e  successive  modificazioni,  che  ha
soppresso la Struttura tecnica  di  missione  istituita  con  decreto
dello stesso Ministro del 10 febbraio  2003,  n.  356,  e  successive
modificazioni, attribuendo i compiti di cui all'art. 3  del  medesimo
decreto alle direzioni generali competenti del Ministero, alle  quali
e' demandata la responsabilita'  di  assicurare  la  coerenza  tra  i
contenuti della relazione istruttoria e la relativa documentazione  a
supporto; 
  Visti gli articoli 7 e seguenti della legge del 7 agosto  1990,  n.
241; 
  Visto, altresi', il decreto del Presidente della Repubblica  dell'8
giugno 2001, n.  327,  recante  il  testo  unico  delle  disposizioni
legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica
utilita', e successive modificazioni; 
  Vista la normativa vigente in materia di Codice unico  di  progetto
(CUP) e, in particolare: 
    a)  la  legge  16  gennaio  2003,  n.  3,  recante  «Disposizioni
ordinamentali in materia di pubblica amministrazione»  che,  all'art.
11, dispone che ogni progetto di investimento  pubblico  deve  essere
dotato di un CUP; 
    b)  la  legge  13  agosto  2010,  n.  136,  come  modificata  dal
decreto-legge   12   novembre   2010,   n.   187,   convertito,   con
modificazioni, dalla  legge  17  dicembre  2010,  n.  217,  che,  tra
l'altro,  definisce  le  sanzioni  applicabili  in  caso  di  mancata
apposizione del CUP sugli strumenti di pagamento; 
    c) la delibera del 27 dicembre 2002,  n.  143,  pubblicata  nella
Gazzetta Ufficiale n.  87  del  2003  e  la  relativa  errata-corrige
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale  n.  140  del  2003,  nonche'  la
delibera del 29 settembre 2004,  n.  24,  pubblicata  nella  Gazzetta
Ufficiale n. 276 del 2004, con le quali questo Comitato  ha  definito
il sistema per l'attribuzione del CUP e ha stabilito che il CUP  deve
essere riportato su tutti i  documenti  amministrativi  e  contabili,
cartacei  ed  informatici,  relativi  a  progetti   di   investimento
pubblico, e deve essere utilizzato nelle banche dati dei vari sistemi
informativi, comunque interessati ai suddetti progetti; 
  Vista la legge 17 maggio 1999, n. 144, che  all'art.  1,  comma  5,
istituisce presso questo Comitato il «Sistema di  monitoraggio  degli
investimenti   pubblici»   (MIP),   con   il   compito   di   fornire
tempestivamente  informazioni  sull'attuazione  delle  politiche   di
sviluppo e funzionale all'alimentazione  di  una  banca  dati  tenuta
nell'ambito di questo stesso Comitato; 
  Visto il decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 229,  concernente
«Attuazione dell'art. 30, comma 9, lettere e), f) e g),  della  legge
31 dicembre 2009, n. 196, in materia  di  procedure  di  monitoraggio
sullo  stato  di  attuazione  delle  opere  pubbliche,  di   verifica
dell'utilizzo dei finanziamenti nei tempi previsti e costituzione del
Fondo opere e del Fondo progetti»; 
  Vista  la  normativa  vigente  in  tema  di  controllo  dei  flussi
finanziari e, in particolare: 
    a) l'art. 36 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito,
con  modificazioni,  dalla  legge  11  agosto  2014,  n.   114,   che
regolamenta il monitoraggio  finanziario  dei  lavori  relativi  alle
infrastrutture strategiche e  insediamenti  produttivi  di  cui  agli
articoli 161, comma 6-bis e 176, comma  3,  lettera  e),  del  citato
decreto legislativo n. 163 del 2006, disposizione richiamata all'art.
203, comma 2, del citato decreto legislativo n. 50 del 2016; 
    b) la delibera di questo Comitato del 28  gennaio  2015,  n.  15,
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 155 del 2015, che  aggiorna  -
ai sensi del comma 3 del menzionato art. 36 del decreto-legge  n.  90
del 2014 - le modalita' di  esercizio  del  sistema  di  monitoraggio
finanziario di cui alla delibera del 5 maggio 2011, n. 45, pubblicata
nella Gazzetta Ufficiale n. 234 del 2011 e la relativa errata-corrige
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 281 del 2011; 
  Visto il decreto 14 marzo 2003 emanato dal  Ministero  dell'interno
di concerto con il Ministro della  giustizia  ed  il  Ministro  delle
infrastrutture e dei trasporti  e  successive  modificazioni,  ed  in
particolare  il  decreto  21  marzo  2017   emanato   dal   Ministero
dell'interno di concerto  con  il  Ministro  della  giustizia  ed  il
Ministro delle infrastrutture  e  dei  trasporti,  con  i  quali,  in
assenza  di  diversa  deliberazione  del  CIPE,  sono  adottati   gli
schemi-tipo  dei  protocolli  di  legalita'  definiti  dalla  vigente
normativa, nonche' restano valide le linee guida varate dal  Comitato
di Coordinamento per l'Alta Sorveglianza delle Grandi Opere  (CCASGO)
nella seduta del 27 ottobre 2004; 
  Visto l'art. 203 del citato decreto legislativo 50  del  2016  che,
istituendo il Comitato di Coordinamento per l'Alta Sorveglianza delle
Infrastrutture  e  degli  Insediamenti   Prioritari   (CCASIIP),   ha
assorbito  ed  ampliato  -  all'interno  di  quest'ultimo   Organismo
inter-istituzionale dello Stato - tutte le competenze del  previgente
CCASGO; 
  Vista la delibera del 21 dicembre 2001, n.  121,  pubblicata  nella
Gazzetta Ufficiale n. 51 del  2002,  supplemento  ordinario,  con  la
quale  questo  Comitato  ha  approvato  il  primo   Programma   delle
infrastrutture strategiche, che  include,  nell'ambito  dei  «Sistemi
urbani», la voce «Bologna metropolitana», e la delibera del 1° agosto
2014, n. 26, pubblicata nella  Gazzetta  Ufficiale  n.  3  del  2015,
supplemento ordinario, con  la  quale  questo  Comitato  ha  espresso
parere sull'XI Allegato infrastrutture  al  DEF  2013,  che  include,
nella  «Tabella  0  Programma  delle   infrastrutture   strategiche»,
nell'ambito  dell'infrastruttura  «Bologna  -   SFM   Metropolitano»,
l'intervento  «Bologna  -  SFM  Metropolitano  e  completamento   del
servizio metropolitano ferroviario e  della  filoviarizzazione  delle
linee portanti del trasporto pubblico urbano»; 
  Vista la delibera del 26 ottobre 2012,  n.  102,  pubblicata  nella
Gazzetta Ufficiale n. 72  del  2013  e  la  relativa  errata  corrige
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 7 giugno 2013, con  la  quale
questo Comitato ha approvato il progetto preliminare  dell'intervento
«Completamento  del  Servizio  Ferroviario  metropolitano   e   della
filoviarizzazione delle linee portanti del trasporto pubblico  urbano
di Bologna», con limite di spesa pari a 362,8  milioni  di  euro,  al
netto di IVA, e assegnato per  la  realizzazione  dell'intervento  il
finanziamento di 236,7 milioni di euro a valere sulle  disponibilita'
del capitolo 7060 del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti,
rivenienti dalle precedenti assegnazioni di questo  Comitato  di  cui
alle delibere  5  aprile  2007,  n.  16,  pubblicata  nella  Gazzetta
Ufficiale n. 117 del 2007, 31 gennaio 2008, n. 13,  pubblicata  nella
Gazzetta Ufficiale  n.  217  del  2008  e  31  luglio  2009,  n.  74,
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 47 del 2010; 
  Considerato che, al punto 3.1 della  citata  delibera  n.  102  del
2012, e' prescritto  che,  ai  fini  della  sottoposizione  a  questo
Comitato del progetto definitivo dell'intervento  in  esame,  avrebbe
dovuto  essere  perfezionato  un   Protocollo   d'intesa   tra   Rete
Ferroviaria  Italiana  S.p.A.  (RFI)  e  Comune   di   Bologna,   con
riferimento  agli  interventi   di   RFI   stessa   nell'ambito   del
completamento del sistema  delle  fermate  del  Servizio  ferroviario
metropolitano, e al punto 3.2 che, in occasione  della  richiesta  di
approvazione del progetto definitivo  dell'intervento,  il  Ministero
delle infrastrutture e dei trasporti avrebbe  dovuto  trasmettere  il
Piano Economico Finanziario (PEF)  aggiornato  dell'opera,  corredato
dal parere dell'Unita'  tecnica  finanza  di  progetto  (UTFP)  e  le
valutazioni dell'organismo competente di cui all'art. 8, comma 9-bis,
del  decreto-legge  18  ottobre  2012,  n.   179,   convertito,   con
modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221. 
  Considerato che il suddetto Ministero ha trasmesso, a corredo della
proposta, il protocollo d'intesa per la «Realizzazione  del  progetto
relativo al servizio di trasporto  pubblico  integrato  metropolitano
bolognese,  mediante  interventi  di   completamento   del   servizio
ferroviario  metropolitano  e  della  filoviarizzazione  delle  linee
portanti del trasporto pubblico urbano», sottoscritto tra  il  Comune
di Bologna, RFI e Trasporto Passeggeri Emilia Romagna  S.p.A.  (TPER)
in data 16 luglio 2015, nel quale sono individuati gli interventi  di
competenza diretta di RFI nell'ambito del completamento  del  sistema
delle fermate del Servizio Ferroviario Metropolitano  (SFM)  e  delle
relative opere di accessibilita', con i relativi costi, finanziamenti
e   contributi,   e   sono   regolamentati   gli   aspetti   formali,
procedimentali  e   le   competenze   delle   parti,   in   relazione
all'ammontare e alle modalita' di trasferimento dei  finanziamenti  e
alla rendicontazione finanziaria delle spese sostenute; 
  Considerato che l'intervento in esame e'  ricompreso  nella  Intesa
generale quadro tra Governo e Regione Emilia Romagna, sottoscritta il
19 aprile 2013; 
  Considerato che questo Comitato aveva approvato  il  «completamento
del servizio  ferroviario  metropolitano  e  della  filoviarizzazione
delle linee portanti del trasporto pubblico urbano  di  Bologna»  con
delibera del 14 febbraio 2014, n. 3, e che  tale  delibera  e'  stata
ritirata con nota del DIPE n. 3374 del 4 agosto 2014  a  seguito  dei
rilievi sollevati nella relazione della  Corte  dei  conti  con  nota
022828 del 30 luglio n. 2014; 
  Vista la nota del 13 ottobre 2015, n. 7096, con  cui  il  Ministero
delle  infrastrutture  e  dei  trasporti  ha  richiesto   all'Ufficio
Tecnica-Finanza di Progetto (UTFP) il  parere,  sul  Piano  economico
finanziario dell'opera aggiornato alla luce del progetto  definitivo,
di cui al punto 3.2 della citata delibera n. 102 del 2012; 
  Considerato che l'art. 1, comma 589, della legge  del  28  dicembre
2015, n. 208 (legge di stabilita' 2016),  ha  soppresso  la  suddetta
UTFP trasferendo le relative funzioni e  competenze  al  Dipartimento
per la programmazione e il  coordinamento  della  politica  economica
della Presidenza del Consiglio dei ministri (DIPE) e specificando che
i richiami all'UTFP contenuti in  atti  normativi  devono  intendersi
riferiti al predetto Dipartimento; 
  Vista la nota del 16 febbraio 2016, n. 836, con la quale  il  DIPE,
ha trasmesso al Ministero delle infrastrutture  e  dei  trasporti  il
richiesto parere sul PEF aggiornato dell'intervento; 
  Vista la proposta di cui alla nota del 5 febbraio  2016,  n.  4775,
con la quale il Ministero delle infrastrutture  e  dei  trasporti  ha
chiesto l'inserimento all'ordine  del  giorno  della  prima  riunione
utile di questo Comitato dell'approvazione  del  progetto  definitivo
dell'intervento «Progetto integrato della mobilita' bolognese per  il
completamento  del  servizio  ferroviario  metropolitano  e  per   la
filoviarizzazione  delle  linee  portanti  del   trasporto   pubblico
urbano», trasmettendo la relativa  documentazione  istruttoria  e  le
successive note del 26 febbraio 2016, n. 1520, dell'8 marzo 2016,  n.
1793 e del 17 marzo 2016, numeri 2072 e 2089 con le quali il suddetto
Ministero ha trasmesso integrazioni e chiarimenti istruttori; 
  Considerato che tale proposta e' stata gia' oggetto della  delibera
di questo Comitato, del 1° maggio 2016, n. 20, e che tale delibera e'
stata annullata a seguito della mancata registrazione da parte  della
Corte  dei  Conti  poiche'  la  stessa  con   la   deliberazione   n.
SCCLEG/14/2016  ha  ritenuto  che  «pur  condividendo  l'impostazione
dell'Amministrazione  secondo  la   quale   un'opera   debba   essere
realizzata in tutte le sue componenti per la completa  funzionalita',
non ritiene conforme a legge che le risorse statali ex lege 443/2001,
vengano utilizzate - in modo preponderante  -  per  la  fornitura  di
materiale rotabile e imputate sul capitolo 7060, le cui risorse  sono
destinate alla progettazione e realizzazione di opere strategiche»; 
  Considerato che con nota del Ministero delle infrastrutture  e  dei
trasporti 21 dicembre 2017,  n.  48241,  il  Capo  di  Gabinetto  del
medesimo Ministero, conferma che sia necessario avviare  il  progetto
in  maniera  integrata  e  ritiene  sia  superabile   la   criticita'
riscontrata in passato con la deliberazione della Corti dei conti  n.
SCCLEG/14/2016,  cio'  anche  alla  luce  delle   recenti   modifiche
normative approvate e in fase di definizione; 
  Visto il disegno di legge di bilancio  2018,  nel  testo  approvato
dalla Camera dei Deputati in data odierna e trasmesso in pari data al
Senato della Repubblica - A.S. 2960-B, che, al comma  1086  dell'art.
1, prevede che «le risorse destinate  agli  interventi  di  cui  alla
legge 21 dicembre 2001, n. 443, possono essere utilizzate  anche  per
il finanziamento dei sistemi di trasporto rapido di  massa,  compreso
il materiale rotabile»  e,  al  comma  1085  del  medesimo  articolo,
prevede inoltre che "«all'art. 1, comma 228, della legge 23  dicembre
2014, n. 190, al primo periodo,  le  parole:  "in  costruzione"  sono
sostituite dalle seguenti: "e  alle  linee  tramviarie,  compreso  il
materiale rotabile"»; 
  Preso atto delle risultanze dell'istruttoria svolta  dal  Ministero
delle infrastrutture e dei trasporti, e in particolare che: 
    sotto l'aspetto tecnico-procedurale: 
      a) il progetto, approvato con la suddetta  delibera  di  questo
Comitato n. 102 del 2012, e' basato sui presupposti dell'interscambio
modale tra sistema di trasporto su ferro e su gomma, con  l'obiettivo
di  migliorare  l'offerta  del  servizio  medesimo,  di  ridurre   le
emissioni di agenti inquinanti nell'atmosfera, di  intervenire  sulla
sede stradale al fine di eliminare  le  situazioni  che  limitano  la
velocita' commerciale e la  regolarita'  del  servizio  di  Trasporto
Pubblico  Locale  (TPL)  e  garantire  la  messa   in   sicurezza   e
l'accessibilita' alla rete all'utenza pedonale. Piu' dettagliatamente
l'intervento prevede: 
        1. la riorganizzazione ed  il  potenziamento  della  rete  di
trasporto pubblico urbano mediante lo sviluppo del sistema filoviario
esistente con la fornitura di n. 55 nuovi filobus; 
        2. l'implementazione del  Sistema  Ferroviario  metropolitano
(SFM), con il completamento del  sistema  delle  fermate  interne  al
Comune di Bologna,  con  la  realizzazione  delle  fermate  Prati  di
Caprara, Zanardi, Borgo Panigale Scala, San Vitale -  Rimesse  e  con
l'adeguamento delle fermate San Ruffillo e Fiera, la loro connessione
plurimodale con il tessuto urbano mediante la  realizzazione  di  una
serie   di   opere   di   miglioramento    dell'accessibilita',    la
riconoscibilita' delle stazioni  del  SFM  e  l'ammodernamento  e  il
completamento della rete; 
        3.  per  quanto  riguarda   il   II   lotto   che   comprende
l'interramento della tratta  urbana  SFM"  Bologna-Portomaggiore,  il
Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti fa presente  che  esso
dovra' seguire l'iter istruttorio che prevede il parere da parte  del
Comitato Tecnico Permanente per la sicurezza dei sistemi di trasporto
ad impianti fissi, istituito con decreto ministeriale del 30  gennaio
2013, n. 27; 
    b) rispetto al progetto preliminare, nel progetto  definitivo  il
percorso della filovia e'  stato  modificato  in  9  aree,  risultano
spostate  3  sottostazioni  elettriche  e  sono  state  eliminate   2
sottostazioni elettriche e che le modifiche  apportate  non  assumono
rilievo localizzativo e non interessano  nessuna  area  o  proprieta'
privata non prevista dal progetto preliminare; 
    c) il responsabile unico del procedimento (RUP) di TPER, in  data
23  aprile  2014,  ha  dato  pubblicita'  all'avviso  di  avvio   del
procedimento di approvazione del progetto definitivo dell'intervento,
anche ai fini della dichiarazione di pubblica utilita', attraverso  i
quotidiani «Repubblica» e «Il Resto del Carlino»,  sul  sito  web  di
TPER, sul Bollettino ufficiale della Regione Emilia Romagna  (BUR)  e
mediante raccomandate  alle  ditte  interessate,  e  al  deposito  in
visione al  pubblico  per  sessanta  giorni  dei  relativi  elaborati
tecnici presso la stessa TPER; 
    d) in data 23 luglio  2014  il  soggetto  aggiudicatore  TPER  ha
trasmesso al Ministero  il  progetto  definitivo  dell'intervento  in
approvazione, presentato agli enti e societa' interessate al progetto
medesimo, ovvero la Regione Emilia Romagna, la Provincia di  Bologna,
i Comuni di Bologna e Casalecchio di Reno,  Ferrovie  Emilia  Romagna
s.r.l. (FER), l'Agenzia per la mobilita'  ed  il  trasporto  pubblico
locale del Comune di Bologna Reti e Mobilita'  s.r.l.  (SRM)  e  Rete
ferroviaria italiana S.p.A. (RFI); 
    e)  nel  2012,  in  occasione  dell'approvazione   del   progetto
preliminare la Provincia di Bologna, con nota del 25 luglio 2012,  n.
119610, aveva dichiarato l'esclusione del progetto dalle procedure di
valutazione  di  impatto  ambientale  (VIA)  o  di   screening,   non
rientrando il medesimo progetto nelle fattispecie di cui  alla  legge
regionale 18 maggio 1999, n. 9; 
    f) il 22 luglio  2015  il  Comitato  tecnico  permanente  per  la
sicurezza dei sistemi di trasporto ad impianti fissi, con voto n. 58,
ha espresso  il  proprio  parere  tecnico  economico  favorevole  sul
progetto  definitivo,   subordinatamente   ad   alcune   prescrizioni
formulate in sede di  istruttoria  dalla  direzione  generale  per  i
sistemi di trasporto ad impianti fissi e il trasporto pubblico locale
del Ministero; 
    g) con nota dell'1 aprile  2016,  n.  1721,  il  Ministero  delle
infrastrutture e dei trasporti ha trasmesso il  parere  positivo  con
prescrizioni della Soprintendenza  belle  arti  e  paesaggio  per  le
province di Bologna, Modena, Reggio Emilia e Ferrara n. 5885  del  24
marzo 2016, relativo all'intervento in esame; 
    h) per quanto  riguarda  la  verifica  preventiva  dell'interesse
archeologico, e l'applicazione al progetto in oggetto degli  articoli
95 e 96 e  dell'art.  38,  comma  3,  dell'Allegato  XXI  al  decreto
legislativo n. 163 del 2006, il Ministero precisa che gli  interventi
nella  loro  generalita'  prevedono  di  intaccare   solo   in   modo
superficiale il terreno interessato dai cantieri,  in  quanto  questi
ultimi riguardano realizzazione di banchine  ferroviarie,  fermate  e
impianti filoviari e opere stradali di profondita' limitata e per  la
maggior parte di tipo puntuale; 
    i) il Ministero ha trasmesso, come allegato  12  della  relazione
istruttoria, la nota n. 64202 del 15 aprile 2015 di TPER dalla  quale
risultano ottemperate le prescrizioni e raccomandazioni di  cui  alla
suddetta delibera CIPE n. 102 del 2012; 
    j) per quanto riguarda il II lotto, il cui  esame  e'  ancora  in
fase preliminare presso  il  Ministero  delle  infrastrutture  e  dei
trasporti, esso  prevede  l'interramento  della  tratta  urbana  SFM2
Bologna-Portomaggiore; 
    k) gli elaborati  progettuali  includono  la  «Planimetria  delle
interferenze»  l'indicazione  delle  medesime,  e  che  il  Ministero
precisa che: 
      1. le interferenze di  tipo  puntuale  connesse  all'infissione
pali sono risolvibili  con  protezioni  locali  degli  stessi  o  con
limitati spostamenti localizzati; 
      2. i rifacimenti del pacchetto stradale  (strade,  marciapiedi,
ecc.) non comportano interferenze in quanto i  sotto  servizi  devono
essere realizzati a profondita' superiori ad 1 m dal piano stradale; 
      3.  le  localizzazioni   delle   sotto   stazioni   elettriche,
costruzioni interrate profonde, sono state individuate con  gli  Enti
gestori in modo da non determinare interferenze; 
      4. gli interventi connessi con la realizzazione  delle  Fermate
SFM saranno eseguiti a cura di RFI nel  proprio  sedime  ferroviario,
cosi'  come  per  gli  interventi  relativi  alla  realizzazione  dei
sottopassi Bencivenni e Fiera e agli interventi relativi al  Progetto
Riconoscibilita'; 
      5. non e'  stato  redatto,  alla  luce  di  quanto  sopra,  uno
specifico «Piano di Risoluzione Interferenze» ai sensi dell'art.  170
del decreto legislativo n. 163/2006, ma le interferenze localizzative
verranno risolte attraverso limitati spostamenti delle opere; 
      6. il progetto approvato dalla Regione Emilia Romagna e'  stato
inviato dalla Societa' TPER - quale soggetto beneficiario e attuatore
individuato dalla Regione Emilia Romagna - con nota  n.  9282  del  7
giugno 2017, al Ministero per la valutazione di competenza; 
      7. il Ministero, con nota n. RU 5004 del  12  luglio  2017,  ha
richiesto  alla  Societa'  TPER,  integrazioni  e   chiarimenti   sul
progetto, con particolare riferimento agli elaborati economici e alla
verifica e validazione dello stesso  secondo  la  prevista  normativa
vigente del settore; 
      8. la Societa' TPER ha inviato un aggiornamento del progetto ed
una integrazione alle richieste del Ministero con nota n. 16922 del 2
novembre 2017; 
      9.  gli  Enti  proponenti  (Regione  Emilia   Romagna,   Citta'
Metropolitana di Bologna e Comune di Bologna, insieme  a  TPER),  con
nota n. 17110 del 6 novembre 2017, hanno  comunicato  l'avvio  di  un
protocollo d'intesa con la Societa' FER (azienda  Ferroviaria  Emilia
Romagna)  per  le  successive  fasi  di  progettazione,   validazione
attuazione dell'intervento di interramento della tratta ferroviaria. 
    sotto l'aspetto attuativo: 
      a) il soggetto aggiudicatore dell'intervento e' TPER; 
      b) le modalita' di affidamento previste da TPER sono  l'appalto
integrato, per la parte lavori, e l'appalto di fornitura  per  quanto
riguarda i filobus. 
    sotto l'aspetto finanziario: 
      a)  a  seguito  della  rivisitazione  del  progetto,  il  costo
complessivo del progetto e' di 255.324.307,40 euro,  che  include  il
lotto 1 per 208.890.307,40 euro, che include la fornitura di 55 nuovi
filobus ma esclude i 19 treni SFM previsti nella precedente  delibera
del 2016, non ammessa al visto di registrazione da parte dalla  Corte
dei conti, i quali sono stati stralciati dal progetto  da  parte  dei
proponenti,  e  per  i  quali  e'  stato  separatamente  previsto  il
finanziamento  con  il  Fondo  Sviluppo  e  Coesione  (FSC)  2014-20,
introducendo in parziale sostituzione il finanziamento per 46.434.000
euro del lotto 2 «interramento della tratta ferroviaria urbana  della
linea Bologna-Portomaggiore e delle opere di completamento» ma  senza
l'immediata approvazione del progetto definitivo del  medesimo  lotto
2; 
      b) il costo del progetto PIMBO e' diminuito da 332,471  milioni
di euro a 255,324 milioni di  euro,  prevalentemente  per  il  taglio
operato alla fornitura del materiale rotabile  ferroviario.  Tuttavia
all'interno del quadro economico alcune  voci  di  costo  sono  state
soggette  ad  incremento.  Tali  voci  sono  quelle   relative   agli
interventi delle Fermate SFM, alle Opere di  accessibilita'  e  della
Filoviarizzazione. Gli  incrementi  non  derivano  da  modifiche  del
progetto  definitivo  rispetto  al  preliminare  ma   solo   da   una
computazione metrico estimativa piu' di dettaglio connessa al livello
progettuale, come dichiarato  dal  Ministero  proponente  e  come  da
relazione istruttoria, protocollo n. 5587 del  21  luglio  2015,  del
Comitato tecnico permanente per la sicurezza dei sistemi di trasporto
ad impianti fissi (decreto ministeriale n. 27 del 30 gennaio 2013); 
      c) la copertura finanziaria e' assicurata: 
        1.   per   236.521.464,50   euro   da   fondi   «ex    metro»
(disponibilita' sul capitolo 7060 del bilancio  del  Ministero  delle
infrastrutture e dei trasporti); 
        2. per 450.000 euro da finanziamento ai sensi della legge  n.
244 del 2007; 
        3. per 8.000.000 euro quota a carico di TPER; 
        4. per 7.752.842,90 euro da fondi di enti territoriali; 
        5. 2.600.000 euro da contributi a carico di RFI. 
      d) che la delibera n. 102 del 2012 aveva fissato il  limite  di
spesa  del  progetto  preliminare,  comprensivo  del  secondo   lotto
funzionale  «Interramento  della  ferrovia  Bologna-Portomaggiore»  a
362,8 milioni di euro al netto dell'IVA; 
  Ritenuto di dover considerare,  tra  le  prescrizioni  relative  al
progetto definitivo in esame, anche quelle, di cui alla nota  del  24
marzo 2016, n. 5885 della Soprintendenza per i beni architettonici  e
paesaggistici per le province di Bologna, Modena e Reggio Emilia, non
riportate nel Foglio condizioni trasmesso dal Ministero,  nonche'  di
disporre specificamente, alla luce delle osservazioni  del  Ministero
dei beni e delle attivita' culturali e del turismo, che  il  progetto
esecutivo debba contenere valutazioni archeologiche complete; 
  Considerato   che,   nel   corso   della   seduta    odierna,    il
Sottosegretario, delegato dal Ministro  delle  infrastrutture  e  dei
trasporti, ha rappresentato l'esigenza di esaminare una  proposta  di
deliberazione, non  iscritta  all'ordine  del  giorno  in  quanto  la
richiesta del competente ministero e' pervenuta solo  successivamente
alla diramazione della convocazione e dell'ordine del giorno  per  la
seduta odierna del Comitato,  e  che  tale  proposta  riguardante  il
trasporto pubblico integrato metropolitano della citta'  di  Bologna,
viene presentata alla luce dell'emendamento alla «Legge  di  bilancio
2018», gia' approvato in data odierna dalla Camera dei  deputati  con
A.C. 4768, articoli 1085 e 1086 e contestualmente inviato  al  Senato
della Repubblica per la successiva approvazione in seconda lettura  -
decreto-legge S.2960-B,  emendamento  che  permette  di  superare  le
criticita'  segnalate  dalla  Corte  dei  conti  relativamente   alle
precedenti delibere di questo Comitato sul finanziamento di materiale
rotabile, prevedendo in particolare che «le  risorse  destinate  agli
interventi di cui alla legge 21 dicembre 2001, n. 443, possono essere
utilizzate anche per il finanziamento dei sistemi di trasporto rapido
di massa, compreso il materiale rotabile»; 
 
                              Delibera: 
 
  1. Approvazione progetto definitivo 
  1.1 Ai sensi e per gli effetti  del  combinato  disposto  dell'art.
216, commi 1, 1-bis e 27, del decreto legislativo n. 50  del  2016  e
del decreto legislativo n. 163/2006 e  successive  modificazioni,  da
cui deriva la sostanziale applicabilita' della previgente disciplina,
di cui al decreto legislativo in ultimo citato, a tutte le procedure,
anche  autorizzative,  avviate  prima  del  19  aprile  2016,  e   in
particolare dell'art. 166 del decreto legislativo n. 163 del  2006  e
successive modificazioni, e degli articoli 10 e 12  del  decreto  del
Presidente  della  Repubblica  n.   327   del   2001   e   successive
modificazioni,  e'  approvato  il  progetto   definitivo:   «Progetto
integrato della mobilita' bolognese per il completamento del servizio
ferroviario metropolitano e  per  la  filoviarizzazione  delle  linee
portanti  del  trasporto  pubblico  urbano  -  Approvazione  progetto
definitivo primo lotto funzionale», anche ai fini della dichiarazione
di pubblica utilita' con le prescrizioni e le raccomandazioni di  cui
all'Allegato che forma parte integrante della presente delibera. 
  1.2 La suddetta approvazione sostituisce ogni altra autorizzazione,
approvazione e parere comunque denominato e consente la realizzazione
di tutte le opere, prestazioni  e  attivita'  previste  nel  progetto
approvato. 
  1.3 Il limite di spesa complessivo dell'opera e'  pari  all'importo
di 255.324.307,40 euro, al netto di IVA, di cui  208.890.307,40  euro
per il primo lotto e 46.434.000 euro per il secondo lotto, cifre  che
costituiscono i relativi limiti di spesa. 
  1.4 La copertura finanziaria del progetto complessivo e' articolata
come segue: 
    
 
=====================================================================
|   Risorse   |          Fonte           |     Importo in euro      |
+=============+==========================+==========================+
|             |Cap. 7060 del bilancio del|                          |
|             |Ministero delle           |                          |
|             |infrastrutture e dei      |                          |
|Stato        |trasporti                 |236.521.464,50            |
+-------------+--------------------------+--------------------------+
|Stato        |LF 244/2007               | 450.000,00               |
+-------------+--------------------------+--------------------------+
|             |Nota 2 ottobre 2012, n.   |                          |
|             |011636, impegno di spesa  |                          |
|             |TPER per il Progetto      |                          |
|             |Integrato della Mobilita' |                          |
|             |Bolognese PIMBO. Delibera |                          |
|             |CDA di TPER 11 marzo 2015 |                          |
|TPER         |che approva il PIMBO.     | 8.000.000,00             |
+-------------+--------------------------+--------------------------+
|             |Determina dirigenziale del|                          |
|             |Comune di Bologhna P.G.   |                          |
|             |236777/2015 con contributo|                          |
|             |per 2.268.842,90 (netto   |                          |
|             |IVA) + delibera di giunta |                          |
|             |n. 409/2017 con contributo|                          |
|Comune di    |per 5.484.000,00 euro     |                          |
|Bologna      |(netto IVA)               | 7.752.842,90             |
+-------------+--------------------------+--------------------------+
|             |Protocollo d'intesa tra   |                          |
|             |Comune di Bologna, RFI e  |                          |
|             |TPER in data 16 luglio    |                          |
|RFI          |2015                      | 2.600.000,00             |
+-------------+--------------------------+--------------------------+
|             |Totale                    | 255.324.307,40           |
+-------------+--------------------------+--------------------------+
 
  La copertura finanziaria del solo primo lotto  e'  articolata  come
segue: 
    
 
=====================================================================
|   Risorse   |          Fonte           |     Importo in euro      |
+=============+==========================+==========================+
|             |Cap. 7060 del bilancio del|                          |
|             |Ministero delle           |                          |
|             |infrastrutture e dei      |                          |
|Stato        |trasporti                 | 196.021.464,50           |
+-------------+--------------------------+--------------------------+
|             |Nota 2 ottobre 2012, n.   |                          |
|             |011636, impegno di spesa  |                          |
|             |TPER per il Progetto      |                          |
|             |Integrato della Mobilita' |                          |
|             |Bolognese PIMBO. Delibera |                          |
|             |CDA di TPER 11 marzo 2015 |                          |
|TPER         |che approva il PIMBO.     | 8.000.000,00             |
+-------------+--------------------------+--------------------------+
|             |Determina dirigenziale del|                          |
|             |Comune di Bologna P.G.    |                          |
|             |236777/2015 con contributo|                          |
|             |per 2.268.842,90 (netto   |                          |
|             |IVA) + delibera di giunta |                          |
|             |n. 409/2017 con contributo|                          |
|Comune di    |per 5.484.000,00 euro     |                          |
|Bologna      |(netto IVA)               | 2.268.842,90             |
+-------------+--------------------------+--------------------------+
|             |Protocollo d'intesa tra   |                          |
|             |Comune di Bologna, RFI e  |                          |
|             |TPER in data 16 luglio    |                          |
|RFI          |2015                      | 2.600.000,00             |
+-------------+--------------------------+--------------------------+
|             | Totale                   | 208.890.307,40           |
+-------------+--------------------------+--------------------------+
 
  1.5. L'utilizzo delle somme  per  il  lotto  2  e'  subordinato  al
completamento dell'attivita' istruttoria da parte del Ministero delle
infrastrutture e dei trasporti e all'approvazione da parte di  questo
Comitato. 
  2. Altre disposizioni 
  2.1 Le prescrizioni di  cui  al  Foglio  condizioni  trasmesso  dal
Ministero delle  infrastrutture  e  dei  trasporti  a  corredo  della
documentazione istruttoria con nota del 17 marzo 2016, n. 2089,  sono
integrate con le prescrizioni di cui alla nota del 24 marzo 2016,  n.
5885 della Soprintendenza per i beni architettonici  e  paesaggistici
per le province di Bologna, Modena e Reggio  Emilia,  come  riportato
nella prima parte dell'Allegato 1 alla presente delibera. 
  2.2 In relazione alle linee guida del Comitato di coordinamento per
l'alta sorveglianza delle grandi opere del 27 ottobre 2004,  i  bandi
di  gara  per   l'affidamento   della   progettazione   esecutiva   e
dell'esecuzione delle opere dovranno contenere una clausola che ponga
a carico dell'appaltatore adempimenti ulteriori rispetto alla vigente
normativa, intesi a rendere piu' stringenti le verifiche antimafia, e
che preveda forme di monitoraggio durante l'esecuzione dei lavori:  i
contenuti di detta clausola sono  specificati  nell'allegato  2,  che
forma parte integrante della presente delibera. 
  2.3 Il progetto esecutivo  dell'intervento  di  cui  al  punto  1.1
dovra' contenere valutazioni archeologiche complete. 
  3. Disposizioni finali 
  3.1 Il Ministero delle infrastrutture e dei  trasporti  provvedera'
ad assicurare, per conto di questo  Comitato,  la  conservazione  dei
documenti componenti il progetto  definitivo  di  cui  al  precedente
punto 1.1. 
  3.2 Il soggetto attuatore provvedera', prima dell'inizio dei lavori
previsti nel citato progetto, a  fornire  assicurazioni  al  predetto
Ministero sull'avvenuto recepimento delle prescrizioni riportate  nel
menzionato Allegato 1. 
  3.3 Il medesimo Ministero provvedera' a svolgere  le  attivita'  di
supporto intese a consentire a questo Comitato di espletare i compiti
di vigilanza sulla realizzazione delle opere ad esso assegnati  dalla
normativa citata in premessa, tenendo conto delle indicazioni di  cui
alla delibera n. 63 del 2003 sopra richiamata. 
  3.4 Ai sensi del decreto legislativo del 29 dicembre 2011, n.  229,
articoli 5, 6 e 7, e in osservanza del principio che le  informazioni
comuni ai sistemi debbano essere inviate una sola volta, nonche'  per
minimizzare le  procedure  e  i  connessi  adempimenti,  il  soggetto
attuatore dell'opera, dovra'  assicurare  a  questo  Comitato  flussi
costanti di informazioni, coerenti per contenuti con  il  Sistema  di
monitoraggio degli investimenti pubblici  di  cui  all'art.  1  della
legge n. 144 del 1999. A regime, tracciato e modalita' di scambio dei
dati saranno  definiti  con  un  protocollo  tecnico  tra  Ragioneria
generale dello Stato e  DIPE  da  redigersi  ai  sensi  dello  stesso
decreto legislativo n. 229 del 2011, articoli 6 e 7. 
  3.5 Ai sensi della richiamata delibera n.  15  del  2015,  prevista
all'art. 36, comma 3, del decreto-legge n. 90 del 2014, le  modalita'
di controllo dei flussi  finanziari  sono  adeguate  alle  previsioni
della medesima delibera. 
  3.6 Ai sensi della delibera  n.  24  del  2004,  il  CUP  assegnato
all'opera  dovra'  essere  evidenziato  in  tutta  la  documentazione
amministrativa e contabile riguardante l'opera stessa. 
    Roma, 22 dicembre 2017 
 
                                     Il Presidente: Gentiloni Silveri 
Il segretario: Lotti 

Registrato alla Corte dei conti il 4 giugno 2018 
Ufficio controllo atti Ministero economia e finanze, reg.ne prev.  n.
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