IL COMITATO INTERMINISTERIALE
PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
Visto il «Nuovo piano generale dei trasporti e della logistica» sul
quale questo Comitato si e' definitivamente pronunciato con delibera
1° febbraio 2001, n. 1 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 54 del
2001), e che e' stato approvato con decreto del Presidente della
Repubblica 14 marzo 2001;
Visto il regolamento (UE) n. 1315/2013 del Parlamento europeo e del
Consiglio dell'11 dicembre 2013 sugli orientamenti dell'Unione per lo
sviluppo della rete transeuropea dei trasporti (TEN-T) e che abroga
la decisione n. 661/2010/UE e visto il regolamento (UE) n. 1316/2013
del Parlamento europeo e del Consiglio dell'11 dicembre 2013 che
istituisce il meccanismo per collegare l'Europa e che modifica il
regolamento (UE) n. 913/2010 e che abroga i regolamenti (CE) n.
680/2007 e (CE) n. 67/2010;
Vista la delibera 21 dicembre 2001, n. 121 pubblicata nella
Gazzetta Ufficiale n. 51 del 2002, Supplemento ordinario, con la
quale questo Comitato ha approvato il 1° Programma delle
infrastrutture strategiche, che nell'allegato 1, include, nell'ambito
del «Corridoio plurimodale padano», l'infrastruttura «Asse
ferroviario sull'itinerario del Corridoio 5 Lione - Kiev (Torino -
Trieste)»;
Vista la delibera 1° agosto 2014, n. 26, pubblicata nella Gazzetta
Ufficiale n. 3 del 2015, Supplemento ordinario, con la quale questo
Comitato ha espresso parere sull'11° allegato infrastrutture al
Documento di economia e finanza - DEF 2013, che include, nella
tabella 0 - avanzamento Programma infrastrutture strategiche -
nell'ambito del «Corridoio plurimodale padano» nella infrastruttura
«Asse ferroviario Corridoio 5 Lyon - Kiev» l'intervento «Tratta AV/AC
Verona - Padova»;
Considerato che la predetta infrastruttura e' ricompresa nel
secondo atto aggiuntivo all'Intesa generale quadro tra Governo e
Regione del Veneto sottoscritto il 6 novembre 2009 ed e' confermata
nella nuova Intesa generale quadro sottoscritta il 16 giugno 2011,
come riportato nel parere commissione tecnica di verifica
dell'impatto ambientale VIA e VAS n. 2232;
Considerato che in data 8 agosto 2014 e' stato sottoscritto il
contratto di programma 2012-2016 - parte investimenti tra il
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e Rete ferroviaria
italiana S.p.A., approvato con decreto del Ministro delle
infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro
dell'economia e delle finanze, 18 maggio 2015, n. 158;
Visto il decreto legislativo 15 luglio 2015, n. 112, «Attuazione
della direttiva 2012/34/UE del Parlamento europeo e del Consiglio,
del 21 novembre 2012, che istituisce uno spazio ferroviario europeo
unico (Rifusione)», che abroga il decreto legislativo 8 luglio 2003,
n. 188;
Considerato che l'aggiornamento 2016 del predetto Contratto di
programma 2012-2016 - parte investimenti, e' stato approvato
dall'art. 10, comma 1, del decreto-legge 22 ottobre 2016, n. 193,
convertito, con modificazioni, dalla legge 1° dicembre 2016, n. 225;
Considerato che con la Convenzione 15 ottobre 1991 la societa'
Treno Alta Velocita' S.p.A. (TAV) - successivamente fusa per
incorporazione in Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. (RFI S.p.A.) - ha
affidato al Consorzio Iricav Due la progettazione e la realizzazione
della linea AV/AC Verona - Venezia, successivamente ridotta alla
tratta Verona - Padova;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n.
327, recante il testo unico delle disposizioni legislative e
regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilita', e
successive modificazioni;
Visto il decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con
modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, che, all'art. 12,
ha abrogato la revoca delle convenzioni tra TAV e i contraenti
generali disposta con il decreto-legge 31 gennaio 2007, n. 7,
convertito, con modificazioni, dalla legge 2 aprile 2007, n. 40,
trasferendone la titolarita', originariamente prevista in capo a TAV,
a RFI S.p.A.;
Vista la legge 23 dicembre 2009, n. 191 (legge finanziaria 2010),
che - all'art. 2, commi da 232 a 234 - ha previsto che, con decreti
del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro
delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro
dell'economia e delle finanze, sono individuati specifici progetti
prioritari per i quali questo Comitato puo' autorizzare l'avvio della
realizzazione del relativo progetto definitivo per lotti costruttivi
individuati dallo stesso Comitato, e visti in particolare:
a) il comma 232, che:
1) individua, quali requisiti dei citati progetti, l'inclusione
nei corridoi europei Trans European Network - Transportation (TEN-T)
e nel Programma delle infrastrutture strategiche, un costo superiore
a 2 miliardi di euro, un tempo di realizzazione superiore a quattro
anni dall'approvazione del progetto definitivo, l'impossibilita' di
essere suddivisi in lotti funzionali d'importo inferiore a 1 miliardo
di euro;
2) subordina l'autorizzazione di questo Comitato all'avvio dei
lotti costruttivi a una serie di condizioni, tra cui:
i. l'esistenza di una relazione a corredo del progetto
definitivo dell'intera opera che indichi le fasi di realizzazione per
lotti costruttivi nonche' il cronoprogramma dei lavori per ciascuno
dei lotti e i connessi fabbisogni finanziari annuali;
ii. l'aggiornamento - per i lotti costruttivi successivi al
primo - di tutti gli elementi della stessa relazione;
iii. l'acquisizione, da parte del Contraente generale o
dell'affidatario dei lavori, dell'impegno di rinunciare a qualunque
pretesa risarcitoria, eventualmente sorta in relazione alle opere
individuate con i succitati decreti del Presidente del Consiglio dei
ministri, nonche' a qualunque pretesa, anche futura, connessa
all'eventuale mancato o ritardato finanziamento dell'intera opera o
di lotti successivi;
3) precisa che dalle determinazioni assunte da questo Comitato
non devono derivare, in ogni caso, nuovi obblighi contrattuali nei
confronti di terzi a carico del soggetto aggiudicatore dell'opera per
i quali non sussista l'integrale copertura finanziaria;
b) il comma 233, il quale stabilisce che con l'autorizzazione del
primo lotto costruttivo, questo Comitato assume l'impegno
programmatico di finanziare l'intera opera ovvero di corrispondere
l'intero contributo finanziato e successivamente assegna, in via
prioritaria, le risorse che si rendono disponibili in favore dei
progetti di cui al comma 232, per il finanziamento dei successivi
lotti costruttivi fino al completamento delle opere, tenuto conto del
cronoprogramma;
c) il comma 234, il quale stabilisce che l'Allegato
infrastrutture al documento di programmazione economico-finanziaria,
ora «Documento di economia e finanza», dia distinta evidenza degli
interventi di cui ai commi 232 e 233, per il cui completamento questo
Comitato deve assegnare le risorse secondo quanto previsto dal
richiamato comma 233;
Vista la legge 27 dicembre 2013, n. 147, «Disposizioni per la
formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato» (legge di
stabilita' 2014), che all'art. 1, comma 76, stabilisce che:
a) le tratte Brescia - Verona - Padova della linea ferroviaria
alta velocita'/alta capacita' - AV/AC Milano-Venezia, la tratta Apice
- Orsara e la tratta Frasso Telesino - Vitulano della linea
ferroviaria AV/AC Napoli - Bari sono realizzate con le modalita'
previste dalle lettere b) e c) del comma 232 e dai commi 233 e 234
dell'art. 2 della legge 23 dicembre 2009, n. 191;
b) questo Comitato puo' approvare i progetti preliminari delle
opere indicate al primo periodo anche nelle more del finanziamento
della fase realizzativa e i relativi progetti definitivi a condizione
che sussistano disponibilita' finanziarie sufficienti per il
finanziamento di un primo lotto costruttivo di valore non inferiore
al 10 per cento del costo complessivo delle opere;
c) a tal fine e' autorizzata la spesa mediante erogazione diretta
di 120 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2015 al 2029;
d) a valere sui predetti contributi non sono consentite
operazioni finanziarie con oneri a carico dello Stato;
Vista la legge 17 maggio 1999, n. 144, che all'art. 1, comma 5,
istituisce presso questo Comitato il «sistema di Monitoraggio degli
investimenti pubblici» (MIP), con il compito di fornire
tempestivamente informazioni sull'attuazione delle politiche di
sviluppo e funzionale all'alimentazione di una banca dati tenuta
nell'ambito di questo stesso Comitato;
Vista la normativa vigente in materia di Codice unico di progetto
(CUP) e, in particolare:
a) la legge 16 gennaio 2003, n. 3, recante «Disposizioni
ordinamentali in materia di pubblica amministrazione» che, all'art.
11, dispone che ogni progetto di investimento pubblico deve essere
dotato di un CUP;
b) la legge 13 agosto 2010, n. 136, come modificata dal
decreto-legge 12 novembre 2010, n. 187, convertito dalla legge 17
dicembre 2010, n. 217, che, tra l'altro, definisce le sanzioni
applicabili in caso di mancata apposizione del CUP sugli strumenti di
pagamento;
c) la delibera 27 dicembre 2002, n. 143, pubblicata nella
Gazzetta Ufficiale n. 87 del 2003 e la relativa errata corrige
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 140 del 2003, nonche' la
delibera 29 settembre 2004, n. 24, pubblicata nella Gazzetta
Ufficiale n. 276 del 2004, con le quali questo Comitato ha definito
il sistema per l'attribuzione del CUP e ha stabilito che il CUP deve
essere riportato su tutti i documenti amministrativi e contabili,
cartacei ed informatici, relativi a progetti di investimento pubblico
e deve essere utilizzato nelle banche dati dei vari sistemi
informativi, comunque interessati ai suddetti progetti;
Vista la normativa vigente in tema di controllo dei flussi
finanziari e, in particolare:
a) l'art. 36 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito,
con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 114, che
regolamenta il monitoraggio finanziario dei lavori relativi alle
infrastrutture strategiche e insediamenti produttivi di cui agli
articoli 161, comma 6-bis e 176, comma 3, lettera e), del citato
decreto legislativo n. 163 del 2006, disposizione richiamata all'art.
203, comma 2, del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50;
b) la delibera di questo Comitato del 28 gennaio 2015, n. 15,
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 155 del 2015, che aggiorna -
ai sensi del comma 3 del menzionato art. 36 del decreto-legge n. 90
del 2014 - le modalita' di esercizio del sistema di monitoraggio
finanziario di cui alla delibera 5 maggio 2011, n. 45, pubblicata
nella Gazzetta Ufficiale n. 234 del 2011 e la relativa errata corrige
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 281 del 2011;
Visto il decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, «Codice dei
contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in
attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE», e successive
modificazioni;
Visto il decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, «Attuazione
delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE
sull'aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti
pubblici e sulle procedure d'appalto degli enti erogatori nei settori
dell'acqua, dell'energia, dei trasporti e dei servizi postali,
nonche' per il riordino della disciplina vigente in materia di
contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture» (c.d.
nuovo Codice dei contratti pubblici) e seguenti modificazioni che ha
abrogato e sostituito il decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163,
e seguenti modificazioni, regolando anche il relativo periodo
transitorio;
Vista la delibera 6 agosto 2015, n. 62, pubblicata nella Gazzetta
Ufficiale n. 271 del 2015, con la quale questo Comitato - su proposta
del Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi
opere (CCASGO) - ha approvato lo schema di protocollo di legalita'
che la stazione appaltante deve stipulare con la Prefettura UTG
competente e con il contraente generale o concessionario che risulti
aggiudicatario dei lavori di realizzazione di infrastrutture
strategiche, e visto il protocollo operativo stipulato, ai sensi di
detta delibera, nel mese di settembre 2015 per il monitoraggio dei
flussi finanziari relativi al progetto Terzo valico dei Giovi;
Visto l'art. 203 del citato decreto legislativo n. 50 del 2016 che,
istituendo il Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle
infrastrutture e degli insediamenti prioritari (CCASIIP), ha
assorbito ed ampliato - all'interno di quest'ultimo organismo
inter-istituzionale dello Stato - tutte le competenze del previgente
CCASGO;
Visti i seguenti articoli del decreto legislativo 18 aprile 2016,
n. 50 e successive modificazioni:
a) l'art. 200, comma 3, che prevede che, in sede di prima
individuazione delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari
per lo sviluppo del Paese, il Ministro delle infrastrutture e dei
trasporti effettua una ricognizione di tutti gli interventi gia'
compresi negli strumenti di pianificazione e programmazione, comunque
denominati, vigenti alla data di entrata in vigore del medesimo
decreto legislativo, all'esito della quale lo stesso Ministro propone
l'elenco degli interventi da inserire nel primo Documento pluriennale
di pianificazione (DPP) di cui al decreto legislativo 29 dicembre
2011, n. 228, che sostituisce tutti i predetti strumenti;
b) l'art. 201, comma 9, che prevede che, fino all'approvazione
del primo DPP, valgono come programmazione degli investimenti in
materia di infrastrutture e trasporti gli strumenti di pianificazione
e programmazione e i piani, comunque denominati, gia' approvati
secondo le procedure vigenti alla data di entrata in vigore dello
stesso decreto legislativo o in relazione ai quali sussiste un
impegno assunto con i competenti organi dell'Unione europea;
c) l'art. 214, comma 2, lettere d) e f), in base al quale il
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvede alle
attivita' di supporto a questo Comitato per la vigilanza sulle
attivita' di affidamento da parte dei soggetti aggiudicatori e della
successiva realizzazione delle infrastrutture e degli insediamenti
prioritari per lo sviluppo del Paese e cura l'istruttoria sui
progetti di fattibilita' e definitivi, anche ai fini della loro
sottoposizione alla deliberazioni di questo Comitato in caso di
infrastrutture e insediamenti prioritari per lo sviluppo del paese,
proponendo allo stesso le eventuali prescrizioni per l'approvazione
del progetto;
d) l'art. 214, comma 11, che prevede che in sede di prima
applicazione restano comunque validi gli atti ed i provvedimenti
adottati e sono fatti salvi gli effetti prodotti ed i rapporti
giuridici sorti sulla base dell'art. 163 del decreto legislativo n.
163 del 2006;
e) l'art. 216, commi 1, 1-bis e 27, che, fatto salvo quanto
previsto nel citato decreto legislativo n. 50 del 2016, stabiliscono,
rispettivamente, che:
1) il medesimo decreto legislativo n. 50 del 2016 si applica
alle procedure e ai contratti per i quali i bandi o avvisi con cui si
indice la procedura di scelta del contraente siano pubblicati
successivamente alla data della sua entrata in vigore;
2) per gli interventi ricompresi tra le infrastrutture
strategiche gia' inseriti negli strumenti di programmazione
approvati, e per i quali la procedura di valutazione di impatto
ambientale sia gia' stata avviata alla data di entrata in vigore del
suddetto decreto legislativo, i relativi progetti sono approvati
secondo la disciplina previgente;
3) le procedure per la valutazione di impatto ambientale delle
grandi opere avviate alla data di entrata in vigore del suddetto
decreto legislativo n. 50 del 2016 secondo la disciplina gia'
prevista dagli articoli 182, 183, 184 e 185 di cui al previgente
decreto legislativo n. 163 del 2006, sono concluse in conformita'
alle disposizioni e alle attribuzioni di competenza vigenti all'epoca
del predetto avvio e le medesime procedure trovano applicazione anche
per le varianti;
Considerato che al progetto «collegamento ferroviario linea AV/AC
Verona - Padova», alla luce delle sopracitate disposizioni e, in
particolare, di quanto previsto al citato art. 216, commi 1, 1-bis e
27, del predetto decreto legislativo n. 50 del 2016, risultano
applicabili le disposizioni del previgente decreto legislativo n. 163
del 2006;
Visto il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti
9 giugno 2015, n. 194, che sopprime la Struttura tecnica di missione
di cui al decreto dello stesso Ministro 10 febbraio 2003, n. 356, e
successive modificazioni, e trasferisce i compiti di cui all'art. 3
del citato decreto alle direzioni generali competenti del medesimo
Dicastero, alle quali e' demandata la responsabilita' di assicurare
la coerenza tra i contenuti della Relazione istruttoria e la relativa
documentazione a supporto;
Vista la delibera 29 marzo 2006, n. 94 pubblicata nella Gazzetta
Ufficiale n. 219 del 2016, con la quale questo Comitato ha approvato
il progetto preliminare del «collegamento ferroviario AV/AC Verona -
Padova», limitatamente alle tratte di 1ª fase tra Verona e Montebello
e tra Grisignano di Zocco e Padova;
Vista la delibera 10 novembre 2014, n. 45, pubblicata nella
Gazzetta Ufficiale n. 57 del 2015, con la quale questo Comitato ha
disposto la reiterazione del vincolo preordinato all'esproprio,
apposto con la delibera n. 94 del 2006, sugli immobili interessati
dalla realizzazione dell'intervento «Collegamento ferroviario AV/AC
Verona - Padova», limitatamente alle tratte di prima fase, tra Verona
e Montebello Vicentino e tra Grisignano di Zocco e Padova;
Considerato che in data 7 agosto 2017 questo Comitato ha espresso
parere sullo schema di «Contratto di programma 2017-2021 - parte
investimenti» tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e
RFI S.p.A. e che, nella «tabella B - Investimenti realizzati per
lotti costruttivi» del «Corridoio Mediterraneo», il medesimo
Contratto di programma include l'intervento «Linea AV/AC Verona:-
Padova: Verona - bivio Vicenza - 1° lotto funzionale» articolato in
tre lotti costruttivi, con un costo di 3.140 milioni di euro, che non
tiene conto di eventuali ribassi in fase di aggiudicazione, e con
copertura finanziaria complessiva di 1.364 milioni di euro;
Vista la nota 26 luglio 2017, n. 29861, a firma del Capo di
Gabinetto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti con la
quale e' stato chiesto l'inserimento all'ordine del giorno della
prima riunione utile del Comitato dell'argomento concernente il
progetto definitivo dell'«Asse ferroviario Mediterraneo - Linea AV/AC
Verona - Padova 1° Lotto funzionale Verona - bivio Vicenza (escluso
nodo Verona est)» ed e' stata trasmessa la relativa documentazione
istruttoria;
Viste le note 16 ottobre 2017, n. 6132, 2 novembre 2017, n. 6469, e
7 novembre 2017, n. 6617, con le quali il Ministero delle
infrastrutture e dei trasporti ha fornito chiarimenti e/o ha
trasmesso ulteriore documentazione istruttoria concernente
l'argomento;
Preso atto, con riferimento alla approvazione del progetto
definitivo del primo lotto funzionale della linea AV/AC Verona -
bivio Vicenza, che sotto l'aspetto tecnico-procedurale:
a) la linea ferroviaria AV/AC Verona - Padova costituisce parte
della sezione Brescia - Venezia sulla linea Torino-Trieste,
nell'ambito dei progetti individuati per il Corridoio Mediterraneo
della rete centrale europea nel settore dei trasporti (TEN-T);
b) il Corridoio Mediterraneo, in territorio italiano, si connette
con il Corridoio Reno Alpi, mediante i nodi di Milano e Novara, con
il Corridoio Scandinavia - Mediterraneo, mediante il nodo di Verona,
e con il Corridoio Baltico - Adriatico, mediante i nodi di Padova e
Cervignano del Friuli;
c) questo Comitato, con la delibera n. 94 del 2006, ha approvato
il progetto preliminare della linea ferroviaria AV/AC Verona -
Padova, limitatamente alle tratte di prima fase tra Verona e
Montebello e tra Grisignano di Zocco e Padova;
d) la stessa delibera n. 94 del 2006 prevedeva, nell'allegato
prescrizioni e raccomandazioni, che in generale l'intervento dovesse
essere realizzato in due fasi funzionali, di cui la prima consistente
nella realizzazione del tracciato della nuova linea AV/AC tra Verona
e Montebello Vicentino e tra Grisignano di Zocco e Padova, come
previsto nel progetto preliminare approvato;
e) le medesime prescrizioni disponevano che la prima fase
funzionale prevedesse inoltre, tra l'altro, la realizzazione della
tratta AV/AC tra Montebello Vicentino e Vicenza, sostitutiva della
cosi' detta «interconnessione di Vicenza ovest», prevista nel
progetto preliminare presentato dal soggetto aggiudicatore e che Il
tracciato di detta tratta AV/AC dovesse correre, per una prima
porzione, in affiancamento all'autostrada A4 Milano - Venezia e,
successivamente, dovesse affiancarsi all'attuale linea ferroviaria
Verona - Padova, ottenendo un quadruplicamento della stessa fino
all'esistente impianto della stazione di Vicenza;
f) per quanto concerne la seconda fase funzionale dell'opera
all'epoca e' stato solo indicato il corridoio nell'ambito del quale
collocare il tracciato della nuova linea AV/AC, senza procedere alla
formale localizzazione urbanistica ed alla valutazione della
compatibilita' ambientale e alla conseguente approvazione da parte di
questo Comitato;
g) nell'ambito del corridoio individuato la soluzione preferita
consisteva nella realizzazione di un nuovo tracciato che
sotto-attraversasse in galleria la stazione di Vicenza fino a
Setteca', in prossimita' dell'attuale fermata di Lerino, e
proseguisse in affiancamento alla ferrovia esistente per Lerino e
Grisignano di Zocco e che detta soluzione e' stata tradotta in una
prescrizione della citata delibera n. 94 del 2006;
h) la legge n. 147 del 2013 ha individuato le tratte della
Brescia - Verona - Padova della linea ferroviaria Milano - Venezia
tra le opere da realizzare con le modalita' previste dalle lettere b)
e c) del comma 232 e dai commi 233 e 234 dell'art. 2 della legge n.
191 del 2009 e in particolare che questo Comitato puo' approvare il
progetto definitivo e autorizzare l'avvio della realizzazione per
lotti costruttivi in quanto sussistono disponibilita' finanziarie
sufficienti per il finanziamento di un primo lotto costruttivo di
valore non inferiore al 10 per cento del costo complessivo delle
opere;
i) in esito ai lavori di un tavolo tecnico istituito nel 2012 dal
MIT, anche a seguito della sottoscrizione dell'Intesa generale quadro
del 16 giugno 2011, e' stato sottoscritto il Protocollo di intesa del
29 luglio 2014 tra il MIT, la Regione del Veneto, RFI S.p.A., il
Comune di Vicenza e la C.C.I.A.A. di Vicenza, con le quali le parti
hanno convenuto, al fine di ridurre i costi di realizzazione
dell'opera, di adottare una diversa soluzione di tracciato rispetto a
quanto previsto dalla delibera n. 94 del 2006 per la tratta
Montebello Vicentino - Vicenza che prevede:
1) attraversamento del territorio vicentino in affiancamento
all'esistente linea storica Milano - Venezia;
2) eliminazione della galleria Altavilla Vicentina (ad ovest di
Vicenza) e del sotto-attraversamento di Vicenza;
3) realizzazione delle nuove stazioni «Vicenza Fiera» e
«Vicenza Tribunale»;
4) interramento della linea storica e della linea AV/AC in
«zona Ferrovieri» quale intervento di ricucitura urbana;
5) realizzazione di una nuova linea urbana di trasporto rapido
di massa a trazione elettrica e di una nuova viabilita' denominata
«gronda sud»;
j) nel mese di novembre 2014 ha preso l'avvio la progettazione
definitiva delle due sub-tratte Verona - Montebello Vicentino e
Montebello Vicentino - Vicenza, comprensiva della variante di
tracciato per l'attraversamento di San Bonifacio, in linea con lo
studio di prefattibilita' gia' predisposto e presentato
dall'Amministrazione comunale di San Bonifacio e nel quale si
privilegia il passaggio della linea AV/AC a sud dell'edificato;
k) nel 2015 e' stato sottoscritto apposito protocollo d'intesa
tra il MIT, la Regione del Veneto, RFI S.p.A., le Province di Verona
e di Vicenza, i Comuni di San Bonifacio, di Belfiore, e di Lonigo,
per la «redazione del progetto definitivo della linea ferroviaria
AV/AC Torino - Venezia, tratta Verona - Montebello Vicentino, nei
Comuni di Belfiore, San Bonifacio e Lonigo»;
l) a seguito del finanziamento di 90 milioni di euro disposto ai
sensi del decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133, convertito in
legge, con modificazioni, dall'art. 1, comma 1, della legge 11
novembre 2014, n. 164, e dal relativo decreto attuativo del Ministro
delle infrastrutture e dei trasporti adottato di concerto con il
Ministro dell'economia e delle finanze 14 novembre 2014, n. 498, e
delle condizioni di revoca dello stesso, RFI S.p.A. ha trasmesso il
31 dicembre 2014 al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti
l'Accordo sottoscritto con il contraente generale relativo alla
progettazione definitiva della tratta Verona- Vicenza, articolata nei
seguenti sub-lotti:
1) primo sub-lotto Verona - Montebello Vicentino, da progettare
in conformita' al progetto preliminare approvato con la delibera n.
94 del 2006;
2) secondo sub-lotto Montebello Vicentino - Vicenza da
progettare avendo a riferimento lo studio di fattibilita' per
l'attraversamento del territorio vicentino redatto da Italferr S.p.A.
nel 2014, approvato dalla Regione del Veneto e dal Comune di Vicenza
nel 2015;
m) il progetto definitivo elaborato da Iricav Due ha evidenziato
oneri eccedenti quelli previsti dallo studio di fattibilita' per
l'attraversamento di Vicenza sia per l'introduzione di ulteriori
opere non previste sia per le difficolta' realizzative in ambito
urbano e che si e' resa quindi necessaria la ricerca di una nuova
soluzione progettuale;
n) RFI S.p.A. si e' quindi impegnata:
1) a limitare l'estensione del primo lotto funzionale della
linea AV/AC Verona - Padova immediatamente a monte
dell'attraversamento di Vicenza, prevedendo l'innesto della nuova
linea AV/AC sulla linea storica con l'inserimento di un apposito
bivio a raso a circa 4,4 km a ovest del fabbricato viaggiatori della
stazione di Vicenza, ovvero alla progressiva chilometrica (p.k.)
44+250;
2) ad inoltrare al MIT, entro il 30 ottobre 2015, il progetto
definitivo del primo lotto funzionale Verona - bivio Vicenza, al fine
di adempiere all'avvio dell'iter autorizzativo nei termini indicati
dalla citata legge n. 164 del 2014 e successive modificazioni;
o) con Addendum al protocollo di intesa del luglio 2014, del 30
ottobre 2015, le parti hanno convenuto, di riarticolare l'opera in
tre lotti funzionali distinti;
p) con il Contratto di programma 2012-2016 - parte investimenti
tra Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e RFI S.p.A.,
inclusi i relativi aggiornamenti, la linea AV/AC Verona - Padova e'
stata conseguentemente articolata in tre lotti funzionali distinti:
1) primo lotto funzionale: Verona - bivio Vicenza;
2) secondo lotto funzionale: attraversamento di Vicenza;
3) terzo lotto funzionale: Vicenza - Padova;
q) con lo stesso contratto di programma 2012-2016 sono stati,
inoltre, allocati 1.364 milioni di euro sul primo lotto funzionale e
150 milioni di euro sul secondo lotto funzionale;
r) nel passaggio dal preliminare al definitivo il progetto, oltre
a recepire le prescrizioni della delibera n. 94 del 2006, e' stato
oggetto di alcuni interventi di ottimizzazione in aderenza alla
normativa sopravvenuta, a specifiche richieste degli enti locali e
enti interferiti, a nuove esigenze legate ad una migliore
qualificazione del ciclo di lavorazione;
s) il suddetto primo lotto funzionale e' stato a sua volta
suddiviso in due sub-lotti, il primo da Verona, progressiva
chilometrica (p.k.) 0+000, a Montebello Vicentino, p.k. 32+525, e il
secondo da Montebello Vicentino, p.k. 32+525, a bivio Vicenza, p.k.
44+250, al fine di consentire l'innesto della linea AV/AC sulla linea
storica esistente;
t) il tracciato del primo sub-lotto funzionale si sviluppa
secondo quanto previsto dal progetto preliminare tra la p.k. 0+000 e
la p.k. 12+725 e prosegue in variante di tracciato, mentre il secondo
sub-lotto funzionale e' interamente in variante di tracciato;
Considerato, che oggetto della presente delibera e' l'approvazione
del progetto definitivo del primo lotto funzionale Verona - bivio
Vicenza, compreso tra le p.k. 0+000, corrispondente all'uscita dalla
stazione di Verona Porta Vescovo, e la p.k. 44+250, situata poco dopo
la fermata di Altavilla Vicentina e in corrispondenza del bivio
Vicenza, sulla linea ferroviaria AV/AC Verona - Padova, di competenza
del contraente generale;
Considerato che l'approvazione esclude il nodo di Verona est, di
competenza di RFI S.p.A.;
Preso atto, con riferimento alle varianti sostanziali, che:
a) i nuovi elementi progettuali, considerati come varianti
progettuali sostanziali, sono stati formalmente riproposti nello
Studio di impatto ambientale e sottoposti alla procedura di cui
all'art. 167, comma 5, del citato decreto legislativo n. 163 del
2006;
b) le varianti progettuali sostanziali, sottoposte a nuova
valutazione di impatto ambientale, riguardano:
1) la c.d. variante di San Bonifacio dalla p.k. 12+725 alla
p.k. 29+842,31, per una lunghezza di circa 17 km, localizzata nel
primo sub-lotto funzionale;
2) il tracciato tra la p.k. 32+525 e la p.k. 44+250 che si
sviluppa all'interno del corridoio individuato dalle prescrizioni
della delibera n. 94 del 2006, costituente il secondo sub-lotto
funzionale;
3) il piano di utilizzo del materiale da scavo, anche piano di
utilizzo delle terre - P.U.T., di cui al decreto emanato dal
Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare 10
agosto 2012, n. 161, «regolamento recante la disciplina
dell'utilizzazione delle terre e rocce da scavo», relativo all'intero
primo lotto funzionale;
4) i tracciati degli elettrodotti e cavidotti afferenti alla
linea AV/AC;
5) la cantierizzazione e i siti di produzione inerti e recupero
ambientale;
6) le opere connesse afferenti alla linea AV/AC relative al
secondo sub-lotto funzionale;
c) il tracciato della variante di San Bonifacio ha comportato un
incremento di sviluppo rispetto alla soluzione del progetto
preliminare di circa 645 m;
d) il tracciato della variante tra la p.k. 32+525 e la p.k.
44+250 e' stato definito dopo avere recepito le prescrizioni e le
osservazioni contenute nella D.D.R. n. 1 del 21 gennaio 2015 della
Regione del Veneto;
e) in conseguenza di questi presupposti sono stati modificati il
progetto della stazione Montebello Vicentino e l'adeguamento del
tracciato ferroviario in corrispondenza della stazione di Montecchio
Maggiore, oltre che il progetto dell'incrocio con la A4 in posizione
intermedia tra le due stazioni;
f) il tracciato della variante tra la p.k. 32+525 e la p.k.
44+250 nel tratto iniziale e' in affiancamento a sud della linea
storica Milano - Venezia, la quale e' a sua volta in variante con
spostamento e adeguamento della fermata di Montebello Vicentino,
adeguatamente integrata con il nuovo viadotto Montebello;
g) dalla p.k. 35+800 alla p.k. 39+100 la linea AV/AC va ad
occupare il sedime della linea storica, comportando lo spostamento in
variante di quest'ultima e in detto tratto il corridoio ferroviario
e' interessato da due nuovi interventi infrastrutturali, il nuovo
svincolo di Montecchio dell'Autostrada A4 Milano - Venezia e la
relativa autostazione, a carico della Societa' Autostrada
Brescia-Verona-Vicenza-Padova S.p.A., e il Sistema delle tangenziali
venete - SI.TA.VE;
h) la nuova sede della linea storica, a nord della linea AV/AC,
necessitera' della costruzione di un nuovo manufatto di
sotto-attraversamento autostradale;
i) le opere connesse alla realizzazione del tratto tra la p.k.
32+525 e la p.k. 44+250, sono le seguenti:
1) adeguamento della viabilita' di via Fara, accesso alla
stazione di Montebello Vicentino;
2) nuova tangenziale est di Montecchio Maggiore come
collegamento diretto tra la strada regionale 11 e la strada
provinciale 34;
3) adeguamento della strada provinciale 34 del Melaro;
4) viabilita' di accesso alla nuova stazione di Montecchio
Maggiore;
j) con riferimento agli elettrodotti e cavidotti in variante e'
prevista per quanto concerne:
1) il primo sub-lotto funzionale, la realizzazione delle nuove
sottostazioni elettriche di conversione di San Martino Buonalbergo,
Belfiore e Locara e delle relative opere di alimentazione;
2) il secondo sub-lotto funzionale la realizzazione
dell'elettrodotto «Montebello» di connessione alla nuova
sotto-stazione elettrica - SSE di Montebello e del cavidotto
«Altavilla» di connessione alla futura SSE di Altavilla;
k) il progetto della cantierizzazione individuato nel progetto
preliminare, in ottemperanza agli indirizzi contenuti nella delibera
n. 94 del 2006, e' stato rivisto al fine di definire in modo piu'
compiuto il processo di cantierizzazione che da un lato tenesse conto
delle esigenze di realizzazione della linea ferroviaria e dall'altro
salvaguardasse i caratteri ambientali del contesto territoriale
interessato dai lavori;
l) la variante plano-altimetrica tra la p.k. 32+525 e la p.k.
44+250 ha di fatto comportato una revisione dell'intero progetto di
cantierizzazione in termini organizzativi, localizzativi e
dimensionali;
m) per il primo sub-lotto funzionale le modifiche concernono lo
spostamento e la nuova configurazione di layout di cantieri nei
tratti in cui il tracciato coincide con quello del progetto
preliminare e la realizzazione di nuovi cantieri per il tratto della
variante di San Bonifacio, mentre per il secondo sub-lotto funzionale
e' prevista la realizzazione di 6 cantieri;
n) con riferimento ai siti di produzione inerti e recupero
ambientale, sono stati individuati come aree per l'approvvigionamento
di materiali inerti necessari alla realizzazione delle opere e
successivo reimpiego del materiale idoneo proveniente dagli scavi, i
siti di cava la Gualda, cava di Zevio loc. via Sabbionara e cava di
prestito di Zevio loc. Diga;
o) in corso di redazione del progetto definitivo e' stato redatto
il Piano di utilizzo dei materiali da scavo, oggetto di valutazione
di impatto ambientale al pari delle varianti sostanziali di cui
sopra;
p) in seguito l'accoglimento di una prescrizione formulata dalla
Regione del Veneto, fatta propria dal Ministero dell'ambiente e della
tutela del territorio e del mare e accolta dal Ministero delle
infrastrutture e dei trasporti, concernente l'integrale acquisizione
da mercato del materiale inerte, ha reso necessario l'aggiornamento
del Piano di utilizzo dei materiali da scavo in coerenza con la
suddetta prescrizione;
q) il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha quindi
disposto, nella prescrizione n. 1 dell'Allegato prescrizioni e
raccomandazioni, che il Piano di utilizzo dei materiali da scavo
dovra' essere ripresentato tempestivamente - 90 giorni prima della
presentazione del progetto esecutivo - al Ministero dell'ambiente e
della tutela del territorio e del mare, al fine di consentire la
verifica di conformita' del piano stesso alla prescrizione di
utilizzare solo cave di mercato;
r) il progetto definitivo e' integrato dalla relazione del
progettista attestante la rispondenza al progetto preliminare e
l'ottemperanza alle prescrizioni contenute nella delibera n. 94 del
2006;
Preso atto, con riferimento agli aspetti
amministrativo-procedurali, che:
a) il progetto definitivo del primo lotto funzionale di
competenza del Contraente generale e' stato trasmesso dal soggetto
aggiudicatore al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti in
data 30 ottobre 2015 e la consegna del progetto a tutte le
amministrazioni interessate e' stata completata in data 2 febbraio
2016;
b) Italfer S.p.A., in nome e per conto del soggetto
aggiudicatore, in data 28 novembre 2015, ha dato avvio al
procedimento finalizzato alla dichiarazione di pubblica utilita' con
la pubblicazione dell'avviso di avvio del procedimento su due testate
giornalistiche, di cui La Repubblica a diffusione nazionale e
Corriere del Veneto a diffusione locale;
c) la conferenza di servizi e' stata convocata il 7 marzo 2016 e
si e' tenuta il 23 marzo 2016;
d) il Consorzio Iricav Due in data 30 gennaio 2016 ha provveduto
all'avviso dell'avvenuto deposito del progetto e dello studio di
impatto ambientale per la consultazione pubblica sul quotidiano a
diffusione nazionale La Repubblica e sui quotidiani a diffusione
regionale L'Arena e Corriere del Veneto, integrato con avviso
dell'avvenuto deposito della documentazione integrativa richiesta
dalla commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale - VIA e
VAS tramite la pubblicazione degli avvisi al pubblico in data 23 e 24
maggio 2016 sul quotidiano a diffusione nazionale La Repubblica e sui
quotidiani a diffusione regionale L'Arena e Corriere del Veneto;
e) il Consorzio Iricav Due, in data 1° febbraio 2016, ha
presentato l'istanza per l'avvio della procedura di valutazione di
impatto ambientale ai sensi dell'art. 167, comma 5, e dell'art. 183
del decreto legislativo n. 163 del 2006 per le opere in variante
rispetto al progetto preliminare, e per l'avvio della procedura di
verifica di ottemperanza alle prescrizioni impartite dalla delibera
n. 94 del 2006 di approvazione del progetto preliminare;
f) la Regione del Veneto ha trasmesso al Ministero delle
infrastrutture e dei trasporti il proprio parere nell'ambito della
conferenza di servizi, con nota n. 114151/71.001.003 del 23 marzo
2016;
g) la stessa Regione del Veneto con deliberazione della Giunta
regionale n. 1595 del 10 ottobre 2016 ha espresso giudizio favorevole
di compatibilita' ambientale con prescrizioni e raccomandazioni sul
progetto definitivo del primo lotto funzionale nell'ambito delle
procedure di valutazione dell'impatto ambientale regionale;
h) la medesima Giunta regionale della Regione del Veneto, con
deliberazione n. 1232 del 1° agosto 2017, ha inoltre espresso anche
il parere favorevole, con prescrizioni, sul progetto definitivo del
1° lotto funzionale;
i) il Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del
truismo, in data 23 giugno 2016, ha trasmesso al Ministero delle
infrastrutture e dei trasporti parere positivo con prescrizioni
all'istanza di VIA per le opere in variante ai sensi dell'art. 167,
comma 5, e dell'art. 183 del citato decreto legislativo n. 163 del
2006 e all'istanza di verifica di ottemperanza di cui agli articoli
166 e 185, commi 4 e 5 del medesimo decreto legislativo n. 163 del
2006;
j) il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del
mare, con determina della Direzione generale per le valutazioni e le
autorizzazioni ambientali n. 472 del 29 dicembre 2016, si e' espresso
sulla positiva conclusione della procedura di Verifica di
ottemperanza del progetto definitivo del primo lotto funzionale nelle
parti comprese tra la p.k. 0+000 e la p.k. 12+725 e tra la p.k.
29+482 e la p.k. 32+525 sulla base del parere n. 2233 del 2016 della
commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale - VIA e VAS;
k) la commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale -
VIA e VAS dello stesso Ministero dell'ambiente e della tutela del
territorio e del mare, si e' espressa con il parere n. 2232 del 25
novembre 2016 sulla istanza di valutazione di impatto ambientale e in
particolare:
1) con riferimento al Piano di utilizzo dei materiali da scavo
ha ritenuto che il proponente dovesse provvedere ad una revisione
dello stesso da redigere 90 giorni prima della presentazione del
progetto esecutivo per la sua approvazione da parte del Ministero
dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, formulando le
relative prescrizioni;
2) ha espresso parere positivo condizionato all'ottemperanza di
prescrizioni ai fini della compatibilita' ambientale delle parti in
variante, con la precisazione che qualora gli esiti degli
approfondimenti prescritti dovessero evidenziare significative
modifiche del quadro conoscitivo posto a base della parere stesso, si
dovra' procedere alla ripubblicazione delle parti del progetto
interessate dalle variazioni medesime;
l) il Consiglio superiore dei lavori pubblici, con voto n. 45/16,
emendato durante l'assemblea generale del 31 marzo 2017, ha espresso
parere sulla base degli esiti dell'istruttoria svolta dalla
Commissione relatrice, la quale ha espresso parere favorevole con
prescrizioni;
m) il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti - Direzione
generale per la vigilanza sulle concessionarie autostradali ha
trasmesso parere con nota n. 0013606 del 21 luglio 2017;
n) la documentazione istruttoria da' conto degli elaborati di
progetto relativi alle interferenze e agli espropri;
o) il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha esposto
le proprie valutazioni, in apposito allegato alla relazione
istruttoria, in merito alle prescrizioni e raccomandazioni da
allegare alla delibera che ha pienamente o parzialmente accolto;
Preso atto, con riferimento agli aspetti attuativi, che:
a) il Soggetto aggiudicatore, ai sensi del citato decreto
legislativo n. 163 del 2006, e' individuato in Rete Ferroviaria
Italiana S.p.A.;
b) la progettazione definitiva e la realizzazione
dell'infrastruttura e' affidata al Contraente generale Iricav Due in
forza della citata convenzione del 1991;
c) il CUP assegnato all'opera e' J41E91000000009;
d) le parti si impegnano al rispetto degli obblighi in materia di
monitoraggio degli investimenti pubblici;
Preso atto, con riferimento agli aspetti finanziari, che:
a) il costo a vita intera del progetto definitivo del lotto
funzionale Verona - bivio Vicenza (escluso nodo di Verona est) di
competenza del Contraente generale, presentato in conferenza dei
servizi e' pari a 2.410 milioni di euro, al netto dell'IVA;
b) per effetto del recepimento delle prescrizioni il costo a vita
intera si e' attestato a 2.713 milioni di euro, ed e' cosi'
articolato:
importi in milioni di euro
=====================================================================
| | Costo del progetto | Costo del | |
| |definitivo presentato| progetto | |
| | in conferenza di |definitivo in| |
| Oggetto | servizi |approvazione |Differenza|
+====================+=====================+=============+==========+
|Opere civili | 1.688| 1.328| -360|
+--------------------+---------------------+-------------+----------+
|Armamento | 82| 89| 7|
+--------------------+---------------------+-------------+----------+
|Impianti tecnologici| 221| 218| -3|
+--------------------+---------------------+-------------+----------+
|Espropri | | 316| 316|
+--------------------+---------------------+-------------+----------+
|Progettazione | | | |
|definitiva | | 20| 20|
+--------------------+---------------------+-------------+----------+
|Prezzo forfettario | | | |
|contraente generale | | | |
|ante prescrizioni | 1.991| 1.971| -20|
+--------------------+---------------------+-------------+----------+
|Adeguamento | | | |
|monetario e garanzie| | | |
|a rimborso | 57| 62| 5|
+--------------------+---------------------+-------------+----------+
|Sub-totale | | | |
|valutazione tecnica | | | |
|dei lavori | 2.048| 2.033| -15|
+--------------------+---------------------+-------------+----------+
|Imprevisti | 176| 118| -58|
+--------------------+---------------------+-------------+----------+
|Ingegneria Italferr | 66| 82| 16|
+--------------------+---------------------+-------------+----------+
|Costi di struttura | | | |
|RFI e altri oneri | 82| 82| 0|
+--------------------+---------------------+-------------+----------+
|Sub-totale somme a | | | |
|disposizione | 324| 282| -42|
+--------------------+---------------------+-------------+----------+
|Oneri connessi alle | | | |
|opere di ristoro | | | |
|socio-ambientali | 38| 39| 1|
+--------------------+---------------------+-------------+----------+
|Altre prescrizioni | | | |
|di enti / | | | |
|amministrazioni in | | | |
|conferenza di | | | |
|servizi | | 359| 359|
+--------------------+---------------------+-------------+----------+
|Sub-totale | | | |
|prescrizioni | | | |
|enti/amministrazioni| 38| 398| 360|
+--------------------+---------------------+-------------+----------+
|Totale generale | 2.410| 2.713| 303|
+--------------------+---------------------+-------------+----------+
c) la voce «adeguamento monetario» di 62 milioni di euro, e'
stata calcolata in ottemperanza a quanto riportato nella
deliberazione della Corte dei conti n. SCCLEG/38/2015/PREV, relativa
al Terzo valico dei Giovi, con la quale e' stato eliminato
l'adeguamento relativo al ritardato finanziamento dell'opera o di
lotti successivi, mentre restano considerati gli altri diversi casi
di adeguamento monetario contrattualmente previsti e stabiliti
nell'Atto integrativo che sara' sottoscritto nel 2018 da RFI S.p.A. e
Iricav Due;
d) l'adeguamento monetario viene conteggiato, dalla data di
stipula dell'Atto integrativo sino al momento dell'esecuzione dei
lavori, nella misura in cui ecceda il 5% dell'indice di aumento dei
prezzi ISTAT e senza che si possano produrre duplicazioni;
e) i casi di adeguamento monetario attualmente previsti nella
bozza di Atto integrativo alla Convenzione TAV (RFI) - Cepav Due/ENI
del 15 ottobre 1991 sono:
1) Adeguamento monetario per naturale decorrenza del tempo;
2) Adeguamento monetario per ritardi dovuti a «Eventi di Forza
Maggiore»;
3) Adeguamento monetario per ritardi dovuti a «Varianti»;
4) Adeguamento monetario per ritardi dovuti a «Inadempimenti di
RFI»;
f) l'importo di 359 milioni di euro derivante dalla
valorizzazione delle prescrizioni e' cosi' articolato:
1) 153 milioni di euro per le prescrizioni rese dal Ministero
dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare per la
gestione dei siti di fornitura dei materiali inerti e di conferimento
dei materiali di scavo, di cui alla citata determina direttoriale del
29 dicembre 2016;
2) 90 milioni di euro per le prescrizioni rese dal Ministero
dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare relative
all'estensione della fascia di studio per gli interventi di
mitigazione acustica e dei criteri per la valutazione del rumore
conseguente alla concorsualita' tra diverse infrastrutture di
trasporto;
3) 19 milioni di euro per ulteriori prescrizioni rese dal
Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare
relative a vibrazione e al progetto di monitoraggio ambientale;
4) 54 milioni di euro per prescrizioni rese dagli enti
territoriali e/o dai soggetti gestori dei servizi interferiti;
5) 33 milioni di euro per oneri connessi alle richieste della
Concessionaria autostradale A4;
6) 10 milioni di euro per le osservazioni afferenti al parere
emesso dal Consiglio superiore dei lavori pubblici ritenute
accoglibili dal MIT;
g) le risorse complessivamente assegnate al primo lotto
funzionale Verona - bivio Vicenza sono pari a 1.364 milioni di euro
di cui:
1) 1.274 milioni di euro a valere sulle risorse del capitolo
7122 del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti rinvenienti
da finanziamenti diversi e allocate nel contratto di programma -
parte investimenti - aggiornamento 2016 tra Ministero delle
infrastrutture e dei trasporti e RFI S.p.A. sul primo lotto
funzionale della linea AV/AC Verona - Padova;
2) 88,97 milioni di euro a valere sulle risorse assegnate
all'opera dal citato decreto-legge n. 133 del 2014 e ugualmente
allocate sul primo lotto funzionale, considerato che il decreto
interministeriale del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti
e del Ministero dell'economia e delle finanze del 13 settembre 2017,
n. 426, ha ridotto di 1,03 milioni di euro la somma inizialmente
prevista di 90 milioni di euro;
3) 1,03 milioni di euro a valere sul finanziamento del primo
lotto costruttivo del secondo lotto funzionale «attraversamento di
Vicenza», con corrispondente riduzione del relativo finanziamento da
150 milioni (previsti dal contratto di programma RFI - aggiornamento
2016) a 149 milioni, da reintegrare al primo aggiornamento del
contratto di programma con RFI S.p.A.
h) il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti afferma che
le suddette risorse sono destinate per l'importo di 984 milioni di
euro alla copertura finanziaria parziale del primo lotto funzionale
Verona - bivio Vicenza - escluso nodo di Verona est, e per l'importo
di 380 milioni di euro alla copertura finanziaria del nodo di Verona
est;
Preso atto, inoltre, con riferimento all'evoluzione economica del
progetto, che:
a) il costo a vita intera della linea AV/AC Verona - Padova,
sub-tratta Verona-Vicenza incluso nodo di Verona est, come risultante
dal contratto di programma 2012-2016 - parte investimenti -
aggiornamento 2015 tra Ministero delle infrastrutture e dei trasporti
e RFI S.p.A., e' stato pari a 4.153 milioni di euro, senza
indicazione di divisione in lotti funzionali;
b) il costo a vita intera della linea AV/AC Verona - Padova,
primo lotto funzionale Verona-Vicenza, come risultante dal contratto
di programma 2012-2016 - parte investimenti - aggiornamento 2016 tra
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e RFI S.p.A., e' stato
pari a 2.790 milioni di euro;
c) il costo a vita intera della linea AV/AC Verona - Padova,
primo lotto funzionale Verona-Vicenza, come risultante dal contratto
di programma 2017-2021 - parte investimenti - tra Ministero delle
infrastrutture e dei trasporti e RFI S.p.A., e' stato fissato a 3.140
milioni di euro, con suddivisione in:
1. primo lotto costruttivo per 984 milioni di euro;
2. secondo lotto costruttivo 1.776 milioni di euro;
3. nodo di Verona est 380 milioni di euro;
d) il costo a vita intera della linea AV/AC Verona - Padova,
primo lotto funzionale Verona-Vicenza con articolazione nelle tre
fasi sopra descritte al punto c) punti 1, 2 e 3, come risultante da
ultimo nella relazione del Ministero delle infrastrutture e dei
trasporti inoltrata con la sopra citata nota 26 luglio 2017, n.
29861, e' infine determinato in 3.093 milioni di euro cosi'
articolato:
1. primo lotto funzionale Verona-bivio Vicenza, escluso nodo di
Verona est, 2.713 milioni di euro di cui:
i. primo lotto costruttivo 984 milioni di euro;
ii. secondo lotto costruttivo 1.729 milioni di euro, con un
risparmio ed una conseguente pari riduzione dell'importo
contrattualizzato rispetto a quello previsto nel Contratto di
Programma 2017-2021 pari a 47 milioni di euro;
2. nodo di Verona est, 380 milioni di euro;
e) il costo del primo lotto funzionale, escluso il nodo di Verona
est, di cui con la presente delibera si approva il progetto
definitivo, e' pertanto pari a 2.713 milioni di euro;
Preso atto, inoltre, con riferimento alla autorizzazione all'avvio
della realizzazione per lotti costruttivi, che:
a) il soggetto aggiudicatore RFI S.p.A. ha trasmesso al Ministero
delle infrastrutture e dei trasporti la relazione illustrativa della
realizzazione della linea AV/AC Verona - Padova per lotti costruttivi
e che detta relazione risponde ai requisiti di cui alla lettera b)
del comma 232 del citato art. 2 della legge n. 191 del 2009 in quanto
indica le fasi di realizzazione per lotti costruttivi, il
cronoprogramma dei lavori per ciascuno dei lotti costruttivi e i
connessi fabbisogni finanziari annuali;
b) la relazione descrive le fasi di realizzazione per lotti
costruttivi, il cronoprogramma dei lavori e i relativi fabbisogni
annuali relativamente alla sola tratta Verona - bivio Vicenza di
competenza del Contraente generale Iricav Due, con esclusione del
nodo di Verona est, di competenza di RFI S.p.A.;
c) i lavori relativi all'intera infrastruttura possono essere
ripartiti in lotti costruttivi, come riportato nella tabella
seguente, che fornisce anche indicazioni sui relativi importi e sulle
attuali disponibilita' finanziarie:
importi in milioni di euro
=====================================================================
| | Costo | Disponibilita' |
+==============================+==========+=========================+
|Primo lotto funzionale tratta | | |
|Verona - Vicenza | 2.713| 984|
+------------------------------+----------+-------------------------+
|Primo lotto costruttivo | 984| 984|
+------------------------------+----------+-------------------------+
|Secondo lotto costruttivo | 1.729| 0|
+------------------------------+----------+-------------------------+
|Nodo di Verona est | 380| 380|
+------------------------------+----------+-------------------------+
|Secondo lotto funzionale | | |
|attraversamento di Vicenza | 805| 149|
+------------------------------+----------+-------------------------+
|Primo lotto costruttivo | 150| 149|
+------------------------------+----------+-------------------------+
|Secondo lotto costruttivo | 655| 0|
+------------------------------+----------+-------------------------+
|Terzo lotto funzionale tratta | | |
|Vicenza-Padova | 1.316| 0|
+------------------------------+----------+-------------------------+
|Totale complessivo | 5.214| 1.513|
+------------------------------+----------+-------------------------+
d) sono disponibili, pertanto, per la linea AV/AC Verona -
Padova, 1.513 milioni di euro di cui 984 sono stati destinati alla
copertura finanziaria del primo lotto costruttivo del primo lotto
funzionale Verona - bivio Vicenza, escluso nodo di Verona est, mentre
le restanti risorse sono destinate al nodo di Verona est per 380
milioni di euro e al secondo lotto funzionale per residuali 149
milioni di euro;
e) relativamente ai requisiti di cui al citato art. 1, comma 76
della legge n. 147 del 2013 e di cui al citato art. 2, commi 232 -
233, della legge n. 191 del 2009:
1) le tratte Brescia - Verona - Padova della linea ferroviaria
alta velocita'/alta capacita' - AV/AC Milano-Venezia, la tratta Apice
- Orsara e la tratta Frasso Telesino - Vitulano della linea
ferroviaria AV/AC Napoli - Bari sono realizzate con le modalita'
previste dalle lettere b) e c) del comma 232 e dai commi 233 e 234
dell'art. 2 della legge 23 dicembre 2009, n. 191;
2) sussistono disponibilita' finanziarie sufficienti per il
finanziamento di un primo lotto costruttivo di valore non inferiore
al 10 per cento del costo complessivo delle opere;
3) l'opera e' inclusa nel Corridoio Mediterraneo della rete
centrale nel settore dei trasporti (TEN-T)»;
4) l'opera e' inclusa nel Programma delle infrastrutture
strategiche;
5) l'opera ha un costo superiore a 2 miliardi di euro;
6) l'opera ha tempi di realizzazione superiori a quattro anni
dall'approvazione del progetto definitivo;
7) la copertura finanziaria del primo lotto funzionale alla
data odierna, pari a 984 milioni di euro, costituisce piu' del 10 per
cento del costo aggiornato complessivo dell'opera ferroviaria legata
alla linea Verona-Vicenza;
9) il primo lotto funzionale comporta un importo complessivo
residuo da finanziare pari a 1.729 milioni di euro milioni di euro,
corrispondente all'intero costo del secondo lotto costruttivo del
primo lotto funzionale tratta Verona-Vicenza, escluso nodo di Verona
est;
10) il Contraente generale Iricav Due, con atto di impegno del
30 ottobre 2015, ha rinunciato a qualunque pretesa risarcitoria
nonche' a qualunque pretesa anche futura connessa all'eventuale
mancato o ritardato finanziamento dell'intera opera o di lotti
successivi;
f) che il cronoprogramma delle attivita', riportato nell'allegato
3 alla presente delibera, prevede una durata complessiva delle
attivita' realizzative di circa 6 anni e 8 mesi a partire dalla data
di stipula dell'Atto integrativo alla convenzione vigente tra RFI
S.p.A. e Iricav Due;
Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi dell'art. 3
del vigente regolamento di questo Comitato di cui alla delibera del
30 aprile 2012, n. 62;
Vista la nota 22 dicembre 2017, n. 6245-P, predisposta per la
seduta del Comitato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri -
Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica
economica, cosi' come integrata dalle osservazioni del Ministero
dell'economia e delle finanze, acquisite in seduta ed entrambe poste
a base dell'esame della presente proposta nell'odierna seduta del
Comitato;
Su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti;
Delibera:
1 Approvazione del progetto definitivo.
Le disposizioni del presente punto sono adottate ai sensi e per gli
effetti del combinato disposto degli articoli 214, comma 11, e 216,
commi 1, 1-bis e 27, del decreto legislativo n. 50 del 2016, e del
decreto legislativo n. 163 del 2006 e successive modificazioni, da
cui deriva la sostanziale applicabilita' della previgente disciplina,
di cui al decreto legislativo in ultimo citato, a tutte le procedure,
anche autorizzative, avviate prima del 19 aprile 2016, e in
particolare degli articoli del citato decreto legislativo n. 163 del
2006 riportati per le singole disposizioni.
1.1 Ai sensi e per gli effetti dell'art. 166 del citato decreto
legislativo n. 163 del 2006, e successive modificazioni, nonche' ai
sensi dell'art. 12 del citato decreto del Presidente della Repubblica
n. 327 del 2001, e successive modificazioni, e' approvato, con le
prescrizioni e raccomandazioni proposta dal Ministero delle
infrastrutture e dei trasporti, anche ai fini della dichiarazione di
pubblica utilita', il progetto definitivo della nuova linea AV/AC
Verona - Vicenza - Padova limitatamente al primo lotto funzionale
Verona - bivio Vicenza - escluso il Nodo di Verona est - di
competenza del Contraente generale Iricav Due - ad eccezione delle
parti in variante di cui al punto 1.2;
1.2 Ai sensi e per gli effetti dell'art. 167, comma 5, del citato
decreto legislativo n. 163 del 2006, e successive modificazioni,
nonche' ai sensi degli articoli 10 e 12 del citato decreto del
Presidente della Repubblica n. 327 del 2001, e successive
modificazioni, e' approvato, con le prescrizioni e raccomandazioni
proposta dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, anche ai
fini della attestazione della compatibilita' ambientale e della
apposizione del vincolo preordinato all'esproprio e della
dichiarazione di pubblica utilita', il progetto definitivo della
nuova linea AV/AC Verona - Vicenza - Padova limitatamente al primo
lotto funzionale Verona - bivio Vicenza - escluso il Nodo di Verona
est - di competenza del Contraente generale Iricav Due, limitatamente
alle seguenti parti in variante rispetto al progetto preliminare
approvato con la delibera n. 94 del 2006 e oggetto del citato parere
della Commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale VIA e
VAS del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del
mare n. 2232 del 25 novembre 2016:
a) la c.d. variante di San Bonifacio dalla p.k. 12+725 alla p.k.
29+842,31, per una lunghezza di circa 17 km, localizzata nel primo
sub-lotto funzionale;
b) il tracciato tra la p.k. 32+525 e la p.k. 44+250 che si
sviluppa all'interno del corridoio individuato dalle prescrizioni
della delibera n. 94 del 2006, costituente il secondo sub-lotto
funzionale;
c) il Piano di utilizzo del materiale da scavo di cui al decreto
emanato dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e
del mare 10 agosto 2012, n. 161, «regolamento recante la disciplina
dell'utilizzazione delle terre e rocce da scavo», relativo all'intero
primo lotto funzionale;
d) i tracciati degli elettrodotti e cavidotti afferenti alla
linea AV/AC;
e) la cantierizzazione e i siti di produzione inerti e recupero
ambientale;
f) le opere connesse afferenti alla linea AV/AC relative al
secondo sub-lotto funzionale;
1.3 Le approvazioni di cui ai punti 1.1 e 1.2 sostituiscono ogni
altra autorizzazione, approvazione e parere comunque denominato e
consente la realizzazione di tutte le opere, prestazioni e attivita'
previste nei progetti approvati.
1.4 Ai sensi dell'art. 165, comma 3, del citato decreto legislativo
n. 163 del 2006 e successive modificazioni, l'importo di 2.713
milioni di euro circa, al netto di IVA, come sintetizzato nella
precedente «presa d'atto», costituisce il limite di spesa del primo
lotto funzionale Verona - bivio Vicenza - escluso il Nodo di Verona
est - di cui ai punti 1.1 e 1.2.
1.5 Le prescrizioni citate ai precedenti punti 1.1 e 1.2, cui resta
subordinata l'approvazione dei progetti, sono riportate nella prima
parte dell'Allegato 1, che forma parte integrante della presente
delibera, mentre le raccomandazioni sono riportate nella seconda
parte del predetto allegato. Il soggetto aggiudicatore, qualora
ritenga di non poter dar seguito a qualcuna delle suddette
raccomandazioni, fornira' al riguardo puntuale motivazione, in modo
da consentire al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti di
esprimere le proprie valutazioni. L'ottemperanza alle prescrizioni
non potra' comunque comportare incrementi del limite di spesa di cui
al precedente punto 1.4.
1.6 Ai sensi dell'art. 170, comma 4, del citato decreto legislativo
n. 163 del 2006 e' contestualmente approvato il programma di
risoluzione delle interferenze relativo all'intero primo lotto
funzionale della linea AV/AC Verona - Padova.
1.7 La lista degli elaborati di progetto relativi alle interferenze
e agli espropri e' inclusa negli allegati alla documentazione
istruttoria trasmessa dal Ministero delle infrastrutture e dei
trasporti.
1.8 Laddove l'attivazione del lotto funzionale Verona - bivio
Vicenza - escluso il Nodo di Verona est - dovesse intervenire nel
periodo antecedente l'entrata in funzione del nodo di Verona, R.F.I.
dovra' realizzare un bivio provvisorio con la linea storica in
prossimita' della stazione di Verona Porta Vescovo, senza modificare
il limite di spesa.
1.9 Eventuali costi correlati alla revisione del Piano di utilizzo
dei materiali da scavo dovranno essere contenuti nel limite di spesa
di 153 milioni di euro incluso nel quadro economico e destinato -
come riportato nella relazione istruttoria - alla valorizzazione
delle prescrizioni rese dal Ministero dell'ambiente e della tutela
del territorio e del mare per la gestione dei siti di fornitura dei
materiali di inerti e di conferimento dei materiali di scavo, di cui
alla determina direttoriale del 29 dicembre 2016.
1.10 Si raccomanda di prestare particolare attenzione alla verifica
delle integrazioni e modifiche progettuali concernenti gli aspetti
idraulici derivanti dalle considerazioni e prescrizioni del Consiglio
superiore dei lavori pubblici e della Regione del Veneto, da recepire
- come previsto dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti -
nella fase di progettazione esecutiva.
1.11 Il quadro economico dovra' rendere evidente la copertura
finanziaria per l'importo di 104,4 milioni di euro relativo ai «costi
connessi al lodo arbitrale e agli oneri pregressi» che sono gia'
stati pagati e attualmente non sono riportati nel quadro economico.
1.12 Gli elaborati esecutivi del primo e del secondo sub-lotto
dovranno essere sottoposti al parere della competente soprintendenza
per la verifica di ottemperanza alle prescrizioni di cui al parere n.
4121 del 2016 del Ministero dei beni e delle attivita' culturali e
del turismo.
1.13 Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti dovra' dare
conferma al Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del
turismo della verifica dell'interesse culturale degli immobili
interferiti dalla nuova infrastruttura secondo quanto stabilito
dall'art. 12 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n, 42.
1.14 Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti dovra'
vigilare e adoperarsi affinche' «sia rispettato l'impegno del Governo
italiano, a seguito della procedura di infrazione comunitaria del 30
marzo 2014, dell'affidamento a terzi del 60 per cento dell'importo
delle opere civili e dell'armamento, come riportato nella delibera
dell'ANAC n. 6 del 2015».
1.15 Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti verifichera'
che siano state poste in essere tutte le verifiche e condotte
contrattuali atte a garantire che la destinazione dei ribassi d'asta
conseguiti nelle gare espletate dal Contraente generale rispetti
l'interesse pubblico alla economicita' ed efficacia nella
realizzazione delle opere, anche nel rispetto della delibera ANAC n.
6 del 2015.
1.16 L'onere della garanzia a rimborso non dovra' essere a carico
del committente, ma del Contraente generale che fornisce la garanzia.
Si prescrive pertanto una pronta revisione del contratto alla prima
scadenza utile per la sua revisione.
1.17 A seguito della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della
presente delibera il costo del primo lotto funzionale, escluso il
nodo di Verona est, di cui con la presente delibera si approva il
progetto definitivo, dovra' essere modificato nel contratto di
programma 2017-2021 - parte investimenti - tra Ministero delle
infrastrutture e dei trasporti e RFI S.p.A., al primo aggiornamento
utile, nel nuovo importo pari a 2.713 milioni di euro, anziche' 2.760
milioni di euro.
1.18 Analogamente dovra' essere modificato, in riduzione di 47
milioni di euro, nel contratto di programma 2017-2021 - parte
investimenti - tra Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e
RFI S.p.A., al primo aggiornamento utile, il costo complessivo
relativo all'intera tratta AV/AC Verona-Padova, il cui costo e'
riportato essere pari a 5.261 milioni di euro, invece degli effettivi
5.214 milioni di euro scaturenti dai risparmi registrati sul primo
lotto funzionale.
1.20 il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti si impegna
ad inoltrare il cronoprogramma aggiornato, dopo la registrazione
della presente delibera, nel caso in cui il medesimo cronoprogramma
dovesse subire eventuali variazioni.
2. Lotti costruttivi.
2.1 Ai sensi dell'art. 2, comma 232, della legge n. 191 del 2009,
l'articolazione dei lotti costruttivi del primo lotto funzionale
Verona - bivio Vicenza della linea AV/AC Verona - Padova e' la
seguente:
=====================================================================
| Lotti costruttivi | Costo | Disponibilita' | Fabbisogno |
+===================+========+=====================+================+
|Primo lotto | | | |
|costruttivo | 984| 984| 0|
+-------------------+--------+---------------------+----------------+
|Secondo lotto | | | |
|costruttivo | 1.729| 0| 1.729|
+-------------------+--------+---------------------+----------------+
|Totale | 2.713| 984| 1.729|
+-------------------+--------+---------------------+----------------+
2.2 Il quadro degli interventi e delle attivita' principali inclusi
nei vari lotti costruttivi e' riportato nell'Allegato 2 che fa parte
integrante della presente delibera.
2.3 Il cronoprogramma di realizzazione dell'infrastruttura e'
riportato nell'Allegato 3 che fa parte integrante della presente
delibera.
2.4 Ai sensi dell'art. 2, commi 232, 233 e 234 della citata legge
n. 191 del 2009 (legge finanziaria 2010), e' autorizzato l'avvio
della realizzazione per lotti costruttivi non funzionali, come
individuati nella tabella della precedente presa d'atto, delle opere
di competenza del Contraente generale del primo lotto funzionale
Verona - bivio Vicenza della Linea ferroviaria AV/AC Verona - Padova,
il cui costo a vita intera e' pari a 2.713 milioni di euro, nei
limiti dei finanziamenti che il Governo rendera' effettivamente
disponibili. A tal fine la copertura dell'importo residuo da
finanziare a carico dello Stato dovra' essere assicurata in coerenza
con il cronoprogramma e le esigenze di cassa di cui al successivo
punto 2.2.
2.5 Ai sensi dell'art. 2, comma 233 della legge 23 dicembre 2009,
n. 191 (legge finanziaria 2010), e' autorizzata la realizzazione
delle opere di competenza del Contraente generale del primo lotto
costruttivo del «Primo lotto funzionale Verona (escluso nodo di
Verona est) - bivio Vicenza» entro un limite di spesa di 984 milioni
di euro, con l'impegno programmatico a finanziare l'intera opera,
entro il limite di spesa cui al punto 1.4. La distribuzione annuale
delle risorse necessarie e' riportata nell'allegato 3 alla presente
delibera.
2.6 La copertura finanziaria del primo lotto costruttivo e'
assicurata nell'ambito seguenti risorse complessivamente disponibili
per il primo lotto funzionale per la linea AV/AC Verona - Padova:
a) 1.274 milioni di euro a valere sulle risorse del capitolo 7122
del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti rinvenienti da
finanziamenti diversi e allocate nel contratto di programma - parte
investimenti - aggiornamento 2016 tra Ministero delle infrastrutture
e dei trasporti e RFI S.p.A. sul primo lotto funzionale della linea
AV/AC Verona - Padova;
b) 88,97 milioni di euro a valere sulle risorse assegnate
all'opera dal citato decreto-legge n. 133 del 2014 e ugualmente
allocate sul primo lotto funzionale, considerato che il decreto
interministeriale del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti
e del Ministero dell'economia e delle finanze del 13 settembre 2017,
n. 426, ha ridotto di 1,03 milioni di euro la somma inizialmente
prevista di 90 milioni di euro;
c) 1,03 milioni di euro a valere sul finanziamento del primo
lotto costruttivo del secondo lotto funzionale «attraversamento di
Vicenza», con corrispondente riduzione del relativo finanziamento da
150 milioni (previsti dal contratto di programma RFI - aggiornamento
2016) a 149 milioni, da reintegrare al primo aggiornamento del
contratto di programma con RFI S.p.A.
2.7 Prima dell'avvio della realizzazione del primo lotto
costruttivo autorizzato al punto 2.2, il Ministero delle
infrastrutture e dei trasporti trasmettera' a questo Comitato, a fine
informativo e con una relazione di accompagnamento che illustri in
particolare le disposizioni ivi contenute sull'adeguamento monetario,
l'Atto integrativo tra RFI S.p.A. e Consorzio Iricav Due, relativo
alla Convenzione TAV (RFI) - Cepav Due/ENI del 15 ottobre 1991, ai
fini dell'efficacia degli impegni assunti dal Consorzio stesso in
data 30 ottobre 2015, e all'impegno programmatico di finanziare
l'intera opera assunto da questo Comitato con la presente delibera.
2.8 Questo Comitato conferma l'impegno programmatico a finanziare
l'intera opera, entro il limite di spesa di 2.713 milioni di euro,
per un importo residuo da finanziare a carico dello Stato di 1.729
milioni di euro.
2.9 E' confermata l'autorizzazione al soggetto aggiudicatore a
procedere alla contrattualizzazione dei successivi lotti costruttivi,
non funzionali, impegnativi per le parti, nei limiti dei
finanziamenti che il Governo rendera' effettivamente disponibili. A
tal fine la copertura del sopra citato importo residuo da finanziare
a carico dello Stato dovra' essere assicurata in coerenza con i
relativi cronoprogrammi ed esigenze di cassa.
2.10 RFI S.p.A. destinera' prioritariamente le risorse che si
renderanno disponibili, sia che si tratti di nuovi stanziamenti (in
particolare la prossima proposta di aggiornamento del contratto di
programma tra Ministero delle infrastrutture e di trasporti e RFI
S.p.A. - parte investimenti) sia che si tratti di risorse rinvenienti
da project review, alla copertura del secondo lotto costruttivo.
2.11 Lo stesso soggetto aggiudicatore dell'opera provvedera' a
inserire nei bandi di gara per l'affidamento dei lavori dell'opera,
tra gli impegni dell'aggiudicatario, la rinuncia a qualunque pretesa
risarcitoria, nonche' a qualunque pretesa, anche futura, connessa
all'eventuale mancato o ritardato finanziamento dell'intera opera o
di lotti successivi.
3 Disposizioni finali.
3.1 Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvedera'
ad assicurare, per conto di questo Comitato, la conservazione dei
documenti relativi al progetto definitivo di cui ai precedenti punti
1.1 e 1.2.
3.2 Il soggetto aggiudicatore provvedera', prima dell'inizio dei
lavori previsti nel citato progetto, a fornire assicurazioni al
predetto Ministero sull'avvenuto recepimento nel progetto esecutivo
delle prescrizioni di cui al punto 1.5.
3.3 Il medesimo Ministero delle infrastrutture e dei trasporti
provvedera' altresi' a svolgere le attivita' di supporto intese a
consentire a questo Comitato di espletare i compiti di vigilanza
sulla realizzazione delle opere ad esso assegnati dalla normativa
citata in premessa, tenendo conto delle indicazioni di cui alla
delibera n. 63 del 2003 sopra richiamata.
3.4 Il soggetto aggiudicatore inviera' al Ministero dei beni e
delle attivita' culturali e del turismo il progetto esecutivo ai fini
della verifica di ottemperanza delle prescrizioni riportate nel
suddetto allegato 1 poste dallo stesso Ministero.
3.5 In relazione alle linee guida esposte nella citata nota del
Coordinatore del Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza
delle grandi opere, il bando di gara per l'affidamento dei lavori
dovra' contenere una clausola che ponga adempimenti ulteriori
rispetto alla vigente normativa, intesi a rendere piu' stringenti le
verifiche antimafia, prevedendo - tra l'altro - l'acquisizione delle
informazioni antimafia anche nei confronti degli eventuali
sub-appaltatori e sub-affidatari indipendentemente dai limiti
d'importo fissati dalla vigente normativa, nonche' forme di
monitoraggio durante la realizzazione dei lavori; i contenuti di
detta clausola sono specificati nell'allegato 3, che forma parte
integrante della presente delibera.
3.6 Il soggetto aggiudicatore dell'opera, RFI, assicura il
monitoraggio ai sensi del decreto legislativo 29 dicembre 2011, n.
229. In osservanza del principio che le informazioni comuni ai
sistemi debbono essere inviate una sola volta, nonche' per
minimizzare le procedure e i connessi adempimenti, vengono assicurati
a questo Comitato flussi costanti di informazioni coerenti per
contenuti con il sistema di monitoraggio degli investimenti pubblici,
di cui all'art. 1 della legge n. 144 del 1999. A regime, tracciato e
modalita' di scambio dei dati saranno definiti con un protocollo
tecnico tra Ragioneria generale dello Stato e DIPE, da redigersi ai
sensi dello stesso decreto legislativo n. 229 del 2011, articoli 6 e
7.
3.7 Ai sensi della richiamata delibera n. 15 del 2015, prevista
all'art. 36, comma 3, del decreto-legge n. 90 del 2014, le modalita'
di controllo dei flussi finanziari sono adeguate alle previsioni del
protocollo operativo stipulato tra RFI S.p.A. e il Contraente
generale nel mese di settembre del 2015.
3.8 Ai sensi della delibera n. 24 del 2004, il CUP indicato per
l'opera dovra' essere evidenziato in tutta la documentazione
amministrativa e contabile riguardante l'opera stessa.
Roma, 22 dicembre 2017
Il Presidente: Gentiloni Silveri
Il segretario: Lotti
Registrata alla Corte dei conti il 28 giugno 2018
Ufficio controllo atti Ministero economia e finanze, reg.ne prev. n.
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