IL SEGRETARIO REGIONALE 
               PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE REGIONALE 
                     PER IL PATRIMONIO CULTURALE 
 
  Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, norme  generali
sull'ordinamento del lavoro  alle  dipendenze  delle  amministrazioni
pubbliche e successive modifiche ed integrazioni; 
  Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241, nuove norme sul  procedimento
amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi, e
successive modifiche e integrazioni, di seguito legge; 
  Visto il decreto legislativo 20 ottobre 1998, n.  368,  istituzione
del Ministero per i beni e le  attivita'  culturali,  cosi'  come  da
ultimo  modificato  dal  decreto-legge  12  luglio   2018,   n.   86,
Disposizioni urgenti in materia di riordino  delle  attribuzioni  dei
Ministeri dei beni e delle attivita' culturali e del  turismo,  delle
politiche agricole alimentari e forestali  e  dell'ambiente  e  della
tutela del territorio e del mare, nonche' in materia  di  famiglia  e
disabilita', di seguito Ministero; 
  Visto il decreto legislativo 22 gennaio 2004,  n.  42,  Codice  dei
beni  culturali  e  del   paesaggio,   e   successive   modifiche   e
integrazioni, d'ora in poi Codice dei beni culturali e del paesaggio; 
  Visti in particolare gli articoli 138 comma 3, 140 e 141 del Codice
dei beni culturali e del paesaggio; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri  del  29
agosto 2014, n. 171, regolamento di organizzazione del Ministero  dei
beni e delle attivita' culturali e del turismo,  degli  uffici  della
diretta collaborazione del Ministro e dell'Organismo indipendente  di
valutazione della performance, e successive modifiche e integrazioni,
d'ora in poi Regolamento; 
  Visti in particolare gli articoli 32 comma 2 lettera a) e 39  comma
2 lettera g) del Regolamento; 
  Visto il decreto del direttore generale bilancio del  Ministero  21
ottobre 2015 con il quale e' stato conferito al dott.  Marco  Edoardo
Minoja l'incarico di funzione dirigenziale di livello non generale di
Segretario  regionale  del  Ministero  dei  beni  e  delle  attivita'
culturali e del turismo per la Lombardia; 
  Preso atto che a far data dal 1° giugno 2018 il  suddetto  incarico
e' stato rimesso e attualmente il ruolo e' vacante; 
  Vista la nota prot. n. 0006216-P del 30  maggio  2018  con  cui  il
direttore generale bilancio del Ministero  ha  nominato  la  dott.ssa
Beatrice Bentivoglio-Ravasio, Segretario regionale del Ministero  dei
beni e delle attivita' culturali e del turismo per la Lombardia (oggi
Segretario  regionale  del  Ministero  per  i  beni  e  le  attivita'
culturali per la  Lombardia)  -  sostituto  supplente  per  tutte  le
funzioni connesse al settore tecnico-scientifico,  ivi  compresi  gli
adempimenti di cui all'art. 39 del regolamento; 
  Vista la legge  regionale  11  marzo  2005,  n.  12  della  Regione
Lombardia,  Legge  per  il  governo  del  territorio,  e   successive
modifiche ed integrazioni; 
  Vista la sentenza del Consiglio di Stato  -  Adunanza  plenaria  22
dicembre 2017, n. 13; 
  Visto il verbale  n.  1  del  26  gennaio  1990  della  Commissione
provinciale di Brescia per la tutela delle bellezze naturali  (organo
previsto dall'allora vigente art. 2 della legge 29  giugno  1939,  n.
1497 protezione delle bellezze naturali, poi  art.  140  del  decreto
legislativo 29 ottobre 1999, n. 490, testo unico  delle  disposizioni
legislative in materia di beni culturali e ambientali, ora  art.  137
del Codice dei beni culturali e del paesaggio e dal regio  decreto  3
giugno 1940, n. 1357, regolamento per l'applicazione della  legge  29
giugno 1939-XVII, n. 1497 sulla protezione delle bellezze naturali, e
dall'allora  vigente  art.  31  del  decreto  del  Presidente   della
Repubblica 3 dicembre 1975 n. 805, organizzazione del Ministero per i
beni culturali e ambientali,  le  cui  funzioni  amministrative  sono
state delegate alla regione ai sensi dell'art. 82 comma 2 lettera  g)
del decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977,  n.  616,
attuazione della delega di cui all'art. 1 della legge 22 luglio 1975,
n. 382) inerente la proposta di dichiarazione di  notevole  interesse
pubblico  dell'ambito  sito  nel  territorio  comunale   di   Gussago
(Brescia) appresso descritto; 
  Vista la  nota  prot.  n.  2623  del  2  maggio  2018  con  cui  il
Segretariato regionale del  Ministero  dei  beni  e  delle  attivita'
culturali e del turismo per la Lombardia, oggi Segretariato regionale
del Ministero per i beni e le attivita' culturali per  la  Lombardia,
di  seguito  Segretariato  regionale,  ha  rappresentato  a   Regione
Lombardia,  Direzione   generale   ambiente,   energia   e   sviluppo
sostenibile, servizio paesaggio, d'ora in poi Regione  Lombardia,  la
necessita' di provvedere alla regolarizzazione della dichiarazione di
cui sopra in conformita' alla citata sentenza; 
  Vista la nota prot. n. T1.2018.0024857 del 14 maggio 2018  con  cui
Regione Lombardia, Direzione generale ambiente,  energia  e  sviluppo
sostenibile, servizio paesaggio ha risposto alla nota  del  2  maggio
2018 fornendo tutta la documentazione utile alla formalizzazione  del
provvedimento finale da parte del Ministero; 
  Vista la nota prot. n. 19558 del 18  luglio  2018,  indirizzata  al
Segretariato regionale e Regione  Lombardia,  con  cui  la  Direzione
generale archeologia, belle arti e paesaggio - Servizio  V  -  Tutela
del paesaggio del Ministero, di seguito Direzione generale  ABAP,  ha
fornito indicazioni procedurali; 
  Vista la nota prot. n. Z1.2018.17700 del 19  luglio  2018  con  cui
Regione Lombardia, ha riscontrato la nota  della  Direzione  generale
ABAP del 18 luglio 2018; 
  Vista la nota prot.  n.  12093  del  24  luglio  2018  con  cui  la
Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le Province di
Bergamo  e  Brescia,  di  seguito  Soprintendenza  ABAP  Brescia,  ha
comunicato  al  Comune  di  Gussago  l'intenzione  del  Ministero  di
procedere con la regolarizzazione della proposta di dichiarazione  di
notevole  interesse  pubblico  nel  territorio  comunale  di  Gussago
(Brescia)  di  cui  al  verbale  n.  1  del  26  gennaio  1990  della
Commissione provinciale di  Brescia  per  la  tutela  delle  bellezze
naturali; 
  Vista la pubblicazione sul sito istituzionale della  Soprintendenza
ABAP Brescia, alla sezione «Informazioni - Comunicati importanti»  in
data  24  luglio  2018,   dell'intenzione   dell'Amministrazione   di
procedere con la regolarizzazione della proposta di dichiarazione  di
notevole  interesse  pubblico  nel  territorio  comunale  di  Gussago
(Brescia)  di  cui  al  verbale  n.  1  del  26  gennaio  1990  della
Commissione provinciale di  Brescia  per  la  tutela  delle  bellezze
naturali; 
  Tenuto conto dei contenuti del sopra richiamato verbale, mediante i
quali la Commissione provinciale  di  Brescia  per  la  tutela  delle
bellezze  naturali  ha  deliberato  «di  proporre  per  l'inserimento
nell'elenco relativo ai numeri 3) e 4) dell'art.  1  della  legge  29
giugno 1939 n. 1497 per Provincia di Brescia  e  per  il  conseguente
assoggettamento, alle norme sulla tutela delle bellezze  naturali  di
cui alla medesima legge le aree del territorio  comunale  di  Gussago
(Brescia) comprese nel seguente perimetro, a partire da nord in senso
orario: 
    strada di collegamento Concesio-Rodengo  (SP  n.  19)  fino  alla
confluenza di via Marconi; 
    via Marconi fino all'incrocio con via Roma; 
    via Roma, poi a destra in via Pinidolo; 
    da via Pinidolo in via retta fino a via Richiedei comprendendo il
giardino all'italiana dell'Opera Pia Richiedei; 
    via Nava fino all'incrocio con via Pesce; 
    via Pesce, poi a sinistra in via Staffoli; 
    via Staffoli fino a 200 metri dall'incrocio con via Gandoverelli; 
    linea congiungente il punto sopraindicato con il punto  posto  su
via Gandoverelli situato a 200 metri dall'incrocio  tra  la  predetta
via e via Staffoli; 
    via Gandoverelli fino a via Sale; 
    via Sale, fino alla confluenza con via Galli, via Galli fino alla
confluenza  con  via  Trieste,  escludendo  dal  vincolo   la   nuova
edificazione  sul  fronte  via,   come   meglio   specificato   sulla
cartografia allegata al presente verbale; 
    via Trieste  fino  a  via  Casotto,  via  Casotto  fino  all'area
comprendente edifici di valore storico siti in zona A, escludendo  la
nuova edificazione sul fronte  via,  come  meglio  specificato  sulla
cartografia allegata al presente verbale; 
    via Sale fino al confine comunale; 
    confine comunale fino alla  strada  di  collegamento  Concesio  -
Rodengo n. 19»; 
  Preso atto dell'avvenuta pubblicazione del  verbale  n.  1  del  26
gennaio 1990 della Commissione provinciale di Brescia per  la  tutela
delle bellezze naturali  all'albo  pretorio  del  Comune  di  Gussago
(Brescia) nel periodo, pari a tre mesi, compreso fra il 4 maggio 1990
e il 3 agosto 1990; 
  Viste le osservazioni  a  suo  tempo  formalizzate  dal  Comune  di
Gussago con nota prot. n.  9377  del  30  ottobre  1990,  di  seguito
Osservazioni,  a  seguito  della  pubblicazione  della  proposta   di
dichiarazione di notevole  interesse  pubblico  e  in  ossequio  alle
disposizioni relative alla  partecipazione  al  procedimento  sancite
dalla legge; 
  Considerato,  con   riferimento   ai   contenuti   delle   suddette
Osservazioni riguardanti sostanzialmente dettagli  di  perimetrazione
di limitata rilevanza  rispetto  all'estensione  e  alle  motivazioni
della proposta di vincolo, che la ricognizione  del  perimetro  della
dichiarazione di notevole  interesse  pubblico,  con  la  conseguente
valutazione  di  eventuali  rettifiche,  e'  uno   degli   obbiettivi
specifici  dell'attivita'  di  copianificazione   paesaggistica   tra
Ministero per i beni e le attivita' culturali e Regione Lombardia, in
essere dal luglio 2017, e che dunque dette eventuali rettifiche dello
stesso potranno essere definite in tale sede; 
  Ritenuto,  dunque,  di  condividere  le  motivazioni  espresse  nel
verbale sopra richiamato dalla suddetta  Commissione  provinciale  di
Brescia per la tutela  delle  bellezze  naturali,  che  riconosce  la
rilevanza paesaggistica della porzione di territorio cosi' come sopra
individuato poiche': 
    «in tale ambito [il territorio  posto  a  ovest  dell'abitato  di
Gussago, a sud della strada di collegamento Concesio - Rodengo] i due
colli esistenti a nord e quello a sud, in localita'  "Sale"  formano,
con la pianura interposta, un quadro paesistico  unitario  di  grande
effetto  ambientale.  In  particolare  la  collinetta  sita  a   nord
denominata "La Santissima" si erge isolata in una  zona  pianeggiante
visibile da tutte le strade circostanti con il suo andamento ricco di
vegetazione e di gruppi di tipiche costruzioni. Sulla sua sommita' si
distingue il  complesso  edilizio  della  "Santissima  Trinita'"  che
affonda le sue  origini  nel  Medio  Evo.  Tale  edificio  costituiva
l'antico convento domenicano, poi trasformato nell'ottocento in  casa
di villeggiatura in  forma  di  castello  dalla  famiglia  Richiedei.
L'immagine  tradizionale  dell'edificio  e   dell'ambiente   naturale
circostante, costituito in particolare  dalle  coltivazioni  viticole
sistemate a girapoggio, ne fanno il fulcro di un quadro paesaggistico
piu' ampio...» (pag. 2 dell'allegato verbale); 
    si  rileva  «un'altra  emergenza  sul  territorio   di   Gussago,
costituita dalla diaconia  dedicata  a  Santo  Stefano  protomartire,
situata sulla collina posta a sud del nucleo storico di Sale.  Questo
edificio  di  valore  storico   monumentale   risale,   nell'impianto
architettonico  attuale,  all'inizio  del  600,  periodo  in  cui  fu
interamente ingrandito e ricostruito» (pag. 2 dell'allegato verbale); 
    si  rileva  infine  la   singolarita'   del   territorio,   «dove
testimonianze di valore storico architettonico, in  diretto  rapporto
visuale, si fondono  armoniosamente  con  i  valori  naturalistici  e
geomorfologici costituiti dalle due collinette e  la  piana  agricola
interposta, sullo sfondo particolarmente suggestivo delle colline  di
"Franciacorta"»(pag. 2 dell'allegato verbale); 
  Considerato che, dalla documentazione conservata  agli  atti  della
Soprintendenza ABAP Brescia, si evince che dal 1990 ad oggi  l'ambito
per il quale e' stata  a  suo  tempo  proposta  la  dichiarazione  di
notevole interesse pubblico risulta  essere  stato  continuativamente
assoggettato alle disposizioni di tutela della Parte III  del  Codice
dei beni culturali e del paesaggio; 
  Verificato, ad adiuvandum, che: 
    nel  Piano  territoriale  di  coordinamento   provinciale   della
Provincia  di  Brescia  vigente,  approvato  con   deliberazione   di
Consiglio provinciale n. 31 del 13 giugno 2014 e divenuto esecutivo a
seguito di pubblicazione nel Bollettino Ufficiale  Regione  Lombardia
Serie Avvisi e Concorsi n. 45 del 5 novembre 2014, nella Tav.  2.7  -
Ricognizione delle tutele e dei beni paesaggistici e culturali,  sez.
B e D, l'ambito oggetto del presente decreto e' gia' individuato come
«Bellezza d'insieme decreto legislativo 42/2004  art.  136  comma  1,
lettere c) e d) e art. 157 ex lege 1497/39»; 
    nel Piano  di  Governo  del  Territorio  del  Comune  di  Gussago
(Brescia) vigente, approvato con deliberazione di Consiglio  comunale
n. 43 del 27  settembre  2010  e  divenuto  esecutivo  a  seguito  di
pubblicazione nel Bollettino Ufficiale Regione Lombardia Serie Avvisi
e Concorsi n. 18 del 4 maggio 2011 (cui e' seguita variante approvata
con deliberazione di Consiglio comunale n. 89 del 29 dicembre 2017  e
divenuta  esecutiva  a  seguito  di  pubblicazione   nel   Bollettino
Ufficiale Regione Lombardia Serie Avvisi  e  Concorsi  n.  7  del  14
febbraio 2018), nel Documento di Piano - Tav. 01 DdP  -  Sistema  dei
vincoli corretto con controdeduzioni, l'ambito oggetto  del  presente
decreto e' gia' individuato come «Bellezza d'insieme (art. 136, comma
1, lettere c) e d) decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42»; 
  Considerata la permanenza,  confermata  dalla  Soprintendenza  ABAP
Brescia, delle motivazioni poste alla base della proposta di  vincolo
e della rilevanza paesaggistica dell'ambito in questione  secondo  il
perimetro  individuato,  risultante  anche  dalla   circostanza   che
l'ambito  suddetto   e'   identificato,   nella   strumentazione   di
pianificazione comunale, per la maggior parte della  sua  estensione,
come classe di sensibilita' paesaggistica alta/molto alta; 
  Vista la documentazione conservata agli atti di  Regione  Lombardia
relativa alla proposta di cui al verbale n. 1  del  26  gennaio  1990
della Commissione provinciale di Brescia per la tutela delle bellezze
naturali; 
  Visto il parere del Comitato tecnico scientifico per  il  paesaggio
del Ministero espresso con verbale n. 9 del 16 luglio 2018; 
  Assunte le determinazioni prese dalla Commissione regionale per  il
patrimonio culturale della Lombardia, in esito  alla  seduta  del  26
luglio 2018, a  termini  delle  quali,  esaminata  la  documentazione
istruttoria e le disposizioni normative richiamate in premessa, si e'
deliberato all'unanimita' per la regolarizzazione della  proposta  di
dichiarazione  di  notevole  interesse  pubblico  proposta  per   una
porzione del territorio di Gussago (Brescia); 
  Tenuto  conto  del  fatto  che  nell'ambito  delle   attivita'   di
copianificazione paesaggistica in essere tra Ministero per i  beni  e
le attivita'  culturali  e  Regione  Lombardia  dal  luglio  2017  e'
prevista la definizione di specifiche prescrizioni d'uso, in funzione
degli ambiti paesaggistici di riferimento, per tutti i  provvedimenti
di tutela paesaggistica del territorio lombardo; 
  Vista la documentazione agli atti; 
  Ritenuto,  in  ottemperanza  alle  disposizioni   della   superiore
Direzione generale ABAP, di  dover  procedere  alla  regolarizzazione
della  proposta  di  dichiarazione  di  notevole  interesse  pubblico
oggetto del presente decreto,  al  fine  di  garantire  il  perdurare
dell'efficacia  della  tutela  paesaggistica  per  il   contesto   in
questione; 
  Ritenuto che 
    
                                  Aree comprese nel territorio
      l'ambito denominato         di Gussago

      Provincia di                Brescia

      Comune di                   Gussago
    
  dal perimetro cosi' individuato, a partire da nord in senso orario: 
    strada di collegamento Concesio-Rodengo  (SP  n.  19)  fino  alla
confluenza di via Marconi; 
    via Marconi fino all'incrocio con via Roma; 
    via Roma, poi a destra in via Pinidolo; 
    da via Pinidolo in via retta fino a via Richiedei comprendendo il
giardino all'italiana dell'Opera Pia Richiedei; 
    via Nava fino all'incrocio con via Pesce; 
    via Pesce, poi a sinistra in via Staffoli; 
    via Staffoli fino a 200 metri dall'incrocio con via Gandoverelli; 
    linea congiungente il punto sopraindicato con il punto  posto  su
via Gandoverelli situato a 200 metri dall'incrocio  tra  la  predetta
via e via Staffoli; 
    via Gandoverelli fino a via Sale; 
    via Sale, fino alla confluenza con via Galli, via Galli fino alla
confluenza  con  via  Trieste,  escludendo  dal  vincolo   la   nuova
edificazione  sul  fronte  via,   come   meglio   specificato   sulla
cartografia allegata al presente verbale; 
    via Trieste  fino  a  via  Casotto,  via  Casotto  fino  all'area
comprendente edifici di valore storico siti in zona A, escludendo  la
nuova edificazione sul fronte  via,  come  meglio  specificato  sulla
cartografia allegata al presente verbale; 
    via Sale fino al confine comunale; 
    confine comunale fino alla  strada  di  collegamento  Concesio  -
Rodengo n. 19», 
presenti notevole interesse pubblico ai sensi dell'art. 136  comma  1
lettere c) e d) del Codice dei beni culturali e del paesaggio, per  i
motivi sopra riassunti e  contenuti  nel  verbale  della  Commissione
provinciale di Brescia del  26  gennaio  1990  per  la  tutela  delle
bellezze naturali allegato al presente decreto; 
  Visti gli articoli 136 comma 1 lettere c) e d), 138 comma 3, 140  e
141 del Codice dei beni culturali e del paesaggio, 
 
                              Decreta: 
 
  L'ambito denominato Aree comprese nel territorio  di  Gussago,  nel
Comune di  Gussago  (Brescia)  definito  dal  seguente  perimetro,  a
partire da nord in senso orario: 
    strada di collegamento Concesio-Rodengo  (SP  n.  19)  fino  alla
confluenza di via Marconi; 
    via Marconi fino all'incrocio con via Roma; 
    via Roma, poi a destra in via Pinidolo; 
    da via Pinidolo in via retta fino a via Richiedei comprendendo il
giardino all'italiana dell'Opera Pia Richiedei; 
    via Nava fino all'incrocio con via Pesce; 
    via Pesce, poi a sinistra in via Staffoli; 
    via Staffoli fino a 200 metri dall'incrocio con via Gandoverelli; 
    linea congiungente il punto sopraindicato con il punto  posto  su
via Gandoverelli situato a 200 metri dall'incrocio  tra  la  predetta
via e via Staffoli; 
    via Gandoverelli fino a via Sale; 
    via Sale, fino alla confluenza con via Galli, via Galli fino alla
confluenza  con  via  Trieste,  escludendo  dal  vincolo   la   nuova
edificazione  sul  fronte  via,   come   meglio   specificato   sulla
cartografia allegata al presente verbale; 
    via Trieste  fino  a  via  Casotto,  via  Casotto  fino  all'area
comprendente edifici di valore storico siti in zona A, escludendo  la
nuova edificazione sul fronte  via,  come  meglio  specificato  sulla
cartografia allegata al presente verbale; 
    via Sale fino al confine comunale; 
    confine comunale fino alla  strada  di  collegamento  Concesio  -
Rodengo n. 19, 
meglio individuato nelle premesse  e  descritto  negli  allegati,  e'
dichiarato di notevole interesse pubblico ai sensi degli articoli 136
comma 1 lettere c) e d), 138 comma 3, 140 e 141 del Codice  dei  beni
culturali e del  paesaggio,  ed  e'  quindi  sottoposto  a  tutte  le
disposizioni di tutela contenute nella Parte III del Codice dei  beni
culturali e del paesaggio. 
  La perimetrazione su cartografia IGM e  il  verbale  n.  1  del  26
gennaio 1990 della Commissione provinciale di Brescia per  la  tutela
delle bellezze naturali fanno parte integrante del presente decreto. 
  Il presente provvedimento sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale
della Repubblica italiana e nel Bollettino  Ufficiale  della  Regione
Lombardia. 
  Ai sensi e per gli effetti dell'art. 141, comma 4, del  Codice  dei
beni culturali  e  del  paesaggio,  la  Soprintendenza  ABAP  Brescia
provvedera' alla trasmissione al  Comune  di  Gussago  (Brescia)  del
numero della Gazzetta Ufficiale contenente la presente dichiarazione,
unitamente ai relativi elaborati grafici, ai  fini  dell'adempimento,
da parte del comune interessato, di quanto prescritto dall'art.  140,
comma 4 del Codice dei beni culturali e del paesaggio. 
  Avverso il presente decreto  e'  ammessa  proposizione  di  ricorso
giurisdizionale  avanti   il   Tribunale   amministrativo   regionale
territorialmente competente secondo le modalita' di cui agli articoli
29  e  seguenti  del  decreto  legislativo  2  luglio  2010  n.  104,
Attuazione dell'art. 44 della legge 18 giugno 2009,  n.  69,  recante
delega al governo per il  riordino  del  processo  amministrativo,  e
successive modifiche  ed  integrazioni,  ovvero  e'  ammesso  ricorso
straordinario  al  Capo  dello  Stato,  ai  sensi  del  decreto   del
Presidente   della   Repubblica   24   novembre   1971,   n.    1199,
Semplificazione   dei   procedimenti   in    materia    di    ricorsi
amministrativi,   e    successive    modifiche    ed    integrazioni,
rispettivamente entro sessanta e  centoventi  giorni  dalla  data  di
avvenuta notificazione del presente atto. 
 
    Milano, 27 luglio 2018 
 
                                      Il Segretario regionale         
                               Presidente della Commissione regionale 
                                    per il patrimonio culturale       
                                        Sostituto supplente           
                                        Bentivoglio-Ravasio           
 
                             ---------- 
 
Avvertenza: 
 
    Il  testo  integrale  del  decreto,  comprensivo  di  tutti   gli
allegati, e' pubblicato  sul  sito  del  Segretariato  regionale  del
Ministero per i beni  e  le  attivita'  culturali  per  la  Lombardia
all'indirizzo    www.lombardia.beniculturali.it,    nella     sezione
Amministrazione Trasparente.