IL DIRETTORE GENERALE 
                  per la promozione della qualita' 
                    agroalimentare e dell'ippica 
 
  Visto il regolamento (CE) n. 443 della Commissione  del  21  maggio
2010, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Comunita'  europea  L
126 del 22 maggio 2010, con il quale e' stata iscritta  nel  registro
delle  denominazioni  di  origine  protette   e   delle   indicazioni
geografiche protette la denominazione di origine protetta «Piave»; 
  Visto il  regolamento  (UE)  n.  1151/2012  del  Parlamento  e  del
Consiglio del 21 novembre 2012 sui regimi di  qualita'  dei  prodotti
agricoli e alimentari; 
  Visto in particolare l'art. 53, paragrafo 3 del regolamento (UE) n.
1151/2012 del Parlamento e del  Consiglio  che  prevede  la  modifica
temporanea del disciplinare di produzione di un prodotto DOP o IGP  a
seguito  dell'imposizione  di  misure   sanitarie   o   fitosanitarie
obbligatorie da parte delle autorita' pubbliche; 
  Visto il regolamento delegato (UE) n. 664/2014 del 18 dicembre 2013
che integra il regolamento (UE) n. 1151/2012  del  Parlamento  e  del
Consiglio  in  particolare  l'art.  6,  comma  3  che  stabilisce  le
procedure riguardanti  un  cambiamento  temporaneo  del  disciplinare
dovuto all'imposizione, da parte di autorita'  pubbliche,  di  misure
sanitarie e fitosanitarie obbligatorie o motivate calamita'  naturali
sfavorevoli o da condizioni metereologiche sfavorevoli  ufficialmente
riconosciute dalle autorita' competenti; 
  Vista la determinazione della Regione Veneto n. 97383 del 11  marzo
2019, che ha ufficialmente riconosciuto la necessita' fino ad  agosto
2019 di modificare temporaneamente la quantita' minima dei foraggi  e
il contenuto  minimo  di  sostanza  secca  della  razione  alimentare
proveniente  dalla  zona  geografica  delimitata   del   Piave   DOP,
portandoli, rispettivamente,  dal  70%  al  40%  e  dal  50%  al  30%
corrispondenti ad una riduzione  di  circa  il  45%  per  entrambi  i
requisiti presenti nel disciplinare; 
  Considerato che, dalle relazioni tecniche e dal provvedimento della
Regione  Veneto,  emerge  con  chiarezza  che  l'andamento  climatico
eccezionale  dell'anno   2018   ha   comportato   una   significativa
diminuzione della produzione di foraggi da prati e pascoli; 
  Considerato  che  il  disciplinare  di  produzione  del  Piave  DOP
all'art.  5  secondo  periodo,  primo  punto   elenco   prevede   che
«l'alimentazione delle bovine lattifere deve rispondere  ai  seguenti
requisiti: minimo il 70% dei  foraggi  e  il  50%  della  razione  in
sostanza secca devono essere prodotti nella zona prevista all'art.  3
del presente disciplinare, tutta situata in territorio montano» e che
il  mantenimento  di  tali  vincoli  non  permetterebbe  ai  soggetti
interessati la produzione del Piave DOP; 
  Ritenuto  necessario  provvedere  alla  modifica   temporanea   del
disciplinare di produzione del Piave DOP ai sensi del citato art. 53,
paragrafo 3 del regolamento (UE) n. 1151/2012 e dell'art. 6, comma  3
del regolamento delegato (UE) n. 664/2014; 
  Ritenuto che  sussista  l'esigenza  di  pubblicare  nella  Gazzetta
Ufficiale della Repubblica italiana la modifica temporanea  apportata
al disciplinare di produzione della DOP «Piave» attualmente  vigente,
affinche' le disposizioni  contenute  nel  predetto  documento  siano
accessibili per informazione erga omnes sul territorio nazionale; 
 
                              Provvede: 
 
  Alla pubblicazione della modifica del  disciplinare  di  produzione
della  denominazione  «Piave»  al  regolamento  (CE)  443/2010  della
Commissione del 22 maggio 2010 pubblicato  nella  Gazzetta  Ufficiale
delle Comunita' europee L 126 del 22 maggio 2010. 
  La presente modifica  del  disciplinare  di  produzione  della  DOP
«Piave» e' temporanea e si applica fino al 31 agosto 2019 a decorrere
dalla data di  pubblicazione  della  stessa  sul  sito  internet  del
Ministero  delle  politiche  agricole  alimentari,  forestali  e  del
turismo. 
 
    Roma, 19 marzo 2019 
 
                                         Il direttore generale: Abate