IL PRESIDENTE 
                     DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 
 
  Vista  la  legge  23  agosto  1988,  n.  400,  recante   disciplina
dell'attivita'  di  governo  e  ordinamento  della   Presidenza   del
Consiglio dei ministri e, in particolare l'art. 5, comma  1,  lettera
d); 
  Visto il decreto legislativo 3 aprile 2006,  n.  152  e  successive
modificazioni, recante norme in materia ambientale e, in particolare,
la parte terza, recante norme in materia di difesa del suolo e  lotta
alla desertificazione, di tutela delle acque dall'inquinamento  e  di
gestione delle risorse idriche; 
  Vista la legge 28 dicembre 2015, n. 221,  recante  disposizioni  in
materia ambientale per promuovere misure di green economy  e  per  il
contenimento  dell'uso  eccessivo   di   risorse   naturali   e,   in
particolare, l'art. 51 che detta norme in  materia  di  autorita'  di
bacino sostituendo integralmente gli articoli 63  e  64  del  decreto
legislativo 3 aprile 2006,  n.  152,  relativi  rispettivamente  alle
autorita' di bacino distrettuali e ai distretti idrografici; 
  Visto l'art. 57, comma 1, lettera a), n. 2 del decreto  legislativo
n. 152 del 2006, con il quale si prevede che i piani di  bacino  sono
approvati, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri,  su
proposta del Ministro dell'ambiente e della tutela del  territorio  e
del mare, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, sentita la
Conferenza Stato-regioni; 
  Visto l'art. 63, comma 1, del decreto legislativo n. 152 del  2006,
come sostituito dall'art.  51  della  legge  n.  221  del  2015,  che
istituisce in ciascun distretto idrografico in cui  e'  ripartito  il
territorio nazionale, l'autorita' di bacino distrettuale, di  seguito
denominata «Autorita' di bacino»; 
  Visto l'art. 64, comma 1, lettera e) del decreto legislativo n. 152
del 2006, come sostituito dall'art. 51 della legge n.  221  del  2015
che istituisce il distretto idrografico dell'Appennino meridionale; 
  Visto l'art. 170, comma 11, del decreto legislativo n. 152 del 2006
e successive modifiche e integrazioni secondo cui, fino  all'adozione
degli atti emanati in attuazione degli articoli  63  e  seguenti  del
decreto legislativo medesimo, i provvedimenti adottati in  attuazione
di leggi precedenti e  abrogate  dal  successivo  art.  175,  restano
validi e conservano la loro efficacia; 
  Visto il decreto del Ministro  dell'ambiente  e  della  tutela  del
territorio e del mare 25 ottobre 2016, n. 294, emanato, in attuazione
dell'art. 63, comma 3 del decreto legislativo n.  152  del  2006,  di
concerto con il Ministro dell'economia  e  delle  finanze  e  con  il
Ministro  per  la  semplificazione  e  la  pubblica  amministrazione,
entrato in vigore il 17 febbraio  2017,  che,  oltre  a  disporre  la
soppressione delle autorita' di bacino  nazionali,  interregionali  e
regionali,  disciplina  l'attribuzione  e   il   trasferimento   alle
autorita' di bacino  di  nuova  istituzione  del  personale  e  delle
risorse finanziarie e strumentali, ivi comprese le sedi, di cui  alla
legge 18 maggio 1989, n. 183; 
  Visto, in particolare, l'art. 12,  comma  6  del  suddetto  decreto
ministeriale 25 ottobre 2016, n. 294, con il  quale  si  prevede  che
fino alla nomina dei segretari  generali  delle  nuove  autorita'  di
bacino i segretari generali delle soppresse autorita'  di  bacino  di
rilievo nazionale si avvalgono, anche mediante delega di firma, delle
strutture delle ex autorita' di bacino  nazionali,  interregionali  e
regionali ovvero, d'intesa con le regioni delle  strutture  regionali
comprese nel distretto; 
  Visto, altresi', il comma 7 del suddetto art. 12, con il  quale  si
prevede che  fino  all'emanazione  del  decreto  del  Presidente  del
Consiglio dei ministri di  cui  all'art.  63,  comma  4  del  decreto
legislativo n. 152 del 2006, le attivita' di pianificazione di bacino
e le  attivita'  di  aggiornamento  e  di  modifica  dei  piani  sono
esercitate con le modalita' di cui al comma  6  e  che  il  Ministero
dell'ambiente e della tutela del territorio e del  mare  approva  gli
atti necessari per assicurare l'aggiornamento dei piani di  bacino  e
relativi stralci; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 4 aprile
2018, concernente l'individuazione e il trasferimento delle unita' di
personale, delle risorse strumentali e finanziarie delle autorita' di
bacino, di cui alla legge n. 183 del 1989,  all'Autorita'  di  bacino
distrettuale  dell'Appennino  meridionale  e   determinazione   della
dotazione organica, ai  sensi  dell'art.  63,  comma  4  del  decreto
legislativo n. 152 del 2006 e del decreto del Ministro  dell'ambiente
e della tutela del territorio e del mare 25 ottobre 2016, n. 294; 
  Visti gli articoli 66, 67 e 68 del decreto legislativo n.  152  del
2006  relativi  ai  piani  stralcio  per  la   tutela   del   rischio
idrogeologico ed alle procedure per  l'adozione  e  approvazione  dei
piani di bacino; 
  Vista la nota prot. n. 5872 del 14 marzo  2017,  con  la  quale  la
Direzione generale per la salvaguardia del territorio e  delle  acque
del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del  mare
ha fornito a tutte le autorita' di bacino chiarimenti e indirizzi per
l'approvazione degli atti  di  pianificazione  di  bacino,  ai  sensi
dell'art. 12, commi 6 e 7 del decreto del Ministro  dell'ambiente  n.
194 del 2016; 
  Vista la delibera n. 25 del 5 dicembre 2001 (avviso di approvazione
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - Parte II - n. 11 del 14 gennaio
2002) con  la  quale  il  comitato  istituzionale  dell'ex  Autorita'
interregionale di bacino della Basilicata ha approvato, per i  bacini
di competenza, la prima stesura del  Piano  di  bacino  stralcio  per
l'assetto idrogeologico; 
  Visto l'art. 1, comma 7 della normativa di attuazione  del  vigente
Piano di bacino stralcio  (aggiornamento  2015)  della  ex  Autorita'
interregionale di bacino della Basilicata, secondo cui le  previsioni
del piano sono di norma aggiornate con cadenza annuale, in  relazione
a nuove condizioni emergenti dall'evoluzione del quadro conoscitivo e
dagli effetti  degli  interventi  realizzati,  secondo  le  modalita'
riportate nella stessa normativa di attuazione (art. 25); 
  Vista la deliberazione n.  12  del  21  dicembre  2016  (avviso  di
adozione pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.  33  del  9  febbraio
2017), con la quale il comitato istituzionale  dell'ex  Autorita'  di
bacino  interregionale   della   Basilicata   ha   adottato   il   2°
aggiornamento annuale 2016 del  Piano  di  bacino  stralcio  aree  di
versante e fasce fluviali relativamente ai Comuni di  Altamura  (BA),
Albano di Lucania (PZ), Cersosimo (PZ),  Grassano  (MT),  Gravina  in
Puglia (BA), Lauria (PZ) Marsico Nuovo  (PZ)  Oriolo  (CS),  Potenza,
Montalbano Jonico (MT), Matera e Poggiorsini (BA); 
  Vista la deliberazione  n.  1  del  14  febbraio  2017  (avviso  di
adozione pubblicato nella Gazzetta  Ufficiale  n.  68  del  22  marzo
2017), con la quale il comitato istituzionale  dell'ex  Autorita'  di
bacino  interregionale   della   Basilicata   ha   adottato   il   1°
aggiornamento annuale 2017 del  Piano  di  bacino  stralcio  aree  di
versante relativamente ai Comuni di Albano di Lucania  (PZ),  Maratea
(PZ) Potenza, Tito (PZ) e Craco (MT); 
  Visto il decreto n. 444  del  7  dicembre  2017  con  il  quale  il
segretario   generale   dell'Autorita'   di    bacino    distrettuale
dell'Appennino meridionale ha adottato, ai sensi dell'art. 12,  comma
7 del decreto ministeriale  n.  294  del  2016  il  2°  aggiornamento
annuale 2016 del Piano stralcio per  le  aree  di  versante  e  fasce
fluviali relativamente ai Comuni di Altamura (BA), Albano di  Lucania
(PZ), Cersosimo (PZ), Grassano (MT), Gravina in Puglia  (BA),  Lauria
(PZ) Marsico Nuovo (PZ) Oriolo (CS), Potenza, Montalbano Jonico (MT),
Matera  e  Poggiorsini  (BA)  e  contestualmente  ha  proposto   alla
conferenza  istituzionale  permanente,  ai  sensi  dell'art.  63  del
decreto legislativo n. 152 del 2016,  come  sostituito  dall'art.  51
della legge n. 221 del 2015, l'adozione del 2° aggiornamento  annuale
2016 del Piano di bacino stralcio dell'ex Autorita' interregionale di
bacino della Basilicata; 
  Visto il decreto n. 445  del  7  dicembre  2017  con  il  quale  il
segretario   generale   dell'Autorita'   di    bacino    distrettuale
dell'Appennino meridionale ha adottato, ai sensi dell'art. 12,  comma
7 del decreto ministeriale  n.  294  del  2016  il  1°  aggiornamento
annuale 2017 del Piano stralcio per le aree di versante relativamente
ai Comuni di Albano di Lucania (PZ), Maratea (PZ) Potenza, Tito  (PZ)
e  Craco  (MT)  e  contestualmente  ha   proposto   alla   conferenza
istituzionale  permanente,  ai  sensi  dell'art.   63   del   decreto
legislativo n. 152 del 2016, come sostituito dall'art. 51 della legge
n. 221 del 2015, l'adozione del 1°  aggiornamento  annuale  2017  del
Piano di bacino stralcio dell'ex Autorita' interregionale  di  bacino
della Basilicata; 
  Vista  la   deliberazione   n.   5   adottata,   dalla   conferenza
istituzionale  permanente  dell'Autorita'  di   bacino   distrettuale
dell'Appennino  meridionale,  nella  seduta  del  14  dicembre  2017,
concernente l'adozione, ai sensi degli articoli 66 e 67  del  decreto
legislativo  n.  152  del  2006,  e   successive   modificazioni   ed
integrazioni,  del  2°  aggiornamento   annuale   2016   e   del   1°
aggiornamento annuale 2017 al Piano di bacino stralcio per la  difesa
dal  rischio   idrogeologico   nel   territorio   dell'ex   Autorita'
interregionale di bacino della Basilicata,  relativamente  ai  comuni
sopra indicati; 
  Visto il parere n. 8/CSR espresso dalla Conferenza permanente per i
rapporti tra lo Stato, le regioni e le Province autonome di Trento  e
Bolzano, nella seduta del 17 gennaio 2019; 
  Vista la deliberazione del Consiglio dei  ministri  adottata  nella
riunione del 19 luglio 2019; 
  Sulla proposta  del  Ministro  dell'ambiente  e  della  tutela  del
territorio e del mare; 
 
                              Decreta: 
 
                               Art. 1 
 
  1. E' approvato il 2° aggiornamento annuale 2016 per  i  Comuni  di
Altamura (BA), Albano di Lucania (PZ), Cersosimo (PZ), Grassano (MT),
Gravina in Puglia (BA), Lauria (PZ) Marsico Nuovo (PZ)  Oriolo  (CS),
Potenza, Montalbano Jonico (MT), Matera e Poggiorsini (BA)  e  il  1°
aggiornamento annuale 2017 per i Comuni di Albano  di  Lucania  (PZ),
Maratea (PZ) Potenza, Tito (PZ) e Craco (MT),  del  Piano  di  bacino
stralcio per la  difesa  dal  rischio  idrogeologico  nel  territorio
dell'ex Autorita' interregionale di bacino della Basilicata.