IL COMITATO INTERMINISTERIALE 
                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA 
 
  Vista la legge 27 febbraio 1967, n. 48, concernente «Attribuzioni e
ordinamento  del  ministero  del  bilancio  e  della   programmazione
economica  e  istituzione  del   Comitato   dei   Ministri   per   la
programmazione  economica»  e  visto,  in  particolare,  l'art.   16,
concernente   l'istituzione   e   le   attribuzioni   del    Comitato
interministeriale per la programmazione economica (CIPE), nonche'  le
successive disposizioni legislative relative alla composizione  dello
stesso Comitato; 
  Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400, e successive  modificazioni,
concernente «Disciplina dell'attivita' di Governo e ordinamento della
Presidenza del Consiglio dei ministri»; 
  Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241, e  successive  modificazioni,
concernente «Nuove norme in materia di procedimento amministrativo  e
di diritto di accesso ai documenti amministrativi»; 
  Vista la legge 23 dicembre 1992,  n.  498,  che,  all'art.  11,  ha
demandato  a  questo  Comitato  l'emanazione  di  direttive  per   la
concessione della  garanzia  dello  Stato,  per  la  revisione  degli
strumenti  convenzionali  e,  a  decorrere  dall'anno  1994,  per  la
revisione delle tariffe autostradali; 
  Vista la legge 24 dicembre  1993,  n.  537,  che,  all'art.  10  ha
dettato, tra l'altro, ulteriori disposizioni in tema  di  concessioni
autostradali; 
  Vista la direttiva della Presidenza del Consiglio dei  ministri  in
data 27 gennaio 1994, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n.  43  del
1994, recante «Principi sull'erogazione dei servizi pubblici»; 
  Vista la delibera  di  questo  Comitato  24  aprile  1996,  n.  65,
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 118 del  1996,  recante  linee
guida per la regolazione dei servizi di pubblica  utilita'  non  gia'
diversamente regolamentati ed  in  materia  di  determinazione  delle
tariffe,  che  ha  previsto  l'istituzione,  presso   questo   stesso
Comitato, del Nucleo di consulenza per l'attuazione delle linee guida
per  la  regolazione  dei  servizi  di  pubblica   utilita'   (NARS),
istituzione poi disposta con  la  delibera  8  maggio  1996,  n.  81,
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 138 del 1996; 
  Vista la delibera  20  dicembre  1996,  n.  319,  pubblicata  nella
Gazzetta Ufficiale n. 305 del 1996, con la quale questo  Comitato  ha
definito lo schema regolatorio complessivo del settore autostradale e
in particolare viene indicata  la  metodologia  del  price-cap  quale
sistema di determinazione delle tariffe, nonche' stabilita in  cinque
anni la durata del periodo regolatorio; 
  Visto il decreto del Ministro dei lavori pubblici 15  aprile  1997,
n. 125, emanato di concerto con il Ministro del tesoro, del  bilancio
e della programmazione economica e  relativo  allo  schema  di  piano
economico-finanziario (PEF)  da  adottare  da  parte  delle  societa'
concessionarie autostradali; 
  Visto il decreto legislativo  5  dicembre  1997,  n.  430,  che  ha
confermato a questo Comitato la funzione di definire le linee guida e
i principi comuni per le amministrazioni che esercitano  funzioni  in
materia di  regolazione  dei  servizi  di  pubblica  utilita',  ferme
restando le competenze delle Autorita' di settore; 
  Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286,  e  successive
modificazioni, che, all'art. 11,  stabilisce  ulteriori  principi  in
tema di qualita' dei servizi pubblici e successive modificazioni; 
  Vista la legge 17 maggio 1999, n. 144, che  all'art.  1,  comma  5,
istituisce presso questo Comitato il «Sistema di  monitoraggio  degli
investimenti   pubblici»   (MIP),   con   il   compito   di   fornire
tempestivamente  informazioni  sull'attuazione  delle  politiche   di
sviluppo e funzionale all'alimentazione  di  una  banca  dati  tenuta
nell'ambito di questo stesso Comitato; 
  Vista la normativa vigente in materia di Codice unico  di  progetto
(CUP) e, in particolare: 
    1. la delibera del 27 dicembre  2002,  n.  143  pubblicata  nella
Gazzetta Ufficiale n. 87 del  2003,  e  la  relativa  errata  corrige
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale  n.  140  del  2003,  nonche'  la
delibera  29  settembre  2004,  n.  24,  pubblicata  nella   Gazzetta
Ufficiale n. 276 del 2004, con le quali questo Comitato  ha  definito
il sistema per l'attribuzione del CUP e ha stabilito che il CUP  deve
essere riportato su tutti i  documenti  amministrativi  e  contabili,
cartacei  ed  informatici,  relativi  a  progetti   di   investimento
pubblico, e deve essere utilizzato nelle banche dati dei vari sistemi
informativi, comunque interessati ai suddetti progetti; 
    2.  la  legge  16  gennaio  2003,  n.  3,  recante  «Disposizioni
ordinamentali in materia di pubblica amministrazione»  che,  all'art.
11, dispone che ogni progetto di investimento  pubblico  deve  essere
dotato di un CUP; 
    3.  la  legge  13  agosto  2010,  n.  136,  come  modificata  dal
decreto-legge 12 novembre 2010, n.  187,  convertito  in  legge,  con
modificazioni, dall'art. 1, comma 1, della legge 17 dicembre 2010, n.
217, che, tra l'altro, definisce le sanzioni applicabili in  caso  di
mancata apposizione del CUP sugli strumenti di pagamento; 
  Visto il Trattato sul funzionamento dell'Unione europea  (TFUE)  da
ultimo modificato dall'art. 2 del trattato di Lisbona del 13 dicembre
2007 e ratificato dall'Italia con legge 2  agosto  2008,  n.  130,  e
visti in particolare gli articoli 3, 14, 108 e 170; 
  Vista la  delibera  21  dicembre  2001,  n.  121  pubblicata  nella
Gazzetta Ufficiale n. 51 del  2002,  supplemento  ordinario,  con  la
quale  questo  Comitato  ha  approvato  il  primo   Programma   delle
infrastrutture strategiche, che include, nell'Allegato 1  nell'ambito
del «Corridoio  plurimodale  tirrenico  -  nord  Europa»,  alla  voce
«Sistema stradale e autostradale» - l'intervento «Ragusa-Catania»; 
  Vista la delibera 25 luglio 2003, n. 63 pubblicata  nella  Gazzetta
Ufficiale n. 248 del 2003, con la quale questo Comitato ha formulato,
tra  l'altro,  indicazioni  di  ordine  procedurale   riguardo   alle
attivita' di supporto che il Ministero  delle  infrastrutture  e  dei
trasporti (MIT) e'  chiamato  a  svolgere  ai  fini  della  vigilanza
sull'esecuzione delle opere prioritarie per lo sviluppo del Paese; 
  Visto il decreto del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  25
novembre  2008  e  successive  modificazioni,  con  il  quale  si  e'
proceduto alla riorganizzazione del NARS, che all'art.  1,  comma  1,
prevede  che,  su  richiesta  di  questo  Comitato  o  dei   Ministri
interessati, lo stesso Nucleo esprima parere in materia tariffaria  e
di regolamentazione economica dei settori di pubblica  utilita',  tra
cui il settore autostradale; 
  Visto il decreto legislativo 6 settembre 2011, n.  159,  cosiddetto
«Codice Antimafia» e successive modificazioni; 
  Visto  il  decreto-legge  6  dicembre   2011,   n.   201,   recante
disposizioni urgenti per la crescita, l'equita' e  il  consolidamento
dei conti pubblici, che all'art. 37 «Liberalizzazione del settore dei
trasporti» istituisce l'Autorita' di regolazione dei trasporti  (ART)
con specifiche competenze in materia di concessioni autostradali,  ed
in particolare relativamente alle nuove concessioni; 
  Visto l'art. 37, comma 2, lettera g) del  citato  decreto-legge  n.
201 del 2011, in merito all'individuazione dei sistemi tariffari; 
  Visto l'art. 43, comma 1, del decreto-legge  6  dicembre  2011,  n.
201, convertito in legge, con modificazioni, dall'art.  1,  comma  1,
della  legge  22  dicembre  2011,  n.  214,  che  prevede   che   gli
aggiornamenti o le revisioni delle convenzioni autostradali,  laddove
comportino variazioni o modificazioni  al  piano  degli  investimenti
ovvero ad aspetti di carattere regolatorio  a  tutela  della  finanza
pubblica, siano sottoposti al parere di questo Comitato,  sentito  il
NARS; 
  Visto il decreto-legge 29 dicembre 2011,  n.  216,  convertito  con
modificazioni dalla legge  24  febbraio  2012,  n.  14  e  successive
modificazioni e in particolare l'art. 11 ai sensi del quale il MIT e'
subentrato  ad  Anas  S.p.a.  nella  gestione  delle  autostrade   in
concessione; 
  Visto il decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 228,  concernente
il ruolo assegnato a questo Comitato  in  materia  di  programmazione
pluriennale; 
  Visto il decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 229,  concernente
«Attuazione dell'art. 30, comma 9, lettere e), f) e g),  della  legge
31 dicembre 2009, n. 196, in materia  di  procedure  di  monitoraggio
sullo  stato  di  attuazione  delle  opere  pubbliche,  di   verifica
dell'utilizzo dei finanziamenti nei tempi previsti e costituzione del
Fondo opere e del Fondo progetti»; 
  Visto il decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, (c.d. decreto «Cresci
Italia»), convertito dalla  legge  24  marzo  2012,  n.  27,  recante
disposizioni per la concorrenza, lo sviluppo delle  infrastrutture  e
la competitivita', che, all'art.  36,  comma  6-ter,  in  particolare
conferma  le  competenze  di  questo  Comitato  in  materia  di  atti
convenzionali, con particolare  riferimento  ai  profili  di  finanza
pubblica; 
  Visto il decreto 1° ottobre 2012, n. 341, con il quale  il  MIT  ha
istituito, nell'ambito del Dipartimento per  le  infrastrutture,  gli
affari generali e il  personale,  la  Struttura  di  vigilanza  sulle
concessionarie autostradali (DGVCA) con il  compito  di  svolgere  le
funzioni di cui all'art. 36, comma  2,  del  decreto-legge  6  luglio
2011, n. 98 e successive modificazioni; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (PCM) 11
febbraio 2014, n. 72, recante il regolamento  di  organizzazione  del
MIT e visto in particolare l'art. 5, comma  5,  che  prevede  che  le
funzioni di concedente della rete autostradale in  concessione  siano
svolte dalla Direzione generale per le strade e le autostrade  e  per
la vigilanza e la sicurezza nelle infrastrutture stradali; 
  Visto  il  decreto  MIT  9  giugno  2015,  n.  194,  e   successive
modificazioni, con il quale e' stata soppressa la  Struttura  tecnica
di missione, istituita con decreto dello stesso Ministro 10  febbraio
2003, n. 356, e successive modificazioni, e i  compiti  di  cui  agli
articoli 3 e 4  del  medesimo  decreto  sono  stati  trasferiti  alle
competenti Direzioni generali del Ministero, alle quali e'  demandata
la responsabilita' di assicurare la coerenza tra  i  contenuti  della
relazione istruttoria e la relativa documentazione a supporto; 
  Visto il decreto-legge 18 aprile  2019,  n.  32,  convertito  dalla
legge n. 55 del 14 giugno 2019 «Disposizioni urgenti per il  rilancio
del  settore  dei  contratti  pubblici,  per  l'accelerazione   degli
interventi   infrastrutturali,   di   rigenerazione   urbana   e   di
ricostruzione a seguito di eventi  sismici»  (c.d.  decreto  «Sblocca
cantieri»); 
  Viste le delibere aventi ad  oggetto  il  collegamento  viario  con
caratteristiche autostradali - itinerario Ragusa-Catania: 
    1. delibera 29 marzo  2006,  n.  79,  pubblicata  nella  Gazzetta
Ufficiale n. 197 del 2006; 
    2. delibera 20 luglio 2007,  n.  51,  pubblicata  nella  Gazzetta
ufficiale n. 252 del 2007; 
    3. delibera 22 gennaio 2010,  n.  3,  pubblicata  nella  Gazzetta
Ufficiale n. 182 del 2010; 
    4. delibera 22 luglio 2010,  n.  71,  pubblicata  nella  Gazzetta
Ufficiale n. 292 del 2011; 
    5. delibera 3 agosto  2011,  n.  53,  pubblicata  nella  Gazzetta
Ufficiale n. 293 del 2011; 
    6. delibera 22 dicembre 2017, n. 90,  pubblicata  nella  Gazzetta
Ufficiale n. 80 del 2018; 
  Vista la delibera 7 agosto 2017, n. 65, pubblicata  nella  Gazzetta
Ufficiale n. 292 del 2017, con la quale questo Comitato ha  approvato
lo schema di Contratto di programma 2016-2020 tra MIT e ANAS, che non
include fra gli interventi previsti l'itinerario Ragusa-Catania; 
  Vista  la  delibera  24  luglio  2019,   n.   36,   in   corso   di
perfezionamento, con la quale questo Comitato ha approvato lo  schema
di Contratto di programma 2016-2020 - Aggiornamento 2018-2019 tra MIT
e ANAS, che non prevede  fra  gli  interventi  previsti  l'itinerario
Ragusa-Catania; 
  Considerato che la Societa' Autostrada Ragusa-Catania S.r.l. (SARC)
e' attualmente concessionaria per la progettazione, la  realizzazione
e la gestione dell'intervento in esame e che  la  stessa  detiene  un
progetto definitivo, ancora non approvato, che ha raccolto i pareri e
le autorizzazioni previste dalla normativa vigente; 
  Vista la nota 6 agosto 2018, n. 25450, con la  quale  il  Gabinetto
del Ministero delle infrastrutture e  dei  trasporti  ha  chiesto  al
NARS, ai sensi del citato decreto del Presidente  del  Consiglio  dei
ministri del 25 novembre 2008,  di  esprimersi  sulla  documentazione
trasmessa  dalla  Direzione   generale   per   la   vigilanza   sulle
concessionarie autostradali inerente il Piano  economico  finanziario
(PEF)   relativo   al   collegamento   viario   con   caratteristiche
autostradali compreso tra la svincolo della s.s. 514 «di Chiaramonte»
con la  s.s.  115  e  lo  svincolo  della  s.s.  194  «Ragusana»,  in
considerazione delle osservazioni che la predetta Direzione  generale
aveva formulato al riguardo; 
  Visto il parere 29 ottobre 2018, n. 1, con  il  quale  il  NARS  ha
formulato le seguenti osservazioni: 
    1. per quanto riguarda  le  somme  a  disposizione,  chiarire  le
singole voci di spesa; 
    2. valutare le modalita' di rifinanziamento dell'opera  all'esito
della gara per l'approvvigionamento del capitale di debito; 
    3.  tenere  conto  di  quanto   stabilito   dalle   deliberazioni
regolatorie di questo Comitato, oltre che di  quanto  previsto  dalla
convenzione, eventualmente, aggiornando le previsioni della  medesima
con   l'indicazione   delle   piu'   recenti   delibere   regolatorie
successivamente adottate da questo stesso Comitato; 
    4.  verificare  gli  eventuali  maggiori  oneri   connessi   alle
considerazioni  espresse  sul  progetto  definitivo   dal   Consiglio
superiore dei lavori pubblici; 
    5.  valutare  -  tenuto  conto  dell'attuale  livello  tariffario
esposto nel Piano  finanziario  regolatorio  (PFR)  e  dell'interesse
pubblico  sotteso  alla  necessita'  di  realizzare  l'opera   e   la
necessita'  di  garantire  ai  cittadini  il   piu'   ampio   accesso
all'infrastruttura  -  in  tempi  coerenti  con  le  successive  fasi
procedurali, alla luce del rapporto concessorio  in  essere  e  della
normativa di riferimento, possibili soluzioni per ridurre  gli  oneri
all'utenza; 
  Vista la nota 11 dicembre 2018, n. 42724 con la quale  il  Capo  di
Gabinetto del MIT, nel richiedere l'iscrizione all'ordine del  giorno
di    questo    Comitato    dell'esame    dell'argomento     relativo
all'approvazione del progetto definitivo «Itinerario Ragusa-Catania».
Ammodernamento a quattro corsie della s.s.  514  «di  Chiaramonte»  e
della s.s. 194 «Ragusana»,  dallo  svincolo  con  la  s.s.  115  allo
svincolo con la s.s. 114, ha trasmesso la nota 6  dicembre  2018,  n.
27804  con  la  quale  Direzione  generale  per  la  vigilanza  sulle
concessionarie autostradali ha confermato le valutazioni  «in  ordine
all'utilita' sociale dell'intervento e alla possibilita' di  adottare
misure di agevolazione all'utenza finalizzate a contenere  i  livelli
tariffari»; 
  Vista la nota  20  dicembre  2018,  n.  259702,  con  la  quale  la
Ragioneria  generale  dello  Stato  (RGS)   ha   evidenziato   alcune
criticita' in merito alla modalita' di realizzazione  dell'intervento
di cui trattasi, rappresentando l'opportunita' di disporre: 
    1.  della  valutazione   sulla   sostenibilita'   finanziaria   e
bancabilita' dell'intervento da parte di  un  istituto  finanziatore,
quale potrebbe essere Cassa depositi e prestiti; 
    2. dei termini e delle condizioni in cui si  concretizzerebbe  la
disponibilita' rappresentata dalla Regione Siciliana, con nota del  4
dicembre scorso, a  contribuire  finanziariamente  a  sostegno  della
riduzione tariffaria per l'utenza e degli impatti sulle condizioni di
equilibrio economico e finanziario del  concessionario,  nonche'  del
connesso formale impegno da parte della Regione Siciliana prima della
data di convocazione del CIPE; 
    3.  della  valutazione  in  merito  all'attuazione  di  soluzioni
alternative per  la  realizzazione  dell'intervento,  quale  potrebbe
essere l'affidamento dei  lavori  ad  ANAS  a  valere  sulle  risorse
finanziarie  rese  disponibili  da  parte  della  Regione  Siciliana,
considerato che il costo complessivo dell'intervento ammonta a  circa
700 milioni. In tal caso,  andrebbero  individuate  le  modalita'  di
gestione ed il livello della tariffa che dovrebbe essere  ridotto  in
misura tale da coprire i soli costi operativi; 
  Considerato che questo Comitato in data 17 gennaio 2019 ha  avviato
l'esame del progetto definitivo del collegamento Ragusa-Catania; 
  Vista la  delibera  28  novembre  2018,  n.  82,  pubblicata  nella
Gazzetta Ufficiale n. 79 del 3 aprile 2019, con  la  quale  e'  stato
modificato il «Regolamento interno del Comitato interministeriale per
la programmazione economica» di cui alla delibera 30 aprile 2012,  n.
62; 
  Vista la nota consegnata nel corso della  seduta  del  CIPE  del  4
aprile 2019 (protocollo DIPE n. 1978 del 2019) a firma congiunta  del
Ministro  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti  e  del   Ministro
dell'economia e delle finanze MEF), con  la  quale  i  due  Ministri,
valutate e considerate le numerose criticita' presenti nella proposta
dell'attuale concessionario, hanno ritenuto in  particolare,  che  il
progetto fosse strategico e che il modello della attuale  concessione
in project financing, nei termini proposti, non risultasse allo stato
sostenibile e quindi economicamente percorribile; 
  Considerato che nella seduta di questo Comitato  del  15-20  maggio
2019 il Ministero  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti  ha  reso
un'informativa sulla Ragusa-Catania, indicando  che  erano  in  corso
interlocuzioni tra SARC e ANAS per la ricerca di soluzioni idonee  al
superamento delle criticita' rilevate; 
  Vista la proposta di cui alla  nota  MIT-GAB  23  luglio  2019,  n.
29735, con cui il MIT ha chiesto l'iscrizione del collegamento viario
con caratteristiche autostradali della strada statale (S.S.)  n.  514
«di Chiaramonte» e della s.s. n. 194 «Ragusana», dallo  svincolo  con
la s.s. n. 115 allo svincolo con  la  s.s.  n.  114,  all'ordine  del
giorno della prima seduta utile di questo Comitato e  ha  inviato  la
relativa  documentazione  istruttoria,  evidenziando   criticita'   e
ipotizzando la cessione del progetto di SARC ad ANAS; 
  Considerato altresi' che nel corso della seduta di questo  Comitato
del 24 luglio 2019 il medesimo Ministero si e' riservato  di  fornire
una completa informativa sul collegamento viario Ragusa-Catania nella
seduta successiva; 
  Vista la nota MIT 31 luglio 2019, n. 31119, con la quale  e'  stata
trasmessa ulteriore documentazione istruttoria, tra cui il  testo  di
un accordo sottoscritto per la cessione del progetto da parte di SARC
ad ANAS; 
  Preso atto della documentazione inviata  dal  MIT  dalla  quale  e'
emerso che questo Comitato e' chiamato a: 
    1. ribadire la rilevanza strategica e l'esigenza di assicurare il
celere avvio dell'opera; 
    2. prendere atto della non sostenibilita' del modello concessorio
attuale, alla luce delle informative rese nelle  precedenti  riunioni
di questo Comitato, sulla base delle osservazioni di cui alla  citata
nota comune MIT-MEF presentata in occasione della  seduta  di  questo
Comitato   del   4   aprile   2019,    consistenti    prevalentemente
nell'insostenibilita' dell'elevato livello tariffario e nel rilevante
rischio operativo; 
    3. prendere  atto  che  si  sono  svolte  interlocuzioni  con  il
concessionario e ANAS, con  l'ipotesi  di  superamento  dello  schema
operativo di convenzione  e  di  realizzazione  dell'opera  a  totale
carico della finanza pubblica, e dell'avvenuto  accordo  fra  SARC  e
ANAS per la cessione del progetto dell'opera; 
    4. autorizzare  il  cambio  del  soggetto  aggiudicatore  per  la
realizzazione delle  opere  e  la  futura  gestione  dell'autostrada,
previa acquisizione dell'attuale progetto definitivo gia' disponibile
con tutte le  relative  autorizzazioni  e  pareri,  da  parte  di  un
soggetto  interamente  pubblico  (ivi  inclusa  la  possibilita'   di
istituire una societa'  di  scopo),  nel  quale  lo  Stato  partecipi
tramite ANAS e la Regione Siciliana partecipi direttamente o  tramite
societa' pubblica da essa individuata. 
  Vista la nota 1° agosto 2019, n. 4287,  predisposta  congiuntamente
dalla Presidenza del Consiglio dei ministri  -  Dipartimento  per  la
programmazione e il coordinamento della politica economica e dal  MEF
e posta a base dell'odierna seduta di questo Comitato, contenente  le
valutazioni e le prescrizioni da riportare nella presente delibera; 
  Visto il documento di seduta che il MEF ha presentato al DIPE prima
dell'inizio  dell'odierna  seduta  per  condividere  la  proposta  di
modifica  della  nota  congiunta  riguardante  il   solo   punto   1C
dell'Ordine del giorno avente ad oggetto l'itinerario Ragusa-Catania,
e che lo stesso documento, una volta condiviso  dal  DIPE,  e'  stato
acquisito con protocollo DIPE n. 4310 del 1° agosto 2019, e  posto  a
base della medesima seduta quale  allegato  alla  sopra  citata  nota
congiunta DIPE-MEF prot. DIPE 1° agosto 2019, n. 4287, gia' stampata; 
  Considerato altresi' che il summenzionato  documento  del  MEF,  e'
stato condiviso dal DIPE, nella parte del  testo  seguente  riportato
gia' tra virgolette nella proposta del MEF: 
    «Nella  delibera  di   approvazione   del   progetto   definitivo
dell'intervento denominato Ragusa-Catania - Collegamento  viario  con
caratteristiche autostradali compreso tra lo svincolo della  s.s.  n.
514 di Chiaramonte con la s.s. 115 e lo svincolo della  s.s.  n.  194
"Ragusana" il MIT e l'ANAS individueranno  le  risorse  da  destinare
allo scopo nell'ambito del Contratto di programma ANAS. Al successivo
aggiornamento verra'  recepita  tale  finalizzazione  e  i  necessari
adeguamenti. Pertanto  il  successivo  decreto  interministeriale  di
approvazione dovra' tenere conto anche di tale  inserimento»,  previa
verifica dell'itinerario; 
  Su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti; 
  Considerato il dibattito svoltosi nel corso della seduta odierna ed
in particolare che: 
    1. ANAS e SARC hanno sottoscritto un accordo per la cessione  del
progetto  da  parte  di  SARC  ad  ANAS  con  tutti  i  pareri  e  le
autorizzazioni gia' acquisite; 
    2.   l'accordo   sottoscritto,   per   come    trasmesso    nella
documentazione istruttoria, presenta due clausole  sospensive  e  uno
specifico rimando al cambio di soggetto aggiudicatore, necessario per
poter far subentrare di diritto un nuovo soggetto alla societa'  SARC
nella titolarita' del progetto; 
    2. la Regione Siciliana ha manifestato concretamente l'intenzione
di  partecipare  alla  societa'  pubblica  (societa'  di  scopo)  che
realizzera'  l'opera,  direttamente  o  tramite  il  CAS   (Consorzio
autostrade siciliane), anche mediante una partecipazione di ulteriori
fondi proporzionata alla  quota  di  partecipazione  che  la  Regione
Siciliana decidera' di  avere  nella  societa'  pubblica  allo  scopo
istituita; 
    3. il Comitato non ritiene maturo al momento approvare il  cambio
di soggetto aggiudicatore, anche in  considerazione  della  richiesta
della  Regione  Siciliana  di  partecipare  alla  societa'   pubblica
(societa' di scopo), e che, pertanto, non  essendo  possibile  oerare
ora una scelta definitiva, viene rimandata al  primo  CIPE  utile  la
decisione sul cambio di soggetto  aggiudicatore,  al  fine  di  poter
verificare concretamente la possibilita' di creare in tempi brevi  la
societa' di scopo (fra ANAS  e  Regione  Siciliana  o  CAS),  ipotesi
preferita dalla Regione Siciliana, oppure di effettuare il cambio del
soggetto aggiudicatore in  favore  della  sola  ANAS,  come  previsto
dall'attuale accordo SARC-ANAS, al fine di permettere a  quest'ultima
di acquisire il progetto con tutti i suoi  pareri  ed  autorizzazioni
velocizzando l'iter approvativo del progetto definitivo e  rimandando
ad un secondo momento la costituzione della societa' di scopo; 
    4. in particolare, la prescrizione  presente  in  nota  congiunta
come modificata dal MEF prima della seduta, con documento  protocollo
DIPE 1° agosto 2019, n. 4310, e'  condivisa  ma,  non  essendo  stato
approvato il cambio del soggetto aggiudicatore, tale prescrizione non
puo' in questa fase essere inserita a modifica della delibera  n.  36
del 2019, e pertanto  deve  essere  necessariamente  rinviata  ad  un
futuro aggiornamento del Contratto di programma di ANAS; 
  Su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti; 
 
                             Prende atto 
 
  della proposta presentata dal Ministero delle infrastrutture e  dei
trasporti nella seduta odierna  di  questo  Comitato  riguardante  in
particolare: 
    1.  la  rilevanza  strategica  dell'intervento  e  l'esigenza  di
assicurare il celere avvio dell'opera; 
    2. la non sostenibilita' del modello  concessorio  attuale,  alla
luce delle informative  rese  nelle  precedenti  riunioni  di  questo
Comitato e della nota comune tra Ministero delle infrastrutture e dei
trasporti e del Ministero dell'economia e delle finanze presentata in
occasione della seduta del Comitato del 4 aprile 2019, in particolare
per  l'insostenibilita'  dell'elevato  livello   tariffario   ed   il
rilevante rischio operativo; 
    3. le interlocuzioni fra il concessionario Societa'  autostradale
Ragusa-Catania e ANAS S.p.a.,  con  l'ipotesi  di  superamento  dello
schema operativo di  convenzione  e  di  realizzazione  dell'opera  a
totale carico della finanza pubblica ed il relativo  accordo  fra  la
medesima Societa' autostradale Ragusa-Catania S.p.a. e  ANAS  S.p.a.,
riguardante la cessione del progetto dell'opera; 
 
                              Delibera: 
 
  1. La modifica del modello attuativo della concessione autostradale
relativa all'itinerario  Ragusa-Catania  -  Collegamento  viario  con
caratteristiche autostradali della s.s. n. 514 di Chiaramonte e della
s.s. n. 194 «Ragusana», dallo  svincolo  con  la  s.s.  n.  115  allo
svincolo con la s.s. n. 114, con la realizzazione dell'opera a totale
carico della finanza pubblica. 
  2.  Il  rinvio   dell'autorizzazione   al   cambio   del   soggetto
aggiudicatore per la realizzazione delle opere e la  futura  gestione
dell'autostrada, previa acquisizione dell'attuale progetto definitivo
gia' disponibile con tutte le relative autorizzazioni  e  pareri,  da
parte  di  un  soggetto  interamente   pubblico   (ivi   inclusa   la
possibilita' di istituire una societa' di scopo), nel quale lo  Stato
partecipa tramite  ANAS  S.p.a.  e  la  Regione  Siciliana  partecipa
direttamente o tramite societa' pubblica da essa individuata. 
  3. Tutti i soci della futura societa' di scopo dovranno partecipare
anche finanziariamente, pro quota, alla realizzazione dell'opera. 
  4.  Il  Ministero  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti  dovra'
presentare in occasione della prima riunione utile di questo Comitato
l'approvazione  del  cambio  del  soggetto  aggiudicatore  una  volta
concluso l'accordo fra SARC e ANAS, in considerazione delle richieste
della Regione Siciliana di costituire una societa' di scopo. 
  5. Inoltre il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti dovra'
proporre a questo Comitato l'approvazione  del  progetto  definitivo,
secondo il nuovo modello interamente pubblico, avendo avuto  cura  di
rispettare i tempi e le procedure relativi alle  pubblicazioni  degli
avvisi di avvio delle  procedure  relative  agli  espropri  e/o  alla
pubblica utilita' e specificando  l'esito  dell'accordo  fra  SARC  e
ANAS,  con  l'esatta  quantificazione  del  prezzo  di  acquisto  del
progetto definitivo ceduto da SARC, come congruito dall'ordine  degli
ingegneri della Provincia di Roma, e  la  quantificazione  del  costo
dell'opera  con  l'esatta  ripartizione  delle   relative   coperture
finanziarie. 
  6.  In  mancanza  della  formalizzazione  in  tempi  rapidi   della
costituzione della societa' di scopo o di assenza di tale societa' al
momento di presentazione della delibera per il  cambio  del  soggetto
aggiudicatore, al fine di velocizzare le procedure, si precisa che il
cambio del soggetto aggiudicatore potra' essere effettuato  a  favore
di ANAS, essendo quest'ultima societa' ad aver sottoscritto l'accordo
con SARC,  di  cui  alle  premesse,  per  la  cessione  del  progetto
definitivo a titolo oneroso. 
  7. Con la futura delibera di approvazione del  progetto  definitivo
dell'intervento denominato itinerario Ragusa-Catania  -  Collegamento
viario con caratteristiche autostradali compreso dalla s.s. n. 514 di
Chiaramonte e dalla s.s. n. 194 «Ragusana», dallo svincolo della s.s.
n.  115  allo  svincolo  della  s.s.  n.  114  -  il  MIT  e   l'ANAS
individueranno le risorse da destinare alla realizzazione  dell'opera
nell'ambito  del  Contratto  di  programma  ANAS,   salvo   ulteriori
finanziamenti da parte della Regione Siciliana.  Tale  finalizzazione
ed  i  necessari  adeguamenti  verranno   recepiti   nel   successivo
aggiornamento del Contratto di programma ANAS. 
  8. In ogni caso il Ministero delle infrastrutture e  dei  trasporti
in  occasione  della  prima  riunione  utile   di   questo   Comitato
trasmettera' una informativa riguardante gli sviluppi e lo  stato  di
avanzamento degli accordi fra ANAS e SARC  e  di  quelli  riguardanti
l'intesa raggiunta con la Regione Siciliana sulla costituzione  della
societa' di scopo di cui alle premesse. 
  9. Il CIPE raccomanda  al  Ministero  delle  infrastrutture  e  dei
trasporti di: 
    a. svolgere le attivita' di supporto intese a consentire a questo
Comitato di espletare i  compiti  di  vigilanza  sulla  realizzazione
delle opere e degli accordi ad esso assegnati dalla normativa  citata
in premessa; 
    b.  evidenziare  in  tutta  la  documentazione  amministrativa  e
contabile riguardante l'intervento il  CUP  assegnato  all'opera,  ai
sensi della delibera n. 24 del 2004; 
    c. provvedere ad assicurare, per conto  di  questo  Comitato,  la
conservazione dei documenti. 
 
      Roma, 1° agosto 2019 
 
                                                 Il Presidente: Conte 
 
Il segretario: Giorgetti 

Registrato alla Corte dei conti il 20 gennaio 2020 
Ufficio di controllo sugli atti del Ministero dell'economia  e  delle
finanze, reg. n. 33