IL COMITATO INTERMINISTERIALE 
                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA 
 
  Vista la legge 27 febbraio 1967, n.  48,  recante  «Attribuzioni  e
ordinamento  del  Ministero  del  bilancio  e  della   programmazione
economica  e  istituzione  del   Comitato   dei   Ministri   per   la
programmazione  economica»  e  visto,  in  particolare,  l'art.   16,
concernente   l'istituzione   e   le   attribuzioni   del    Comitato
interministeriale per la programmazione economica (CIPE), nonche'  le
successive disposizioni legislative relative alla composizione  dello
stesso Comitato; 
  Vista  la  legge  23  agosto  1988,  n.  400,  recante  «Disciplina
dell'attivita'  di  Governo  e  ordinamento  della   Presidenza   del
Consiglio dei ministri»; 
  Vista la legge 7 agosto 1990,  n.  241,  recante  «Nuove  norme  in
materia di procedimento amministrativo e di  diritto  di  accesso  ai
documenti amministrativi» e successive modificazioni; 
  Vista la legge 17 maggio 1999, n. 144, che all'art. 1, comma 5,  ha
istituito presso questo Comitato il «Sistema  di  monitoraggio  degli
investimenti   pubblici»   (MIP),   con   il   compito   di   fornire
tempestivamente  informazioni  sull'attuazione  delle  politiche   di
sviluppo e funzionale all'alimentazione  di  una  banca  dati  tenuta
nell'ambito di questo stesso Comitato; 
  Visto il «Nuovo piano generale dei trasporti e della logistica» sul
quale questo Comitato si e' definitivamente pronunciato con  delibera
1° febbraio 2001, n. 1 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 54  del
2001, e che e' stato  approvato  con  decreto  del  Presidente  della
Repubblica 14 marzo 2001; 
  Vista la  delibera  21  dicembre  2001,  n.  121  pubblicata  nella
Gazzetta Ufficiale n. 51 del 2002 -  supplemento  ordinario,  con  la
quale questo Comitato, ai sensi dell'allora vigente legge 21 dicembre
2001, n. 443, ha  approvato  il  1°  Programma  delle  infrastrutture
strategiche, che nell'allegato 1 include,  nell'ambito  dei  «Sistemi
urbani», alcuni interventi che riguardano la citta' di  Roma,  tra  i
quali la Metropolitana C; 
  Vista la normativa vigente in materia di Codice unico  di  progetto
(CUP) e, in particolare: 
    1. la  delibera  27  dicembre  2002,  n.  143,  pubblicata  nella
Gazzetta Ufficiale n. 87  del  2003  e  con  relativa  errata-corrige
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 140 del 2003, e la delibera 29
settembre 2004, n. 24, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 276 del
2004, con le  quali  questo  Comitato  ha  definito  il  sistema  per
l'attribuzione del CUP e ha stabilito che il  CUP  stesso  dev'essere
riportato su tutti i documenti amministrativi e  contabili,  cartacei
ed informatici  relativi  a  progetti  di  investimento  pubblico,  e
dev'essere utilizzato nelle banche dati dei vari sistemi informativi,
comunque interessati ai suddetti progetti; 
    2.  la  legge  16  gennaio  2003,  n.  3,  recante  «Disposizioni
ordinamentali in materia di pubblica amministrazione»  che,  all'art.
11, ha disposto che  ogni  progetto  di  investimento  pubblico  deve
essere dotato di un CUP; 
    3.  la  legge  13  agosto  2010,  n.  136,  come  modificata  dal
decreto-legge 12 novembre 2010, n.  187,  convertito  in  legge,  con
modificazioni, dalla  legge  17  dicembre  2010,  n.  217,  che,  tra
l'altro, ha definito le  sanzioni  applicabili  in  caso  di  mancata
apposizione del CUP sugli strumenti di pagamento; 
  Vista la delibera 25 luglio 2003, n. 63, pubblicata nella  Gazzetta
Ufficiale n. 248 del 2003, con la quale questo Comitato ha formulato,
tra  l'altro,  indicazioni  di  ordine  procedurale   riguardo   alle
attivita' di supporto che il Ministero  delle  infrastrutture  e  dei
trasporti  e'  chiamato  a   svolgere   ai   fini   della   vigilanza
sull'esecuzione  degli  interventi  inclusi   nel   Programma   delle
infrastrutture strategiche; 
  Visto il decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163,  e  successive
modificazioni, concernente il «Codice dei contratti pubblici relativi
a  lavori,  servizi  e  forniture  in  attuazione   delle   direttive
2004/17/CE e 2004/18/CE»; 
  Visto il decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 229,  concernente
«Attuazione dell'art. 30, comma 9, lettere e), f) e g),  della  legge
31 dicembre 2009, n. 196, in materia  di  procedure  di  monitoraggio
sullo  stato  di  attuazione  delle  opere  pubbliche,  di   verifica
dell'utilizzo dei finanziamenti nei tempi previsti e costituzione del
Fondo opere e del Fondo progetti»; 
  Vista  la  normativa  vigente  in  tema  di  controllo  dei  flussi
finanziari e, in particolare: 
    1. l'art. 36 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito,
con  modificazioni,  dalla  legge  11  agosto  2014,  n.   114,   che
regolamenta il monitoraggio  finanziario  dei  lavori  relativi  alle
infrastrutture strategiche e agli insediamenti produttivi di cui agli
articoli 161, comma 6-bis e 176, comma  3,  lettera  e),  del  citato
decreto legislativo n. 163 del 2006, disposizione richiamata all'art.
203, comma  2,  del  decreto  legislativo  18  aprile  2016,  n.  50,
concernente  il  «Codice  dei  contratti  pubblici»,   e   successive
modifiche; 
    2. la delibera  di  questo  Comitato  28  gennaio  2015,  n.  15,
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 155 del 2015,  che,  ai  sensi
del comma 3 del menzionato art. 36 del decreto-legge n. 90 del  2014,
aggiorna le  modalita'  di  esercizio  del  sistema  di  monitoraggio
finanziario di cui alla delibera 5 maggio  2011,  n.  45,  pubblicata
nella  Gazzetta  Ufficiale  n.  234   del   2011   e   con   relativa
errata-corrige pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 281 del 2011; 
  Vista la delibera 1° agosto 2014, n. 26, pubblicata nella  Gazzetta
Ufficiale n. 3 del 2015 - supplemento ordinario, con la quale  questo
Comitato  ha  espresso  parere  sull'XI  Allegato  infrastrutture  al
Documento di economia e  finanza  -  DEF  2013,  che  include,  nella
tabella 0 «Programma  infrastrutture  strategiche»,  nell'ambito  dei
«Sistemi urbani», nell'infrastruttura «Roma Metro C/Metro B1 e Grande
Raccordo Anulare», l'intervento «Metropolitana linea C: tratta T3»; 
  Visto il citato decreto legislativo n. 50 del  2016,  e  successive
modificazioni, e visti in particolare: 
    1. l'art. 200, comma  3,  che  prevede  che,  in  sede  di  prima
individuazione delle infrastrutture e degli  insediamenti  prioritari
per lo sviluppo del Paese, il Ministro  delle  infrastrutture  e  dei
trasporti effettua una ricognizione  di  tutti  gli  interventi  gia'
compresi negli strumenti di pianificazione e programmazione, comunque
denominati, vigenti alla data  di  entrata  in  vigore  del  medesimo
decreto legislativo, all'esito della quale lo stesso Ministro propone
l'elenco degli interventi da inserire nel primo Documento pluriennale
di pianificazione (DPP) di cui al  decreto  legislativo  29  dicembre
2011, n. 228, che sostituisce tutti i predetti strumenti; 
    2. l'art. 201, comma 9, che prevede  che,  fino  all'approvazione
del primo DPP, valgono  come  programmazione  degli  investimenti  in
materia di infrastrutture e trasporti gli strumenti di pianificazione
e programmazione e  i  piani,  comunque  denominati,  gia'  approvati
secondo le procedure vigenti alla data di  entrata  in  vigore  dello
stesso decreto legislativo  o  in  relazione  ai  quali  sussiste  un
impegno assunto con i competenti organi dell'Unione europea; 
    3. l'art. 214, comma 2, lettere d) e f),  in  base  al  quale  il
Ministero  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti   provvede   alle
attivita' di supporto  a  questo  Comitato  per  la  vigilanza  sulle
attivita' di affidamento da parte dei soggetti aggiudicatori e  della
successiva realizzazione delle infrastrutture  e  degli  insediamenti
prioritari per  lo  sviluppo  del  Paese  e  cura  l'istruttoria  sui
progetti di fattibilita' e  definitivi,  anche  ai  fini  della  loro
sottoposizione alla deliberazione  di  questo  Comitato  in  caso  di
infrastrutture e insediamenti prioritari per lo sviluppo  del  Paese,
proponendo allo stesso le eventuali prescrizioni  per  l'approvazione
del progetto; 
    4. l'art. 214, comma  11,  che  prevede  che  in  sede  di  prima
applicazione restano comunque validi  gli  atti  ed  i  provvedimenti
adottati e sono fatti  salvi  gli  effetti  prodotti  ed  i  rapporti
giuridici sorti sulla base dell'art. 163 del decreto  legislativo  n.
163 del 2006; 
    5. l'art. 216, commi 1, 1-bis  e  27,  che,  fatto  salvo  quanto
previsto nel citato decreto legislativo n. 50 del 2016,  stabiliscono
rispettivamente che: 
      5.1 lo stesso si applica alle procedure e ai  contratti  per  i
quali i bandi o avvisi con cui si indice la procedura di  scelta  del
contraente siano  pubblicati  successivamente  alla  data  della  sua
entrata in vigore; 
      5.2  per  gli  interventi  ricompresi  tra  le   infrastrutture
strategiche  gia'  inseriti   negli   strumenti   di   programmazione
approvati, e per  i  quali  la  procedura  di  valutazione  d'impatto
ambientale sia gia' stata avviata alla data di entrata in vigore  del
suddetto decreto legislativo,  i  relativi  progetti  sono  approvati
secondo la disciplina previgente; 
      5.3 le procedure per la valutazione d'impatto ambientale  delle
grandi opere, avviate alla data di entrata  in  vigore  del  suddetto
decreto legislativo  n.  50  del  2016  secondo  la  disciplina  gia'
prevista dagli articoli 182,  183,  184  e  185  di  cui  al  decreto
legislativo n. 163  del  2006,  sono  concluse  in  conformita'  alle
disposizioni e alle attribuzioni di competenza vigenti all'epoca  del
predetto avvio e le medesime procedure trovano applicazione anche per
le varianti; 
  Considerato che la proposta all'esame, alla luce delle  sopracitate
disposizioni, e in particolare di quanto previsto all'art. 214, comma
11, e all'art. 216, comma 27, del decreto legislativo n. 50 del 2016,
risulta ammissibile all'esame di  questo  Comitato  e  ad  essa  sono
applicabili le disposizioni del previgente decreto legislativo n. 163
del 2006; 
  Visto il decreto del Ministro dei beni e delle attivita'  culturali
e del turismo 12 gennaio  2017,  n.  15,  pubblicato  nella  Gazzetta
Ufficiale n. 58 del  2017,  con  il  quale,  tra  l'altro,  e'  stato
istituito  il  Parco  archeologico  del  Colosseo,   quale   «ufficio
dirigenziale di livello generale periferico del Ministero» dei beni e
delle attivita' culturali e del turismo; 
  Viste le delibere 1° agosto 2003, n. 65, pubblicata nella  Gazzetta
Ufficiale n. 258 del 2003; 20 dicembre 2004, n. 105, pubblicata nella
Gazzetta Ufficiale n. 149 del 2005; 27 maggio 2005, n. 39, pubblicata
nella Gazzetta Ufficiale n. 264 del  2005;  29  marzo  2006,  n.  78,
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n.  210  del  2006;  17  novembre
2006, n. 144, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 292 del 2006; 28
giugno 2007, n. 46, pubblicata nella  Gazzetta  Ufficiale  n.  5  del
2008; 3 agosto 2007, n. 71, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 41
del 2008 - supplemento ordinario; 9 novembre 2007, n. 112, pubblicata
nella Gazzetta Ufficiale n. 72 del 2008 - supplemento  ordinario;  31
luglio 2009, n. 64, pubblicata nella  Gazzetta  Ufficiale  n.  5  del
2010; 22 luglio 2010, n. 60, pubblicata nella Gazzetta  Ufficiale  n.
52 del 2011;  20  gennaio  2012,  n.  6,  pubblicata  nella  Gazzetta
Ufficiale n. 88 del 2012; 11 luglio 2012,  n.  84,  pubblicata  nella
Gazzetta Ufficiale  n.  207  del  2012;  11  dicembre  2012,  n.  127
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n.  145  del  2013;  21  dicembre
2012, n. 137 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 121 del 2013;  26
aprile 2018, n. 35, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale  n.  153  del
2018, e 26 aprile 2018, n. 36, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n.
243 del 2018, con le quali questo Comitato ha assunto  determinazioni
in  ordine  alla  Metropolitana  di  Roma  -  linea  C  -   tracciato
fondamentale da T2 a T7 (Clodio/Mazzini-Pantano/Monte Compatri); 
  Vista, in particolare, la richiamata delibera n. 60 del  2010,  con
la quale questo Comitato: 
    1. ha preso atto che al «completamento della quota statale  della
copertura  finanziaria»  del  progetto  definitivo  della  tratta  T3
Colosseo-San Giovanni concorrevano 42.000.000 di euro, imputati sulle
risorse destinate ad interventi per la tutela  e  dei  beni  e  delle
attivita' culturali ai sensi dell'art. 60, comma 4,  della  legge  27
dicembre 2002, n. 289 (legge finanziaria 2003), c.d. «fondi ARCUS»; 
    2.  ha  approvato  il  progetto  definitivo   della   tratta   T3
Colosseo-San Giovanni, nel cui quadro economico era incluso,  fra  le
somme a disposizione, l'importo di 10 milioni di euro,  al  netto  di
IVA,  indicato  alla  voce  «accantonamento  M.B.A.C.  per  opere  da
realizzare»; 
  Vista inoltre la delibera n. 35 del 2018 sopra citata, con la quale
questo Comitato: 
    1. ha preso atto che nel quadro economico del progetto definitivo
della tratta T3, approvato con la suddetta delibera n. 60  del  2010,
figuravano circa 11 milioni di  euro,  IVA  inclusa,  destinati  alla
realizzazione delle seguenti opere di competenza  del  Ministero  dei
beni e delle attivita' culturali e del turismo: 
 
=====================================================================
|                     Voci                    |       Importo       |
+=============================================+=====================+
|Messa in sicurezza attico del Colosseo       |         3.043.299,47|
+---------------------------------------------+---------------------+
|Alleggerimento delle colonnacce del Foro di  |                     |
|Nerva                                        |            76.488,28|
+---------------------------------------------+---------------------+
|Interventi tutela di Piazza del Colosseo     |         1.995.600,52|
+---------------------------------------------+---------------------+
|Deposito e restauro dei reperti archeologici |         5.969.131,67|
+---------------------------------------------+---------------------+
|                        Totale               |        11.084.519,94|
+---------------------------------------------+---------------------+
 
    2. ha disposto il subentro del «Parco archeologico del  Colosseo»
quale  soggetto  aggiudicatore  dei  soli  interventi  di  «messa  in
sicurezza dell'attico del Colosseo», ricompresi tra  gli  «interventi
M.B.A.C.» del citato progetto definitivo della tratta T3  rispetto  a
Roma Metropolitane S.r.l., soggetto aggiudicatore per l'intera  linea
C; 
    3. ha individuato in 3.043.299,47 di euro, IVA inclusa, il limite
di spesa degli interventi di cui al precedente  punto  2,  precisando
che  il  relativo  finanziamento  era  integralmente  imputato  sulle
risorse statali «destinate ad interventi per la tutela e dei  beni  e
delle attivita' culturali» ai sensi del  citato  art.  60,  comma  4,
della legge n. 289 del 2002, «annualita' 2018»; 
    4. ha stabilito che per l'attuazione dei suddetti  interventi  di
messa in  sicurezza  avrebbe  dovuto  «essere  stipulata  un'apposita
convenzione», da trasmettere a questo Comitato, con la quale  avrebbe
dovuto essere  definito  «un  diretto  iter  di  finanziamento  degli
interventi» stessi «per velocizzare la tempistica dei finanziamenti e
garantire la conclusione dei lavori... in tempi adeguati  allo  stato
di avanzamento della Linea C»; 
  Vista la nota 23 ottobre 2019, n. 28528, con la quale il  Ministero
per i beni e le attivita' culturali e  per  il  turismo  (MIBACT)  ha
chiesto l'iscrizione all'ordine del giorno della prima riunione utile
di questo Comitato della proposta d'individuazione del nuovo soggetto
aggiudicatore per gli «Interventi di tutela di Piazza  del  Colosseo»
di cui alla citata delibera n. 35 del 2018 e ha trasmesso la relativa
documentazione istruttoria; 
  Vista la nota 31 ottobre 2019, n. 29366, con la quale  il  suddetto
Ministero ha trasmesso documentazione integrativa; 
  Preso atto dell'attivita'  istruttoria  svolta  dal  MIBACT  e,  in
particolare, che: 
    1.  dopo  la  variazione  del  soggetto  aggiudicatore   relativo
all'intervento di «messa in sicurezza dell'attico  del  Colosseo»  di
cui alla richiamata delibera di questo Comitato n. 35 del  2018,  con
nota 11 giugno 2019, n. 2733, il Parco archeologico del  Colosseo  ha
presentato al Segretario generale del  Ministero  per  i  beni  e  le
attivita' culturali la richiesta di analoga variazione anche per  gli
«interventi  di   tutela   di   Piazza   del   Colosseo»,   chiedendo
l'attribuzione dei fondi per il relativo finanziamento e  comunicando
che la progettazione di tali interventi sarebbe  stata  eseguita  dal
medesimo Parco e «condivisa con Roma Capitale»; 
    2. gli «interventi  di  tutela  di  Piazza  del  Colosseo»  hanno
l'obiettivo  di  ricomporre  l'originario  perimetro  dell'Anfiteatro
Flavio,  con   riproposizione   dell'anello   mancante   sul   fronte
meridionale,   e   di   migliorare   le   condizioni   di   sicurezza
dell'Anfiteatro stesso e dei visitatori,  ridefinendo  e  migliorando
gli accessi; 
    3. con nota 26 agosto 2019, n. 6526, Roma  Metropolitane  S.r.l.,
soggetto aggiudicatore dell'intera linea C ad eccezione  delle  opere
di «messa in sicurezza dell'attico del  Colosseo»,  ha  formulato  il
proprio  assenso  all'individuazione  del  Parco   archeologico   del
Colosseo quale soggetto aggiudicatore dei richiamati  «interventi  di
tutela di Piazza del Colosseo»; 
    4. analogo assenso e' stato formulato dal Dipartimento  mobilita'
e trasporti di Roma Capitale con nota 8  agosto  2019,  n.  31017,  e
dalla Sovrintendenza capitolina ai beni culturali, che si e' espressa
con nota 24 ottobre 2019, n. 29604, condizionando il  proprio  parere
positivo   all'effettuazione   degli   interventi   nell'ambito   del
«perimetro  originario»  del  Colosseo  e   alla   stipula   di   una
«convenzione preliminare che assicuri, fra l'altro, la  progettazione
condivisa [con la stessa Sovrintendenza] in tutte le fasi,  cosi'  da
assicurare nel modo migliore il conseguimento degli obiettivi  comuni
di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale  e  riordino  dei
flussi turistici»; 
    5. come previsto dalla citata delibera n. 35 del  2018,  per  gli
interventi di «messa in sicurezza dell'attico  del  Colosseo»  il  28
gennaio 2019  e'  stata  sottoscritta,  tra  Parco  archeologico  del
Colosseo,  Ministero  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti,  Roma
Capitale e Roma Metropolitane S.r.l., la convenzione che  regola  «le
modalita'  di  attuazione  dell'intervento...  e  le   modalita'   di
erogazione del relativo finanziamento»; 
    6. per gli «interventi di tutela di Piazza del  Colosseo»  dovra'
essere sottoscritta  un'analoga  convenzione  ovvero  un'integrazione
della  convenzione  richiamata  al  punto  precedente,  in  quanto  i
soggetti interessati sono i medesimi; 
    7. il finanziamento degli «interventi di  tutela  di  Piazza  del
Colosseo», il cui costo e' stato confermato in 1.995.600,52 euro,  e'
previsto «nell'ambito delle risorse statali disponibili per la  linea
C»  (1.907,04  milioni  di  euro  complessivi),  come  ribadito   dal
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti con  nota  11  ottobre
2019, n. 7114; 
    8. in particolare, come per le  altre  opere  di  competenza  del
MIBACT  previste  nel  progetto  definitivo  della  tratta   T3,   il
finanziamento e' interamente a carico delle risorse statali destinate
ad interventi per la tutela e dei beni e delle attivita' culturali ai
sensi dell'art. 60, comma 4, della legge n. 289 del 2002; 
    9. il Parco archeologico del Colosseo ha fornito aggiornamenti in
merito allo  stato  di  attuazione  degli  interventi  di  «messa  in
sicurezza dell'attico  del  Colosseo»  e  ha  trasmesso  il  relativo
cronoprogramma; 
  Considerato che la realizzazione  delle  opere  compensative  sopra
descritte  non  determina  una  variazione  del   limite   di   spesa
dell'intera  linea  C  della  metropolitana  di  Roma,  ne'  richiede
finanziamenti non previsti; 
  Considerato che l'Assemblea Capitolina, con deliberazione n. 79 del
2019, verbale n. 67, seduta  pubblica  del  18-21  ottobre  2019,  ha
deliberato  di  procedere  alla  messa  in   liquidazione   di   Roma
Metropolitane S.r.l., ai sensi degli articoli  2484  e  seguenti  del
codice civile, e alla nomina di un liquidatore o di un  Collegio  dei
liquidatori, fornendo indirizzo affinche' l'organo liquidatorio ponga
in essere tra l'altro  «la  prosecuzione  dell'esercizio  provvisorio
dell'impresa, per il completamento delle importanti opere e attivita'
gia' affidate con particolare attenzione ai lavori  della  tratta  T3
della Metro C»; 
  Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi dell'art.  3
del vigente regolamento di questo Comitato di cui  alla  delibera  28
novembre 2018, n. 82, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n.  79  del
2019; 
  Vista la nota 7 novembre 2019, n. 240526, con la quale il Ministero
dell'economia  e  delle  finanze  -  Dipartimento  della   Ragioneria
generale  dello  Stato  ha   precisato   che   il   Ministero   delle
infrastrutture e dei trasporti dovra' provvedere al disimpegno  della
suddetta somma di 1.995.600,52  euro  (annualita'  2020),  in  quanto
impegnata a favore di Roma  Metropolitane  S.r.l.,  e  al  successivo
impegno a favore del nuovo soggetto aggiudicatore; 
  Vista la nota 21 novembre 2019, n. 5982, predisposta congiuntamente
dalla Presidenza del Consiglio dei ministri  -  Dipartimento  per  la
programmazione e il coordinamento della politica economica  (DIPE)  e
dal  Ministero  dell'economia  e  delle  finanze  e  posta   a   base
dell'odierna seduta di questo Comitato, contenente le  valutazioni  e
le prescrizioni da riportare nella presente delibera; 
  Su proposta del Ministro per i beni e le attivita' culturali e  per
il  turismo,  condivisa  dal  Ministro  delle  infrastrutture  e  dei
trasporti; 
 
                              Delibera: 
 
  Le disposizioni del seguente punto 1 sono adottate ai sensi  e  per
gli effetti del combinato disposto degli articoli 214,  comma  11,  e
216, commi 1, 1-bis e 27, del decreto legislativo n. 50 del  2016,  e
del decreto legislativo n. 163 del 2006, e successive  modificazioni,
da  cui  deriva  la  sostanziale  applicabilita'   della   previgente
disciplina, di cui al decreto legislativo in ultimo citato,  a  tutte
le procedure, anche autorizzative, avviate prima del 19 aprile 2016. 
 
1. Modifica del soggetto aggiudicatore. 
 
  1.1  Il  «Parco  archeologico  del  Colosseo»   subentra   a   Roma
Metropolitane S.r.l. in  liquidazione  quale  soggetto  aggiudicatore
degli «interventi di tutela di Piazza del Colosseo»,  ricompresi  tra
gli «interventi MBAC» del progetto definitivo  della  linea  C  della
metropolitana  di  Roma,  tratta   T3   Colosseo/Fori   Imperiali-San
Giovanni, approvato con la delibera di  questo  Comitato  n.  60  del
2010, citata in premesse. 
 
2. Aspetti finanziari. 
 
  2.1 Il limite di spesa degli interventi di cui al precedente  punto
1 e' pari a 1.995.600,52 euro, IVA inclusa. 
  2.2 Il finanziamento del suddetto importo e' interamente  a  carico
delle risorse statali destinate alla linea C della  metropolitana  di
Roma e in particolare a carico delle risorse destinate ad  interventi
per la tutela e  dei  beni  e  delle  attivita'  culturali  ai  sensi
dell'art. 60, comma 4, della legge  n.  289  del  2002,  (c.d.  fondi
ARCUS) - annualita' 2020. 
  2.3 il  Ministero  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti  dovra'
provvedere al disimpegno della suddetta somma  di  1.995.600,52  euro
(annualita' 2020), impegnata a favore di Roma Metropolitane S.r.l., e
al successivo impegno a favore del nuovo soggetto aggiudicatore. 
 
3. Altre disposizioni. 
 
  3.1 Ai fini della attuazione degli interventi di  cui  al  punto  1
dovranno essere stipulate una o piu' convenzioni, che disciplinino: 
    3.1.1  la   progettazione   condivisa   con   la   Sovrintendenza
capitolina, in tutte le  fasi  previste,  si'  da  assicurare,  nella
migliore maniera possibile, il conseguimento degli  obiettivi  comuni
di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale  e  riordino  dei
flussi turistici; 
    3.1.2 l'attuazione degli «Interventi  di  tutela  di  Piazza  del
Colosseo»,   analogamente   alla   convenzione   28   gennaio   2019,
sottoscritta  a  seguito  della  precedente  modifica  del   soggetto
aggiudicatore,  o,  in  alternativa,  un   addendum   alla   predetta
convenzione, nel caso i soggetti coinvolti fossero gli stessi. 
  3.2  La  convenzione  da  sottoscrivere  per   l'attuazione   degli
«Interventi di tutela di Piazza del Colosseo» dovra' essere trasmessa
alla Presidenza del Consiglio  dei  ministri  -  DIPE,  dopo  la  sua
sottoscrizione. 
  3.3 Il Ministero per i beni e  le  attivita'  culturali  e  per  il
turismo provvedera' ad assicurare, per conto di questo  Comitato,  la
conservazione dei  documenti  relativi  agli  interventi  di  cui  al
predetto punto 1. 
  3.4 Ai sensi della delibera  n.  24  del  2004,  il  CUP  assegnato
all'opera  dovra'  essere  evidenziato  in  tutta  la  documentazione
amministrativa e contabile riguardante l'opera stessa. 
 
    Roma, 21 novembre 2019 
 
                                                 Il Presidente: Conte 
 
Il segretario: Fraccaro 
 

Registrato alla Corte dei conti il 4 marzo 2020 
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finanze, n. 185