LA GIUNTA PROVINCIALE 
 
    (Omissis); 
 
                              Delibera: 
 
    1.   di   disporre,   (omissis),   lo   scioglimento   per   atto
dell'autorita' de Il Tridente societa' cooperativa sociale onlus  con
sede in Trento, via Giuseppe Gerola n. 19, ai sensi e per gli effetti
di cui agli articoli 2545-septiesdecies del  codice  civile  e  degli
articoli 34 e 36 della legge regionale 9 luglio 2008, n. 5 e s.m; 
    2. di  nominare  il  dott.  Francesco  Petrosino  con  studio  in
Trento, via Degasperi n. 150 (C.F. PTRFNC59L12F912R), in qualita'  di
commissario liquidatore, essendovi rapporti patrimoniali da definire; 
    3. di dare atto che  il  compenso  e  le  spese  del  commissario
liquidatore si intendono a totale carico della  procedura  e  saranno
determinate in applicazione del decreto del Ministro  dello  sviluppo
economico 3 novembre 2016 recante «Criteri per  la  determinazione  e
liquidazione dei compensi spettanti ai commissari  liquidatori  e  ai
membri dei comitati di sorveglianza delle procedure  di  liquidazione
coatta amministrativa ai sensi dell'art.  2545-terdecies  del  codice
civile e di scioglimento per atto dell'autorita' ai  sensi  dell'art.
2545-septiesdecies del codice civile» e che  in  caso  di  incapienza
dell'attivo,  le  spese   inerenti   la   procedura   saranno   poste
parzialmente o totalmente a carico del bilancio provinciale ai  sensi
dell'art.  17,  comma  6,  delle  «Direttive   per   lo   svolgimento
dell'attivita' di vigilanza sugli enti  cooperativi»,  approvate  con
deliberazione n. 2599 di data 30 ottobre 2009; 
    4. di disporre la pubblicazione della presente deliberazione  nel
Bollettino  Ufficiale  della  Regione  Trentino-Alto  Adige  e  nella
Gazzetta  Ufficiale  nonche'  la   comunicazione   alla   cooperativa
interessata e al  Registro  imprese  della  Camera  di  commercio  di
Trento; 
    5. di rendere noto che, ferma restando la possibilita'  di  adire
la  competente  autorita'  giurisdizionale,   avverso   il   presente
provvedimento e' possibile ricorrere al Presidente  della  Repubblica
nel  termine   di   centoventi   giorni   dalla   notificazione   del
provvedimento stesso.