IL PRESIDENTE 
                     DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 
 
  Visti i decreti del Presidente della Repubblica in data 12 febbraio
2021 di costituzione del nuovo Governo; 
  Visto il  decreto  del  Presidente  della  Repubblica  in  data  25
febbraio 2021 di nomina dei Sottosegretari di Stato; 
  Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400, e in particolare  l'art.  9,
comma 2 e l'art. 10, comma 5; 
  Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286; 
  Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 303; 
  Visto il decreto del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  1°
ottobre 2012, e successive modificazioni, recante l'ordinamento delle
strutture generali della Presidenza del Consiglio dei ministri ed  in
particolare l'art. 18, relativo  al  Dipartimento  per  le  politiche
europee; 
  Vista la legge 24 dicembre 2012, n.  234,  recante  norme  generali
sulla partecipazione dell'Italia  alla  formazione  e  all'attuazione
della normativa e delle politiche dell'Unione europea; 
  Ritenuto  opportuno  determinare  le  funzioni   da   delegare   al
Sottosegretario  di  Stato  sig.  Vincenzo  Amendola  in  materia  di
politiche e affari europei; 
 
                              Decreta: 
 
                               Art. 1 
 
             Delega di funzioni in materia di politiche 
                          e affari europei 
 
  1. Il Sottosegretario di Stato sig. Vincenzo Amendola,  di  seguito
denominato «Sottosegretario», e' delegato ad esercitare  le  seguenti
funzioni relative: 
    a) alla partecipazione dell'Italia alla formazione ed  attuazione
di atti, normative dell'Unione europea, contribuendo, per  quanto  di
competenza, alla linea di indirizzo politico  utile  a  garantire  la
massima  realizzazione   e   protezione   dell'interesse   nazionale;
nell'ambito di tale priorita',  cura  e  coordina  le  attivita'  del
Governo inerenti alla partecipazione del Parlamento  al  processo  di
formazione della normativa dell'Unione europea, di cui alla legge  24
dicembre 2012, n. 234, recante «Norme generali  sulla  partecipazione
dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e  delle
politiche  dell'Unione  europea»,  attivandosi  per  assicurarne   il
potenziamento e la maggiore efficienza; 
    b) alla promozione e al coordinamento  delle  attivita'  e  delle
iniziative  inerenti  all'attuazione  delle   politiche   dell'Unione
europea di carattere generale o per  specifici  settori,  incluso  il
quadro  finanziario  pluriennale  in   ogni   sua   articolazione   e
applicazione, assicurandone coerenza e tempestivita'; 
    c) alla convocazione e presidenza del Comitato  interministeriale
per gli affari europei (CIAE)  di  cui  all'art.  2  della  legge  24
dicembre 2012, n. 234, al fine di concordare le linee  politiche  del
Governo nel processo di formazione  della  posizione  italiana  nella
fase di predisposizione degli atti dell'Unione  europea,  nonche'  di
consentire il puntuale adempimento dei compiti di cui  alla  medesima
legge n. 234 del 2012; 
    d) alla partecipazione, d'intesa con  il  Ministro  degli  affari
esteri  e  della  cooperazione  internazionale,  alle  riunioni   del
Consiglio   dell'Unione   europea,   formazione   Affari    generali,
rappresentando l'Italia con riferimento agli argomenti all'ordine del
giorno in raccordo con gli altri Ministri interessati; 
    e) alla partecipazione alle riunioni  del  Consiglio  dell'Unione
europea,  formazione  Competitivita',  rappresentando  l'Italia   con
riferimento agli argomenti all'ordine del giorno relativi al  mercato
interno dell'Unione europea; 
    f) allo svolgimento, d'intesa con  il  Ministro  dell'economia  e
delle finanze, dell'azione di coordinamento, di cui alla lettera  a),
con riferimento alle attivita' propedeutiche alla elaborazione e alla
presentazione del Programma  nazionale  di  riforma,  secondo  quanto
previsto  dalla  legge  31  dicembre  2009,  n.  196,  e   successive
modificazioni e integrazioni; 
    g) all'armonizzazione  fra  legislazione  dell'Unione  europea  e
legislazione nazionale,  tenuto  altresi'  conto  della  verifica  di
conformita' europea dei disegni di legge governativi, di cui all'art.
7, comma 5-bis, del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri
10 novembre 1993, e successive  modificazioni,  recante  «Regolamento
interno del Consiglio dei  ministri»,  nonche'  alla  presidenza  del
Comitato per la lotta  contro  le  frodi  nei  confronti  dell'Unione
europea, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 14  maggio
2007, n. 91, e successive modificazioni e integrazioni.