IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 
 
                           su proposta del 
 
                       MINISTRO DELLE IMPRESE 
                         E DEL MADE IN ITALY 
 
                           di concerto con 
 
                      IL MINISTRO DELL'AMBIENTE 
                    E DELLA SICUREZZA ENERGETICA 
 
  Visto il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152; 
  Visto il decreto-legge 3 dicembre 2012,  n.  207,  convertito,  con
modificazioni, dalla legge 24 dicembre 2012, n. 231; 
  Visto il  decreto-legge  5  gennaio  2015,  n.  1,  convertito  con
modificazioni dalla legge 4 marzo 2015, n. 20; 
  Visto il decreto-legge 5 dicembre  2022,  n.  187  recante  «Misure
urgenti a tutela  dell'interesse  nazionale  nei  settori  produttivi
strategici»; 
  Visto il decreto-legge 5 gennaio 2023, n. 2 recante «Misure urgenti
per impianti di interesse strategico nazionale»; 
  Visto l'art. 104-bis, comma 1-bis delle disposizioni di  attuazione
del codice di procedura penale, di  cui  al  decreto  legislativo  28
luglio 1989, n. 271; 
  Considerata  la  rilevanza,  sul  piano  dell'economia   nazionale,
dell'impianto di  raffinazione,  gassificazione  e  cogenerazione  di
energia elettrica di Isab S.r.l., inserito del polo petrolchimico  di
Augusta - Priolo Gargallo - Melilli, che  rappresenta  uno  dei  piu'
grandi siti industriali europei, che soddisfa il 20 per  cento  della
domanda siciliana di elettricita' e oltre un quinto  della  capacita'
nazionale di raffinazione; 
  Considerato  che  esso  opera   nell'ambito   del   settore   della
raffinazione di idrocarburi, ossia un settore che di recente e' stato
ritenuto di interesse nazionale strategico  dal  Governo  nell'ambito
del decreto-legge n. 187 del 2022, in «considerazione  del  carattere
emergenziale assunto dalla crisi energetica»; 
  Considerato che  presso  Isab  S.r.l.  sono  occupati  circa  1.000
lavoratori subordinati, ossia un numero superiore ai  200  dipendenti
contemplati dall'art. 1 del citato decreto-legge n. 207 del 2012, cui
l'art. 6, comma 1 del citato decreto-legge n. 2 del 2023 fa rinvio; 
  Considerato  che  gli  stabilimenti  Isab   S.r.l.   rischiano   la
cessazione dell'attivita' produttiva a causa del  recente  aggravarsi
delle  problematiche  che  afferiscono  all'impianto  di  depurazione
biologico consortile - sito in Priolo  Gargallo  (di  proprieta'  del
Consorzio ASI in liquidazione di Siracusa) - gestito  dalla  societa'
per azioni Industria Acqua siracusana S.p.a. (di seguito IAS  S.p.a.)
cui confluiscono, tra gli altri, anche  i  reflui  industriali  dello
stabilimento di Isab S.r.l.; 
  Visto il decreto  di  sequestro  preventivo  del  12  maggio  2022,
nell'ambito del procedimento penale n. 957/19 R.G.N.R. e  n.  2392/19
R.G., con cui il Tribunale di Siracusa - Ufficio del giudice  per  le
indagini preliminari - ha disposto, ai sensi dell'art. 321, codice di
procedura penale, il sequestro dell'intero capitale sociale di I.A.S.
S.p.a. e il sequestro del depuratore con  contestuale  nomina  di  un
amministratore giudiziario, in ragione del  fatto  che  nel  predetto
impianto sarebbero  stati  immessi  reflui  industriali  ritenuti  in
quantita' e con concentrazione  di  inquinanti  esorbitanti  rispetto
alla capacita' depurativa dello stesso; 
  Considerato  che  un  impianto  di  Isab  S.r.l.  e'   direttamente
collegato al depuratore sequestrato con il decreto del 12 maggio 2022
e che un altro impianto della stessa Isab S.r.l.  e'  collegato  allo
stesso depuratore in  via  indiretta  attraverso  un  impianto  della
Priolo Servizi S.c.p.a. parimenti sequestrato con  provvedimento  del
10 ottobre 2022; 
  Considerato che con il richiamato provvedimento del 12 maggio  2022
il giudice per le indagini preliminari  ordinava  all'amministrazione
giudiziaria di chiedere, tra gli altri, anche allo stabilimento  Isab
S.r.l. (Impianto IGCC codice AIA 30), di  avviare  le  operazioni  di
interruzione dei conferimenti dei propri reflui nel predetto impianto
di depurazione I.A.S. S.p.a.; 
  Considerato che a seguito del provvedimento del 10 ottobre 2022  la
societa' Priolo Servizi S.c.p.a. (la quale a sua volta  conferisce  i
reflui al depuratore I.A.S. S.p.a.) ha comunicato ai  propri  utenti,
tra  gli  altri  anche  allo  stabilimento  Isab  S.r.l.   (complesso
raffinerie codice AIA 86), l'intervenuto provvedimento di revoca  del
nulla osta al rinnovo dell'autorizzazione allo scarico, chiedendo  al
contempo la cessazione dei conferimenti; 
  Considerato che la cessazione dei conferimenti diretti e  indiretti
dei reflui industriali dello stabilimento Isab S.r.l.  al  depuratore
I.A.S.  S.p.a.  determinerebbe  l'impossibilita'  della  prosecuzione
dell'attivita'    produttiva    dello    stabilimento    industriale,
determinando un  grave  pregiudizio  alle  esigenze  di  salvaguardia
dell'occupazione e  di  continuita'  dell'attivita'  produttiva,  con
effetti diretti sulla sicurezza energetica nazionale; 
  Preso atto che il numero dei dipendenti della  Isab  S.r.l.  e'  di
circa 1.000 unita', oltre ai quasi 2.000 occupati nell'indotto; 
  Ritenuto,  pertanto,  che  ricorrano  i   presupposti   di   natura
teleologica previsti dall'art. 1 del citato decreto-legge n. 207  del
2012, ossia una «assoluta necessita' di salvaguardia dell'occupazione
e della produzione»; 
  Ritenuto, in ragione  di  quanto  sopra,  che  occorre  individuare
urgenti soluzioni al fine di  assicurare  la  continuita'  produttiva
dello   stabilimento   Isab   S.r.l.,   salvaguardarne   i    livelli
occupazionali, garantire  la  sicurezza  energetica  nazionale  e  la
tutela della salute e dell'ambiente; 
  Visto l'art. 6 del citato decreto-legge n. 2 del 2023  nella  parte
in cui prevede che  nel  caso  di  imprese  di  interesse  strategico
nazionale individuate ai sensi dell'art. 1, primo comma,  del  citato
decreto-legge n. 207 del 2012, ovvero di  impianti  o  infrastrutture
necessari ad  assicurarne  la  continuita'  produttiva,  «Il  giudice
autorizza  la  prosecuzione  dell'attivita'  se,  nell'ambito   della
procedura di riconoscimento dell'interesse strategico nazionale, sono
state adottate misure con le quali si  e'  ritenuto  realizzabile  il
bilanciamento  tra  le   esigenze   di   continuita'   dell'attivita'
produttiva e di  salvaguardia  dell'occupazione  e  la  tutela  della
sicurezza sul luogo di lavoro, della salute e dell'ambiente  e  degli
altri eventuali beni giuridici lesi dagli illeciti commessi»; 
  Ritenuto  che  sussistono   i   presupposti   per   dichiarare   lo
stabilimento della Isab S.r.l. di rilevanza strategica  nazionale  ai
sensi dell'art. 1 del citato decreto-legge n. 207 del 2012; 
  Considerato che i depuratori oggetto dei decreti di sequestro  sono
da  considerarsi  infrastrutture  indispensabili  per  assicurare  la
continuita'  produttiva  dello  stabilimento  Isab  S.r.l.  ai  sensi
dell'art. 6 del citato decreto-legge n. 2 del 2023; 
  Considerato che i provvedimenti sopra richiamati individuano  quale
principale criticita' i volumi e le concentrazioni  degli  inquinanti
industriali recapitati e gestiti dall'impianto I.A.S. S.p.a.; 
  Ritenuto, in considerazione della natura strategica  dell'interesse
nazionale che viene in rilievo, che occorra urgentemente  predisporre
gli  strumenti  per  individuare  misure   idonee   a   operare   «un
bilanciamento  tra  le   esigenze   di   continuita'   dell'attivita'
produttiva e di  salvaguardia  dell'occupazione  e  la  tutela  della
sicurezza sul luogo di lavoro, della salute e dell'ambiente  e  degli
altri eventuali beni giuridici lesi dagli illeciti commessi»,  giusto
quanto previsto dall'art. 6 del citato decreto-legge n. 2 del 2023; 
  Considerato  che  il  bilanciamento  deve  necessariamente  passare
attraverso l'approntamento di misure di  cautela  che  consentano  di
gestire   i   rischi   di    pregiudizio    all'interesse    pubblico
all'approvvigionamento di beni e servizi ritenuti essenziali  per  il
sistema economico nazionale e alla  tutela  della  coesione  sociale,
nonche' di elidere  o  contenere  i  rischi  di  pregiudizio  a  beni
giuridici fondamentali quali la salute e  l'ambiente.  Il  tutto  nel
pieno rispetto dei principi fissati dalla Corte costituzionale con le
sentenze n. 85 del 2013 e 58 del 2018, senza eccessivo sacrificio  di
alcuno dei beni giuridici rilevanti, limitando,  secondo  criteri  di
proporzionalita' e ragionevolezza, la  compressione  di  ciascuno  di
essi  a  quanto  strettamente  necessario  per  realizzare  il   fine
perseguito; 
  Considerato in proposito che,  anche  alla  luce  delle  risultanze
istruttorie a base dei decreti di sequestro del depuratore IAS S.p.a.
e Priolo Servizi S.c.p.a. ove lo  stabilimento  conferisce  i  reflui
industriali,  e'  gia'  stato  avviato  un  procedimento  di  riesame
dell'AIA nazionale di Isab S.r.l. destinato a concludersi entro tempi
ragionevolmente brevi; 
  Considerato  che,  rispetto  specificamente  ad  I.A.S.  S.p.a.,  a
seguito della Nota MATTM (oggi MASE) 3256 del 5 febbraio 2015, che ha
risposto alla istanza, a suo tempo presentata  dal  Gestore,  di  AIA
nazionale, la competenza al  rilascio  dell'autorizzazione  integrata
ambientale e' stata individuata in capo alla Regione siciliana; 
  Considerato che la regione, con  D.A.  n.  163-GAB  dell'11  luglio
2022,  ha  rilasciato   autorizzazione   integrata   ambientale   con
condizioni, alla I.A.S. S.p.a. per l'esercizio dell'attivita' di  cui
al punto 6.11  dell'Allegato  VIII  alla  Parte  seconda  del  Codice
dell'ambiente, decreto legislativo  n.  152  del  2006  e  successive
modificazioni; 
  Rilevato che con nota del  Dipartimento  regionale  ambiente  della
Regione siciliana prot. n. 89486 del 9  dicembre  2022  e  successiva
Nota prot. n. 1204 del 9 gennaio 2023 e' stato disposto  l'avvio  del
procedimento di revoca della citata AIA rilasciata ad I.A.S.  S.p.a.,
ai sensi dell'art. 29-decies, comma 9, del citato decreto legislativo
n.  152  del  2006  e  contestuale  sospensione  dell'attivita',   in
conseguenza del mancato rispetto delle condizioni di  esercizio,  per
le quali il gestore non ha presentato la relativa documentazione; 
  Ritenuto che nel descritto quadro  -  in  cui  sono  stati  avviati
significativi  passaggi  in  sede  amministrativa  per  il   rigoroso
rispetto delle  disposizioni  nazionali  e  comunitarie  in  tema  di
esercizio dell'attivita' IPPC - deve essere individuato un  orizzonte
temporale ragionevole entro il quale realizzare tutti gli  interventi
funzionali al rispetto delle  BAT  di  settore  per  assicurare  quel
bilanciamento che, secondo le migliori tecniche  e  soluzioni,  porti
alla piu' celere gestione di tutti i rischi; 
  Ritenuto che,  nelle  more  del  procedimento  statale  di  riesame
dell'AIA  gia'   avviato   (proc.   n.   86/13686   e   30/13676)   e
dell'attuazione delle prescrizioni dell'AIA regionale, debbano essere
individuate ulteriori e concrete misure  di  cautela  che  abbiamo  a
oggetto sia  gli  stabilimenti  gestiti  da  Isab  S.r.l.  dal  quale
provengono i reflui da depurare, sia l'impianto pubblico ove i reflui
sono convogliati per la depurazione, in modo  da  ottenere  sinergici
effetti sul versante del bilanciamento del rischio ambientale; 
  Considerato che tali misure di cautela debbano essere definite  con
decreto interministeriale da adottare entro trenta giorni dalla  data
di adozione del presente decreto; 
  Ritenuto  necessario  dichiarare,  con  il  presente  decreto,   il
complesso  degli  stabilimenti  della  Isab   S.r.l.   di   rilevanza
strategica nazionale ai sensi dell'art. 1 del citato decreto-legge n.
207 del 2012, nonche' gli  impianti  di  depurazione  sopra  indicati
quali  infrastrutture  necessarie  ad   assicurare   la   continuita'
produttiva  dello  stabilimento  ai  sensi  dell'art.  6  del  citato
decreto-legge n. 2 del 2023; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri  del  12
novembre 2022, di delega di funzioni al sottosegretario di Stato alla
Presidenza del Consiglio dei ministri, dott. Alfredo Mantovano; 
  Su proposta del Ministro delle imprese e  del  made  in  Italy,  di
concerto con il Ministro dell'ambiente e della sicurezza  energetica,
sentito il Ministero della giustizia; 
 
                              Decreta: 
 
                               Art. 1 
 
           Dichiarazione di interesse strategico nazionale 
 
  1. Il complesso degli stabilimenti  di  proprieta'  della  societa'
Isab S.r.l. (Impianto IGCC  codice  AIA  30  e  complesso  raffinerie
codice AIA 86) e' dichiarato di interesse  strategico  nazionale,  ai
sensi dell'art. 1, comma 1, del decreto-legge 3 dicembre 2012, n. 207
convertito, con modificazioni, dalla legge 24 dicembre 2012, n.  231,
tenuto conto del settore in cui opera, del numero  degli  occupati  e
del rilievo che la produzione assume per l'autonomia energetica della
Nazione.