IL COMITATO INTERMINISTERIALE 
                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA 
                      E LO SVILUPPO SOSTENIBILE 
 
  Vista la legge 27 febbraio 1967, n.  48,  recante  «Attribuzioni  e
ordinamento  del  Ministero  del  bilancio  e  della   programmazione
economica  e  istituzione  del   Comitato   dei   ministri   per   la
programmazione economica» e, in particolare, l'art.  16,  concernente
l'istituzione e le attribuzioni del Comitato interministeriale per la
programmazione economica, di  seguito  CIPE,  nonche'  le  successive
disposizioni legislative  relative  alla  composizione  dello  stesso
comitato, ed in particolare il decreto-legge 14 ottobre 2019, n. 111,
recante «Misure urgenti per il rispetto degli obblighi previsti dalla
direttiva 2008/50/CE sulla qualita' dell'aria e proroga  del  termine
di cui all'art. 48, commi 11 e 13, del decreto-legge 17 ottobre 2016,
n. 189, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 dicembre  2016,
n. 229», convertito, con modificazioni, dalla legge 12 dicembre 2019,
n. 141, il quale all'art. 1-bis ha previsto che dal 1° gennaio  2021,
per «rafforzare il coordinamento delle politiche pubbliche  in  vista
del perseguimento degli obiettivi in materia di sviluppo  sostenibile
indicati dalla risoluzione A/70/L.I adottata dall'assemblea  generale
dell'Organizzazione delle Nazioni Unite il  25  settembre  2015»,  il
CIPE assuma «la denominazione di Comitato  interministeriale  per  la
programmazione  economica  e  lo  sviluppo  sostenibile» di   seguito
CIPESS, e che «a decorrere  dalla  medesima  data...  in  ogni  altra
disposizione vigente, qualunque  richiamo  al  CIPE  deve  intendersi
riferito al CIPESS»; 
  Vista  la  legge  23  agosto  1988,  n.  400,  recante  «Disciplina
dell'attivita'  di  Governo  e  ordinamento  della   Presidenza   del
Consiglio dei ministri» e successive modificazioni; 
  Vista la legge 7 agosto 1990,  n.  241,  recante  «Nuove  norme  in
materia di procedimento amministrativo e di  diritto  di  accesso  ai
documenti amministrativi», e successive modificazioni; 
  Vista la legge 17 maggio 1999, n. 144, recante «Misure  in  materia
di investimenti, delega al Governo per il  riordino  degli  incentivi
all'occupazione e della normativa  che  disciplina  l'INAIL,  nonche'
disposizioni per il riordino degli enti previdenziali», che  all'art.
1, comma 5, ha  istituito  presso  questo  Comitato  il  «Sistema  di
monitoraggio degli investimenti pubblici», di  seguito  MIP,  con  il
compito di fornire tempestivamente informazioni sull'attuazione delle
politiche   di   sviluppo,   la   cui   attivita'    e'    funzionale
all'alimentazione di una banca dati tenuta nell'ambito del CIPESS; 
  Vista la legge 21 dicembre 2001, n. 443, recante «Delega al Governo
in materia di infrastrutture ed insediamenti produttivi strategici ed
altri interventi per il rilancio  delle  attivita'  produttive»  che,
all'art. 1, ha stabilito che le infrastrutture pubbliche e private  e
gli insediamenti strategici e di preminente interesse  nazionale,  da
realizzare per la modernizzazione e lo sviluppo  del  Paese,  vengano
individuati dal Governo attraverso un programma formulato  secondo  i
criteri e le indicazioni procedurali previsti dallo stesso  articolo,
demandando  a  questo  Comitato  di  approvare,  in  sede  di   prima
applicazione della legge, il suddetto programma delle  infrastrutture
strategiche, di seguito PIS, entro il 31 dicembre 2001; 
  Vista la normativa vigente in materia di Codice Unico di  Progetto,
di seguito CUP, e in particolare: 
    1. La delibera di questo Comitato 27 dicembre 2002, n. 143,  come
successivamente  integrata  e  modificata  dalla  delibera  CIPE   29
settembre 2004, n.  24,  con  la  quale  questo  stesso  Comitato  ha
definito il sistema per l'attribuzione del CUP e ha stabilito che  il
CUP stesso deve essere riportato su tutti i documenti  amministrativi
e  contabili,  cartacei  ed  informatici,  relativi  a  progetti   di
investimento pubblico e deve essere utilizzato nelle banche dati  dei
vari sistemi informativi, comunque interessati ai suddetti progetti; 
    2.  La  legge  16  gennaio  2003,  n.  3,  recante  «Disposizioni
ordinamentali  in  materia   di   pubblica   amministrazione»,   come
modificata dal decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76,  recante  «Misure
urgenti per la semplificazione e l'innovazione digitale», convertito,
con modificazioni, dalla legge 11 settembre 2020, n. 120,  il  quale,
all'art. 11, ha disposto che ogni progetto di  investimento  pubblico
deve essere dotato di un CUP e,  in  particolare,  ha  previsto,  tra
l'altro,  l'istituto  della  nullita'  degli   «atti   amministrativi
adottati da parte delle amministrazioni di cui all'art. 1,  comma  2,
del decreto legislativo 30 marzo 2001,  n.  165,  che  dispongono  il
finanziamento pubblico o  autorizzano  l'esecuzione  di  progetti  di
investimento pubblico» in  assenza  dei  corrispondenti  codici,  che
costituiscono elemento essenziale dell'atto stesso; 
    3. La legge 13 agosto 2010, n. 136, recante «Piano  straordinario
contro le mafie, nonche' delega al Governo in  materia  di  normativa
antimafia» e successive modificazioni, che all'art.  6  definisce  le
sanzioni applicabili in caso di mancata  apposizione  del  CUP  sugli
strumenti di pagamento; 
    4. Il citato decreto-legge n. 76  del  2020  e,  in  particolare,
l'art. 41, comma 1,  concernente  il  rafforzamento  dei  sistemi  di
monitoraggio degli investimenti pubblici; 
  Viste le delibere CIPE n. 10 del 14 marzo 2003, n. 129 del 6 aprile
2006, n. 61 del 22 luglio 2010, n. 2 del 20 gennaio 2012 e n. 20  del
23 marzo 2012, n. 4 del 2022,  riguardanti  il  Programma  di  Grandi
Stazioni Rail S.p.a., di seguito GS Rail; 
  Vista la delibera CIPE 25 luglio 2003, n. 63, con la  quale  questo
Comitato, tra l'altro, ha rideterminato  il  limite  di  impegno  per
precedenti  assegnazioni  e  ha   fornito   indicazioni   di   ordine
procedurale riguardo alle attivita'  di  supporto  che  il  Ministero
delle infrastrutture e dei trasporti, di seguito MIT, e'  chiamato  a
svolgere ai fini della  vigilanza  sull'esecuzione  degli  interventi
inclusi nel PIS; 
  Visto il decreto legislativo 12 aprile 2006,  n.  163,  recante  il
«Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture
in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE», e  successive
modificazioni; 
  Visto il decreto legislativo 6  settembre  2011,  n.  159,  recante
«Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione,  nonche'
nuove disposizioni in materia di documentazione  antimafia,  a  norma
degli articoli 1  e  2  della  legge  13  agosto  2010,  n.  136»,  e
successive modificazioni; 
  Visto il decreto legislativo 29  dicembre  2011,  n.  229,  recante
«Attuazione dell'art. 30, comma 9, lettere e), f) e g),  della  legge
31 dicembre 2009, n. 196, in materia  di  procedure  di  monitoraggio
sullo  stato  di  attuazione  delle  opere  pubbliche,  di   verifica
dell'utilizzo dei finanziamenti nei tempi previsti e costituzione del
Fondo opere e del Fondo progetti», e successive modificazioni; 
  Visto il decreto-legge 24  giugno  2014,  n.  90,  recante  «Misure
urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e  per
l'efficienza degli uffici giudiziari», convertito, con modificazioni,
dalla legge 11 agosto 2014, n. 114; 
  Viste le disposizioni in tema di controllo dei flussi finanziari  e
visti, in particolare: 
    1. L'art. 36  del  citato  decreto-legge  n.  90  del  2014,  che
regolamenta il monitoraggio  finanziario  dei  lavori  relativi  alle
infrastrutture strategiche e agli insediamenti produttivi di cui agli
articoli 161, comma 6-bis, e 176, comma 3,  lettera  e),  del  citato
decreto legislativo n. 163 del 2006, disposizione richiamata all'art.
203, comma 2, del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50,  recante
«Codice dei contratti pubblici» e successive modificazioni; 
    2. La delibera di questo Comitato 28 gennaio 2015, n. 15,  che  -
ai sensi del comma 3 del richiamato art. 36 del decreto-legge  n.  90
del 2014  -  aggiorna  le  modalita'  di  esercizio  del  sistema  di
monitoraggio finanziario di cui alla delibera di  questo  Comitato  5
maggio 2011, n. 45; 
  Vista la delibera CIPE 6 agosto 2015, n. 62, di approvazione  dello
schema di Protocollo di legalita'  licenziato  nella  seduta  del  13
aprile 2015 dal Comitato di  coordinamento  per  l'alta  sorveglianza
delle grandi opere, di seguito CCASGO, istituito con decreto 14 marzo
2003, emanato dal Ministro dell'interno, di concerto con il  Ministro
della giustizia e il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti; 
  Visto il citato decreto legislativo n.  50  del  2016  e  visti  in
particolare: 
    1. L'art. 200, comma 3, il quale prevede che, in  sede  di  prima
individuazione delle infrastrutture e degli  insediamenti  prioritari
per lo sviluppo del Paese, il Ministro  delle  infrastrutture  e  dei
trasporti effettua una ricognizione  di  tutti  gli  interventi  gia'
compresi negli strumenti di pianificazione e programmazione, comunque
denominati, vigenti alla data  di  entrata  in  vigore  del  medesimo
decreto legislativo, all'esito della quale lo stesso Ministro propone
l'elenco degli interventi da inserire nel primo Documento pluriennale
di pianificazione, di seguito DPP, di cui al decreto  legislativo  29
dicembre 2011, n. 228, che sostituisce tutti i predetti strumenti; 
    2.  L'art.  201,  comma   9,   il   quale   prevede   che,   fino
all'approvazione del primo DPP,  valgono  come  programmazione  degli
investimenti, in materia di infrastrutture e trasporti, gli strumenti
di pianificazione e programmazione e i  piani,  comunque  denominati,
gia' approvati secondo le procedure vigenti alla data di  entrata  in
vigore dello stesso decreto  legislativo  o  in  relazione  ai  quali
sussiste un impegno  assunto  con  i  competenti  organi  dell'Unione
europea; 
    3. L'art. 203 che, istituendo il Comitato  di  coordinamento  per
l'alta  sorveglianza  delle  infrastrutture  e   degli   insediamenti
prioritari, di seguito CCASIIP, ha assorbito  ed  ampliato  tutte  le
competenze del previgente CCASGO; 
    4. L'art. 214, comma 2, lettere d) e f), in base al quale il  MIT
provvede, tra l'altro, alle attivita' di supporto a  questo  Comitato
per la vigilanza sulle attivita' di affidamento da parte dei soggetti
aggiudicatori e della successiva realizzazione delle infrastrutture e
degli insediamenti prioritari  per  lo  sviluppo  del  Paese  e  cura
l'istruttoria sui progetti di fattibilita'  e  definitivi,  anche  ai
fini della loro sottoposizione alla deliberazione di questo  Comitato
in caso di infrastrutture e insediamenti prioritari per  lo  sviluppo
del  Paese,  proponendo  a  questo  stesso  Comitato   le   eventuali
prescrizioni per l'approvazione del progetto; 
    5. L'art. 214, comma 11, il quale prevede che in  sede  di  prima
applicazione restano comunque validi  gli  atti  ed  i  provvedimenti
adottati e sono fatti  salvi  gli  effetti  prodotti  ed  i  rapporti
giuridici sorti sulla base dell'art. 163 del decreto  legislativo  n.
163 del 2006; 
    6. L'art. 216, commi 1, 1-bis  e  27,  che,  fatto  salvo  quanto
previsto  nel  medesimo  decreto  legislativo   n.   50   del   2016,
stabiliscono rispettivamente che: 
      6.1 Lo stesso si applica alle procedure e ai  contratti  per  i
quali i bandi o avvisi con cui si indice la procedura di  scelta  del
contraente siano  pubblicati  successivamente  alla  data  della  sua
entrata in vigore; 
      6.2  Per  gli  interventi  ricompresi  tra  le   infrastrutture
strategiche  gia'  inseriti   negli   strumenti   di   programmazione
approvati, e per i quali  la  procedura  di  valutazione  di  impatto
ambientale sia gia' stata avviata alla data di entrata in vigore  del
suddetto decreto legislativo,  i  relativi  progetti  sono  approvati
secondo la disciplina previgente; 
      6.3 Le procedure per la valutazione di impatto ambientale delle
grandi opere avviate alla data di  entrata  in  vigore  del  suddetto
decreto legislativo n.  50  del  2016,  secondo  la  disciplina  gia'
prevista dagli articoli 182,  183,  184  e  185  di  cui  al  decreto
legislativo n. 163  del  2006,  sono  concluse  in  conformita'  alle
disposizioni e alle attribuzioni di competenza vigenti all'epoca  del
predetto avvio e le medesime procedure trovano applicazione anche per
le varianti; 
  Visto il decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, recante «Disposizioni
urgenti in  materia  finanziaria,  iniziative  a  favore  degli  enti
territoriali, ulteriori interventi per  le  zone  colpite  da  eventi
sismici e misure per lo  sviluppo»,  convertito,  con  modificazioni,
dalla legge 21 giugno 2017, n. 96, il quale all'art. 47, comma 6,  ha
previsto che «Al fine di consentire il  completamento  del  Programma
grandi  stazioni,  ovvero  la  realizzazione   di   ulteriori   opere
funzionali  a  rendere  gli  interventi  piu'  aderenti  alle  mutate
esigenze dei contesti urbani nei quali si inseriscono,  il  CIPE,  su
proposta del Ministro  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti,  nel
rispetto degli equilibri di finanza pubblica, con apposita  delibera,
individua le risorse annuali disponibili, di cui  alle  delibere  del
CIPE, n. 10 del 14 marzo 2003, n. 63 del 25 luglio 2003, n. 129 del 6
aprile 2006, n. 61 del 22 luglio 2010, n. 2 del 20 gennaio 2012 e  n.
20  del  23  marzo  2012,  tenendo  conto   di   eventuali   obblighi
giuridicamente vincolanti  sorti  in  base  alle  predette  delibere,
provvede alla loro revoca  e  alla  riprogrammazione  del  50%  delle
risorse disponibili in favore di GS Rail,  nonche'  alla  contestuale
approvazione di  nuovi  progetti  ovvero  delle  necessarie  varianti
progettuali»; 
  Vista  la  delibera  CIPE  28  novembre  2018,   n.   82,   recante
«Regolamento  interno   del   Comitato   interministeriale   per   la
programmazione  economica  -  CIPE»,  cosi'  come  modificata   dalla
delibera CIPE 15 dicembre 2020, n. 79, recante  «Regolamento  interno
del Comitato interministeriale per la programmazione economica  e  lo
sviluppo sostenibile - CIPESS»; 
  Considerato che: 
    1. Con delibera CIPE n. 10 del 2003, il  Comitato  ha  approvato,
tra   l'altro,   i   progetti   preliminari   delle   «infrastrutture
complementari agli edifici di stazione»  (cosiddette  opere  esterne)
relativi anche alla stazione di Bari centrale e il  quadro  economico
degli interventi previsti per la stazione di  Bari  risultava  essere
pari a 24.430.649 euro; 
    2. Con delibera CIPE n. 129 del 2006 il Comitato ha approvato con
prescrizioni il progetto  definitivo  delle  «opere  complementari  e
rimodulazione  delle  assegnazioni,   in   termini   di   volume   di
investimento»; 
    3. Con delibera CIPE n. 61 del  2010,  il  Comitato  ha  disposto
l'accantonamento delle somme derivanti dai ribassi d'asta relativi ai
quattro interventi che hanno subito varianti sostanziali (stazioni di
Roma Termini, Bari centrale, Bologna centrale e Venezia Santa Lucia),
in attesa dell'esito dell'istruttoria del competente Ministero  delle
infrastrutture e dei  trasporti  finalizzata  all'approvazione  delle
citate varianti sostanziali alla progettazione definitiva; 
    4. Con delibera CIPE n. 2 del 2012, il  Comitato,  approvando  le
opere complementari relative alle stazioni di Roma Termini e  Venezia
Santa Lucia, in quanto risultavano modificate  rispetto  al  progetto
definitivo approvato con la precedente delibera CIPE n. 129 del 2006,
ha rimodulato i nuovi quadri economici  per  le  opere  complementari
delle stazioni di Bari Centrale e Bologna Centrale,  i  cui  progetti
presentavano, parimenti alle stazioni di  Roma  e  Venezia,  varianti
sostanziali non ancora sottoposte all'esame del Comitato; 
    5. Con delibera CIPE n. 20 del 2012, il Comitato, ai sensi e  per
gli effetti dell'art. 169, comma 3, del decreto  legislativo  n.  163
del 2006, nonche' ai sensi dell'art. 12 del  decreto  del  Presidente
della Repubblica n. 327 del 2001,  ha  approvato,  la  variante  alle
opere complementari  della  stazione  di  Bari  centrale,  e  con  la
prescrizione n. 37,  che  si  riporta  «L'area  ferroviaria  dismessa
situata sull'extramurale (tra via G.  Petroni  e  v.le  Ennio)  sara'
destinata a parcheggio bus  extraurbani  al  fine  di  consentire  la
multimodalita' dei trasporti in corrispondenza delle aree ferroviarie
centrali, aderendo alle  previsioni  del  piano  metropolitano  della
mobilita', al piano regionale del trasporti ed alle numerose intese e
corrispondenze degli  ultimi  anni  tra  enti  ferroviari,  Comune  e
Provincia di Bari. L'opera in esame comporta un costo complessivo  di
euro 874.921,94. Tale importo risulta appostato nel quadro economico,
tra le somme a disposizione  dell'amministrazione.  La  realizzazione
del suddetto parcheggio dovra' essere approvata secondo le  procedure
previste dall'art. 169 comma 3 del decreto legislativo  n.  163/2006.
Infine la suddetta realizzazione non dovra' superare il tempo massimo
di realizzazione dell'intervento che e' pari  a  1143  giorni»  e  il
quadro economico degli interventi previsti per la  stazione  di  Bari
risultava essere ridotto a 11.781.922,50 euro; 
    6. Con delibera CIPESS n. 4 del 2022 il Comitato  ha  autorizzato
l'utilizzo delle ulteriori risorse attribuite al  Programma  GS  Rail
pari a complessivi 50 milioni di euro, assegnate al capitolo 7556 del
MIT, piano gestionale 2, (in seguito alla legge del 30 dicembre 2021,
n. 234, recante  «Bilancio  di  previsione  dello  Stato  per  l'anno
finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio  2022-2024»),
dopo aver effettuato la rimodulazione delle risorse  dallo  stato  di
previsione del Ministero dell'economia e delle finanze  a  favore  di
quello del MIT da ripartire a cinque stazioni tra cui Bari  Centrale,
ed ha approvato il nuovo quadro economico complessivo  del  Programma
GS Rail, rimodulato, per un valore complessivo di 284,465 milioni  di
euro, annunciando, tra le opere da avviare, il nuovo  parcheggio  bus
extra urbani di Bari Centrale; 
  Considerato che con la medesima delibera CIPESS n. 4 del  2022,  il
Comitato assegna a favore della stazione di  Bari  centrale,  risorse
pari a 17.196.413,14 euro, comprensivi  di  11.781.922,50  euro  gia'
rimodulati con la delibera CIPE n. 2 del 2012, di cui 9.819.371  euro
gia' erogati,  e  5.414.490,64  euro  derivanti  dai  complessivi  50
milioni di euro stanziati dalla legge di bilancio 2022 in favore  del
Programma GS Rail; 
  Vista la nota n. 29944 del 15 luglio 2022, con la  quale  e'  stata
trasmessa al Comitato una informativa sullo stato del Programma; 
  Visto il verbale della Conferenza dei servizi in data 14  settembre
2022,  con  il  quale  sono  stati  inviati  i  pareri  dei  soggetti
interessati, dai quali si rileva che non ci sono motivi ostativi alla
realizzazione del progetto; 
  Vista la nota n. 42748 del  19  dicembre  2022,  con  la  quale  il
Gabinetto del  Ministro  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti  ha
chiesto l'iscrizione all'ordine del giorno della prima  seduta  utile
di questo Comitato della proposta  di  deliberazione  concernente  il
progetto «Stazione ferroviaria di Bari Centrale -  realizzazione  del
parcheggio  bus  extra  urbani  nell'area  ferroviaria  ex  «Officine
Rialzo» - via Capruzzi», con allegata la relativa documentazione, con
i seguenti allegati: 
    1. Allegato A - Pareri; 
    2.  Allegato  B  -  Relazione  del  progettista   attestante   la
rispondenza   al   progetto   preliminare   e   l'ottemperanza   alle
prescrizioni contenute nella delibera CIPE n. 10 del 2003; 
    3. Allegato C - Elenco elaborati progetto definitivo; 
    4. Allegato D - Atti citati nella Relazione; 
    5. Allegato E - Relazione generale delle interferenze; 
    6. Allegato F  -  Planimetrie  di  progetto  e  di  inquadramento
vincoli; 
  Vista la nota DIPE n. 7089 del 20 dicembre 2022, con  la  quale  si
richiedono  al  MIT  documentazione  integrativa,  in   merito   alla
Convenzione del 3 aprile 2019 e  all'atto  aggiuntivo  alla  medesima
Convenzione, oltre a chiarimenti istruttori relativi a: 
    1. un quadro economico dettagliato con la  ripartizione  puntuale
delle risorse assegnate alla stazione di Bari; 
    2. l'aggiornamento dei dati di monitoraggio; 
    3. l'evoluzione del progetto; 
    4. la coerenza della  proposta  con  gli  obiettivi  di  sviluppo
sostenibile; 
  Vista la nota 27 gennaio 2023, n. 614,  con  la  quale  il  MIT  ha
fornito  i  suddetti  chiarimenti  istruttori  e  la   documentazione
richiesta; 
  Considerato  che  gli   interventi   previsti   contribuiranno   al
miglioramento  e  al   potenziamento   del   sistema   di   trasporto
ferro-gomma, al fine di incrementare lo shift  modale  dal  trasporto
privato ad una mobilita' pubblica condivisa e che il progetto e' teso
a favorire lo scambio bici-treno, con il  potenziamento  dei  servizi
della   cosiddetta   mobilita'   dolce,   anche   in   vista    della
predisposizione di percorsi ciclo pedonali nell'ambito di  interventi
di sviluppo previsti intorno al nodo ferroviario; 
  Preso atto delle risultanze  dell'istruttoria  e,  in  particolare,
che: 
    sotto il profilo tecnico-procedurale: 
      1. la societa' proponente e' Grandi Stazioni Rail S.p.a.; 
      2. il CUP e' il seguente: B11H03000180008; 
      3.  il  progetto  definitivo  in   esame,   in   quanto   opera
complementare alla stazione di Bari, ha la  finalita'  di  potenziare
l'interscambio  tra  il  sistema  ferroviario  ed  altri  sistemi  di
trasporto attraverso la realizzazione  di  opere  infrastrutturali  e
servizi,  e  rappresenta  una  rivisitazione  del  progetto  e  della
variante gia' approvati rispettivamente con le delibere CIPE  n.  129
del 2006 e  n.  20  del  2012;  il  progetto,  inoltre,  esula  dalla
previsione della prescrizione n. 37 relativa alla delibera citata  n.
20 del 2012, essendo  completamente  mutate  le  esigenze  che  hanno
determinato una variazione della geometria dell'area  d'intervento  e
prevede la realizzazione delle seguenti opere: 
        3.1 Un nuovo Terminal Bus, situato in un lotto, di proprieta'
di RFI, compreso tra il fascio binari della stazione  ferroviaria  di
Bari centrale ed il sottovia  Quintino  Sella,  lungo  via  Capruzzi,
corrispondente alla dismessa area delle ex «Officine Rialzo»; 
        3.2  l'adeguamento  della  percorrenza  pedonale  lungo   via
Capruzzi, in fregio al confine della proprieta' ferroviaria, completa
di una pensilina di protezione fino alla nuova palazzina servizi FS; 
        3.3 una nuova rotatoria stradale di tipo urbano «compatto» in
corrispondenza dell'incrocio tra via Capruzzi e via Giulio Petroni; 
        3.4   un   parcheggio   per   le   bici   (Velostazione)   in
corrispondenza della testata ovest della nuova palazzina servizi FS; 
      4.  la  localizzazione  dell'intervento  e'  rimasta  invariata
rispetto a quella individuata con  delibera  CIPE  n.  20  del  2012,
mentre  le  modifiche  del  perimetro   dell'area   disponibile   per
l'adeguamento del piano del ferro disposte da RFI  hanno  determinato
una  variazione  della  geometria   dell'area   d'intervento   e   di
conseguenza del layout distributivo del Terminal Bus; 
      5. l'area di intervento non risulta interessata dalla  presenza
di attivita' espropriative ne' di vincoli paesaggistici; 
      6.  il  cronoprogramma  dei  lavori  prevede  la  realizzazione
dell'opera in trecentoquarantacinque giorni; 
    sotto l'aspetto finanziario: 
      1. con la delibera CIPESS n. 4 del 2022, e' stata approvata  la
rimodulazione dei quadri  economici,  relativamente  al  capitolo  di
spesa 7060, secondo cui sono finanziati dal MIT per  la  stazione  di
Bari  centrale   11.781.922,50   euro   (arrotondati   in   relazione
istruttoria a 11.781.923 euro); 
      2. l'intervento e' interamente finanziato dal MIT; 
      3. con la stessa delibera CIPESS  n.  4  del  2022  sono  stati
ripartiti ulteriori fondi in favore di GS Rail per un ammontare di 50
milioni, apposti sul capitolo di spesa 7556, piano gestionale  2,  di
cui 5.414.490,64 euro sono stati  destinati  alla  stazione  di  Bari
centrale; 
      4. come da delibera CIPESS n. 4 del 2022, per Bari centrale  le
risorse disponibili sono le seguenti: 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
      5. il valore degli appalti gia' completati risulta essere  pari
a 10.121.079,82 euro; 
      6. il residuo  delle  risorse  disponibili  per  Bari  Centrale
risulta pertanto  essere,  alla  data  della  presente  delibera,  di
7.075.333,32 euro; 
      7. l'intervento in esame,  oggetto  di  approvazione,  relativo
alla stazione di Bari centrale, «Parcheggio Terminal Bus nell'area FS
Ex Officine Rialzo - Potenziamento delle modalita' di scambio ferro -
gomma sul nuovo fronte sud di stazione», prevede un costo complessivo
pari a 6.436.919,83  euro,  comprensivo  degli  importi  relativi  ai
lavori e di quelli inerenti alle somme a disposizione, come da quadro
sottostante; 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
      8. l'importo  di  6.436.919,83  euro,  relativo  al  costo  del
progetto definitivo della «Stazione ferroviaria di  Bari  centrale  -
realizzazione del parcheggio bus extra urbani  nell'area  ferroviaria
ex  «Officine  Rialzo»  -  via  Capruzzi»,  trova   copertura   nella
disponibilita' residuale di 7.075.333,32 euro. 
  sotto l'aspetto di sostenibilita' ambientale: 
    1. l'intervento in esame propone: 
      1.1 la riduzione della congestione stradale, specie nelle  aree
tra via Capruzzi e Giulio Petroni; 
      1.2 il miglioramento dei servizi di trasporto collettivo; 
      1.3 l'incremento dell'offerta intermodale; 
      1.4 la riduzione dell'incidentalita' stradale; 
      1.5 il miglioramento dell'accessibilita'  alla  stazione  e  ai
servizi annessi; 
      1.6 il miglioramento  della  qualita'  e  della  competitivita'
dell'infrastruttura ferroviaria; 
  Tenuto conto  dell'esame  della  proposta  svolta  ai  sensi  della
delibera CIPE 28 novembre 2018, n. 82, recante  «Regolamento  interno
del Comitato  interministeriale  per  la  programmazione  economica»,
cosi' come modificata dalla delibera CIPE 15 dicembre  2020,  n.  79,
recante «Regolamento interno del Comitato  interministeriale  per  la
programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (CIPESS)»; 
  Vista la  nota  predisposta  congiuntamente  dalla  Presidenza  del
Consiglio dei ministri - Dipartimento  per  la  programmazione  e  il
coordinamento della politica economica e dal Ministero  dell'economia
e delle finanze e posta a base  dell'esame  della  presente  proposta
nell'odierna seduta del Comitato,  contenente  le  valutazioni  e  le
prescrizioni da riportare nella presente delibera; 
  Considerato che l'art. 4,  comma  12-quater  del  decreto-legge  18
aprile 2019, n. 32, convertito, con  modificazioni,  dalla  legge  14
giugno 2019, n. 55 prevede che  in  caso  di  assenza  o  impedimento
temporaneo del Presidente del Consiglio dei ministri, il Comitato  e'
presieduto dal Ministro dell'economia e delle finanze in qualita'  di
vice Presidente del Comitato stesso; 
  Considerato che  il  Ministro  dell'economia  e  delle  finanze  ha
rilasciato nel corso della seduta odierna di questo Comitato il nulla
osta sull'ulteriore corso della presente delibera e che  pertanto  la
stessa  viene  sottoposta  direttamente  in  seduta  alla  firma  del
Segretario e del Presidente per  il  successivo,  tempestivo  inoltro
alla Corte dei  conti  per  il  prescritto  controllo  preventivo  di
legittimita'; 
  Su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti; 
  Considerato il dibattito svolto in seduta; 
 
                              Delibera: 
 
  Le presenti disposizioni sono adottate ai sensi e per  gli  effetti
del combinato disposto degli articoli 214, comma 11, e 216, commi  1,
1-bis e 27, del decreto legislativo n. 50 del  2016,  e  del  decreto
legislativo n. 163 del  2006,  e  successive  modificazioni,  da  cui
deriva la sostanziale applicabilita' di tale  previgente  disciplina,
di cui al decreto legislativo in ultimo citato, a tutte le  procedure
avviate prima del 19 aprile 2016. 
1. Approvazione del progetto definitivo 
  1.1.  Ai  sensi  e  per  gli  effetti  dell'art.  166  del  decreto
legislativo n. 163 del 2006 e successive modificazioni, e'  approvato
il progetto definitivo  «Stazione  ferroviaria  di  Bari  centrale  -
Realizzazione del parcheggio bus extra urbani  nell'area  ferroviaria
ex «Officine Rialzo» - via Capruzzi», con un  costo  di  6.436.919,83
euro, nell'ambito del programma delle infrastrutture strategiche  per
la  riqualificazione  e   la   realizzazione   delle   infrastrutture
complementari alle grandi stazioni - Programma grandi stazioni. 
  1.2. L'approvazione di cui al  punto  precedente  sostituisce  ogni
altra autorizzazione, approvazione e  parere  comunque  denominato  e
consente la realizzazione di tutte le opere, prestazioni e  attivita'
previste nel progetto approvato. 
  1.3. Le prescrizioni e le raccomandazioni  proposte  dal  Ministero
delle  infrastrutture  e  dei  trasporti,   cui   resta   subordinata
l'approvazione del progetto di  cui  al  punto  1.1,  sono  riportate
nell'Allegato 1, che forma parte integrante della presente delibera. 
  1.4. Dalle prescrizioni,  raccomandazioni  e  osservazioni  di  cui
all'Allegato 1 non possono derivare maggiori  oneri  a  carico  dello
Stato,  essendo  state  valorizzate  correttamente  e  non  in   modo
forfettario. 
  1.5. E', altresi', approvato ai sensi dell'art. 170, comma  4,  del
decreto legislativo n. 163 del 2006, e successive  modificazioni,  il
programma di risoluzione delle interferenze proposto, i cui elaborati
sono  riportati  nella  documentazione  allegata  alla  proposta  del
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. 
2. Disposizioni finali 
  2.1. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti  provvedera'
ad assicurare, per conto di questo  Comitato,  la  conservazione  dei
documenti relativi al progetto in esame. 
  2.2. Grandi Stazioni Rail S.p.a. provvedera' ad  attivare  apposito
CUP identificativo  dell'intervento  «Stazione  ferroviaria  di  Bari
centrale - Realizzazione del parcheggio bus  extra  urbani  nell'area
ferroviaria ex  «Officine  Rialzo»  -  via  Capruzzi»  e  aggiornera'
costantemente  i  dati  di  monitoraggio  nella  Banca   dati   delle
Amministrazioni pubbliche (BDAP), nel sistema di  monitoraggio  delle
opere pubbliche (MOP). 
  2.3. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti  provvedera'
a svolgere le attivita' di supporto  intese  a  consentire  a  questo
Comitato di espletare i  compiti  di  vigilanza  sulla  realizzazione
delle opere ad esso assegnati dalla  normativa  citata  in  premessa,
tenendo conto delle  indicazioni  di  cui  alla  delibera  di  questo
Comitato n. 63 del 2003, richiamata in premessa. 
  2.4. Ai sensi della delibera di questo Comitato  n.  15  del  2015,
prevista all'art. 36, comma 3, del decreto-legge n. 90 del  2014,  le
modalita' di controllo  dei  flussi  finanziari  sono  adeguate  alle
previsioni della medesima delibera. 
  2.5. Ai sensi della delibera di questo Comitato  n.  24  del  2004,
richiamata  in  premessa,  il  CUP  assegnato  agli  interventi   del
Programma grandi stazioni  dovra'  essere  evidenziato  in  tutta  la
documentazione  amministrativa  e  contabile  riguardante  i  singoli
interventi. 
  2.6. Grandi Stazioni Rail S.p.a. velocizzera' i propri interventi e
terra' costantemente aggiornato il Ministero delle  infrastrutture  e
dei trasporti che a sua volta presentera' annualmente,  entro  il  30
giugno di ogni anno, una informativa  al  Comitato  interministeriale
per  la  programmazione  economica  e  lo  sviluppo  sostenibile  sul
Programma grandi stazioni relativa all'avanzamento dei progetti al 31
dicembre dell'anno precedente. 
    Roma, 8 febbraio 2023 
 
                                        Il Vice presidente: Giorgetti 
Il segretario: Morelli 

Registrato alla Corte dei conti il 7 marzo 2023 
Ufficio di controllo sugli atti del Ministero dell'economia  e  delle
finanze, n. 244