IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA E LO SVILUPPO SOSTENIBILE Vista la legge 27 febbraio 1967, n. 48, recante «Attribuzioni e ordinamento del Ministero del bilancio e della programmazione economica e istituzione del Comitato dei ministri per la programmazione economica» e, in particolare, l'art. 16, concernente l'istituzione e le attribuzioni del Comitato interministeriale per la programmazione economica, di seguito CIPE, nonche' le successive disposizioni legislative relative alla composizione dello stesso comitato, ed in particolare il decreto-legge 14 ottobre 2019, n. 111, recante «Misure urgenti per il rispetto degli obblighi previsti dalla direttiva 2008/50/CE sulla qualita' dell'aria e proroga del termine di cui all'art. 48, commi 11 e 13, del decreto-legge 17 ottobre 2016, n. 189, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 dicembre 2016, n. 229», convertito, con modificazioni, dalla legge 12 dicembre 2019, n. 141, il quale all'art. 1-bis ha previsto che dal 1° gennaio 2021, per «rafforzare il coordinamento delle politiche pubbliche in vista del perseguimento degli obiettivi in materia di sviluppo sostenibile indicati dalla risoluzione A/70/L.I adottata dall'assemblea generale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite il 25 settembre 2015», il CIPE assuma «la denominazione di Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile» di seguito CIPESS, e che «a decorrere dalla medesima data... in ogni altra disposizione vigente, qualunque richiamo al CIPE deve intendersi riferito al CIPESS»; Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400, recante «Disciplina dell'attivita' di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri» e successive modificazioni; Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241, recante «Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi», e successive modificazioni; Vista la legge 17 maggio 1999, n. 144, recante «Misure in materia di investimenti, delega al Governo per il riordino degli incentivi all'occupazione e della normativa che disciplina l'INAIL, nonche' disposizioni per il riordino degli enti previdenziali», che all'art. 1, comma 5, ha istituito presso questo Comitato il «Sistema di monitoraggio degli investimenti pubblici», di seguito MIP, con il compito di fornire tempestivamente informazioni sull'attuazione delle politiche di sviluppo, la cui attivita' e' funzionale all'alimentazione di una banca dati tenuta nell'ambito del CIPESS; Vista la legge 21 dicembre 2001, n. 443, recante «Delega al Governo in materia di infrastrutture ed insediamenti produttivi strategici ed altri interventi per il rilancio delle attivita' produttive» che, all'art. 1, ha stabilito che le infrastrutture pubbliche e private e gli insediamenti strategici e di preminente interesse nazionale, da realizzare per la modernizzazione e lo sviluppo del Paese, vengano individuati dal Governo attraverso un programma formulato secondo i criteri e le indicazioni procedurali previsti dallo stesso articolo, demandando a questo Comitato di approvare, in sede di prima applicazione della legge, il suddetto programma delle infrastrutture strategiche, di seguito PIS, entro il 31 dicembre 2001; Vista la normativa vigente in materia di Codice Unico di Progetto, di seguito CUP, e in particolare: 1. La delibera di questo Comitato 27 dicembre 2002, n. 143, come successivamente integrata e modificata dalla delibera CIPE 29 settembre 2004, n. 24, con la quale questo stesso Comitato ha definito il sistema per l'attribuzione del CUP e ha stabilito che il CUP stesso deve essere riportato su tutti i documenti amministrativi e contabili, cartacei ed informatici, relativi a progetti di investimento pubblico e deve essere utilizzato nelle banche dati dei vari sistemi informativi, comunque interessati ai suddetti progetti; 2. La legge 16 gennaio 2003, n. 3, recante «Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione», come modificata dal decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, recante «Misure urgenti per la semplificazione e l'innovazione digitale», convertito, con modificazioni, dalla legge 11 settembre 2020, n. 120, il quale, all'art. 11, ha disposto che ogni progetto di investimento pubblico deve essere dotato di un CUP e, in particolare, ha previsto, tra l'altro, l'istituto della nullita' degli «atti amministrativi adottati da parte delle amministrazioni di cui all'art. 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, che dispongono il finanziamento pubblico o autorizzano l'esecuzione di progetti di investimento pubblico» in assenza dei corrispondenti codici, che costituiscono elemento essenziale dell'atto stesso; 3. La legge 13 agosto 2010, n. 136, recante «Piano straordinario contro le mafie, nonche' delega al Governo in materia di normativa antimafia» e successive modificazioni, che all'art. 6 definisce le sanzioni applicabili in caso di mancata apposizione del CUP sugli strumenti di pagamento; 4. Il citato decreto-legge n. 76 del 2020 e, in particolare, l'art. 41, comma 1, concernente il rafforzamento dei sistemi di monitoraggio degli investimenti pubblici; Viste le delibere CIPE n. 10 del 14 marzo 2003, n. 129 del 6 aprile 2006, n. 61 del 22 luglio 2010, n. 2 del 20 gennaio 2012 e n. 20 del 23 marzo 2012, n. 4 del 2022, riguardanti il Programma di Grandi Stazioni Rail S.p.a., di seguito GS Rail; Vista la delibera CIPE 25 luglio 2003, n. 63, con la quale questo Comitato, tra l'altro, ha rideterminato il limite di impegno per precedenti assegnazioni e ha fornito indicazioni di ordine procedurale riguardo alle attivita' di supporto che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, di seguito MIT, e' chiamato a svolgere ai fini della vigilanza sull'esecuzione degli interventi inclusi nel PIS; Visto il decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, recante il «Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE», e successive modificazioni; Visto il decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, recante «Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonche' nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 13 agosto 2010, n. 136», e successive modificazioni; Visto il decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 229, recante «Attuazione dell'art. 30, comma 9, lettere e), f) e g), della legge 31 dicembre 2009, n. 196, in materia di procedure di monitoraggio sullo stato di attuazione delle opere pubbliche, di verifica dell'utilizzo dei finanziamenti nei tempi previsti e costituzione del Fondo opere e del Fondo progetti», e successive modificazioni; Visto il decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, recante «Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l'efficienza degli uffici giudiziari», convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 114; Viste le disposizioni in tema di controllo dei flussi finanziari e visti, in particolare: 1. L'art. 36 del citato decreto-legge n. 90 del 2014, che regolamenta il monitoraggio finanziario dei lavori relativi alle infrastrutture strategiche e agli insediamenti produttivi di cui agli articoli 161, comma 6-bis, e 176, comma 3, lettera e), del citato decreto legislativo n. 163 del 2006, disposizione richiamata all'art. 203, comma 2, del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, recante «Codice dei contratti pubblici» e successive modificazioni; 2. La delibera di questo Comitato 28 gennaio 2015, n. 15, che - ai sensi del comma 3 del richiamato art. 36 del decreto-legge n. 90 del 2014 - aggiorna le modalita' di esercizio del sistema di monitoraggio finanziario di cui alla delibera di questo Comitato 5 maggio 2011, n. 45; Vista la delibera CIPE 6 agosto 2015, n. 62, di approvazione dello schema di Protocollo di legalita' licenziato nella seduta del 13 aprile 2015 dal Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere, di seguito CCASGO, istituito con decreto 14 marzo 2003, emanato dal Ministro dell'interno, di concerto con il Ministro della giustizia e il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti; Visto il citato decreto legislativo n. 50 del 2016 e visti in particolare: 1. L'art. 200, comma 3, il quale prevede che, in sede di prima individuazione delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti effettua una ricognizione di tutti gli interventi gia' compresi negli strumenti di pianificazione e programmazione, comunque denominati, vigenti alla data di entrata in vigore del medesimo decreto legislativo, all'esito della quale lo stesso Ministro propone l'elenco degli interventi da inserire nel primo Documento pluriennale di pianificazione, di seguito DPP, di cui al decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 228, che sostituisce tutti i predetti strumenti; 2. L'art. 201, comma 9, il quale prevede che, fino all'approvazione del primo DPP, valgono come programmazione degli investimenti, in materia di infrastrutture e trasporti, gli strumenti di pianificazione e programmazione e i piani, comunque denominati, gia' approvati secondo le procedure vigenti alla data di entrata in vigore dello stesso decreto legislativo o in relazione ai quali sussiste un impegno assunto con i competenti organi dell'Unione europea; 3. L'art. 203 che, istituendo il Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari, di seguito CCASIIP, ha assorbito ed ampliato tutte le competenze del previgente CCASGO; 4. L'art. 214, comma 2, lettere d) e f), in base al quale il MIT provvede, tra l'altro, alle attivita' di supporto a questo Comitato per la vigilanza sulle attivita' di affidamento da parte dei soggetti aggiudicatori e della successiva realizzazione delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese e cura l'istruttoria sui progetti di fattibilita' e definitivi, anche ai fini della loro sottoposizione alla deliberazione di questo Comitato in caso di infrastrutture e insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese, proponendo a questo stesso Comitato le eventuali prescrizioni per l'approvazione del progetto; 5. L'art. 214, comma 11, il quale prevede che in sede di prima applicazione restano comunque validi gli atti ed i provvedimenti adottati e sono fatti salvi gli effetti prodotti ed i rapporti giuridici sorti sulla base dell'art. 163 del decreto legislativo n. 163 del 2006; 6. L'art. 216, commi 1, 1-bis e 27, che, fatto salvo quanto previsto nel medesimo decreto legislativo n. 50 del 2016, stabiliscono rispettivamente che: 6.1 Lo stesso si applica alle procedure e ai contratti per i quali i bandi o avvisi con cui si indice la procedura di scelta del contraente siano pubblicati successivamente alla data della sua entrata in vigore; 6.2 Per gli interventi ricompresi tra le infrastrutture strategiche gia' inseriti negli strumenti di programmazione approvati, e per i quali la procedura di valutazione di impatto ambientale sia gia' stata avviata alla data di entrata in vigore del suddetto decreto legislativo, i relativi progetti sono approvati secondo la disciplina previgente; 6.3 Le procedure per la valutazione di impatto ambientale delle grandi opere avviate alla data di entrata in vigore del suddetto decreto legislativo n. 50 del 2016, secondo la disciplina gia' prevista dagli articoli 182, 183, 184 e 185 di cui al decreto legislativo n. 163 del 2006, sono concluse in conformita' alle disposizioni e alle attribuzioni di competenza vigenti all'epoca del predetto avvio e le medesime procedure trovano applicazione anche per le varianti; Visto il decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, recante «Disposizioni urgenti in materia finanziaria, iniziative a favore degli enti territoriali, ulteriori interventi per le zone colpite da eventi sismici e misure per lo sviluppo», convertito, con modificazioni, dalla legge 21 giugno 2017, n. 96, il quale all'art. 47, comma 6, ha previsto che «Al fine di consentire il completamento del Programma grandi stazioni, ovvero la realizzazione di ulteriori opere funzionali a rendere gli interventi piu' aderenti alle mutate esigenze dei contesti urbani nei quali si inseriscono, il CIPE, su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, nel rispetto degli equilibri di finanza pubblica, con apposita delibera, individua le risorse annuali disponibili, di cui alle delibere del CIPE, n. 10 del 14 marzo 2003, n. 63 del 25 luglio 2003, n. 129 del 6 aprile 2006, n. 61 del 22 luglio 2010, n. 2 del 20 gennaio 2012 e n. 20 del 23 marzo 2012, tenendo conto di eventuali obblighi giuridicamente vincolanti sorti in base alle predette delibere, provvede alla loro revoca e alla riprogrammazione del 50% delle risorse disponibili in favore di GS Rail, nonche' alla contestuale approvazione di nuovi progetti ovvero delle necessarie varianti progettuali»; Vista la delibera CIPE 28 novembre 2018, n. 82, recante «Regolamento interno del Comitato interministeriale per la programmazione economica - CIPE», cosi' come modificata dalla delibera CIPE 15 dicembre 2020, n. 79, recante «Regolamento interno del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile - CIPESS»; Considerato che: 1. Con delibera CIPE n. 10 del 2003, il Comitato ha approvato, tra l'altro, i progetti preliminari delle «infrastrutture complementari agli edifici di stazione» (cosiddette opere esterne) relativi anche alla stazione di Bari centrale e il quadro economico degli interventi previsti per la stazione di Bari risultava essere pari a 24.430.649 euro; 2. Con delibera CIPE n. 129 del 2006 il Comitato ha approvato con prescrizioni il progetto definitivo delle «opere complementari e rimodulazione delle assegnazioni, in termini di volume di investimento»; 3. Con delibera CIPE n. 61 del 2010, il Comitato ha disposto l'accantonamento delle somme derivanti dai ribassi d'asta relativi ai quattro interventi che hanno subito varianti sostanziali (stazioni di Roma Termini, Bari centrale, Bologna centrale e Venezia Santa Lucia), in attesa dell'esito dell'istruttoria del competente Ministero delle infrastrutture e dei trasporti finalizzata all'approvazione delle citate varianti sostanziali alla progettazione definitiva; 4. Con delibera CIPE n. 2 del 2012, il Comitato, approvando le opere complementari relative alle stazioni di Roma Termini e Venezia Santa Lucia, in quanto risultavano modificate rispetto al progetto definitivo approvato con la precedente delibera CIPE n. 129 del 2006, ha rimodulato i nuovi quadri economici per le opere complementari delle stazioni di Bari Centrale e Bologna Centrale, i cui progetti presentavano, parimenti alle stazioni di Roma e Venezia, varianti sostanziali non ancora sottoposte all'esame del Comitato; 5. Con delibera CIPE n. 20 del 2012, il Comitato, ai sensi e per gli effetti dell'art. 169, comma 3, del decreto legislativo n. 163 del 2006, nonche' ai sensi dell'art. 12 del decreto del Presidente della Repubblica n. 327 del 2001, ha approvato, la variante alle opere complementari della stazione di Bari centrale, e con la prescrizione n. 37, che si riporta «L'area ferroviaria dismessa situata sull'extramurale (tra via G. Petroni e v.le Ennio) sara' destinata a parcheggio bus extraurbani al fine di consentire la multimodalita' dei trasporti in corrispondenza delle aree ferroviarie centrali, aderendo alle previsioni del piano metropolitano della mobilita', al piano regionale del trasporti ed alle numerose intese e corrispondenze degli ultimi anni tra enti ferroviari, Comune e Provincia di Bari. L'opera in esame comporta un costo complessivo di euro 874.921,94. Tale importo risulta appostato nel quadro economico, tra le somme a disposizione dell'amministrazione. La realizzazione del suddetto parcheggio dovra' essere approvata secondo le procedure previste dall'art. 169 comma 3 del decreto legislativo n. 163/2006. Infine la suddetta realizzazione non dovra' superare il tempo massimo di realizzazione dell'intervento che e' pari a 1143 giorni» e il quadro economico degli interventi previsti per la stazione di Bari risultava essere ridotto a 11.781.922,50 euro; 6. Con delibera CIPESS n. 4 del 2022 il Comitato ha autorizzato l'utilizzo delle ulteriori risorse attribuite al Programma GS Rail pari a complessivi 50 milioni di euro, assegnate al capitolo 7556 del MIT, piano gestionale 2, (in seguito alla legge del 30 dicembre 2021, n. 234, recante «Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024»), dopo aver effettuato la rimodulazione delle risorse dallo stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze a favore di quello del MIT da ripartire a cinque stazioni tra cui Bari Centrale, ed ha approvato il nuovo quadro economico complessivo del Programma GS Rail, rimodulato, per un valore complessivo di 284,465 milioni di euro, annunciando, tra le opere da avviare, il nuovo parcheggio bus extra urbani di Bari Centrale; Considerato che con la medesima delibera CIPESS n. 4 del 2022, il Comitato assegna a favore della stazione di Bari centrale, risorse pari a 17.196.413,14 euro, comprensivi di 11.781.922,50 euro gia' rimodulati con la delibera CIPE n. 2 del 2012, di cui 9.819.371 euro gia' erogati, e 5.414.490,64 euro derivanti dai complessivi 50 milioni di euro stanziati dalla legge di bilancio 2022 in favore del Programma GS Rail; Vista la nota n. 29944 del 15 luglio 2022, con la quale e' stata trasmessa al Comitato una informativa sullo stato del Programma; Visto il verbale della Conferenza dei servizi in data 14 settembre 2022, con il quale sono stati inviati i pareri dei soggetti interessati, dai quali si rileva che non ci sono motivi ostativi alla realizzazione del progetto; Vista la nota n. 42748 del 19 dicembre 2022, con la quale il Gabinetto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti ha chiesto l'iscrizione all'ordine del giorno della prima seduta utile di questo Comitato della proposta di deliberazione concernente il progetto «Stazione ferroviaria di Bari Centrale - realizzazione del parcheggio bus extra urbani nell'area ferroviaria ex «Officine Rialzo» - via Capruzzi», con allegata la relativa documentazione, con i seguenti allegati: 1. Allegato A - Pareri; 2. Allegato B - Relazione del progettista attestante la rispondenza al progetto preliminare e l'ottemperanza alle prescrizioni contenute nella delibera CIPE n. 10 del 2003; 3. Allegato C - Elenco elaborati progetto definitivo; 4. Allegato D - Atti citati nella Relazione; 5. Allegato E - Relazione generale delle interferenze; 6. Allegato F - Planimetrie di progetto e di inquadramento vincoli; Vista la nota DIPE n. 7089 del 20 dicembre 2022, con la quale si richiedono al MIT documentazione integrativa, in merito alla Convenzione del 3 aprile 2019 e all'atto aggiuntivo alla medesima Convenzione, oltre a chiarimenti istruttori relativi a: 1. un quadro economico dettagliato con la ripartizione puntuale delle risorse assegnate alla stazione di Bari; 2. l'aggiornamento dei dati di monitoraggio; 3. l'evoluzione del progetto; 4. la coerenza della proposta con gli obiettivi di sviluppo sostenibile; Vista la nota 27 gennaio 2023, n. 614, con la quale il MIT ha fornito i suddetti chiarimenti istruttori e la documentazione richiesta; Considerato che gli interventi previsti contribuiranno al miglioramento e al potenziamento del sistema di trasporto ferro-gomma, al fine di incrementare lo shift modale dal trasporto privato ad una mobilita' pubblica condivisa e che il progetto e' teso a favorire lo scambio bici-treno, con il potenziamento dei servizi della cosiddetta mobilita' dolce, anche in vista della predisposizione di percorsi ciclo pedonali nell'ambito di interventi di sviluppo previsti intorno al nodo ferroviario; Preso atto delle risultanze dell'istruttoria e, in particolare, che: sotto il profilo tecnico-procedurale: 1. la societa' proponente e' Grandi Stazioni Rail S.p.a.; 2. il CUP e' il seguente: B11H03000180008; 3. il progetto definitivo in esame, in quanto opera complementare alla stazione di Bari, ha la finalita' di potenziare l'interscambio tra il sistema ferroviario ed altri sistemi di trasporto attraverso la realizzazione di opere infrastrutturali e servizi, e rappresenta una rivisitazione del progetto e della variante gia' approvati rispettivamente con le delibere CIPE n. 129 del 2006 e n. 20 del 2012; il progetto, inoltre, esula dalla previsione della prescrizione n. 37 relativa alla delibera citata n. 20 del 2012, essendo completamente mutate le esigenze che hanno determinato una variazione della geometria dell'area d'intervento e prevede la realizzazione delle seguenti opere: 3.1 Un nuovo Terminal Bus, situato in un lotto, di proprieta' di RFI, compreso tra il fascio binari della stazione ferroviaria di Bari centrale ed il sottovia Quintino Sella, lungo via Capruzzi, corrispondente alla dismessa area delle ex «Officine Rialzo»; 3.2 l'adeguamento della percorrenza pedonale lungo via Capruzzi, in fregio al confine della proprieta' ferroviaria, completa di una pensilina di protezione fino alla nuova palazzina servizi FS; 3.3 una nuova rotatoria stradale di tipo urbano «compatto» in corrispondenza dell'incrocio tra via Capruzzi e via Giulio Petroni; 3.4 un parcheggio per le bici (Velostazione) in corrispondenza della testata ovest della nuova palazzina servizi FS; 4. la localizzazione dell'intervento e' rimasta invariata rispetto a quella individuata con delibera CIPE n. 20 del 2012, mentre le modifiche del perimetro dell'area disponibile per l'adeguamento del piano del ferro disposte da RFI hanno determinato una variazione della geometria dell'area d'intervento e di conseguenza del layout distributivo del Terminal Bus; 5. l'area di intervento non risulta interessata dalla presenza di attivita' espropriative ne' di vincoli paesaggistici; 6. il cronoprogramma dei lavori prevede la realizzazione dell'opera in trecentoquarantacinque giorni; sotto l'aspetto finanziario: 1. con la delibera CIPESS n. 4 del 2022, e' stata approvata la rimodulazione dei quadri economici, relativamente al capitolo di spesa 7060, secondo cui sono finanziati dal MIT per la stazione di Bari centrale 11.781.922,50 euro (arrotondati in relazione istruttoria a 11.781.923 euro); 2. l'intervento e' interamente finanziato dal MIT; 3. con la stessa delibera CIPESS n. 4 del 2022 sono stati ripartiti ulteriori fondi in favore di GS Rail per un ammontare di 50 milioni, apposti sul capitolo di spesa 7556, piano gestionale 2, di cui 5.414.490,64 euro sono stati destinati alla stazione di Bari centrale; 4. come da delibera CIPESS n. 4 del 2022, per Bari centrale le risorse disponibili sono le seguenti: Parte di provvedimento in formato grafico 5. il valore degli appalti gia' completati risulta essere pari a 10.121.079,82 euro; 6. il residuo delle risorse disponibili per Bari Centrale risulta pertanto essere, alla data della presente delibera, di 7.075.333,32 euro; 7. l'intervento in esame, oggetto di approvazione, relativo alla stazione di Bari centrale, «Parcheggio Terminal Bus nell'area FS Ex Officine Rialzo - Potenziamento delle modalita' di scambio ferro - gomma sul nuovo fronte sud di stazione», prevede un costo complessivo pari a 6.436.919,83 euro, comprensivo degli importi relativi ai lavori e di quelli inerenti alle somme a disposizione, come da quadro sottostante; Parte di provvedimento in formato grafico 8. l'importo di 6.436.919,83 euro, relativo al costo del progetto definitivo della «Stazione ferroviaria di Bari centrale - realizzazione del parcheggio bus extra urbani nell'area ferroviaria ex «Officine Rialzo» - via Capruzzi», trova copertura nella disponibilita' residuale di 7.075.333,32 euro. sotto l'aspetto di sostenibilita' ambientale: 1. l'intervento in esame propone: 1.1 la riduzione della congestione stradale, specie nelle aree tra via Capruzzi e Giulio Petroni; 1.2 il miglioramento dei servizi di trasporto collettivo; 1.3 l'incremento dell'offerta intermodale; 1.4 la riduzione dell'incidentalita' stradale; 1.5 il miglioramento dell'accessibilita' alla stazione e ai servizi annessi; 1.6 il miglioramento della qualita' e della competitivita' dell'infrastruttura ferroviaria; Tenuto conto dell'esame della proposta svolta ai sensi della delibera CIPE 28 novembre 2018, n. 82, recante «Regolamento interno del Comitato interministeriale per la programmazione economica», cosi' come modificata dalla delibera CIPE 15 dicembre 2020, n. 79, recante «Regolamento interno del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (CIPESS)»; Vista la nota predisposta congiuntamente dalla Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica e dal Ministero dell'economia e delle finanze e posta a base dell'esame della presente proposta nell'odierna seduta del Comitato, contenente le valutazioni e le prescrizioni da riportare nella presente delibera; Considerato che l'art. 4, comma 12-quater del decreto-legge 18 aprile 2019, n. 32, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 giugno 2019, n. 55 prevede che in caso di assenza o impedimento temporaneo del Presidente del Consiglio dei ministri, il Comitato e' presieduto dal Ministro dell'economia e delle finanze in qualita' di vice Presidente del Comitato stesso; Considerato che il Ministro dell'economia e delle finanze ha rilasciato nel corso della seduta odierna di questo Comitato il nulla osta sull'ulteriore corso della presente delibera e che pertanto la stessa viene sottoposta direttamente in seduta alla firma del Segretario e del Presidente per il successivo, tempestivo inoltro alla Corte dei conti per il prescritto controllo preventivo di legittimita'; Su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti; Considerato il dibattito svolto in seduta; Delibera: Le presenti disposizioni sono adottate ai sensi e per gli effetti del combinato disposto degli articoli 214, comma 11, e 216, commi 1, 1-bis e 27, del decreto legislativo n. 50 del 2016, e del decreto legislativo n. 163 del 2006, e successive modificazioni, da cui deriva la sostanziale applicabilita' di tale previgente disciplina, di cui al decreto legislativo in ultimo citato, a tutte le procedure avviate prima del 19 aprile 2016. 1. Approvazione del progetto definitivo 1.1. Ai sensi e per gli effetti dell'art. 166 del decreto legislativo n. 163 del 2006 e successive modificazioni, e' approvato il progetto definitivo «Stazione ferroviaria di Bari centrale - Realizzazione del parcheggio bus extra urbani nell'area ferroviaria ex «Officine Rialzo» - via Capruzzi», con un costo di 6.436.919,83 euro, nell'ambito del programma delle infrastrutture strategiche per la riqualificazione e la realizzazione delle infrastrutture complementari alle grandi stazioni - Programma grandi stazioni. 1.2. L'approvazione di cui al punto precedente sostituisce ogni altra autorizzazione, approvazione e parere comunque denominato e consente la realizzazione di tutte le opere, prestazioni e attivita' previste nel progetto approvato. 1.3. Le prescrizioni e le raccomandazioni proposte dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, cui resta subordinata l'approvazione del progetto di cui al punto 1.1, sono riportate nell'Allegato 1, che forma parte integrante della presente delibera. 1.4. Dalle prescrizioni, raccomandazioni e osservazioni di cui all'Allegato 1 non possono derivare maggiori oneri a carico dello Stato, essendo state valorizzate correttamente e non in modo forfettario. 1.5. E', altresi', approvato ai sensi dell'art. 170, comma 4, del decreto legislativo n. 163 del 2006, e successive modificazioni, il programma di risoluzione delle interferenze proposto, i cui elaborati sono riportati nella documentazione allegata alla proposta del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. 2. Disposizioni finali 2.1. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvedera' ad assicurare, per conto di questo Comitato, la conservazione dei documenti relativi al progetto in esame. 2.2. Grandi Stazioni Rail S.p.a. provvedera' ad attivare apposito CUP identificativo dell'intervento «Stazione ferroviaria di Bari centrale - Realizzazione del parcheggio bus extra urbani nell'area ferroviaria ex «Officine Rialzo» - via Capruzzi» e aggiornera' costantemente i dati di monitoraggio nella Banca dati delle Amministrazioni pubbliche (BDAP), nel sistema di monitoraggio delle opere pubbliche (MOP). 2.3. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvedera' a svolgere le attivita' di supporto intese a consentire a questo Comitato di espletare i compiti di vigilanza sulla realizzazione delle opere ad esso assegnati dalla normativa citata in premessa, tenendo conto delle indicazioni di cui alla delibera di questo Comitato n. 63 del 2003, richiamata in premessa. 2.4. Ai sensi della delibera di questo Comitato n. 15 del 2015, prevista all'art. 36, comma 3, del decreto-legge n. 90 del 2014, le modalita' di controllo dei flussi finanziari sono adeguate alle previsioni della medesima delibera. 2.5. Ai sensi della delibera di questo Comitato n. 24 del 2004, richiamata in premessa, il CUP assegnato agli interventi del Programma grandi stazioni dovra' essere evidenziato in tutta la documentazione amministrativa e contabile riguardante i singoli interventi. 2.6. Grandi Stazioni Rail S.p.a. velocizzera' i propri interventi e terra' costantemente aggiornato il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti che a sua volta presentera' annualmente, entro il 30 giugno di ogni anno, una informativa al Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile sul Programma grandi stazioni relativa all'avanzamento dei progetti al 31 dicembre dell'anno precedente. Roma, 8 febbraio 2023 Il Vice presidente: Giorgetti Il segretario: Morelli Registrato alla Corte dei conti il 7 marzo 2023 Ufficio di controllo sugli atti del Ministero dell'economia e delle finanze, n. 244