IL DIRETTORE GENERALE 
                             DEL TESORO 
 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 30 dicembre  2003,
n. 398, e successive modifiche, con il quale e'  stato  approvato  il
«Testo  unico  delle  disposizioni  legislative  e  regolamentari  in
materia di  debito  pubblico»  (di  seguito  «Testo  unico»),  ed  in
particolare l'art. 3, ove si prevede che il Ministro dell'economia  e
delle finanze e' autorizzato, in ogni anno  finanziario,  ad  emanare
decreti cornice che consentano, fra l'altro, al Tesoro di  effettuare
operazioni di indebitamento sul mercato interno o estero nelle  forme
di prodotti e strumenti finanziari a breve, medio  e  lungo  termine,
indicandone l'ammontare nominale, il tasso di interesse o  i  criteri
per   la   sua   determinazione,   la   durata,   l'importo    minimo
sottoscrivibile,  il  sistema   di   collocamento   ed   ogni   altra
caratteristica e modalita'; 
  Visto il decreto  n.  101633  del  19  dicembre  2022  (di  seguito
«decreto di massima»), con il quale sono state stabilite  in  maniera
continuativa le caratteristiche  e  la  modalita'  di  emissione  dei
titoli di Stato a medio e lungo termine da collocare tramite asta; 
  Visto il decreto ministeriale n.  4632642  del  29  dicembre  2022,
emanato in attuazione dell'art.  3  del  «Testo  unico»  (di  seguito
«decreto cornice»), ove si definiscono per  l'anno  finanziario  2023
gli obiettivi, i limiti e le modalita' cui il Dipartimento del Tesoro
dovra' attenersi nell'effettuare le operazioni finanziarie di cui  al
medesimo  articolo  prevedendo  che  le  operazioni  stesse   vengano
disposte dal direttore generale del Tesoro o,  per  sua  delega,  dal
direttore della Direzione seconda del Dipartimento medesimo e che, in
caso di assenza o impedimento di quest'ultimo, le operazioni predette
possano essere disposte dal medesimo direttore generale  del  Tesoro,
anche in presenza di delega continuativa; 
  Visto il regolamento (UE) n. 909/2014 del Parlamento europeo e  del
Consiglio  del  23  luglio  2014,  relativo  al   miglioramento   del
regolamento titoli nell'Unione europea e ai  depositari  centrali  di
titoli e recante modifica delle direttive 98/26/CE e 2014/65/UE e del
regolamento (UE) n.  236/2012,  come  successivamente  integrato  dal
regolamento delegato  (UE)  n.  2017/389  della  Commissione  dell'11
novembre 2016 per quanto riguarda i parametri per  il  calcolo  delle
penali  pecuniarie  per  mancati  regolamenti  e  le  operazioni  dei
depositari centrali di titoli (CSD) negli Stati  membri  ospitanti  e
dal Regolamento delegato (UE) n. 2018/1229 della Commissione  del  25
maggio 2018 per quanto riguarda le norme tecniche di regolamentazione
sulla disciplina del regolamento,  come  modificato  dal  regolamento
delegato  (UE)  n.  2021/70   della   Commissione   con   riferimento
all'entrata in vigore dello stesso; 
  Visto il decreto  ministeriale  n.  12953  del  17  febbraio  2023,
concernente  le  «Disposizioni  contabili  in  caso  di  ritardo  nel
regolamento delle operazioni di emissione, concambio e riacquisto  di
titoli di Stato, nonche' nelle operazioni di  pronti  contro  termine
svolte dal Ministero dell'economia e delle finanze»; 
  Visto il  decreto  ministeriale  n.  96718  del  7  dicembre  2012,
concernente  le  «Disposizioni  per  le  operazioni  di  separazione,
negoziazione  e  ricostituzione  delle  componenti  cedolari,   della
componente  indicizzata  all'inflazione  e  del  valore  nominale  di
rimborso dei titoli di Stato (stripping)»; 
  Vista la legge 29 dicembre 2022, n. 197, recante  il  «bilancio  di
previsione dello Stato per l'anno  finanziario  2023  e  il  bilancio
pluriennale per il triennio 2023-2025», ed in particolare  l'art.  3,
comma 2, con cui e' stato stabilito il limite  massimo  di  emissione
dei prestiti pubblici per l'anno stesso; 
  Considerato che l'importo delle emissioni disposte  a  tutto  il  9
marzo 2023 ammonta, al netto dei rimborsi di prestiti  pubblici  gia'
effettuati, a 27.593 milioni di euro; 
  Vista la determinazione n. 73155 del 6 settembre 2018, con la quale
il direttore generale del  Tesoro  ha  delegato  il  direttore  della
Direzione seconda del Dipartimento del Tesoro a firmare i  decreti  e
gli  atti  relativi  alle  operazioni  suddette,   confermata   dalla
determinazione n. 4583336 del 25 gennaio 2023; 
  Visti i propri decreti in data 7  settembre  2022,  modificato  dal
decreto di rettifica del 9 settembre 2022, nonche' 11 novembre  2022,
con i quali e' stata disposta l'emissione delle prime tre tranche dei
buoni del Tesoro poliennali («BTP Green») 4% con godimento 30  aprile
2022 e scadenza 30 aprile 2035; 
  Ritenuto  opportuno,  in  relazione  alle  condizioni  di  mercato,
disporre l'emissione di una quarta tranche  dei  predetti  buoni  del
Tesoro poliennali («BTP Green»); 
  Visto il Quadro di riferimento per l'emissione di titoli  di  Stato
green pubblicato in data 25 febbraio  2021  (di  seguito  Green  Bond
Framework), redatto in conformita' ai «Green Bond  Principles  (GBP)»
del 14 giugno 2018 elaborati dall'ICMA, che individua  gli  obiettivi
ambientali perseguiti e disciplina la selezione e la  tracciabilita',
nonche' le categorie delle spese eleggibili, l'utilizzo dei  proventi
dell'emissione, il monitoraggio  delle  spese,  l'impatto  ambientale
delle  medesime,  nonche'  la  rendicontazione  dell'allocazione  dei
proventi; 
  Considerato  che  l'ammontare  pari  ai  proventi  della   presente
emissione e' destinato al finanziamento  e/o  al  rifinanziamento  di
misure a sostegno di programmi di spesa  orientati  al  contrasto  ai
cambiamenti climatici, alla  riconversione  energetica,  all'economia
circolare, alla protezione dell'ambiente e alla  coesione  sociale  e
territoriale,  conformemente  a  quanto  disposto  dalla  «legge   di
bilancio 2020», e successive modifiche, nonche' a quanto indicato nel
Green Bond Framework; 
 
                              Decreta: 
 
                               Art. 1 
 
  Ai sensi e per gli effetti dell'art. 3 del  «Testo  unico»  nonche'
del «decreto cornice», e' disposta l'emissione di una quarta  tranche
dei buoni del Tesoro poliennali («BTP Green») 4%, avente godimento 30
aprile 2022 e scadenza 30 aprile  2035.  L'emissione  della  predetta
tranche viene disposta per un  ammontare  nominale  compreso  fra  un
importo minimo di 1.500 milioni di euro e un importo massimo di 2.000
milioni di euro. 
  I buoni fruttano l'interesse annuo lordo del 4%,  pagabile  in  due
semestralita' posticipate, il 30 aprile ed il 30 ottobre di ogni anno
di durata del prestito. 
  La prima cedola dei buoni emessi con il presente  decreto,  essendo
pervenuta in scadenza, non verra' corrisposta. 
  Sui  buoni  medesimi  possono  essere  effettuate   operazioni   di
separazione e ricostituzione delle componenti cedolari dal valore  di
rimborso del titolo («coupon stripping»). 
  Le caratteristiche e le modalita' di emissione dei predetti  titoli
sono quelle definite nel «decreto di massima»,  che  qui  si  intende
interamente  richiamato  ed  a  cui  si   rinvia   per   quanto   non
espressamente disposto dal presente decreto.