IL MINISTRO DELL'AMBIENTE 
                    E DELLA SICUREZZA ENERGETICA 
 
  Vista la legge 7 agosto  1990,  n.  241,  recante  nuove  norme  in
materia di procedimento amministrativo e di  diritto  di  accesso  ai
documenti amministrativi, e successive modifiche e integrazioni; 
  Visto il decreto legislativo 16 marzo 1999,  n.  79  di  attuazione
della direttiva 96/92/CE, recante norme comuni per il mercato interno
dell'energia elettrica; 
  Visto il decreto  del  Ministro  dell'industria,  del  commercio  e
dell'artigianato 25 giugno 1999, recante  determinazione  dell'ambito
della  rete  elettrica  di  trasmissione   nazionale   e   successive
integrazioni; 
  Visto il decreto-legge 29 agosto  2003,  n.  239,  convertito,  con
modificazioni,  dalla  legge  27  ottobre  2003,  n.   290,   recante
disposizioni urgenti per la sicurezza del sistema elettrico nazionale
e per il recupero di  potenza  di  energia  elettrica,  e  successive
modifiche e integrazioni; 
  Visto il decreto del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  11
maggio  2004,   recante   criteri,   modalita'   e   condizioni   per
l'unificazione della proprieta' e della gestione della rete elettrica
nazionale di trasmissione; 
  Vista la legge 23 agosto 2004, n. 239, recante riordino del settore
energetico,  nonche'  delega  al  Governo  per  il  riassetto   delle
disposizioni vigenti in materia di energia; 
  Visto il decreto del Ministro delle attivita' produttive 20  aprile
2005,  recante  concessione  alla  societa'  Gestore  della  rete  di
trasmissione nazionale  S.p.a.  delle  attivita'  di  trasmissione  e
dispacciamento dell'energia elettrica nel territorio nazionale; 
  Visto il decreto del Ministro dello sviluppo economico 15  dicembre
2010, recante modifica e aggiornamento della convenzione annessa alla
concessione rilasciata  alla  societa'  Terna  per  le  attivita'  di
trasmissione e dispacciamento; 
  Visto il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152,  recante  norme
in materia ambientale, e successive modifiche ed integrazioni; 
  Visto  il  decreto  legislativo  3  marzo  2011,  n.  28,   recante
attuazione  della  direttiva  2009/28/CE  sulla  promozione  dell'uso
dell'energia  da  fonti  rinnovabili,  relativa   alla   modifica   e
successiva abrogazione delle direttive 2001/77/CE e 2003/30/CE; 
  Visto il  decreto  legislativo  1°  giugno  2011,  n.  93,  recante
attuazione  delle  direttive  2009/72/CE,  2009/73/CE  e   2008/92/CE
relative  a  norme  comuni  per  il  mercato   interno   dell'energia
elettrica, del gas naturale e  ad  una  procedura  comunitaria  sulla
trasparenza dei prezzi al consumatore finale industriale di gas e  di
energia elettrica, nonche' abrogazione delle direttive  2003/54/CE  e
2003/55/CE; 
  Visto il decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, convertito con  legge
11  settembre  2020,  n.  120,  recante   misure   urgenti   per   la
semplificazione e l'innovazione digitale; 
  Visto, in particolare, l'art. 36, comma 12,  del  suddetto  decreto
legislativo n. 93/2011, come modificato dal decreto-legge n. 76/2020,
come convertito dalla legge 120/2020, che  prevede  che  la  societa'
Terna S.p.a. (di seguito Terna) predisponga ogni due anni,  entro  il
31 gennaio, un Piano decennale di sviluppo della rete di trasmissione
nazionale (di seguito RTN), coerente con gli obiettivi in materia  di
fonti rinnovabili, di decarbonizzazione e di adeguatezza e  sicurezza
del sistema energetico stabiliti nel Piano  nazionale  integrato  per
l'energia e il clima (di seguito PNIEC).  e  che  il  Ministro  dello
sviluppo economico (ora  Ministro  dell'ambiente  e  della  sicurezza
energetica),  lo  approvi,  acquisito   il   parere   delle   Regioni
territorialmente interessate dagli interventi in programma  e  tenuto
conto delle valutazioni formulate dall'Autorita' di  regolazione  del
settore ARERA, in esito alla consultazione pubblica; 
  Considerato che le competenze in materia di energia  ai  sensi  del
decreto-legge  1°  marzo  2021,  n.  22  sono  state  trasferite  dal
Ministero dello sviluppo economico  al  Ministero  della  transizione
ecologica; 
  Visto  il  decreto-legge  11  novembre  2022,   n.   173,   recante
«Disposizioni urgenti in materia di riordino delle  attribuzioni  dei
Ministeri» e, nello specifico, l'art. 4 che prevede che il  Ministero
della  transizione  ecologica  assuma  la  nuova   denominazione   di
Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica; 
  Visto il regolamento (UE) 2018/1999 del Parlamento  europeo  e  del
Consiglio  dell'11  dicembre  2018   sulla   governance   dell'Unione
dell'energia e dell'azione per il clima  che  modifica  le  direttive
(CE) n. 663/2009 e (CE) n. 715/2009  del  Parlamento  europeo  e  del
Consiglio, le direttive 94/22/CE, 98/70/CE,  2009/31/CE,  2009/73/CE,
2010/31/UE, 2012/27/UE e 2013/30/UE  del  Parlamento  europeo  e  del
Consiglio, le direttive del Consiglio 2009/119/CE e (UE)  2015/652  e
che abroga il regolamento (UE) n. 525/2013 del Parlamento  europeo  e
del Consiglio e, in particolare, l'art. 3, il quale ha  previsto  che
entro il 31 dicembre 2019, ciascuno Stato membro  dovesse  notificare
alla Commissione europea un proprio piano integrato per  l'energia  e
il clima; 
  Visto il Piano nazionale per l'energia e il clima, predisposto  dal
Governo italiano e notificato  nel  dicembre  2019  alla  Commissione
europea (nel seguito anche: PNIEC 2019) e il successivo documento  di
aggiornamento, inviato alla Commissione a luglio 2023 (PNIEC 2023); 
  Vista la legge  costituzionale  7  novembre  2022,  n.  2,  recante
«Modifica   all'art.   119   della   Costituzione,   concernente   il
riconoscimento delle peculiarita' delle Isole e il superamento  degli
svantaggi derivanti dall'insularita'», che ha inserito  all'art.  119
della Costituzione il seguente comma:  «La  Repubblica  riconosce  le
peculiarita' delle Isole e promuove le misure necessarie a  rimuovere
gli svantaggi derivanti dall'insularita'»; 
  Considerato che Terna, con note prot. 83564 del 23 dicembre 2020  e
prot.n.   3447   del   1°   febbraio    2021,    in    considerazione
dell'elaborazione  in  corso  dei  nuovi  scenari   Terna/Snam   come
richiesto da ARERA e della conseguente necessita' per il  gestore  di
aggiornare anche le analisi  costi  benefici  i  cui  risultati  sono
necessari per la redazione del PdS 2021, ha chiesto di derogare  alla
scadenza  del  termine   del   31   gennaio,   previsto   dal decreto
ministeriale 20 aprile 2015 per la trasmissione  del  PdS,  spostando
tale termine al 30 giugno 2021; 
  Considerato  che  il  Ministero  dello  sviluppo   economico   (ora
Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica) ha accordato le
deroghe richieste, sollecitando in ogni  caso  la  societa'  Terna  a
svolgere tutte le  attivita'  pianificatorie  necessarie  ad  attuare
quanto previsto anche dal decreto legislativo 1° giugno 2011, n. 93; 
  Vista la nota di Terna, prot. n. 15626 del 18 maggio 2021,  con  la
quale Terna ha trasmesso a questo  Ministero  il  Piano  di  sviluppo
relativo all'anno 2021 (di seguito PdS 2021),  predisposto  ai  sensi
dell'art. 1-ter del decreto-legge 239/2003, dell'art. 9  del  decreto
ministeriale 15 dicembre 2010 e dell'art. 36 del decreto  legislativo
93/2011; 
  Viste la nota prot. TE/P2022-0018704 del 3 marzo 2022, con la quale
Terna,  sulla  base  del  Rapporto  preliminare  (RP)  riguardante  i
possibili impatti ambientali significativi  dell'attuazione  del  PdS
2021, ha formalmente avviato, ai sensi dell'art. 13, primo comma, del
decreto  legislativo  n.  152/2006,  la  fase  di  consultazione  con
l'Autorita' competente per la VAS e con gli altri soggetti competenti
in materia ambientale, al fine di definire la portata ed  il  livello
di dettaglio delle informazioni da includere nel Rapporto  ambientale
(RA), che costituisce parte integrante  del  Piano  e  ne  accompagna
l'intero processo di elaborazione ed approvazione, ai sensi dell'art.
13 del decreto legislativo n. 152/2006; 
  Vista la nota prot. n. 27074 del 3 marzo 2022 con la quale la  DGVA
del   Ministero   della   transizione   ecologica   (ora    Ministero
dell'ambiente e della sicurezza energetica), in qualita' di Autorita'
competente per la VAS, ha comunicato la procedibilita' dell'istanza e
fornito indicazioni  circa  l'avvio  della  consultazione,  ai  sensi
dell'art. 13 del decreto legislativo n. 152/2006; 
  Vista il prot. 5573 del 5 agosto 2022,  con  la  quale  l'Autorita'
competente per la VAS ha reso noto, ai sensi dell'art. 13 del decreto
legislativo n. 152/2006, il parere n. 42 del 4 agosto  20222  con  il
quale  la  Commissione  VAS,  relativamente  alla  consultazione  del
Rapporto  preliminare  del  PdS  2021,  ha  dato  indicazione   sulle
informazioni  da  includere  nel  Rapporto  ambientale   (parere   di
scoping); 
  Vista la nota prot. 35049 del 24 ottobre 2022, con la  quale  Terna
ha trasmesso a questo Ministero, in qualita' di Autorita'  procedente
per la VAS, il RA e la sintesi non tecnica, al  fine  di  avviare  la
fase di consultazione di  cui  all'art.  14,  comma  1,  del  decreto
legislativo n. 152/2006; 
  Considerato che questa Autorita' procedente ha provveduto, mediante
pubblicazione del comunicato nella Gazzetta Ufficiale Serie  generale
n. 255 del 31 ottobre 2022,  ad  avviare  la  fase  di  consultazione
pubblica del PdS 2021 e del  relativo  RA  e  che  tale  fase  si  e'
conclusa in data 15 dicembre 2022; 
  Considerato che Terna con nota prot. n. TERNA/P20230064509  del  20
giugno 2023, ha trasmesso all'Autorita'  competente  per  la  VAS  un
documento  integrativo  volontario  di  risposta  alle   osservazioni
pervenute durante la suddetta fase di consultazione; 
  Visto il decreto  del  Ministro  dell'ambiente  e  della  sicurezza
energetica n. 356 del 2  novembre  2023,  con  il  quale  l'Autorita'
competente per la VAS ha emanato il parere motivato di  VAS  sul  PdS
2021, con condizioni, raccomandazioni e suggerimenti sul PdS  2021  e
sul relativo RA, con allegati il parere della Commissione tecnica  di
verifica dell'impatto  ambientale  VIA-VAS  prot.  n.  498/23  dell'8
agosto 2023  e  il  parere  tecnico  di  competenza  della  Direzione
generale archeologica belle arti e paesaggio del MiC prot. n.  7563-P
del 28 febbraio 2023; 
  Vista la nota prot. GRUPPOTERNA/P202300116884 del 15 novembre 2023,
con la quale, in  riferimento  al  provvedimento  di  VAS,  Terna  ha
trasmesso  all'Autorita'  competente  per   la   VAS   il   documento
integrativo al Rapporto ambientale «Addendum al RA PdS 2021»; 
  Vista la  nota  n.  188313  del  20  novembre  2023  con  la  quale
l'Autorita' procedente per  la  VAS  ha  attivato  il  confronto  con
l'Autorita' competente per la VAS ai sensi dell'art. 15, comma 2, del
decreto legislativo  n.  152/2006,  alla  luce  del  suddetto  parere
motivato  e  dell'Addendum  sopracitato,  convocando  una   riunione,
tenutasi il 23 novembre 2023, con la partecipazione dei rappresentati
del Ministero della cultura; 
  Vista la nota n. 197202 del 1° dicembre 2023, con la quale e' stato
trasmesso all'Autorita' competente per la VAS e  al  Ministero  della
cultura  il  verbale  della  predetta   riunione,   ai   fini   della
collaborazione istituzionale di cui all'art. 15, comma 2, del decreto
legislativo 152/2006; 
  Considerato che, in esito alla attivazione del  predetto  confronto
istituzionale tra Ministeri, ai sensi  dell'art.  15,  comma  2,  del
decreto legislativo. n. 152/2006, le amministrazioni hanno concordato
in particolare le indicazioni metodologiche di cui Terna dovra' tener
conto nelle successive fasi progettuali  dei  singoli  interventi  di
sviluppo; 
  Considerato  che  l'Autorita'   procedente   ha   predisposto,   in
adempimento  all'art.  17  del  decreto  legislativo   152/2006,   la
Dichiarazione di sintesi, come condivisa con  l'Autorita'  competente
per la VAS e il Ministero della cultura, in cui si  illustra  in  che
modo le considerazioni ambientali siano state  integrate  nel  Piano,
nonche' le modalita' per ulteriori integrazioni e le misure  adottate
in merito al monitoraggio di cui all'art. 18 del decreto  legislativo
152/2006; 
  Vista la nota n. 202736 dell'11 dicembre 2023, con la quale  questo
Ministero ha trasmesso all'Autorita'  competente  per  la  VAS  e  al
Ministero della cultura la Dichiarazione di sintesi; 
  Visto il parere n. 335/2022/I/EEL del 19 luglio 2022 con  il  quale
l'Autorita'  di  regolazione   ARERA   ha   rilasciato   nulla   osta
all'approvazione del PdS 2021, nei seguenti termini: 
    1) parere favorevole all'intervento di sviluppo  HVDC  Sicilia  -
Continente, parte del progetto codice 723-P; 
    2) parere contrario ai seguenti interventi, con la richiesta  che
siano posti  «in  valutazione»  ossia  senza  attivita'  realizzative
nell'orizzonte di Piano decennale; 
      a) il secondo polo nell'ambito dell'interconnessione  Italia  -
Montenegro, codice 401-P; 
      b) il progetto di interconnessione HVDC tra Italia e  Slovenia,
parte dell'intervento codice 200-I; 
      c) il progetto 354-N Interconnessione Isola del Giglio; 
      d) il progetto 630-N Interconnessione Isola di Favignana; 
    3) nulla osta all'approvazione dello schema  di  Piano  2021,  ad
esclusione dei progetti indicati al punto precedente  e  a  ulteriore
condizione che: 
      a)  per   l'intervento   SA.CO.I.   3   Sardegna-Corsica-Italia
continentale, codice  301-P,  vengano  adeguatamente  valorizzati,  a
riduzione  degli  oneri  per  il  sistema  elettrico  nazionale,   il
contributo da parte francese, come prefigurato da Terna, nonche'  gli
eventuali contributi europei che paiono auspicabili in relazione alle
esternalita' positive dell'intervento  in  materia  di  sicurezza  di
approvvigionamento per i sistemi  elettrici  insulari  di  Corsica  e
Sardegna e di innovazione per il sistema europeo; 
      b) la realizzazione dell'intervento di interconnessione  Italia
-  Tunisia,  codice  601-I,  sia  condizionata  a  un   significativo
finanziamento da parte della Commissione europea o di  altri  sistemi
nazionali, da quantificarsi,  come  specificato  nella  richiesta  di
Terna di allocazione transfrontaliera dei costi, in almeno il 50% dei
costi di investimento; 
      c) il progetto di nuovo HVDC Italia - Grecia  (GRITA2),  codice
554-N, sia oggetto di ulteriori approfondimenti e venga  valutato  in
sede di parere sullo schema di Piano di sviluppo 2023; 
    4) conferma della raccomandazione a Terna, ai sensi dell'art. 43,
comma 6, del decreto legislativo 93/11, di analizzare  separatamente,
nei futuri schemi di Piani  di  sviluppo,  l'intervento  relativo  al
secondo  polo  dell'interconnessione   Italia   -   Montenegro,   per
conformita' alle caratteristiche del progetto  codice  28  del  TYNDP
2020 e di non includere tale intervento nelle  «reti  base»  ai  fini
delle analisi costi benefici; 
    5) conferma come parte  integrale  e  prioritaria  del  Piano  di
sviluppo dei seguenti progetti di promotori diversi da Terna: 
      a) PCI codice 2.14  Interconnessione  fra  Thusis/Sils  (CH)  e
Verderio Inferiore (IT), attualmente denominata «Greenconnector»; 
      b) interconnessione Somplago (IT) -Wurmlach (AT); 
      c) interconnessione AC 110 kV Redipuglia (IT) - Vrtojba (SI); 
      d) interconnessione AC 110-132 kV Dekani (SI) - Zaule (IT); 
    6) la raccomandazione circa l'elevata priorita'  agli  interventi
di sviluppo SA.CO. I. 3, HVDC Centro Sud - Centro Nord e HVDC Sicilia
- Sardegna; 
    7) la richiesta a Terna, ai sensi dell'art. 36, comma 14-bis, del
decreto legislativo 93/11, di includere nei futuri schemi di Piano di
sviluppo una scheda intervento relativa alla seconda interconnessione
Italia - Malta, qualora - come attualmente indicato da ENTSO-E - essa
venga inclusa nei prossimi TYNDP europei; 
  Considerato che, in merito  alla  condizione  di  cui  al  punto  3
riguardante l'interconnessione con le  isole,  si  ritiene  di  dover
raccomandare,  per  il  prossimo  Piano  di   sviluppo,   una   nuova
valutazione e rimodulazione in  considerazione  del  nuovo  principio
costituzionale  di  cui   all'art.   119   introdotto   della   legge
costituzionale 7 novembre 2022,  n.  2,  relativo  al  riconoscimento
delle peculiarita' delle  Isole  e  al  superamento  degli  svantaggi
derivanti dall'insularita'; 
  Ritenuto, per quanto sopra  esposto,  di  recepire  le  valutazioni
dell'ARERA sul Piano contenute nel predetto parere; 
  Vista la nota prot. n. 0183460 del 13 novembre 2023, con  la  quale
questo  Ministero  ha  invitato  le  amministrazioni   regionali   ad
esprimere il proprio competente parere ai fini dell'approvazione  del
PdS 2021, in attuazione del citato art. 36,  comma  12,  del  decreto
legislativo n. 93/2011; 
  Preso atto dei pareri delle regioni di sotto elencati: 
    - nota prot.n. 1398707  del  1°  dicembre  2023  della  Direzione
regionale infrastrutture e mobilita' della Regione Lazio; 
    - nota prot.n.  660292  del  12  dicembre  2023  della  Direzione
ricerca innovazione e competitivita'  energetica  della  Regione  del
Veneto; 
    - nota prot. n. 15819  del  15  dicembre  2023  del  Dipartimento
sviluppo economico della Regione Puglia; 
  Considerata la coerenza del Piano proposto con gli  obiettivi  e  i
contenuti dati dalla legge, oltre che con gli obiettivi in materia di
fonti rinnovabili, di decarbonizzazione e di adeguatezza e  sicurezza
del sistema energetico stabiliti nel Piano  nazionale  integrato  per
l'energia e il clima; 
  Ritenuto, pertanto, di adottare il provvedimento  di  approvazione,
essendosi favorevolmente conclusa l'istruttoria del procedimento; 
 
                              Decreta: 
 
                               Art. 1 
 
  1. E' approvato il  Piano  di  sviluppo  della  rete  elettrica  di
trasmissione nazionale 2021 predisposto dalla societa' Terna  S.p.a.,
nei limiti e tenuto conto delle prescrizioni e delle  raccomandazioni
riportate in premessa.