IL PRESIDENTE 
                     DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 
 
                            Ai signori Ministri della Repubblica      
 
                           e, p.c. Al signor sottosegretario di Stato 
                                 alla Presidenza del Consiglio -      
                                Autorita' delegata per la sicurezza   
                                 della Repubblica                     
 
                           Al signor segretario generale della        
                                 Presidenza del Consiglio dei         
                                 ministri                             
 
                           Loro sedi                                  
1. Premessa 
  Il  decreto-legge  10  agosto  2023,  n.   105,   convertito,   con
modificazioni, dalla legge 9 ottobre  2023,  n.  137,  ha  introdotto
all'art. 7, comma 1, del decreto-legge n. 82  del  2021,  convertito,
con modificazioni, dalla legge 4  agosto  2021,  n.  109  (istitutivo
dell'ACN), la lettera n-bis), con  cui  si  fa  obbligo  ai  soggetti
pubblici  e  privati  interessati  da  un  incidente  informatico  di
prestare massima collaborazione  al  personale  tecnico-specialistico
dell'ACN che interviene per le cosiddette attivita'  di  remediation,
ossia di contenimento e mitigazione delle conseguenze  dell'incidente
informatico, rivolte al ripristino quanto  piu'  possibile  immediato
dell'operativita' dei sistemi compromessi. 
  A riprova della necessita' che  tale  collaborazione  si  dispieghi
nella misura massima possibile, nell'interesse  stesso  del  soggetto
impattato, e anche per scongiurare effetti sistemici -  ossia  capaci
di  propagare  conseguenze  anche  oltre  la  superficie  oggetto  di
attacco - la stessa novella legislativa prevede  la  possibilita'  di
applicare sanzioni nei casi di mancata o inadeguata collaborazione. 
  La richiamata disposizione legislativa, che attribuisce  cogenza  a
livello normativo  a  quanto  si  era  anticipato  con  la  direttiva
presidenziale  del  6  luglio  2023,  assume  un  rilievo  del  tutto
peculiare nell'attuale contesto geopolitico in  cui  si  moltiplicano
gli  attacchi  informatici  verso  quei  paesi,  come  l'Italia,  che
risultano  particolarmente  esposti  alla  minaccia  cyber  per  aver
assunto, nell'ambito della  comunita'  internazionale,  posizioni  di
solidarieta' e di sostegno degli attori statuali  in  conflitto,  sia
con riguardo alla crisi russo-ucraina, sia con riguardo allo scenario
mediorientale. 
  La  succitata  norma,  tuttavia,  pur   valorizzando   il   momento
collaborativo e dichiarandone, dunque,  l'importanza  ai  fini  della
resilienza del  Paese,  richiede  uno  sforzo  organizzativo  ad  hoc
perche' le attivita' rispettivamente poste  in  essere  dai  soggetti
impattati e da ACN vengano a  corrispondere  ad  un  preciso  modello
operativo capace di dare efficacia ed  efficienza  ad  interventi  di
risposta in caso di attacco. 
2. Indirizzi di attuazione e coordinamento 
  Per consentire che l'attivita' di supporto dell'ACN, sviluppata  in
occasione di eventi e incidenti cibernetici,  venga  a  corrispondere
alle esigenze esplicitate in premessa, seguendo, dunque,  uno  schema
il piu' possibile predefinito che tracci un preciso  modus  operandi,
appare indispensabile che l'intervento tecnico-operativo trovi in  un
atto di intesa un puntuale strumento di declinazione  e  precisazione
delle  attivita'  che  ACN  e  il   soggetto   colpito   dall'attacco
informatico sono rispettivamente chiamati a porre in essere. 
  Naturalmente, per quanto detto in premessa riguardo  alla  delicata
situazione internazionale e alla conseguente necessita'  che  vengano
immediatamente protette le superfici digitali dei soggetti pubblici a
cui sono demandate le funzioni nevralgiche del Paese, e' evidente che
gli  atti  di  intesa  di   cui   sopra   dovranno   interessare   le
amministrazioni governative destinatarie  della  presente  direttiva,
anche in ragione della particolare sensibilita' dei servizi erogati a
favore della comunita' nazionale. 
  Onde far si' che il meccanismo  collaborativo  possa  esprimere  in
caso di incidente la massima efficacia, e' necessaria  la  preventiva
messa  in  opera,  ovvero  implementazione,  da  parte  dei  soggetti
pubblici interessati, di alcune indispensabili misure che di  seguito
vengono indicate e, nello specifico, di: 
    un censimento dei sistemi, apparati, piattaforme, applicazioni  e
flussi di dati utilizzati nello svolgimento delle proprie  attivita',
oltre che dei fornitori e/o partner  terzi  di  sistemi  informatici,
componenti e servizi utilizzati; 
    un documento  in  cui  siano  definiti  ruoli  e  responsabilita'
inerenti alla cybersicurezza,  sia  del  personale  interno,  sia  di
eventuali terze parti che supportano  l'amministrazione,  comprensivo
dell'individuazione, tra il proprio personale, di un  incaricato  per
la cybersicurezza (quale  punto  di  contatto  cyber  ai  fini  delle
comunicazioni e del necessario raccordo con l'ACN) e di un  referente
tecnico per la cybersicurezza  (da  identificarsi  tra  il  personale
responsabile della gestione operativa dei sistemi IT); 
    piani per la gestione delle vulnerabilita', dei backup  dei  dati
necessari per l'esercizio delle proprie funzioni essenziali,  nonche'
del ciclo di  vita  dei  sistemi,  delle  identita'  e  dei  relativi
permessi; 
    un piano di risposta in caso  di  incidente,  nel  quale  vengano
puntualmente definite le  articolazioni  interne  che  -  in  stretto
raccordo con l'incaricato per la cybersicurezza (ove non direttamente
dipendenti dallo stesso) - sono preposte  all'attuazione  del  piano,
definendone le competenze decisionali, finanziarie e  tecniche,  onde
adeguatamente fronteggiare un incidente cibernetico. 
  Nondimeno, anche nelle more della piena attuazione dei  presupposti
del modello collaborativo di cui sopra, dovranno intervenire  fin  da
subito intese speditive per la provvisionale definizione delle misure
prioritarie e urgenti volte alla mitigazione del rischio cibernetico,
in primis tra l'ACN e le amministrazioni rappresentate  nel  Comitato
interministeriale per la cybersicurezza. 
  L'ACN avra' cura di monitorare, anche in  seno  al  nucleo  per  la
cybersicurezza,  lo  stato  di  attuazione  e  implementazione  della
presente   direttiva,   onde   poterne   successivamente    informare
l'Autorita' delegata. 
    Roma, 29 dicembre 2023 
 
                                                  Il Presidente       
                                           del Consiglio dei ministri 
                                                     Meloni           

Registrato alla Corte dei conti il 31 gennaio 2024 
Ufficio di controllo sugli atti della Presidenza  del  Consiglio  dei
ministri, del Ministero della giustizia e del Ministero degli  affari
esteri e della cooperazione internazionale, n. 286