IL MINISTRO DELL'ISTRUZIONE 
                            E DEL MERITO 
 
  Visto il decreto-legge del  23  settembre  2022,  n.  144,  recante
«Ulteriori  misure  urgenti  in  materia   di   politica   energetica
nazionale, produttivita' delle imprese, politiche sociali  e  per  la
realizzazione del Piano nazionale di ripresa  e  resilienza  (PNRR)»,
convertito, con modificazioni, dalla legge 17 novembre 2022, n.  175,
e, in particolare, l'art. 26, per l'attuazione  della  riforma  degli
istituti tecnici, e l'art. 27, comma 3, per  l'adozione  delle  Linee
guida per lo sviluppo dei processi di internazionalizzazione  per  la
filiera tecnica e professionale; 
  Visto il decreto legislativo 16 aprile 1994, n.  297  «Approvazione
del testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia  di
istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado» e successive
modificazioni ed integrazioni; 
  Vista la legge 28 marzo 2003, n. 53, recante «Delega al Governo per
la definizione delle norme generali  sull'istruzione  e  dei  livelli
essenziali delle prestazioni in materia di  istruzione  e  formazione
professionale» e successive modificazioni ed integrazioni; 
  Visto il  decreto  legislativo  15  aprile  2005,  n.  76,  recante
«Definizione delle norme generali sul diritto-dovere all'istruzione e
alla formazione, a norma dell'art. 2,  comma  1,  lettera  c),  della
legge  28  marzo  2003,  n.  53»  e   successive   modificazioni   ed
integrazioni; 
  Visto il  decreto  legislativo  15  aprile  2005,  n.  77,  recante
«Definizione   delle   norme   generali    relative    all'alternanza
scuola-lavoro, a norma dell'art. 4 della legge 28 marzo 2003, n.  53»
e successive modificazioni ed integrazioni; 
  Visto il decreto legislativo  17  ottobre  2005,  n.  226,  recante
«Norme generali e livelli essenziali delle  prestazioni  relativi  al
secondo ciclo del sistema educativo di  istruzione  e  formazione,  a
norma dell'art. 2 della legge 28 marzo  2003,  n.  53»  e  successive
modificazioni ed integrazioni; 
  Vista la legge 27 dicembre 2006, n. 296, art. 1,  comma  622,  come
modificato dall'art. 64, comma 4-bis,  del  decreto-legge  25  giugno
2008, n. 112, convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008,
n. 133; 
  Vista la legge 28 giugno 2012,  n.  92,  recante  «Disposizioni  in
materia di riforma del mercato  del  lavoro  in  una  prospettiva  di
crescita»  e  successive  modificazioni  ed   integrazioni,   e,   in
particolare, l'art. 4, comma 51 e seguenti in tema  di  apprendimento
permanente; 
  Visto il decreto  legislativo  16  gennaio  2013,  n.  13,  recante
«Definizione delle norme generali  e  dei  livelli  essenziali  delle
prestazioni per l'individuazione e  validazione  degli  apprendimenti
non formali e informali e  degli  standard  minimi  di  servizio  del
sistema  nazionale  di  certificazione  delle  competenze,  a   norma
dell'art. 4, commi 58 e 68, della legge 28  giugno  2012,  n.  92»  e
successive modificazioni ed integrazioni; 
  Vista la legge 13 luglio 2015, n. 107, recante «Riforma del sistema
nazionale di istruzione e formazione e delega per il  riordino  delle
disposizioni  legislative  vigenti»  e  successive  modificazioni  ed
integrazioni; 
  Visto il  decreto  legislativo  13  aprile  2017,  n.  61,  recante
«Revisione dei percorsi dell'istruzione  professionale  nel  rispetto
dell'art. 117 della Costituzione, nonche'  raccordo  con  i  percorsi
dell'istruzione e formazione  professionale,  a  norma  dell'art.  1,
commi 180 e 181, lettera d), della legge 13 luglio 2015, n. 107»; 
  Vista la legge del 30 dicembre 2018, n. 145, recante  «Bilancio  di
previsione  dello  Stato  per  l'anno  finanziario  2019  e  bilancio
pluriennale per il triennio 2019-2021» e successive modificazioni  ed
integrazioni e, in particolare l'art. 1, commi 784, 784-bis,  784-ter
e 784-quater e seguenti, con riguardo ai «Percorsi per le  competenze
trasversali e per l'orientamento» (PCTO); 
  Visto il decreto-legge  6  maggio  2021,  n.  59,  recante  «Misure
urgenti relative al Fondo complementare al Piano nazionale di ripresa
e resilienza e altre misure urgenti per gli investimenti» convertito,
con modificazioni, dalla legge 1° luglio 2021, n. 101; 
  Visto il decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77,  recante  «Governance
del Piano nazionale  di  ripresa  e  resilienza  e  prime  misure  di
rafforzamento delle strutture amministrative  e  di  accelerazione  e
snellimento delle procedure», convertito,  con  modificazioni,  dalla
legge 29 luglio 2021, n. 108; 
  Visto il decreto-legge  9  giugno  2021,  n.  80,  recante  «Misure
urgenti  per  il   rafforzamento   della   capacita'   amministrativa
funzionale all'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza
(PNRR)  e  per  l'efficienza  della   giustizia»,   convertito,   con
modificazioni, dalla legge 6 agosto 2021, n. 113; 
  Visto il  decreto-legge  del  6  novembre  2021,  n.  152,  recante
«Disposizioni urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa
e  resilienza  (PNRR)  e  per  la  prevenzione  delle   infiltrazioni
mafiose», convertito, con  modificazioni,  dalla  legge  29  dicembre
2021, n. 233; 
  Visto il decreto-legge 11 novembre 2022,  n.  173,  convertito  con
modificazioni  dalla  legge  16  dicembre  2022,  n.   204,   recante
«Disposizioni urgenti in materia di riordino delle  attribuzioni  dei
Ministeri»  che,  all'art.  6,   ha   previsto   che   il   Ministero
dell'istruzione assuma la denominazione di Ministero  dell'istruzione
e del merito; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n.
249, che adotta il «Regolamento recante lo statuto delle  studentesse
e degli studenti della scuola secondaria»; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo  1999,  n.
275,  concernente  il  «Regolamento  recante  norme  in  materia   di
autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell'art. 21  della
legge 15 marzo 1997, n. 59»; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010,  n.
88, avente ad oggetto «Regolamento  recante  norme  per  il  riordino
degli  istituti  tecnici  a  norma  dell'art.  64,   comma   4,   del
decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con  modificazioni,
dalla legge 6 agosto 2008, n. 133; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 29  ottobre  2012,
n. 263, avente ad oggetto «Regolamento recante norme generali per  la
ridefinizione  dell'assetto  organizzativo   didattico   dei   centri
d'istruzione per gli adulti, ivi compresi i  corsi  serali,  a  norma
dell'art. 64, comma 4, del decreto-legge  25  giugno  2008,  n.  112,
convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133»; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 2013,  n.
80, recante il «Regolamento sul sistema nazionale di  valutazione  in
materia di istruzione e formazione»; 
  Visto il decreto del Ministro della pubblica istruzione  22  agosto
2007, n. 139, concernente il «Regolamento recante norme in materia di
adempimento dell'obbligo di istruzione, ai sensi dell'art.  1,  comma
622, della legge 27 dicembre 2006, n. 296»; 
  Visto il decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali,
di concerto con il Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della
ricerca, dell'8 gennaio 2018 relativo alla  «Istituzione  del  Quadro
nazionale delle qualificazioni  rilasciate  nell'ambito  del  Sistema
nazionale di  certificazione  delle  competenze  di  cui  al  decreto
legislativo 16 gennaio 2013, n. 13»; 
  Visto il decreto del Ministro dell'istruzione,  dell'universita'  e
della ricerca 4 settembre 2019, n. 774, recante le «Linee  guida  dei
percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento»; 
  Visto il decreto del Ministro dell'istruzione,  dell'universita'  e
della ricerca 23 agosto 2019, n. 766, concernente le «Linee guida per
favorire  e  sostenere  l'adozione  del  nuovo  assetto  didattico  e
organizzativo  dei  percorsi  di  istruzione  professionale»,  con  i
relativi allegati A, B e C; 
  Visto il decreto del Ministro dell'istruzione del 7 luglio 2020  n.
56 di recepimento dell'Accordo in Conferenza permanente tra lo Stato,
le regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, rep.  atti  n.
155/CSR del 1° agosto 2019, riguardante l'integrazione e modifica del
Repertorio nazionale delle figure nazionali  di  riferimento  per  le
qualifiche e i diplomi professionali, l'aggiornamento degli  standard
minimi formativi relativi alle competenze di base e  dei  modelli  di
attestazione  intermedia  e  finale  dei  percorsi  di  istruzione  e
formazione  professionale,   di   cui   all'Accordo   in   Conferenza
Stato-Regioni del 27 luglio 2011; 
  Visto il decreto del Ministro dell'istruzione 6 agosto 2020, n.  88
concernente l'adozione del modello di diploma  finale  rilasciato  in
esito al superamento dell'esame di Stato conclusivo del secondo ciclo
di istruzione e il modello di curriculum dello studente che riporta i
dati relativi al profilo scolastico dello  studente  e  gli  elementi
riconducibili alle competenze, conoscenze  e  abilita'  acquisite  in
ambito formale e relative al percorso di studi seguito; 
  Visto il decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali,
di  concerto   con   il   Ministro   dell'istruzione,   il   Ministro
dell'universita'  e  della  ricerca,  il  Ministro  per  la  pubblica
amministrazione e il Ministro dell'economia e delle finanze,  sentito
il Ministro dello sviluppo economico, del  5  gennaio  2021,  recante
«Disposizioni    per    l'adozione    delle    linee    guida     per
l'interoperativita'  degli  enti  pubblici   titolari   del   sistema
nazionale di certificazione delle competenze»; 
  Visto il decreto del Ministro del lavoro e delle politiche  sociali
di concerto con il Ministro dell'istruzione e del  merito  e  con  il
Ministro  dell'universita'  e  della  ricerca  del  15  giugno   2023
concernente «Adozione del Rapporto italiano di referenziazione  delle
qualificazioni  al  quadro  europeo  EQF  -  Aggiornamento   2022   -
Manutenzione 2022»; 
  Visto il regolamento (UE, Euratom) 2018/1046 del Parlamento europeo
e del  Consiglio  del  18  luglio  2018,  che  stabilisce  le  regole
finanziarie  applicabili  al  bilancio  generale   dell'Unione,   che
modifica i regolamenti (UE) n. 1296/2013, (UE) n. 1301/2013, (UE)  n.
1303/2013, (UE) n. 1304/2013, (UE) n. 1309/2013, (UE)  n.  1316/2013,
(UE) n. 223/2014, (UE) 283/2014  e  la  decisione  n.  541/2014/UE  e
abroga il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012; 
  Visto il regolamento (UE) 2020/852 del  Parlamento  europeo  e  del
Consiglio del 18 giugno 2020 relativo all'istituzione  di  un  quadro
che favorisce gli investimenti sostenibili  e  recante  modifica  del
regolamento (UE) 2019/2088, ed in particolare l'art. 17 che definisce
gli obiettivi ambientali, tra cui il principio  di  non  arrecare  un
danno significativo (DNSH, «Do no significant harm»); 
   Visto il regolamento (UE) 2021/241 del Parlamento  europeo  e  del
Consiglio, del 12 febbraio 2021, che istituisce il dispositivo per la
ripresa e la resilienza; 
  Vista la  raccomandazione  del  Consiglio  dell'Unione  europea  n.
2017/C 189/03 del 22 maggio 2017 sul quadro europeo delle  qualifiche
(EQF) per l'apprendimento permanente, che abroga  la  raccomandazione
del consiglio europeo del  23  aprile  2008  sulla  costituzione  del
quadro europeo delle qualifiche per l'apprendimento permanente; 
  Vista la decisione  del  Parlamento  europeo  e  del  Consiglio  n.
2018/646 del 18 aprile 2018  relativa  a  un  quadro  comune  per  la
fornitura di servizi migliori  per  le  competenze  e  le  qualifiche
(Europass) e che abroga la decisione n. 2241/2004/CE; 
  Vista la  raccomandazione  del  Consiglio  dell'Unione  europea  n.
2018/C 189/01 del 22 maggio 2018 relativa alle competenze chiave  per
l'apprendimento permanente; 
  Vista la  raccomandazione  del  Consiglio  dell'Unione  europea  n.
2018/C 195/01 del 22 maggio 2018 sulla promozione di  valori  comuni,
di   un'istruzione   inclusiva    e    della    dimensione    europea
dell'insegnamento; 
  Vista la  raccomandazione  del  Consiglio  dell'Unione  europea  n.
2019/C  189/03  del  22  maggio  2019   su   un   approccio   globale
all'insegnamento e all'apprendimento delle lingue; 
  Vista la raccomandazione del Consiglio  n.  2020/C  417/01  del  24
novembre 2020  relativa  all'istruzione  e  formazione  professionale
(IFP) per la  competitivita'  sostenibile,  l'equita'  sociale  e  la
resilienza; 
  Vista la  comunicazione  della  Commissione  "Orientamenti  tecnici
sull'applicazione del principio «non arrecare un danno significativo»
a  norma  del  regolamento  sul  dispositivo  per  la  ripresa  e  la
resilienza" (2021/C 58/01); 
  Visto il Quadro comune europeo di riferimento per le lingue  (QCER)
del Consiglio d'Europa (2001); 
  Visto il QCER Volume complementare del Consiglio d'Europa (2020); 
  Visto il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR),  approvato
con decisione del Consiglio ECOFIN del 13 luglio  2021  e  notificata
all'Italia dal Segretariato generale del Consiglio con nota  LT161/21
del 14 luglio 2021; 
  Tenuto conto degli obiettivi previsti nel PNRR  in  relazione  alla
riforma degli istituti tecnici e professionali (M4-C1-R.1.1); 
  Considerata la necessita' di procedere all'adozione di linee  guida
di definizione di misure di supporto allo sviluppo  dei  processi  di
internazionalizzazione  per  la  filiera  tecnica  e   professionale,
prevista dall'art. 27 del citato decreto-legge n.  144  del  2022  in
attuazione degli obiettivi del PNRR, al fine di realizzare lo  Spazio
europeo dell'istruzione in coerenza  con  gli  obiettivi  dell'Unione
europea in materia di istruzione e formazione professionale; 
  Acquisito il parere favorevole reso dal Consiglio  superiore  della
pubblica istruzione nella seduta del 4 dicembre 2023, n. 116; 
 
                              Decreta: 
 
                               Art. 1 
 
                               Oggetto 
 
  1. In attuazione dell'art. 27 del decreto-legge 23 settembre  2022,
n. 144, convertito con modificazioni dalla legge 17 novembre 2022, n.
175, sono  adottate  le  linee  guida,  di  cui  all'allegato  1,  di
definizione delle misure di supporto allo sviluppo  dei  processi  di
internazionalizzazione per la filiera tecnica e professionale per  la
realizzazione dello Spazio europeo dell'istruzione  in  coerenza  con
gli  obiettivi  dell'Unione  europea  in  materia  di  istruzione   e
formazione professionale, nei limiti delle risorse umane, finanziarie
e strumentali disponibili a legislazione vigente.