LA COMMISSIONE REGIONALE 
          PER LA TUTELA DEL PATRIMONIO CULTURALE DEL LAZIO 
 
  Vista  la  legge  del  7  agosto  1990,  n.   241,   e   successive
modificazioni ed integrazioni, recante «Nuove  norme  in  materia  di
procedimento amministrativo e di  diritto  di  accesso  ai  documenti
amministrativi»; 
  Visto  il  decreto  legislativo  del  20  ottobre  1998,  n.   368:
«Istituzione del Ministero per i beni e  le  attivita'  culturali,  a
norma dell'art. 11 della legge  del  15  marzo  1997,  n.  59»,  come
modificato  dal  decreto  legislativo  dell'8  gennaio  2004,  n.  3:
«Riorganizzazione del Ministero per i beni e le attivita'  culturali,
ai sensi dell'art. 1 della legge del 6 luglio 2002, n. 137»; 
  Visto il decreto legislativo del 30 marzo 2001, n. 165 e successive
modificazioni    ed    integrazioni,    recante    «Norme    generali
sull'ordinamento del lavoro delle amministrazioni pubbliche»; 
  Visto il decreto legislativo dell'8 gennaio  2004,  n.  3,  recante
«Riorganizzazione del Ministero per i beni e le attivita'  culturali,
ai sensi dell'art. 1 della legge del 6 luglio 2002, n. 137»; 
  Visto il  decreto  legislativo  del  22  gennaio  2004,  n.  42,  e
successive modificazioni ed integrazioni «Codice per i beni culturali
ed il paesaggio», ai sensi dell'art. 10  della  legge  del  6  luglio
2002, n. 137, di seguito codice; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica del 2 luglio 2009,
n.  91,   recante   «Regolamento   recante   modifiche   ai   decreti
presidenziali di riorganizzazione del  Ministero  per  i  beni  e  le
attivita' culturali»; 
  Vista la legge del 24 giugno 2013, n. 71, recante «Istituzione  del
Ministero per i beni e le attivita' culturali e del turismo»; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri  del  29
agosto 2014, n.  171,  recante  «Regolamento  di  organizzazione  del
Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del  turismo,  degli
uffici di diretta  del  Ministro  e  dell'Organismo  indipendente  di
valutazione della performance» a norma  dell'art.  16,  comma  4  del
decreto-legge n. 66 del 24 aprile 2014 convertito, con modificazioni,
dalla legge n. 89 del 23 giugno 2014; 
  Visto il d.d. del 20 marzo  2015,  rep.  n.  1/2015,  a  firma  del
Segretariato regionale del  Ministero  per  i  beni  e  le  attivita'
culturali e per il turismo per il Lazio, con cui e'  stata  istituita
la Commissione regionale per la tutela del patrimonio  culturale  del
Lazio che, ai sensi dell'art. 39, comma 2, lettera g) del decreto del
Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  n.  171/2014  «adotta,  su
proposta del soprintendente e previo parere della regione,  ai  sensi
dell'art. 138 del codice,  la  dichiarazione  di  notevole  interesse
pubblico relativamente ai beni paesaggistici, ai sensi dell'art.  141
del medesimo codice»; 
  Vista la legge del 9 agosto  2018,  n.  97,  recante  «Disposizioni
urgenti in materia di riordino delle attribuzioni del  Ministero  dei
beni e delle  attivita'  culturali  e  del  turismo  delle  politiche
agricole alimentari e forestali e dell'ambiente e  della  tutela  del
territorio e del mare, nonche' in materia di famiglia e disabilita'»; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri  del  19
giugno 2019,  n.  76,  recante  «Regolamento  di  organizzazione  del
Ministero per i beni  e  le  attivita'  culturali,  degli  uffici  di
diretta collaborazione del Ministro e dell'Organismo indipendente  di
valutazione della performance»; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei  ministri  del  2
dicembre 2019, n. 169, recante  «Regolamento  di  organizzazione  del
Ministero della cultura, degli uffici  della  diretta  collaborazione
del Ministro  e  dell'Organismo  indipendente  di  valutazione  della
performance» a norma dell'art. 16, comma 4 del decreto-legge  del  24
aprile 2014, n. 66, convertito, con modificazioni, dalla legge del 23
giugno 2014, n. 89; 
  Visto il D.S.G. del 21 aprile 2020,  n.  204,  di  conferimento  al
dott. Leonardo Nardella dell'incarico  di  funzione  dirigenziale  di
livello non generale di  direzione  del  Segretariato  regionale  del
Ministero per i beni e le attivita' culturali e per il turismo per il
Lazio, ai sensi dell'art. 19, comma 5 del decreto legislativo del  30
marzo 2001, n. 165; 
  Visto il decreto-legge del 1° marzo 2021, n.  22,  convertito,  con
modificazioni,  dalla   legge   n.   55   del   02/04/2021,   recante
«Disposizioni urgenti in materia di riordino delle  attribuzioni  dei
Ministeri», e in particolare l'art. 6,  comma  1,  con  il  quale  il
Ministero per i beni e le attivita' culturali e  per  il  turismo  e'
ridenominato «Ministero della cultura»; 
  Visto il d.d. del 4 marzo 2021, n. 39,  a  firma  del  Segretariato
regionale del Ministero della cultura per il Lazio, con cui e'  stata
modificata la composizione della Commissione regionale per la  tutela
del patrimonio  culturale  del  Lazio,  in  ottemperanza  al  decreto
ministeriale n. 21 del 28 gennaio 2020; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri  del  24
giugno 2021, n. 123, recante «Regolamento  concernente  modifiche  al
regolamento di organizzazione  del  Ministero  della  cultura,  degli
uffici  di  diretta  collaborazione  del  Ministro  e  dell'Organismo
indipendente di valutazione della  performance»,  in  vigore  dal  30
settembre 2021; 
  Visto il D.S.G. del Ministero della cultura n. 580  del  30  maggio
2023 con il quale e'  stato  conferito  al  dott.  Leonardo  Nardella
l'incarico dirigenziale di livello  non  generale  di  direzione  del
Segretariato regionale del Ministero della cultura per il  Lazio,  ai
sensi dell'art. 19, comma 5 del  decreto  legislativo  del  30  marzo
2001, n. 165; 
  Visto il decreto-legge del 10 agosto  2023,  n.  105  «Disposizioni
urgenti in  materia  di  processo  penale,  di  processo  civile,  di
contrasto agli incendi boschivi, di recupero dalle tossicodipendenze,
di salute e  di  cultura,  nonche'  in  materia  di  personale  della
magistratura  e  della  pubblica  amministrazione»  convertito,   con
modificazioni, dalla legge n. 137 del 9 ottobre 2023; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri  del  17
ottobre 2023, n.  167,  recante  «Regolamento  recante  modifiche  al
regolamento di organizzazione del Ministero della cultura» di cui  al
decreto del Presidente del  Consiglio  dei  ministri  n.  169  del  2
dicembre 2019, in vigore dal 7 dicembre 2023; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri  del  15
marzo 2024, n. 57 «Regolamento di organizzazione del Ministero  della
cultura, degli  uffici  di  diretta  collaborazione  del  Ministro  e
dell'Organismo indipendente di valutazione della  performance»  e  in
particolare l'art. 41, commi 1, 3, 7; 
  Visto il D.S.G. del Ministero della cultura del 12 luglio 2024,  n.
849, con il quale si prende atto della  validita'  ed  efficacia  del
conferimento al dott. Leonardo  Nardella  dell'incarico  di  funzione
dirigenziale di livello non generale di  direzione  del  Segretariato
regionale del Ministero della cultura per il Lazio,  nell'ambito  del
Segretariato generale del Ministero della cultura, ai sensi dell'art.
19, comma 5 del decreto legislativo del 30 marzo 2001, n. 165; 
  Visto il decreto ministeriale del Ministero  della  cultura  del  5
settembre 2024, n. 270 «Articolazione  degli  uffici  dirigenziali  e
degli istituti dotati di autonomia speciale di livello  non  generale
del Ministero della cultura»; 
  Vista la proposta della Soprintendenza archeologia,  belle  arti  e
paesaggio per le Province di Frosinone e Latina, di dichiarazione  di
notevole interesse pubblico, ai sensi degli articoli  136,  comma  1,
lettere c) e d)  del  codice,  per  l'area  denominata  «La  Campagna
Romana» sita in Aprilia (LT), SABAP-Laz. prot.  8271  del  31  luglio
2024, assunta  agli  atti  ns.  prot.  6593  del  2  agosto  2024,  e
comunicata alla Regione Lazio, Direzione regionale per  le  politiche
abitative e la pianificazione territoriale, paesistica e  urbanistica
- Area pianificazione paesaggistica e di area vasta; 
  Considerato  che  la  citata   soprintendenza   ha   inoltrato   la
documentazione inerente la proposta di dichiarazione in argomento  al
Comune di Aprilia  (LT)  per  l'affissione  all'albo  pretorio,  come
previsto dall'art. 139, comma 1 del codice, in data 31  luglio  2024,
prot. 8274 ns. prot. 6590 del 2 agosto 2024; 
  Visto che in data 5 agosto 2024 la  proposta  di  dichiarazione  in
argomento e' stata affissa all'albo pretorio del Comune di Aprilia, e
l'avvenuto adempimento e' stato comunicato  alla  soprintendenza  con
nota prot. 83174 dell'8 agosto 2024, SABAP-Laz.  prot.  8610  del  12
agosto 2024, per i successivi novanta giorni, ai sensi  del  comma  4
dell'art. 138 del codice; 
  Preso atto che la Regione Lazio con nota prot. 1002466 del 7 agosto
2024 SABAP-Laz. prot. 8481 dell'8 agosto 2024, ns. prot. 6720  del  7
agosto 2024 ha richiesto alla Soprintendenza archeologia, belle  arti
e paesaggio per le Province di Frosinone  e  Latina  la  trasmissione
degli shape file, al fine di aggiornare sul Geoportale della  Regione
Lazio, le perimetrazioni del vincolo in oggetto e  la  soprintendenza
ha fornito gli shape file con nota  SABAP-Lazio  prot.  8873  del  20
agosto 2024; 
  Acquisito il parere favorevole con condizioni della  Regione  Lazio
prot. 1058745 del 30 agosto 2024, SABAP-Laz. prot. 9130 del 30 agosto
2024, ns. prot. 7226 del 2 settembre 2024, reso  ai  sensi  dell'art.
138, comma 3 del sopracitato codice; 
  Preso atto che in data  11  ottobre  2024  e'  stata  data  notizia
dell'avvenuta proposta e relativa pubblicazione  della  dichiarazione
di notevole interesse pubblico in oggetto, ai  sensi  dell'art.  139,
comma 2 e art. 141, comma 1 del codice,  sui  seguenti  quotidiani  a
diffusione nazionale: a p. 16 del giornale  Il  Messaggero  nazionale
dell'11 ottobre 2024 e sul seguente quotidiano diffuso nella  regione
a p. 30 del giornale Il Messaggero-Latina dell'11 ottobre 2024 e  sui
siti web della Regione Lazio nella pagina dedicata  ai  provvedimenti
ministeriali                                            all'indirizzo
https://www.regione.lazio.it/cittadini/urbanistica/pianificazione-pae
saggistica/provvedimenti-ministeriali 
  Tenuto conto che entro i termini previsti dal comma 5 dell'art. 139
del  codice  sono  pervenute,  tramite  pec,  un  totale  di  n.   16
osservazioni di cui, le seguenti n. 13 osservazioni contrarie perche'
esprimono elementi di criticita'  della  proposta:  SABAP-Laz.  prot.
9002 del 27 agosto 2024, RIDA Ambiente s.r.l.; SABAP-Laz. prot. 12066
del 14 novembre 2024, S. Vincenzo Acquee; SABAP-Laz. prot. 12372  del
21 novembre 2024, sig. Sabetta Angelo; SABAP-Laz. prot. 12386 del  21
novembre 2024, geom. Fioratti Spallacci; SABAP-Laz. prot.  12561  del
26 novembre 2024, Regione Lazio - Direzione ciclo rifiuti; SABAP-Laz.
prot. 12683 del 27 novembre 2024, sig.ra Daniela Zattoni;  SABAP-Laz.
prot. 12814 del 2 dicembre 2024, Comitato borghi  rurali;  SABAP-Laz.
prot. 12881 del 3 dicembre  2024,  sig.  Rodolfo  Ratini;  SABAP-Laz.
prot. 12882 del 3  dicembre  2024,  Societa'  Stradaioli;  SABAP-Laz.
prot. 12917 del 3 dicembre 2024, Societa'  Paguro;  SABAP-Laz.  prot.
12924 del 3 dicembre 2024, Societa' Frales;  SABAP-Laz.  prot.  12951
del 3 dicembre 2024,  Gal  Gestione  Agricola  Latinense;  SABAP-Laz.
prot. 13008 del 5 dicembre 2024, Comune di Aprilia;  sono  pervenute,
inoltre, n. 3 osservazioni, di seguito elencate, in favore e sostegno
della  proposta:  SABAP-Laz.  prot.  12966  del  4   dicembre   2024,
Associazione Aprilia Libera; SABAP-Laz. prot. 13009  del  5  dicembre
2024 sig. Teiani Filippo, Europa Verde; SABAP-Laz. prot. 13014 del  5
dicembre 2024  -  sig.  Gabriele  Franco,  coordinamento  consorzi  e
borgate Aprilia. Sono pervenute oltre i  termini  di  legge  altre  3
osservazioni di carattere piu' generale: SABAP-Laz. prot. 541 del  17
gennaio 2025, Sig. Matteo Apicella;  SABAP-Laz.  prot.  1876  del  20
febbraio 2025 sig. Angelo Sabetta. Sollecito; SABAP-Laz.  prot.  2856
del 14 marzo 2025, sig. Andrea Ragusa; 
  Considerato che la soprintendenza,  a  seguito  delle  osservazioni
pervenute, ha modificato l'originaria configurazione  della  proposta
come dettagliatamente specificato nell'elaborato allegato al presente
decreto denominato: 05_Controdeduzioni; 
  Visto che i termini relativi  alla  conclusione  del  procedimento,
pari  a  complessivi  centottanta   giorni,   risultano   attualmente
trascorsi,  considerando  come  data  di  decorrenza   quella   della
pubblicazione all'albo pretorio del  comune  interessato  (art.  139,
comma 3 del codice) avvenuta in data 6 agosto 2024; 
  Considerato che la soprintendenza ha  inoltrato  la  documentazione
completa inerente la proposta di dichiarazione di notevole  interesse
pubblico ai sensi dell'art. 136, comma 1, lettere c) e d) del  codice
ai fini dell'espressione del parere del Comitato  tecnico-scientifico
del paesaggio con nota prot. 6293 del 10 giugno 2025, agli  atti  ns.
prot. 4457 dell'11 giugno 2025; 
  Tenuto conto del parere del  Comitato  tecnico-scientifico  per  il
paesaggio, reso ai sensi dell'art. 141, comma 2 del codice, nel corso
della seduta del 20 giugno 2025, di cui al verbale rep. n. 37 del  1°
luglio 2025, trasmesso dalla DG ABAP, Servizio  V  con  nota  del  1°
luglio 2025, prot. 23105, agli atti con ns prot. 5172  del  3  luglio
2025; 
  Acquisito il parere di approvazione della Commissione regionale per
la tutela del patrimonio culturale del Lazio, ai sensi del  combinato
disposto dell'art.  47,  comma  4  del  decreto  del  Presidente  del
Consiglio dei ministri n.  169/2019  e  dell'art.  41,  comma  7  del
decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 57/2024, in sede
di  riunione  decisoria  convocata  per  motivata  urgenza   in   via
telematica dal 21 al 25  luglio  2025  come  si  evince  da  relativo
verbale nota ns. prot. 6008 del 30 luglio 2025; 
  Considerato l'obbligo, da  parte  del  proprietario,  possessore  o
detentore a qualsiasi titolo degli immobili ricompresi nelle aree  di
cui  sia  stato  dichiarato  il  notevole  interesse   pubblico,   di
presentare alla regione o all'ente da essa delegato la  richiesta  di
autorizzazione di cui all'art. 146 del codice per gli interventi  che
modificano lo stato dei  luoghi  come  previsto  dalla  normativa  di
settore; 
  Considerato  che  l'area  oggetto  del  presente  provvedimento  di
dichiarazione di notevole interesse pubblico si  estende  nella  zona
Nord-Ovest del Comune di Aprilia (LT) e si trova in una posizione  di
cerniera in relazione ai collegamenti tra Roma, i centri di  Ardea  e
Antium sul litorale marittimo e i centri di  Aricia  e  Lanuvium  sul
versante meridionale dei Colli Albani; essa  confina  con  l'area  di
notevole interesse pubblico  denominata  «Tenute  storiche  di  Torre
Maggiore, Valle Caia e altre della Campagna  Romana»  nei  Comuni  di
Pomezia e Ardea (RM) istituita con decreto ministeriale MiBACT del 27
ottobre 2017, con cui si pone in continuita'. In particolare a  Nord,
il limite dell'area perimetrata, coincide con il Fosso di Campoleone,
che costituisce il confine comunale tra Aprilia ed Ardea, nonche'  il
confine tra la Citta' Metropolitana di Roma e la Provincia di Latina.
Procedendo in senso orario l'area e' delimitata verso est dal confine
con il Comune di Ariccia, segue per un tratto l'andamento  del  Fosso
Marana  fino  ad  intercettare  la  Ferrovia  Roma-Napoli,  per   poi
proseguire  lungo  parte  del  tracciato  di  Via   del   Tufello   e
successivamente lungo Via  Vallelata;  seguendo  i  confini  naturali
costituiti da un breve tratto del Fosso della  Moletta  e,  tagliando
perpendicolarmente Via  Riserva  Nuova,  Fosso  della  Cava  e  Fosso
Affluente, scende verso sud fino  a  Via  Pontoni,  per  poi  seguire
l'andamento naturale del Fosso Buon Riposo, connettendosi a ovest  al
Fosso  della  Moletta.  Segue  il  Fosso  della  Moletta,  Fosso   di
Vallelata,  Fosso  Campo  del  Fico,  Via   Castellaccio,   fino   ad
intercettare Via Apriliana.  Continuando  lungo  i  Fossi  dell'Acqua
Buona, Marana, dei Tre Rami, si arriva a Via Amiata e il perimetro si
richiude al confine di Ardea; per la descrizione puntuale dei confini
si rimanda all'elaborato 02_Relazione sui confini. 
  Catastalmente il territorio e' individuato per intero nei fogli  1;
2; 3; 4; 5; 6; 13; 14; 15; 20; 21; 22; 30; 31; 32; 33;  37;  38;  39;
40; 41; 61; 88; 91; 92; 93; 94; 95 e parzialmente nei  fogli  9;  10;
16; 23; 29; 36; 42; 43; 60; 62; 63; 64; 65; 86; 89; 90; 96; 97;  116;
del NCEU del Comune  di  Aprilia  (cit.  p.  10  Elaborato  n.  02  -
Relazione sui confini). 
  A seguito della pubblicazione della proposta  di  dichiarazione  di
notevole interesse pubblico in oggetto all'albo pretorio  del  Comune
di Aprilia, cosi' come disposto dall'art. 139, comma  5  del  decreto
legislativo n. 42/2004 e successive  modificazioni  ed  integrazioni,
gli enti, i portatori di interessi  diffusi  e  i  privati  cittadini
hanno prodotto le osservazioni, A seguito  delle  controdeduzioni  la
proposta di dichiarazione ha subito delle modifiche rispetto a quella
iniziale come specificato  nel  capitolo  modifiche  successive  alla
presentazione  delle  osservazioni  (cit.  pp.  5-6  della  Relazione
generale). 
  L'area, oggetto del presente provvedimento, risulta in  gran  parte
non urbanizzata e  si  contraddistingue  per  la  rilevante  qualita'
paesaggistica riconducibile ai tratti tipici  del  paesaggio  agrario
della Campagna Romana, con vaste  zone  caratterizzate  dall'ampiezza
degli scorci panoramici, oltre che da presenze archeologiche diffuse;
essa si estende per quasi 4.000 ettari, ricade interamente nel Comune
di Aprilia  (LT)  e  racchiude  un  insieme  panoramico  di  notevole
rilevanza paesaggistica che conserva, nonostante vari fenomeni sparsi
di  urbanizzazione  e  gli  ambiti  industriali  che  la  circondano,
caratteri  identitari  agricoli   tipici   della   Campagna   Romana,
unitamente a quelli di  tipo  geologico-idrografico  e  naturalistico
costituiti dagli inconfondibili boschi di macchia mediterranea, forre
ed  elevata  idrografia;  la  presenza  delle  innumerevoli  evidenze
archeologiche riscontrate, inoltre, attribuisce  all'area  anche  una
notevole importanza storica. 
  Il  paesaggio  e'  contraddistinto  da  un  susseguirsi  di   lievi
ondulazioni collinari di origine vulcanica (tufi e pozzolana), la cui
morfologia, un tempo piu' aspra, e' stata addolcita dalle  millenarie
attivita' agricole, alternate a  zone  boscate  soprattutto  lungo  i
declivi dei numerosi fossi, in cui si conservano tuttora apprezzabili
estensioni di macchia, relitto degli ampi boschi medievali; 
  Ritenuto che detta area, delimitata  come  nell'unita  planimetria,
presenta il notevole interesse pubblico di cui all'art. 136, comma 1,
lettere c) e d) del codice, per i  motivi  indicati  nella  relazione
della Soprintendenza archeologia,  belle  arti  e  paesaggio  per  le
Province di Frosinone e Latina che di seguito si sintetizzano: 
  per quanto riguarda l'ambiente  e  i  caratteri  paesaggistici  nel
territorio prevale l'utilizzazione agricola  del  suolo,  nell'ambito
della quale la  coltura  quantitativamente  e  qualitativamente  piu'
rilevante e' il seminativo nudo, che copre gli altopiani e anche  gli
invasi vallivi piu' ampi; eredita' della strutturazione  fondiaria  a
latifondo, questo modo  di  conduzione  dei  suoli  svolge  un  ruolo
fondamentale nel determinare,  assieme  alla  piu'  volte  richiamata
profondita' delle visuali dominate nel piano di fondo dal profilo dei
Colli Albani e dei Lepini, quei caratteri scenici di aperta  vastita'
che caratterizzano la Campagna Romana. 
  Elemento  ancora  di  altissima  rilevanza  dal  punto   di   vista
paesaggistico   e'   costituito   dagli   impianti   di   vegetazione
ornamentale, in particolare dai filari di  pini  ad  ombrello  (Pinus
pinea) che segnano alcuni dei percorsi sommitali e che, tanto piu' in
un territorio debolmente ondulato a coltura estensiva, acquistano una
straordinaria rilevanza percettiva; analogamente un ruolo  di  grande
rilevanza viene svolto da gruppi isolati di alberature, o  anche  dai
nuclei di vegetazione ornamentale (pini, cipressi, lecci, cedri), che
talora circondano i casali e gli altri manufatti storici  posti  alla
sommita' dei pianori (cit. p. 10 della Relazione generale). La  fauna
comprende numerose specie di uccelli e  di  mammiferi,  biodiversita'
rivelatrice di un'elevata qualita' ambientale.  L'analisi  diacronica
del comprensorio  delimitato  dal  vincolo  evidenzia,  inoltre,  una
continuita' di occupazione  del  territorio,  seppur  con  differenti
modalita' insediative  nelle  varie  epoche.  L'area  delimitata  dal
perimetro di vincolo si colloca nell'Agro Pontino settentrionale,  in
un contesto ambientale storicamente  caratterizzato  dalle  Pomptinae
paludes (Plinio, Nat. Hist. III,  52),  vasta  zona  acquitrinosa  ai
margini meridionali  del  Latium  vetus,  bonificata  solo  in  epoca
moderna. Di conseguenza, la densita' insediativa antica  fu  limitata
alle zone  leggermente  sopraelevate  o  prossime  ai  margini  delle
paludi. Dopo il periodo volsco (IV secolo a.C.), il territorio entro'
nell'orbita romana e venne sfruttato a fini agricoli  con  l'impianto
di ville rustiche e infrastrutture connesse, pur senza dare  luogo  a
grandi centri urbani interni. Come si  evince  in  particolare  nella
relazione   generale   a   pp.   11-22   nel    capitolo:    evidenze
storico-archeologiche nel contesto territoriale di riferimento (tavv.
8a e 8b). 
  Il presente provvedimento si  pone  come  obiettivo  principale  la
tutela e la valorizzazione del paesaggio inteso come  parte  omogenea
di territorio i cui caratteri derivano  dalla  natura,  dalla  storia
umana e dalle reciproche interrelazioni, come  disposto  dal  dettato
dell'art. 9 della Costituzione italiana, recepito nell'art.  131  del
decreto  legislativo  n.  42/2004  e  successive   modificazioni   ed
integrazioni,  Parte  terza  (cit.  pp.  3  e  ss.  della   Relazione
generale). Inoltre esprime, inoltre, la necessita' di salvaguardare i
valori  paesaggistici  di  un'area  che  ancora  mostra  i  caratteri
culturali, storici ed identitari del territorio di riferimento,  piu'
diffusamente  presenti  in  passato  nell'Agro  Romano,  parzialmente
obliterati dal  disordinato  sviluppo  urbanistico  o  modificati  da
interventi  di  natura  diversa  da  quelli  della  tutela  e   della
conservazione del paesaggio, ma ancora generalmente riconoscibili nel
loro carattere di  complessi  di  cose  immobili  che  compongono  un
caratteristico  aspetto  avente  valore  estetico   e   di   bellezze
panoramiche. 
  Il  presente  provvedimento,  pertanto,  recepisce  pienamente   il
dettato costituzionale in quanto indica,  nella  dichiarazione  cosi'
predisposta, la necessita' di salvaguardare i valori paesaggistici di
un'area  che  ancora  mostra  i  caratteri  culturali,   storici   ed
identitari del territorio di riferimento, piu' diffusamente  presenti
in passato nell'Agro Romano, parzialmente obliterati dal  disordinato
sviluppo urbanistico o modificati da interventi di natura diversa  da
quelli della tutela e della conservazione del  paesaggio,  ma  ancora
generalmente riconoscibili nel loro carattere di  complessi  di  cose
immobili che  compongono  un  caratteristico  aspetto  avente  valore
estetico e  di  bellezze  panoramiche  (cit.  p.  4  della  Relazione
generale). L'obiettivo del presente provvedimento e', pertanto, anche
dettato dalla assoluta necessita' di controllare,  indirizzare  e  di
favorire il migliore recupero paesaggistico possibile, sottoponendo a
controllo da  parte  di  questo  Ministero  la  qualita'  dei  futuri
interventi nei rapporti fra area edificata e quella  ancora  integra,
ma soprattutto contenere e  limitare  il  rischio  di  trasformazioni
incontrollate che  il  territorio  e  i  valori  identitari  da  esso
espressi e qui identificati rischiano di subire, nonche' fornire alle
amministrazioni  locali  le  migliori   e   piu'   chiare   possibili
indicazioni ai fini della salvaguardia dei valori paesaggistici (cit.
p. 7 della Relazione generale); 
 
                              Decreta: 
 
  L'area  sita  nella  zona  Nord-Ovest  Comune  di   Aprilia   (LT),
qualificate come l'area «La Campagna Romana», compresa nella proposta
di dichiarazione e meglio indicate  in  premessa,  e'  dichiarata  di
notevole interesse pubblico ai sensi e per gli effetti dell'art. 136,
comma 1, lettere c) e d) e art. 138, comma 3 e art. 141 del codice  e
rimane quindi sottoposta a tutte le disposizioni di tutela  contenute
nel predetto codice. 
  All'area delimitata, per l'alto  pregio  agrario  che  presenta  un
significativo livello di integrita', permanenza e rilevanza,  per  le
relazioni visive, storico culturali e simboliche  dei  vari  elementi
con il  contesto  paesaggistico,  e'  attribuito  un  elevato  valore
culturale, percettivo, scenico e panoramico. 
  La disciplina di tutela,  prescrittiva  per  tutti  gli  interventi
localizzati all'interno del perimetro del presente vincolo, e' quella
contenuta nelle norme del PTPR approvato con DCR 5 del 21 aprile 2021
e pubblicato nel BURL n. 56 del  10  giugno  2021,  come  di  seguito
esplicitato. 
  La tavola A «Sistemi ed ambiti di  paesaggio»  assume  efficacia  e
cogenza, esclusivamente all'interno del perimetro  individuato  dalla
presente dichiarazione. Varranno, pertanto, le disposizioni relative: 
    alla disciplina dei paesaggi di cui al Capo II  delle  norme  del
PTPR, e con riferimento agli articoli 22, 24, 25, 26,  27  28  e  29,
tabella B «Disciplina  delle  azioni/trasformazioni  e  obiettivi  di
tutela» e tabella C «Norma regolamentare»; 
    e quelle indicate  agli  altri  capi  delle  medesime  norme  che
rimandano esplicitamente alle disposizioni del medesimo Capo II. 
  Restano, altresi',  confermati  e  pienamente  efficaci  i  vincoli
paesaggistici gia' cartografati nella tavola B  «Beni  paesaggistici»
del medesimo PTPR e le relative disposizioni prescrittive di  tutela,
di cui ai Capi III e IV delle norme del PTPR. 
  Ogni  trasformazione  del  suolo  relativa  ad  opere   localizzate
all'interno di tale perimetrazione e' subordinata  ad  autorizzazione
paesaggistica ai sensi  dell'art.  146  del  decreto  legislativo  n.
42/2004 e successive modificazioni  ed  integrazioni,  ad  esclusione
delle opere ricadenti nelle fattispecie dell'art.  149  del  medesimo
decreto o nell'allegato A del decreto del Presidente della Repubblica
n. 31/2017. 
  Le aree e i beni individuati nella tavola C  «Beni  del  patrimonio
naturale e culturale» non assoggettati  a  specifici  dispositivi  di
tutela assumono valenza  conoscitiva  e  integrativa  ai  fini  della
valutazione degli interventi,  senza  introdurre  ulteriori  obblighi
autorizzativi oltre a quelli derivanti da  eventuali  sovrapposizioni
con tavole le B o D. 
  Con riferimento alla tavola D - «Recepimento proposte  comunali  di
modifica dei PTP accolte e parzialmente accolte e prescrizioni» sulla
quale e'  stato  individuato  il  perimetro  della  dichiarazione  in
argomento,  si  e'  tenuto  conto  degli   esiti   istruttori   delle
osservazioni ricadenti all'interno dell'area tutelata con il presente
provvedimento cit. elaborato n. 3 - Norme da pag. 1 a pag. 5 allegato
del presente decreto. 
  Si conferma la validita', nell'ambito considerato dell'intero corpo
normativo  del  P.T.P.R.  per  quanto  non  modificato  dal  presente
decreto. 
  Il  presente  provvedimento  sara'   pubblicato,   a   cura   della
Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le Province di
Frosinone  e  Latina,  nella  Gazzetta  Ufficiale  della   Repubblica
italiana e nel Bollettino Ufficiale della Regione Lazio. 
  Le relazioni, la cartografia, le osservazioni e le  controdeduzioni
saranno consultabili integralmente sui siti informatici istituzionali
del Ministero della cultura. 
  La documentazione ufficiale  che  fa  parte  del  presente  Decreto
comprende: 
    elaborato n. 00 - Elenco elaborati; 
    elaborato n. 01 - Relazione generale; 
    elaborato n. 02 - Relazione sui confini; 
    elaborato n. 03 - Norme; 
    elaborato n. 04 - Documentazione Fotografica; 
    elaborato n. 05 - Controdeduzioni; 
    tav. 01 - Perimetro su ortofoto; 
    tav. 02 - Perimetro su mappa catastale; 
    tav. 03 - Perimetro su tavola A di PTPR; 
    tav. 04 - Perimetro su tavola B di PTPR; 
    tav. 05 - Perimetro su tavola C di PTPR; 
    tav. 06 - Perimetro su tavola D di PTPR; 
    tav. 07 - Modifica paesaggi su tavola A di PTPR; 
    tav. 08a - Localizzazione evidenze archeologiche; 
    tav. 08b - Localizzazione evidenze archeologiche. 
  La  documentazione   sopraelencata   e'   consultabile   sui   siti
informatici istituzionali del MiC. 
  La Soprintendenza  archeologia,  belle  arti  e  paesaggio  per  le
Province di Frosinone  e  Latina  provvedera'  alla  trasmissione  al
Comune di Aprilia (LT) del numero della Gazzetta Ufficiale contenente
la presente dichiarazione, unitamente alla relativa  planimetria,  ai
fini dell'adempimento, da parte del  comune  interessato,  di  quanto
prescritto dall'art. 140, comma 4 del codice. 
  Avverso  il  presente  provvedimento  e'  ammessa  proposizione  di
ricorso giurisdizionale avanti al tribunale amministrativo  regionale
competente per territorio, a norma del decreto legislativo n. 104 del
2 luglio 2010, ovvero ricorso straordinario al Capo dello  Stato,  ai
sensi del decreto del Presidente della  Repubblica  del  24  novembre
1971, n. 1199, rispettivamente entro  sessanta  e  centoventi  giorni
dalla sua pubblicazione. 
    Roma, 31 luglio 2025 
 
                                  Il Segretario regionale             
                          Presidente della Commissione regionale      
                     per la tutela del patrimonio culturale del Lazio 
                                          Nardella                    

 
                             __________ 
 
Avvertenza: 
    Il  testo  integrale  del  decreto,  comprensivo  di  tutti   gli
allegati, e' pubblicato sul sito del Segretariato regionale  del  MiC
per il Lazio all'indirizzo www.lazio.beniculturali.it  nella  sezione
«Amministrazione trasparente».