IL MINISTRO DEL TESORO Visto il proprio decreto n. 623531/66-AU-113 dell'11 giugno 1986, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 144 del 24 giugno 1986, con cui e' stata disposta un'emissione di certificati di credito del Tesoro a tasso variabile con godimento 18 giugno 1986, della durata di sette anni, fino all'importo massimo di lire 1.000 miliardi, successivamente sottoscritti per il medesimo importo; Visti, in particolare, gli articoli 2 e 7 del suddetto decreto dell'11 giugno 1986, ove si prevede: che i portatori dei titoli possono richiedere, nel periodo dal 18 al 30 giugno 1987, la conversione dei medesimi in certificati di credito del Tesoro al tasso fisso dell'8,75% annuale, della durata di sei anni, con godimento 18 giugno 1987; che con successivo decreto ministeriale si provvede ad accertare l'importo dei certificati di credito a tasso variabile convertiti in certificati di credito a tasso fisso; Vista la lettera con cui la Banca d'Italia ha comunicato che, al termine delle operazioni di conversione dei titoli in parola, l'importo dei certificati convertiti in titoli a tasso fisso e' risultato pari a L. 9.145.000.000 e che, pertanto, l'ammontare dei certificati a tasso variabile si riduce a L. 990.855.000.000; Visto il proprio decreto del 15 maggio 1987, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 116 del 21 maggio 1987, con cui si e' provveduto a determinare nella misura del 9,50% il tasso d'interesse annuale da corrispondersi sulla seconda cedola - di scadenza 18 giugno 1988 - dei suddetti certificati di credito' a tasso variabile, relativamente alla quota dei medesimi non convertita in titoli a tasso fisso; Decreta: Art. 1. Ai sensi e per gli effetti dell'art. 7, secondo comma, del decreto ministeriale dell'11 giugno 1986, meglio citato nelle premesse, l'importo dei certificati di credito del Tesoro a tasso variabile, della durata di sette annni, con godimento 18 giugno 1986 convertiti in certificati di credito del Tesoro al tasso fisso dell'8,75%, della durata di sei anni, con godimento 18 giugno 1987, ammonta a L. 9.145.000.000. Di conseguenza, l'importo dei suddetti certificati a tasso variabile si riduce, dalle iniziali lire 1.000 miliardi, a L. 990.855.000.000.