IL PRESIDENTE
                     DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  Vista la legge  23 agosto 1988, n. 400,  che disciplina l'attivita'
di  Governo  e  l'ordinamento  della  Presidenza  del  Consiglio  dei
Ministri, ed in  particolare l'art 5, comma 2, relativo  ai poteri di
direttiva,  impulso, indirizzo  e  coordinamento  del Presidente  del
Consiglio dei Ministri;
  Visto il  decreto-legge 1  dicembre 1993,  n. 487,  convertito, con
modificazioni, dalla legge  20 gennaio 1994, n. 71,  che ha istituito
l'Ente Poste italiane;
  Vista la delibera CIPE del 24  aprile 1996 recante "Linee guida per
la regolazione dei servizi di pubblica utilita'";
  Visto l'art. 2, commi 17 e  seguenti, della legge 23 dicembre 1996,
n. 662;
  Visto l'art.  5, comma 3, del  decreto-legge 28 marzo 1997,  n. 79,
convertito, con modificazioni, dalla legge 28 maggio 1997, n. 140;
  Visto  lo  schema  di  direttiva del  Parlamento  e  del  Consiglio
europeo,  concernente  regole  comuni  per lo  sviluppo  del  mercato
interno  dei  servizi postali  comunitari  e  il miglioramento  della
qualita' del servizio;
  Ritenuto che  anche il mercato  italiano dei servizi  postali possa
essere  oggetto   di  consistente   sviluppo,  quale   strumento  per
un'adeguata soddisfazione dei bisogni dei cittadini e delle imprese;
  Ritenute, pertanto, l'opportunita' e  l'urgenza di definire precise
linee di  indirizzo per  il risanamento  dell'Ente Poste  italiane al
fine di  ottenere esiti gestionali di  offerta, qualita', efficienza,
efficacia, equilibrio economicofinanziario in  linea con gli standard
realizzati  a  livello  europeo,  anche  in  vista  della  successiva
deliberazione  del CIPE,  di  cui all'art.  18  del decreto-legge  11
luglio 1992,  n. 333,  convertito, con  modificazioni, dalla  legge 8
agosto 1992, n. 359;
  Considerata l'esigenza, ai sensi dell'art. 2, comma 27, della legge
23 dicembre  1996, n. 662, di  realizzare le condizioni e  avviare le
procedure  per una  trasformazione  dell'Ente Poste  in societa'  per
azioni;
  Sentito il  Consiglio dei Ministri  nella riunione del  14 novembre
1997;
  Su  proposta  dei  Ministri  del  tesoro e  del  bilancio  e  della
programmazione economica e delle telecomunicazioni;
                              E m a n a
                       la seguente direttiva:
                   LINEA GUIDA PER IL RISANAMENTO
                      DELL'ENTE POSTE ITALIANO
                               Art. 1.
                        Sviluppo e risanamento
  1.  Nel  triennio  1998-2000,  al  fine  anche  di  realizzare  una
progressiva riduzione  degli oneri  oggi posti  a carico  dei bilanci
pubblici,  l'Ente  Poste italiane,  da  trasformare  in societa'  per
azioni  ai  sensi   del  decreto-legge  1  dicembre   1993,  n.  487,
convertito, con  modificazioni, dalla legge  29 gennaio 1994,  n. 71,
dovra' raggiungere risultati convergenti  con gli standard realizzati
a livello europeo  in tema di qualita' e  caratteristiche dei servizi
prestati, sviluppo  della domanda,  produttivita' e costi  unitari di
produzione, soprattutto in relazione al  proprio core business che e'
costituito dai servizi di recapito postale.
  Dovra' in particolare:
  a) sviluppare i servizi di recapito  postale al fine di ottenere un
incremento delle dimensioni del mercato  e di adeguarli alle esigenze
della clientela;
  b) potenziare i servizi di bancoposta e i servizi minori attraverso
l'espansione della  gamma dei  servizi offerti e  la riqualificazione
tecnologica di quelli esistenti;
  c)  realizzare un  incremento  di almeno  il  25% della  produzione
aggregata  dell'azienda, intesa  come  fatturato  a prezzi  costanti,
definito senza inclusione delle voci  previste alla lettera b), punto
1, alla lettera c), punto 2,  e alla lettera d), del successivo comma
2, e  consentire entro il  2000, oltre  ad uno stabile  equilibrio di
bilancio, un  rapporto tra costo  del lavoro complessivo  e fatturato
non  superiore  a quello  realizzato  dalle  piu' efficienti  aziende
postali dell'Unione europea;
  d)  aumentare  e  migliorare  la  qualita'  del  servizio  offerto,
raggiungendo  la  percentuale  di   almeno  l'80%  di  corrispondenza
consegnata entro un giorno (corriere prioritario) e un tempo medio di
consegna della  corrispondenza ordinaria non superiore  a due giorni,
assicurando, al contempo, per la  consegna dei prodotti editoriali un
tempo medio non  inferiore a quello dei  principali Stati dell'Unione
europea.
  2.  Il  consiglio  di  amministrazione  provvedera',  entro  il  30
novembre 1997,  ad elaborare  sulla base delle  indicazioni contenute
nella  presente  direttiva,  il   piano  d'impresa  per  il  triennio
1998-2000, coerente con l'obiettivo  della trasformazione in societa'
per azioni.  Tale piano,  soggetto all'approvazione dei  Ministri del
tesoro e delle comunicazioni, dovra'  basarsi sulle seguenti azioni e
sui seguenti parametri:
  a) perseguire una  politica di prezzi per i servizi  di pagamento e
di  bancoposta  nei confronti  di  privati,  della Cassa  depositi  e
prestiti e di pubbliche amministrazioni  che tenda alla copertura dei
costi di  produzione, valutati nel  loro livello efficiente  anche in
raffronto  ad  analoghe  prestazioni svolte  dalle  migliori  aziende
postali europee  o del settore bancario  e che si ispiri  a regole di
massima trasparenza;
  b)  definire con  la  Cassa  depositi e  prestiti  compensi per  la
gestione   del   risparmio   postale  sulla   base   di   commissioni
differenziate per:
  lo stock  complessivo di risparmio postale,  distinto per tipologia
di raccolta;
    il flusso delle emissioni lorde dei buoni postali;
    il flusso di raccolta netta dei buoni postali;
  c) definire con  la Cassa depositi e prestiti  modalita' di computo
degli  interessi   sui  conti  correnti  postali   che  prevedano  il
riconoscimento di:
  tassi riferiti  ai tassi di  mercato su passivita' a  breve termine
per la raccolta derivante da correntisti privati;
  tassi  convenzionali per  la  raccolta sui  conti correnti  postali
intestati  a soggetti  pubblici  o comunque  destinati ad  interventi
pubblici;
  d)  definire  con i  Ministeri  delle  comunicazioni e  del  tesoro
l'entita' del  corrispettivo per gli obblighi  di servizio universale
nel settore dei  recapiti postali e per il  mantenimento in esercizio
della  rete di  bancoposta, che  sara' stanziato  sul bilancio  dello
Stato;
  e) prevedere  che nel triennio 1998-2000  l'importo complessivo dei
ricavi di cui  alla lettera b) prima linea, alla  lettera c), seconda
linea  e  alla lettera  d)  del  presente comma,  dovra'  presentarsi
progressivamente decrescente, sino ad  ottenere una piena convergenza
con i costi di produzione, valutati nel loro livello efficiente.