IL DIRETTORE GENERALE dell'ufficio centrale per i beni librari le istituzioni culturali e l'editoria Vista la legge 1 giugno 1939, n. 1089; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1972, n. 748; Visto il decreto-legge 14 febbraio 1974, n. 657, convertito, con modificazioni, nella legge 29 gennaio 1975, n. 5; Vista la legge 27 maggio 1975, n. 190; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 3 dicembre 1975, n. 805; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616; Vista la legge 5 agosto 1981, n. 416 e successive modificazioni ed integrazioni; Visto il decreto-legge 1 giugno 1985, n. 312, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 agosto 1985, n. 431; Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241; Vista la legge 23 ottobre 1992, n. 421; Visto l'art. 7 della legge 19 luglio 1993, n. 237; Vista la legge 14 gennaio 1993, n. 4, e i relativi regolamenti di attuazione; Visto il decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29; Vista la legge 14 gennaio 1994, n. 20; Vista la legge 7 febbraio 1994, n. 99; Vista la legge 17 ottobre 1996, n. 534; Visto il decreto-legge 23 ottobre 1996, n. 543, convertito, con modificazioni, dalla legge 20 dicembre 1996, n. 639; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 20 dicembre 1994, n. 760, recante il "Regolamento concernente l'individuazione degli uffici di livello dirigenziale dell'amministrazione centrale del Ministero per i beni culturali e ambientali e delle relative funzioni"; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 5 luglio 1995, n. 417, concernente il "Regolamento recante norme sulle biblioteche pubbliche statali"; Visti i decreti ministeriali 31 dicembre 1982 e 30 marzo 1992 riguardanti l'ordinamento dell'Istituto centrale per il catalogo unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche e l'ordinamento dell'Istituto centrale per la patologia del libro; Visti i decreti ministeriali del 19 gennaio 1988, del 22 giugno 1989 e del 4 agosto 1993 riguardanti l'organizzazione interna dell'Ufficio centrale per i beni librari, le istituzioni culturali e l'editoria; Visto il decreto ministeriale 13 giugno 1994, n. 495 recante il "Regolamento concernente disposizioni in attuazione degli articoli 2 e 4 della legge 7 agosto 1990, n. 241, riguardanti i termini e i responsabili dei procedimenti"; Visto il decreto ministeriale 13 settembre 1996 relativo alla "Direttiva sulle competenze dell'organo politico e dei dirigenti del Ministero"; Visto il parere n. 247/1996 del Consiglio di Stato, espresso nell'adunanza della sezione II il 28 febbraio 1996, in ordine a competenze e deleghe per provvedimenti ex lege n. 1089 del 1 gennaio 1939 e decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29; Visto il decreto del Direttore generale del 16 aprile 1993 con il quale i dirigenti preposti alle divisioni dell'Ufficio centrale per i beni librari, le istituzioni culturali e l'editoria e i funzionari preposti alla direzione delle biblioteche pubbliche statali sono autorizzati ad esercitare i poteri di spesa per le materie di rispettiva competenza entro il limite di 1.000 milioni di lire; Considerata la necessita' di garantire una maggiore efficacia dell'attivita' e di assicurare la rispondenza al pubblico interesse dell'azione amministrativa che deve ispirarsi ai principi di responsabilita' e di unicita'; Ritenuto che una delega di attribuzioni proprie, a favore del personale dirigenziale e dei direttori di biblioteca, possa garantire un'organizzazione degli uffici centrali e periferici rispondente ai criteri previsti dalle leggi citate e sia funzionale ad una rideterminazione dei termini procedimentali di cui al decreto ministeriale 13 giugno 1994, n. 495; Visto il parere favorevole espresso al riguardo, ai sensi dell'art. 14 del decreto del Presidente della Repubblica n. 748/1972, dal consiglio di amministrazione del Ministero per i beni culturali e ambientali nella seduta dell'8 maggio 1997; Decreta: Art. 1. Ai sensi della normativa vigente sono di competenza del direttore generale dell'Ufficio centrale per i beni librari, le istituzioni culturali e l'editoria gli atti di indirizzo gestionale, di direzione, di coordinamento e di vigilanza, nonche' quelli che comportano rapporti diretti con il Ministro, i Sottosegretari e gli organi che collaborano con gli stessi. Restano altresi' di competenza del direttore generale: l'emanazione di circolari; la nomina dei rappresentanti del Ministero nei comitati di gestione degli istituti periferici dotati di autonomia amministrativa e nei collegi dei revisori dei conti delle istituzioni culturali; la proposta dei programmi e dei piani di spesa nonche' di istituzione delle Edizioni nazionali e dei Comitati nazionali; la stipula di convenzioni, protocolli d'intesa, accordi culturali e di programma con organismi istituzionali nazionali e internazionali.