IL RETTORE
  Visto  lo  statuto  dell'Universita'   degli  studi  di  Roma  "Tor
Vergata";
  Visto  il   testo  unico  delle  leggi   sull'istruzione  superiore
approvato con  regio decreto  31 agosto 1933,  n. 1592,  e successive
modificazioni ed integrazioni;
  Visto  il  regio  decreto  30  settembre  1938,  n.  1652,  recante
disposizioni sull'ordinamento  didattico universitario,  e successive
modificazioni;
  Vista la legge 11 aprile 1953, n. 312;
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n.
382, riordinamento  della docenza universitaria e  relativa fascia di
formazione per la sperimentazione organizzativa e didattica;
  Vista la legge 9 maggio 1989, n. 168;
  Vista la legge  19 novembre 1990, n. 341, recante  la riforma degli
ordinamenti didattici universitari;
  Visto  il  decreto  del  21  luglio 1997,  n.  245,  del  Ministero
dell'universita'   e  della   ricerca   scientifica  e   tecnologica,
regolamento  recante  norme  in  materia  di  accessi  all'istruzione
universitaria e di connesse attivita' di orientamento, in particolare
l'art. 4, comma 1, lettere a) e d);
  Visto il decreto del 23  giugno 1997 del Ministero dell'universita'
e  della  ricerca  scientifica e  tecnologica,  rideterminazione  dei
settori scientifico disciplinari;
  Vista la  nota di indirizzo sull'autonomia  didattica del Ministero
dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica in data 28
maggio 1998;
  Visto il  parere favorevole espresso dal  comitato di coordinamento
delle  universita' del  Lazio nella  seduta  del 9  giugno 1998,  per
l'inserimento nel piano triennale 1998-2000;
  Vista la proposta di modifica dello statuto formulata dal Consiglio
della  facolta' di  scienze  matematiche, fisiche  e naturali,  nella
seduta del 21 aprile 1998;
  Vista la delibera del Senato accademico del 17 giugno 1998;
  Vista la  delibera del Consiglio  di amministrazione del  24 luglio
1998;
                              Decreta:
  E' istituito, presso la facolta'  di scienze matematiche, fisiche e
naturali,  il diploma  universitario in  "Scienza dei  media e  della
comunicazione" secondo il seguente statuto.
  Il  corso  di  diploma viene  inserito  nell'ordinamento  didattico
universitario inerente la facolta'  di scienze matematiche, fisiche e
naturali.
                  DIPLOMA UNIVERSITARIO IN SCIENZA
                 DEI  MEDIA  E  DELLA  COMUNICAZIONE
      (Scienza  e  tecnologia  della comunicazione ipermediale)
                      descrizione dei contenuti
  Il  corso e'  suddiviso in  un anno  propedeutico e  in un  biennio
professionalizzante.  L'anno  propedeutico  ha  la  funzione  di  non
spingere  lo  studente ad  una  troppo  veloce scelta  curricolare  e
permette un facile raccordo a molti  dei corsi di laurea e di diploma
proposti dalle Facolta' di scienze  matematiche, fisiche e naturali e
ingegneria.
  I contenuti didattici dell'anno propedeutico definiscono in maniera
chiara le differenze tra il corso di diploma qui proposto e quello di
tecnico audiovisivo  e multimediale  istituito presso le  facolta' di
lettere  e scienze  della comunicazione.  L'intento di  questo corso,
infatti, e' quello  di formare una figura consapevole  non solo degli
aspetti  linguisticostrategici  della  comunicazione  ipermediale  ma
anche degli strumenti hardware e software utilizzati nel comunicare.
  Il  biennio professionalizzante  prevede  due  indirizzi: un  primo
indirizzato  ad  un   pieno  controllo  elettronicoinformatico  delle
"strutture" che  permettono di comunicare, anche  per fini didattici;
un  secondo  indirizzato  maggiormente   verso  la  comprensione,  il
controllo  e  la  gestione  dei flussi  ipermediali  con  particolare
attenzione   alle  interfacce   della   comunicazione  agli   aspetti
archivistici.
                               Art. 1.
                        Istruzione ed accesso
  Il diploma di tecnico in scienza dei media e della comunicazione e'
istituito nelle facolta' di scienze matematiche, fisiche e naturali e
nelle facolta' di ingegneria.
  Il titolo di ammissione al corso e' quello previsto dal primo comma
dell'art.  1 della  legge  n. 910/1969.  I  consigli delle  strutture
didattiche competenti  annualmente, potranno proporre ai  consigli di
facolta' la programmazione  degli accessi. In tal caso  il numero dei
posti disponibili sara' deliberato  dal senato accademico, sentito il
consiglio di facolta'.