Il Consiglio dell'Unione europea ha istituito, con decisione del 6 dicembre 1994 (decisione del Consiglio 94.819.CE del 6 dicembre 1994 - Gazzetta Ufficiale Comunita' europea n. L 340.94) il programma d'azione per l'attuazione di una politica di formazione professionale della Comunita' europea denominato "Leonardo da Vinci". L'invito generale a presentare proposte per il 1999, formulato dalla Commissione europea, e' stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Unione europea n. C 381 dell'8 dicembre 1998 ed e' consultabile anche su internet (http://europa.eu.int/en/comm/dg22). Ad esso i proponenti faranno riferimento per quanto concerne: il contesto di riferimento; i settori; le procedure, le modalita' e la data limite per la presentazione delle proposte; gli indirizzi per l'invio; le condizioni generali (vademecum, formulari e guida alla compilazione dei questionari); le condizioni di qualita' e priorita' delle proposte a livello comunitario per il 1999, piu' le altre informazioni sulla durata e l'importo del sostegno comunitario, le complementarieta' del programma con altre iniziative e programmi, la partecipazione di Paesi associati o di preadesione. La decisione del 6 dicembre 1994 - Allegato, parte C: disposizioni generali - consente agli Stati membri di rendere pubblico un invito nazionale a presentare proposte di progetto. Scopo dell'invito nazionale e' di integrare, sottolineare o articolare ulteriormente le priorita' identificate a livello comunitario, mediante il riferimento a tematiche, indirizzi di azione e beneficiari, ritenuti di rilevanza strategica a livello nazionale. Il dirigente generale del Ministero del lavoro e della previdenza sociale - Ufficio centrale orientamento e formazione professionale lavoratori ed il Direttore generale del Ministero della pubblica istruzione Direzione generale scambi culturali emanano pertanto il seguente: INVITO NAZIONALE A PRESENTARE PROPOSTE nell'ambito del programma d'azione per l'attuazione di una politica di formazione professionale "LEONARDO DA VINCI" - 1999 1. Riferimenti. Nell'invito generale a presentare proposte formulato dalla Commissione europea, i promotori potranno trovare i riferimenti ad alcuni documenti e fonti che identificano gli scenari del programma. Inoltre, i proponenti interessati a presentare candidature sui temi della formazione professionale e dell'inserimento occupazionale verificheranno la coerenza tra le proprie proposte e le linee di politica nazionale in materia di istruzione e formazione professionale, orientamento e occupazione. Indicazioni utili per la progettazione potranno inoltre essere reperite su: Leonardo da Vinci - Progettazione e presentazione richieste di contributo: un percorso a piu' tappe; i repertori 1995, 1996 e 1997 dei progetti Leonardo da Vinci, tutti reperibili presso l'istanza nazionale di coordinamento Leonardo da Vinci c/o/ I.S.F.O.L. Altre informazioni utili possono essere reperite consultando il sito internet del programma, visitabile all'indirizzo: www.programmaleonardo.net. 2. Considerazioni generali. Il Ministero del lavoro e della previdenza sociale ed il Ministero della pubblica istruzione, coordinatori nazionali del programma, condividono pienamente contenuti e modalita' di attuazione del programma Leonardo da Vinci previsti nell'avviso comunitario. Le seguenti considerazioni generali rendono esplicite le risoluzioni maturate a seguito di una valutazione sullo stato di attuazione del programma. Considerati i risultati conseguiti e l'esigenza di valorizzare da un lato le esperienze concluse e, dall'altro, di creare le premesse per una razionalizzazione dell'uso delle risorse disponibili, dovra' essere posta una attenzione particolare alle pratiche di disseminazione. In particolare, i progetti dovranno specificare in modo chiaro e dattagliato la strategia che intendono attuare per diffondere i risultati conseguiti e i prodotti realizzati, attraverso l'elaborazione di piani di diffusione che saranno attuati nel corso di realizzazione del progetto. In considerazione della durata massima dei progetti pilota, fissata in 18 mesi dall'avviso comunitario, si raccomanda di riservare alle attivita' di disseminazione una parte non residuale e consistente del periodo per il quale si richiede il contributo. Dal momento che il programma Leonardo da Vinci si avvia verso la conclusione della sua prima fase di attuazione, e che sono in corso i lavori per la messa a punto delle caratteristiche contenutistiche e operative di una eventuale seconda fase, i coordinatori nazionali, in accordo con la Commissione europea, intendono valorizzare quelle attivita' progettuali che permettono di diffondere i risultati raggiunti e di verificarne i margini di trasferibilita' nei sistemi nazionali. Una attenzione particolare verra' accordata, pertanto, a quelle candidature avanzate nell'ambito della misura 3a del III settore, che prevede la realizzazione di progetti pilota con effetti moltiplicatori. L'accento sull'importanza della mobilita' europea dei lavoratori e studenti e' gia' contenuto nell'avviso comunitario. All'interno della condivisione di tale sollecitazione, si sottolineano quali elementi di qualita': la complementarita' delle proposte dei collocamenti e scambi con i progetti pilota, evidenziata tanto nei metodi quanto nei contenuti; l'integrazione dell'esperienza di mobilita' proposta con una piu' ampia strategia formativa adottata dall'organismo promotore della candidatura; la realizzazione del progetto di mobilita' da parte di reti nazionali e transnazionali di esperienza consolidata, con l'obiettivo di rafforzare iniziative in corso o di diffondere i risultati; la formulazione di proposte in favore di giovani in apprendistato; la destinazione in paesi di lingue meno diffuse; l'intenzione esplicita di utilizzare il modello di certificazione dello scambio/collocamento proposto dai Ministeri del lavoro e della previdenza sociale e della pubblica istruzione e dalla istanza nazionale di coordinamento (I.N.C.) Leonardo da Vinci, disponibile presso l'ISFOL o direttamente sul sito internet del programma. Va inoltre evidenziato che l'accento posto nell'avviso pubblico comunitario sui progetti di collocamenti transnazionali richiede un potenziamento delle attivita' di formazione linguistica; si evidenzia, dunque, con particolare enfasi, l'importanza che la preparazione linguistica riveste ai fini di una buona riuscita del tirocinio e che sia attuata utilizzando strumenti e metodi adeguati. Criteri generali per la qualita' delle proposte. I coordinatori nazionali, in accordo con il comitato nazionale di pilotaggio del programma, del quale fanno parte le regioni, il Ministero dell'universita' della ricerca scientifica e tecnologica e le rappresentanze delle parti sociali, hanno elaborato una serie di criteri generali per determinare la qualita' delle candidature. La presenza degli elementi seguenti e il rispetto di tali criteri costituira' oggetto di particolare attenzione nella fase di valutazione e selezione delle proposte avanzate. 1. Il progetto dovra' contenere i margini piu' ampi di trasferibilita', intesa anche come coerenza e possibilita' di collegamento con specifiche strategie e progetti nazionali nelle diverse aree dell'offerta formativa (ad esempio: piano di sviluppo delle tecnologie didattiche, progetto standard formativi e unita' formative capitalizzabili. Indagini nazionali sui fabbisogni formativi); 2. La presenza della multiattorialita', come agente facilitatore dei processi trasferimento dei risultati, funzione esercitata al massimo della sua potenzialita' quando all'interno del partenariato nazionale e transnazionale siano rappresentati i soggetti istituzionali di governo dell'offerta formativa ed i soggetti del mondo del lavoro; 3. I progetti dovranno mostrare la loro capacita' di supportare il dialogo sociale, anche attraverso il coinvolgimento attivo degli attori preposti dallo sviluppo e alla regolamentazione del mercato del lavoro e della contrattazione; 4. Le proposte che coinvolgeranno a vario titolo le PMI, porranno particolare attenzione all'aspetto del miglioramento dell'accesso alla formazione continua, attraverso l'elaborazione di modelli e strumenti di FaD e autoistruzione, nonche' di metodologie didattiche compatibili con le caratteristiche strutturali e organizzative adottate all'interno di questa tipologia di realta' produttiva; 5. Saranno incoraggiate pratiche di mainstreaming, come sviluppo di atteggiamenti e comportamenti organizzativi, sia in contesto formativo che produttivo che, in senso piu' generale, della vita sociale dei cittadini, informati al riconoscimento delle pari opportunita'. 6. Laddove i progetti insistono sull'area dell'orientamento, come agente facilitatore nella fase di adozione di scelte che riguardano lo sviluppo delle carriere scolastiche, formative e professionali di individui e gruppi particolari, nonche' come strumento di supporto nelle fasi di gestione di crisi occupazionale paricolare (outplacement, spin off), le azioni previste dovranno tenere conto dei recenti atti legislativi e amministrativi di portata e valenza nazionale, nonche' delle strategie elaborate in materia di orientamento al livello nazionale istituzionale. 3. Priorita' nazionale per il 1999. Si rammenta che i proponenti dovranno fare riferimento all'invito generale a presentare proposte formulato dalla commissione U.E., invito che individua, per il 1999, cinque priorita' di azione. Le indicazioni seguenti riprendono ed integrano, con ulteriori e piu' articolate sottolineature, le priorita' della Commissione europea e corrispondono ad alcuni indirizzi nazionali strategici di lavoro fissati dai Ministeri del lavoro e della previdenza sociale e della pubblica istruzione. Priorita' 1: acquisizione di nuove competenze. Progettazione di interventi formativi e di percorsi di valutazione che approfondiscano e tengano conto della nozione di trasparenza delle qualifiche e delle competenze, anche durante tirocini, nonche' acquisite anche in occasione di esperienze condotte in situazioni informali e non formali di apprendimento (volontariato, servizio civile, azienda). Anticipazione di fabbisogni formativi legati a cambiamenti normativi nazionali e comunitari. Progettazione sperimentali di percorsi formativi flessibili, che sappiano rispondere anche ad esigenze particolari ed emergenziali. Progettazione di curricula formativi legati ai nuovi bacini di impiego, con particolare riferimento alle attivita' di smaltimento e riciclaggio dei rifiuti, nonche' alle problematiche del risparmio energetico. Promozione di percorsi di formazione ed educazione all'autoimprenditorialita' ed alla cooperazione come risposta ocuupazionale dei giovani. Priorita' 2: ravvicinamento tra istituti di istruzione o formazione professionale e le imprese. Percorsi formativi ed elaborazione di modelli per la creazione di passerelle e lo sviluppo di relazioni tra mondo dell'istruzione e della formazione professionale e mondo del lavoro. Valorizzazione del contenuto formativo presente all'interno di forme contrattuali a causa mista (apprendistato e formazionelavoro). Progettazione di interventi formativi come cerniera tra i periodi di impiego nel quadro di rapporti di lavoro caratterizzati dalla temporaneita' (ad es. lavoro interinale, stagionale o in generale a tempo determinato). Priorita' 3: lotta contro l'emarginazione. Progettazione di interventi e modelli formativi per insegnanti, formatori, operatori di prima accoglienza, responsabili gestione delle risorse umane improntati alla interculturalita'. Priorita' 4: promuovere l'investimento nelle risorse umane. Elaborazione di percorsi di formazione continua, aggiornamento, riqualificazione dei dipendenti pubblici coinvolti da processi di riforma legislativa in atto con particolare riferimento ai nuovi servizi per l'impiego. Elaborazione di percorsi di formazione continua, aggiornamento, riqualificazione di insegnanti e formatori quale risposta ai cambiamenti e innovazioni in atto (ad es. trasformazione degli enti in agenzie formative). Elaborazione di percorsi formativi per adeguare le competenze degli addetti nelle PMI in materia di progettazione formativa, con particolare attenzione alle capacita' di gestione di aspetti relativi all'ottimizzazione nell'uso delle opportunita' nazionali e comunitarie e delle risorse economiche esistenti per il finanziamento degli interventi. Priorita' 5: generalizzare l'accesso alle conoscenze con gli strumenti della societa' dell'informazione nella prospettiva della formazione lungo tutto l'arco della vita. Elaborazione di modelli e prodotti per la formazione a distanza ed autoistruzione con particolare riferimento della diffusione delle competenze linguistiche. Elaborazione di modelli (metodi, strumenti e indicatori) per la valutazione della qualita' di prodotti educativi realizzati su supporti multimediali. Progettazione di mediateche territoriali finalizzate all'orientamento individuale e delle imprese nell'acquisizione e nell'utilizzo dei prodotti multimediali. Progettazione di moduli e sussidi formativi per l'adeguamento delle competenze di operatori pubblici e privati in materia di utilizzo delle nuove tecnologie come risorsa per il miglioramento dei servizi al cittadino. Progettazione di moduli e sussidi formativi per estendere l'accessibilita' alle occasioni di formazione, anche attraverso l'uso di metodi della formazione a distanza, all'interno delle PMI. 4. Scadenze ed indirizzi per l'invio delle proposte. La data limite per la presentazione delle candidature relative ai settori I (misure 1.1), II (tutte le misure) e III (tutte le misure eccetto la 2.A) e' fissata al 23 marzo 1999. La Commissione europea e i Paesi partecipanti si riserveranno il diritto di non prendere in considerazione le proposte ricevute dopo tale data (fara' fede il timbro postale). La data limite per la presentazione delle candidature relative al settore I, misure 1.2 (collocamenti e scambi) e' fissata all'11 febbraio 1999. I coordinatori nazionali e l'istanza nazionale di coordinamento si riserveranno il diritto di non prendere in considerazione le proposte ricevute dopo tale data (fara' fede il timbro postale). Le proposte relative alla procedura 1, ovvero alle parti I.1.1., III.1, e III.3.a. devono essere presentate (1 copia originale piu' 4 copie) all'I.N.C. Leonardo da Vinci c/o ISFOL - Via Giovanni Battista Morgagni, 33 - 00161 Roma - tel. 06/445901, fax 06/44590475, con copia all'ufficio di assistenza tecnica creato per assistere la Commissione europea nell'attuazione del programma Leonardo. Le proposte relative alla parte I.1.2 devono essere presentate (1 copia originale piu' 2 copie) solo all'INC Leonardo da Vinci c/o ISFOL, senza ulteriore copia all'Ufficio di assistenza tecnica. Le proposte relative alla procedura 2, ovvero alle parti II, devono essere spedite al seguente indirizzo: ufficio di assistenza tecnica - programma Leonardo da Vinci 9, Avenue de L'Astronomie - B 1210 Bruxelles, con una copia per informazione all'ISFOL. 5. Avvertenze. Per facilitare la costituzione dei partenariati transnazionali e' prevista l'organizzazione, in collaborazione con la Commissione, di seminari di contatto a livello comunitario. Le modalita' di organizzazione e partecipazione ai seminari sono specificate nel bando comunitario.