IL COMITATO ISTITUZIONALE
  Premesso che:
  con deliberazione n. 9/95 il Comitato istituzionale ha approvato il
PS 45 - Piano stralcio sulla realizzazione degli interventi necessari
al  ripristino   dell'assetto  idraulico,  alla   eliminazione  delle
situazioni di  dissesto idrogeologico  e alla prevenzione  dei rischi
idrogeologici  nonche' per  il  ripristino  delle aree  d'esondazione
nelle regioni colpite dagli eventi  alluvionali del novembre 1994 - e
l'annesso programma degli interventi  cosi' come previsto all'art. 4,
comma 5, della legge n. 22/1995;
  l'art. 2  della precitata  delibera prevede  che le  integrazioni e
modificazioni al programma degli  interventi vengano approvate con la
stessa  procedura   di  approvazione   del  piano  stralcio   di  cui
all'oggetto  e che  la realizzazione  degli interventi  venga attuata
sulla base delle risorse disponibili;
  l'art. 2 della  deliberazione n. 29/97 di adozione  di modifiche al
programma di interventi consente al Magistrato per il Po di impiegare
le economie derivanti dall'affidamento di lavori finanziati con fondi
delle  annualita'   1995  per  il  finanziamento   del  programma  di
manutenzione in  attuazione dei  punti 7.9.3 e  7.9.4 delle  norme di
attuazione del  PS 45, per l'anticipazione  di interventi programmati
nel  PS  45  nelle  annualita'  successive,  per  l'integrazione  del
finanziamento di interventi,  gia' previsti nel PS 45, per  i quali a
seguito di  progettazione esecutiva emergano necessita'  di ulteriori
finanziamenti;
  l'art. 23, comma 6-novies, del decreto-legge 30 gennaio 1998, n. 6,
convertito, con modificazioni,  dalla legge n. 61 del  30 marzo 1998,
autorizza  il Magistrato  per il  Po ad  utilizzare i  ribassi d'asta
derivanti dall'affidamento  delle opere di propria  competenza per il
completamento  degli interventi  urgenti di  prevenzione del  rischio
idraulico e per la protezione di nuclei abitati ricadenti all'interno
delle  aree golenali  del  fiume  Po fra  i  quali  individua in  via
prioritaria quelli di Mezzani Bocca d'Enza e Sommo con Porto frazione
di San Daniele Po;
  che  il fabbisogno  necessario  per  l'attuazione degli  interventi
programmati  nel  PS 45  e'  di  gran  lunga superiore  alle  risorse
disponibili e che in conseguenza di cio' le proposte di finanziamento
delle  opere  devono  essere  valutate in  relazione  ai  criteri  di
priorita' e ai livelli di protezione fissati dal Piano;
  il Magistrato per il  Po con nota prot. n. 10789  del 2 giugno 1999
ha trasmesso  il progetto definitivo dell'intervento  di difesa degli
insediamenti abitativi di Giarole e Bocca d'Enza in comune di Mezzani
il cui costo complessivo ammonta a lire 3.000 milioni;
  lo  stesso  Magistrato  per  il  Po  ha  avviato  la  progettazione
definitiva dell'intervento di difesa  dell'abitato di Sommo con Porto
in  comune  di San  Daniele  Po  e  l'analisi di  fattibilita'  degli
interventi di salvaguardia dell'abitato di  Portiolo in comune di San
Benedetto Po che si trova in  condizioni di rischio analoghe a quelle
dei nuclei abitati nominati dalla legge citata;
  Preso atto che:
  la  sottocommissione  assetto  idrogeologico nella  seduta  del  17
settembre 1999  ha esaminato  il suddetto progetto  e lo  ha ritenuto
compatibile con l'assetto idraulico ed ambientale del corso d'acqua e
rispondente all'obiettivo di proteggere  il nucleo abitato di Giarole
e Bocca d'Enza  senza sottrarre aree golenali  utili per l'espansione
delle piene del fiume Po in  ottemperanza agli indirizzi del Piano di
bacino, prendendo atto della necessita'  di procedere ad una modifica
dell'art.  2  della  deliberazione  n. 29/97,  per  poter  consentire
l'impiego dei fondi derivanti dai ribassi d'asta per la realizzazione
degli interventi di  difesa dei nuclei abitati  presenti nelle golene
del fiume Po;
  il comitato tecnico nella seduta  del 12 ottobre 1999, ha approvato
il progetto di difesa del nucleo  abitato di Giarole e Bocca d'Enza e
le modificazioni  necessarie per  l'impiego delle  economie derivanti
dai ribassi d'asta ed ha  riconosciuto la necessita' di accelerare al
massimo la progettazione dei  rimanenti interventi secondo criteri di
protezione   dei   centri   abitati  tramite   la   realizzazione   o
l'adeguamento di  arginelli golenali di  difesa diretta in  quanto di
minore costo  e di  maggiore efficacia  rispetto ad  interventi sulle
arginature di frontiera,  di proprieta' dei consorzi  di privati, che
comporterebbero costi piu' elevati e produrrebbero effetti nel tratto
di  valle  non  compatibili  con  l'assetto  delle  opere  di  difesa
esistenti;
  Visto  il parere  favorevole  e le  raccomandazioni espresse  nella
seduta di comitato tecnico del 12 ottobre 1999;
  Ritenuto:
  di  approvare   le  modificazioni  della  deliberazione   n.  29/97
necessarie  per l'attuazione  degli interventi  di difesa  dei nuclei
abitati presenti nelle golene del fiume Po;
  inoltre  opportuno  procedere   alla  progettazione  dei  rimanenti
interventi in attuazione  di quanto disposto dall'art. 23,  comma 6 -
novies,  citato  con  l'obiettivo  della difesa  diretta  dei  centri
abitati;
                              Delibera:
                               Art. 1.
  In attuazione di quanto disposto  dall'art. 23, comma 6-novies, del
decreto-legge 30  gennaio 1998, n. 6,  convertito, con modificazioni,
dalla  legge n.  61/1998 e'  approvata la  modifica all'art.  2 della
deliberazione  n. 29/97  che autorizza  il  Magistrato per  il Po  ad
utilizzare i ribassi d'asta  derivanti dall'affidamento dei lavori di
sua  competenza per  la difesa  dei centri  abitati di  Giarole Bocca
d'Enza in comune di Mezzani, Sommo con Porto in comune di San Daniele
Po e Portiolo in comune di San Benedetto Po.