Con  decreto 13 aprile 1987 il Ministro dell'interno, in seguito a
parere della commissione prevista dall'art. 7 della legge  2  gennaio
1958,   n.   13,  ha  conferito  i  seguenti  attestati  di  pubblica
benemerenza al valor civile, per le azioni coraggiose  sottoindicate:
    Al   sovrintendente  capo  di  P.S.  Egidio  Galizia  e  al  capo
ormeggiatore Donato Losito, il 15 luglio 1986 in Bari. - Con generoso
altruismo   si  prodigava,  assieme  ad  un  altro  volenteroso,  nel
soccorrere cinque persone  che,  a  bordo  di  un'autovettura,  erano
cadute  nelle  acque  del  porto.  Incurante delle avverse condizioni
meteomarine, riusciva, dopo notevoli sforzi,  a  trarre  in  salvo  i
malcapitati.
    Appuntato  dei  carabinieri  Sante  Malagesi, il 28 dicembre 1985
Padria (Sassari).  -  Con  generosita'  e  sprezzo  del  pericolo  si
introduceva in un'abitazione invasa dalle fiamme, riuscendo a portare
all'esterno un anziano gia' gravemente  ustionato,  il  quale,  pero'
decedeva dopo pochi giorni.
    Antonio Mazzucco, il 14 dicembre 1985 in Contarina (Rovigo).
-  Richiamato  da  invocazioni di aiuto, non esitava a gettarsi nelle
gelide acque di un collettore per soccorrere due giovani donne che vi
erano  precipitate  a  bordo  della  propria  auto. Raggiuntele, dopo
notevoli sforzi, le traeva in salvo a riva.
    Vigile del fuoco Giancarlo Birelli, il 29 luglio 1985 in Pianetto
di Campagnatico (Grosseto). - Richiamato da invocazioni di aiuto,  si
tuffava  nelle  acque  di  un  fiume per soccorrere un giovane che, a
causa  delle  correnti  impetuose,  era  in  procinto  di   annegare.
Raggiuntolo, lo traeva in salvo a riva.
    Adriana Mariani, il 23 luglio 1985 a Vasto (Chieti). - Richiamata
da invocazioni di aiuto, non esitava a tuffarsi in  mare,  unitamente
ad  un  brigadiere  dei  carabinieri,  per  soccorrere due giovani in
procinto di annegare, riuscendo a trarli in salvo a riva.
    Brigadiere  dei  carabinieri Mario Petrocchi, il 23 luglio 1985 a
Vasto (Chieti). - Richiamato da invocazioni di aiuto, non  esitava  a
tuffarsi  in  mare,  unitamente  ad altra persona, per soccorrere due
giovani in procinto di annegare, riuscendo a trarli in salvo a  riva.
    Antonio  Guerrera, il 29 aprile 1984 in Messina. - Con coraggioso
e tempestivo intervento, si tuffava in mare per soccorrere una  donna
che,  a  bordo  della  propria autovettura, vi si era gettata a scopo
suicida. Raggiuntala, prontamente l'afferrava e con  l'aiuto  di  due
volontari la traeva in salvo a riva.
    Assistente   capo  della  Polstato  Santoro  Filippo  e  La  Rosa
Giovanni, il 29 aprile 1984 in Messina. - Con pronta  determinazione,
unitamente  ad  altro volenteroso, si tuffava in mare per collaborare
al salvataggio di una donna, gettatasi in acqua a scopo suicida.
    Vigili del fuoco Francesco La Maestra, Giuseppe La Rosa, Letterio
Siracusa, Francesco Belviso e Filippo Pillera, il 21 marzo 1985 nello
Stretto  di  Messina.  -  Vigile del fuoco in servizio, unitamente ad
altri colleghi, si portava a  bordo  di  una  nave  in  fiamme,  gia'
abbandonata  dall'equipaggio,  per  partecipare  alle  operazioni  di
spegnimento e di disincaglio della stessa, dimostrando  di  possedere
doti di notevole coraggio e spirito di sacrificio non comuni.
    Giovanni  Fogliato, Giobatta Bertoncello e Severino Zanandrea, il
24 febbraio 1985 in Montecchio Precalcino (Vicenza). - Richiamato  da
invocazioni di aiuto, non esitava, unitamente ad altri due animosi, a
soccorrere due uomini rimasti incastrati sotto la ruota di un vecchio
mulino,  prodigandosi  con  tutte  le  forze  a  liberare i corpi dei
malcapitati.