IL MINISTRO DEL TESORO Visto il decreto della Direzione generale del tesoro n. 625397/66/AU-121 del 10 ottobre 1986, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 245 del 21 ottobre 1986, con cui e' stata disposta un'emissione di certificati di credito del Tesoro, a tasso variabile, al portatore, della durata di sette anni, con godimento 20 ottobre 1986, fino all'importo di lire 1.500 miliardi, successivamente tutti sottoscritti; Visti, in particolare, gli articoli 2 e 7 del suddetto decreto del 10 ottobre 1986, ove si prevede: che i portatori dei titoli possono richiedere, nel periodo dal 20 al 31 ottobre 1987, la conversione dei medesimi in certificati di credito del Tesoro al tasso fisso lordo dell'8,75% annuale, di durata sessennale con godimento 20 ottobre 1987; che con successivo decreto ministeriale si provvede ad accertare l'importo dei certificati di credito a tasso variabile convertiti in certificati di credito a tasso fisso; Visto il decreto della Direzione generale del tesoro n. 426161/66-p.g-46 del 7 aprile 1987, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 116 del 21 maggio 1987, con cui fra l'altro, e' stato modificato l'art. 6 del suddetto decreto del 10 ottobre 1986, disponendo che i pagamenti degli interessi verranno effettuati arrotondando alle 5 lire piu' vicine l'importo della cedola relativa ad un ipotetico taglio da lire un milione, determinando per moltiplicazione le cedole afferenti agli altri tagli; Visto, altresi', l'art. 16 del citato decreto del 10 ottobre 1986, ove si dispone che i certificati a tasso fisso, risultanti dalle operazioni di conversione di quelli a tasso variabile, verranno allestiti secondo le caratteristiche da indicare col medesimo decreto con cui si provvede ad accertare l'importo dei certificati stessi; Rilevato che, all'accertamento dell'importo dei certificati di credito del Tesoro a cedola variabile convertiti in certificati di credito del Tesoro a tasso fisso, e' stato provveduto con il decreto ministeriale n. 429817/66 AU-121 del 10 dicembre 1987, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 21 del 27 gennaio 1988; Visto l'art. 5 della legge 7 agosto 1985, n. 428; Decreta: Art. 1. Ai sensi e per gli effetti dell'art. 16 del citato decreto del 10 ottobre 1986, le caratteristiche dei certificati di credito del Tesoro a tasso fisso, con godimento 20 ottobre 1987, di durata sessennale, da allestirsi in sostituzione di quelli a tasso variabile emessi col provvedimento stesso, sono determinate come segue. I suddetti certificati di credito a tasso fisso, stampati su carta a fondo filigranato, sono composti dal corpo e da 6 cedole per il pagamento degli interessi annuali. Sul fondino del corpo del titolo e' riprodotto, in alto, lo stemma della Repubblica italiana, seguito, scendendo verso il basso, dalle seguenti legende: "REPUBBLICA ITALIANA" "MINISTERO DEL TESORO" "DIREZIONE GENERALE DEL DEBITO PUBBLICO" "LEGGE 30 MARZO 1981, N. 119 E LEGGE 22 DICEMBRE 1984, N. 887" "CERTIFICATO DI CREDITO DEL TESORO 8,75% EX CONVERTIBILE" "20 OTTOBRE 1987-1993". Seguono poi le diciture e gli spazi per l'indicazione del numero di codice ABI, ripetuto anche sul lato destro, in alto, del corpo del titolo, del numero assegnato al certificato, del valore nominale e del prezzo di emissione del titolo, dell'interesse annuo lordo, per il richiamo delle occorrenti norme di legge, per la data e le diciture: "IL DIRETTORE GENERALE" (Ranuzzi), "VISTO PER LA CORTE DEI CONTI" (Spano'), "IL PRIMO DIRIGENTE" (Marzio); nello spazio libero, a sinistra, viene impressa l'impronta a secco dello stemma della Repubblica. Le cedole sono collocate a lato del corpo del titolo; il prospetto di ciascuna cedola reca sul fondino le seguenti legende: "CERTIFICATO DI CREDITO DEL TESORO 8,75% EX CONVERTIBILE" "20 OTTOBRE 1987-1993". Seguono, poi, le diciture e gli spazi per l'indicazione del numero assegnato al relativo certificato, del valore nominale del certificato stesso, della data di pagamento della cedola e dell'importo lordo relativo, nonche' del numero di codice ABI; l'aliquota fiscale da applicare e' riportata su ogni cedola mediante barratura trasversale ondulata a mille righe; negli angoli in alto, e' indicato il numero della cedola; nello spazio libero, a destra, viene impressa l'impronta a secco dello stemma della Repubblica. Il prospetto del corpo del titolo - contenente un tagliando che verra' utilizzato dalla Banca d'Italia per la lettura magnetica, nonche' ulteriori eventuali elementi che si rendessero necessari per meglio individuare le caratteristiche dei titoli - e di ciascuna cedola e' delimitato da una cornice a motivi decorativi ripetuti. Il numero d'ordine dei certificati e' ripetuto nella cornice del corpo del titolo e delle cedole, per il trattamento automatico. Il rovescio del corpo del titolo reca gli articoli 2, 5, 6 e 8 del decreto ministeriale n. 625397/66-AU-121 del 10 ottobre 1986, modificati dal decreto ministeriale n. 426161/66-p.g.-46 del 7 aprile 1987, stampati litograficamente. Il rovescio di ciascuna cedola reca un rosone sul quale sono riportate le seguenti legende: "CERTIFICATO DI CREDITO DEL TESORO 8,75% EX CONVERTIBILE" "20 OTTOBRE 1987-1993". Segue l'indicazione del numero della cedola, posta al centro del rosone, nonche' ulteriori eventuali elementi che si rendessero necessari per meglio individuare le caratteristiche dei titoli; il tutto stampato litograficamente. Il prospetto reca: le cornici del corpo del titolo, del tagliando e delle cedole stampate in calcografia; il valore nominale stampato in offset; i fondini del corpo del titolo, del tagliando e delle cedole stampati in calcografia; il numero nel corpo del titolo, nel tagliando e nelle cedole, nonche' le firme del direttore generale, del rappresentante della Corte dei conti e del primo dirigente, stampati tipograficamente. I colori impiegati per i vari tagli, rispettivamente, per le cornici e per il fondino sono: taglio da lire 5 milioni: verde smeraldo-grigio; taglio da lire 10 milioni: marrone-verde; taglio da lire 50 milioni: rosso vivo-rosso violaceo; taglio da lire 100 milioni: blu-arancio; taglio da lire 500 milioni: blu intenso-verde smeraldo; taglio da lire 1 miliardo: verde-grigio; taglio da lire 10 miliardi: rosso porpora-viola malva, mentre, per quanto attiene le legende, i colori medesimi risulteranno opportunamente accostati in diversa gradazione tra loro per l'intero sviluppo delle legende stesse. La carta filigranata e' colorata: taglio da L. 5.000.000: in mattone; taglio da L. 10.000.000: in azzurro; taglio da L. 50.000.000: in celeste; taglio da L. 100.000.000: in verde; taglio da L. 500.000.000: in rosa; taglio da L. 1.000.000.000: in giallo; taglio da L. 10.000.000.000: in violetto. Il presente decreto sara' inviato alla Corte dei conti per la registrazione e verra' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, addi' 10 marzo 1988 Il Ministro: AMATO Registrato alla Corte dei conti, addi' 19 marzo 1988 Registro n. 16 Tesoro, foglio n. 64