Con decreto del Presidente della Repubblica 18 maggio 1987, su proposta del Ministro dell'interno, in seguito a parere della commissione prevista dall'art. 7 della legge 2 gennaio 1958, n. 13, sono state conferite le seguenti ricompense al valor civile alle persone sottoindicate in riconoscimento delle azioni coraggiose di seguito a ciascuna riportate: Medaglie d'oro Alla memoria dell'ufficiale pilota elicotterista dei vigili del fuoco Walter Sorella - 7 luglio 1986 autostrada Salerno-Reggio Calabria. - Con pronta determinazione accorreva, a bordo dell'elicottero di servizio, sul luogo di un grave incidente stradale allo scopo di portare aiuto ad un ferito, incastrato tra le lamiere della propria autovettura. Le avverse condizioni atmosferiche, pero', causavano la caduta del velivolo e l'immediata morte dell'ufficiale. Mirabile esempio di grande ardimento e di nobile altruismo. Alla memoria di Marco Tuzi e Gianluca Giovannone - 8 gennaio 1986 in Carnello di Sora (Frosinone). - Richiamato dalle invocazioni di aiuto di un bambino di 12 anni, non esitava, unitamente ad un coetaneo, a tuffarsi nelle gelide acque di un fiume. Veniva, pero', travolto dalla corrente, perdendo cosi' la giovane vita tra i flutti. Splendido esempio di sprezzo del pericolo e di generoso altruismo. Medaglie d'argento Alla memoria del finanziere La Valle Luciano - 24 luglio 1986 in Sabaudia. - Raggiunta in mare una donna in procinto di annegare, riusciva a sorreggerla fino all'arrivo di un soccorritore. Per le avverse condizioni meteomarine veniva, pero', egli stesso a trovarsi in grave difficolta', scomparendo sott'acqua e facendo olocausto della giovane vita. Luminoso esempio di non comune ardimento e di generoso altruismo. Carabiniere Angelo Alaimo - 13 luglio 1986 in Scario (Salerno). - Prodiere di motovedetta, raggiunta un'imbarcazione da diporto sulla quale si era verificata una esplosione, si tuffava senza esitazione traendo in salvo un bambino, gravemente ustionato, in procinto di annegare. Forniva, inoltre, determinante apporto nel soccorso di altri quattro feriti anch'essi caduti in mare. Luminoso esempio di non comune ardimento e di altissimo senso del dovere. Bruno Crucitti e Cesare Sorbo - 8 luglio 1986 in Roccella Jonica (Reggio Calabria). - Macchinista delle Ferrovie dello Stato, trovatosi improvvisamente di fronte ad un automezzo che aveva invaso la linea ferroviaria, rimaneva, unitamente al collega, alla guida della locomotiva per evitarne il deragliamento e scongiurare, cosi', piu' gravi conseguenze per i viaggiatori. A seguito dell'impatto, pero', veniva avvolto dalle fiamme, sprigionatesi nella cabina di guida, e sacrificava la propria vita ai piu' nobili ideali di generoso altruismo e di virtu' civiche. Brigadiere dei carabinieri Renzler Franz Maria - 1 febbraio 1986 in Stanghe di Racines (Bolzano). - Comandante di stazione, informato che un giovane, precipitato in un burrone innevato, correva il rischio di sfracellarsi sulle sottostanti cascate, accorreva subito sul posto e non esitava a calarsi con una corda nel precipizio riuscendo, dopo estenuante fatica, a trarre in salvo il malcapitato. Mirabile esempio di sprezzo del pericolo e di alto senso del dovere. Carabiniere Sileo Rocco Donato - 28 dicembre 1985 in Piano San Nicola di Avigliano (Potenza). - Sebbene in licenza, si poneva con il proprio automezzo all'inseguimento di tre rapinatori di un ufficio postale e, raggiuntili, li fronteggiava sino al sopraggiungere di altri militari, con i quali procedeva al loro arresto ed al recupero della refurtiva. Mirabile esempio di coraggio ed alto senso del dovere. Medaglie di bronzo Carabinieri Salvatore Palermo e Giuseppe De Francesco - 6 agosto 1986 in Misilmeri (Palermo). - Accorso prontamente in un'abitazione ove si era sviluppato un incendio, riusciva, unitamente ad un collega, a salvare tre persone, in preda a principio di asfissia, e ad allontanare tre bombole di gas surriscaldate scongiurando, cosi', piu' gravi conseguenze. Brigadiere dei carabinieri Bonavita Vincenzo - 18 giugno 1986 in Santa Fiora (Grosseto). - Durante un violento temporale, non esitava ad immergersi, con esemplare altruismo, nelle acque impetuose di un torrente, riuscendo a trarre in salvo un carabiniere della sua stazione che era in procinto di annegare. Maresciallo dei carabinieri Paolo Pazzola - 25 maggio 1986 in Tresnuraghes (Oristano). - Libero dal servizio, con esemplare altruismo e consapevole rischio personale, s'immergeva tra i flutti del mare agitato riuscendo, dopo reiterati tentativi, con l'ausilio di un dipendente militare, a trarre in salvo un giovane in procinto di annegare. Carabiniere Costantino Cocco - 25 maggio 1986 in Tresnuraghes (Oristano). - Libero dal servizio, con esemplare altruismo e consapevole rischio personale, s'immergeva tra i flutti del mare agitato riuscendo, dopo reiterati tentativi, con l'ausilio di superiore sottufficiale, a trarre in salvo un giovane in procinto di annegare. Carabiniere Alois Rainer - 18 maggio 1986 in Merano (Bolzano). Con coraggioso e tempestivo intervento, non esitava ad immergersi nelle vorticose e gelide acque di un torrente per soccorrere un giovane cadutovi accidentalmente. Sebbene travolto anch'egli dalla corrente, riusciva, dopo estenuanti sforzi, a trarre a riva il malcapitato. Luca Tiozzo - 3 marzo 1986 in Roma. - Richiamato da invocazioni di aiuto, con pronta determinazione, si tuffava nelle acque del fiume Tevere, per soccorrere un uomo che, precipitatovi, era in procinto di annegare. Vigile urbano Bruno Rippa - 13 febbraio 1986 in Napoli. - Senza esitazione e con sprezzo del pericolo, affrontava quattro giovani, che avevano aggredito un passante a scopo di rapina, riuscendo a bloccare uno di essi. Brigadiere dei carabinieri Vincenzo Rinaldi - 17 gennaio 1986 in Venezia Cannaregio. - Con pronta determinazione e sprezzo del pericolo, penetrava nei locali di un grande magazzino, dove si era sviluppato un incendio, riuscendo a trarre in salvo tre persone in preda a principio di asfissia ed una quarta gravemente ustionata. Rimaneva, poi, sul posto fino al termine dell'operazione pur accusando i primi sintomi di intossicazione. Carabiniere Vincenzo Milo - 16 gennaio 1986 in Napoli. - In occasione di incendio appiccato alla propria abitazione da un tossicodipendente per improvvisa crisi di follia, non esitava a penetrare nei locali invasi dalle fiamme per aiutare un collega in difficolta' e lievemente ferito, con il quale riusciva a trarre in salvo lo sventurato. Si prodigava, poi, fino al completo spegnimento dell'incendio. Carabiniere Vincenzo Guerra - 16 gennaio 1986 in Napoli. - In occasione di incendio appiccato alla propria abitazione da un tossicodipendente per improvvisa crisi di follia, non esitava a penetrare nei locali invasi dalle fiamme e, vinta la resistenza opposta dallo sventurato, riusciva, sebbene ferito, a trarlo in salvo con l'aiuto di un collega. Si prodigava, poi, fino al completo spegnimento dell'incendio. Carabinieri Luciano Baiocco e Antonello Milo - 10 giugno 1986 in Gallicchio (Potenza). - In occasione di violento incendio in un ufficio postale, penetrava, unitamente al proprio comandante di stazione e ad un collega, nel locale in fiamme riuscendo a porre in salvo quattro impiegati ed alcuni anziani. Benche' stremato dagli sforzi, collaborava, poi, alle operazioni di spegnimento dell'incendio. Brigadiere dei carabinieri Domenico Pozzovivo - 10 gennaio 1986 in Gallicchio (Potenza). - Comandante di stazione distaccata, in occasione di violento incendio in un ufficio postale, penetrava, con militari dipendenti, nel locale in fiamme riuscendo a porre in salvo quattro impiegati ed alcuni anziani. Benche' stremato dagli sforzi, collaborava, poi, alle operazioni di spegnimento dell'incendio.