IL MINISTRO PER IL COORDINAMENTO
                       DELLA PROTEZIONE CIVILE
  Visto  il  decreto-legge  12 novembre 1982, n. 828, convertito, con
modificazioni, dalla legge 23 dicembre 1982, n. 938;
  Vista   la  propria  ordinanza  n.  1196/FPC  del  7  ottobre  1987
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 247 del 22 ottobre 1987  nella
quale  venivano  disposte opere di captazione e adduzione delle falde
di Montemaggiore per l'incremento della portata dell'acquedotto della
Campania  occidentale  al  fine del superamento dell'emergenza idrica
della citta' di Napoli;
  Vista  la  propria  ordinanza  n.  1361/FPC  dell'11 febbraio 1988,
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 41 del 19 febbraio 1988 con la
quale  venivano disposte misure dirette al superamento dell'emergenza
idrica nei comuni  di  Pontelatone,  Formicola,  Vitulazio,  Bellona,
Camigliano,  Pastorano,  Pignataro  Maggiore,  Pietramelara, Riardo e
Roccaromana, in provincia di Caserta, in prossimita' delle  opere  di
captazione  delle falde di Montemaggiore per l'emergenza idrica della
citta' di Napoli;
  Viste  la  nota  n.  1263/L.P. del 10 febbraio 1988 e la nota, pari
numero, del 3 marzo 1988 del prefetto  di  Caserta  che  chiedeva  al
Ministro  per  il coordinamento della protezione civile di indire una
riunione fra le parti interessate al fine  di  comporre  il  problema
rappresentato  dal  sindaco  di  Castel  di  Sasso  e  dal sindaco di
Pontelatone;
  Vista  la nota n. 7487/GAB del 12 marzo 1988 del prefetto di Napoli
che segnalava l'urgenza di completare i lavori di  cui  all'ordinanza
1196/FPC citata, e nel contempo, di valutare la proposta di soluzione
del problema di disponibilita' di acque per uso irriguo,  predisposta
dall'Agenzia per la promozione dello sviluppo del mezzogiorno;
  Considerato  che nella riunione svoltasi il 15 marzo 1988 presso il
dipartimento della protezione civile alla quale sono  intervenuti  il
prefetto  di Caserta, il vice-prefetto di Napoli, il presidente della
comunita' montana di Monte  Maggiore,  funzionari  del  consorzio  di
bonifica  Sannio  Alifano  e  i  sindaci  dei comuni di Pontelatone e
Castel di Sasso e' emersa l'impossibilita' di uso per  scopi  irrigui
delle acque del Triflisco e veniva accettata la soluzione predisposta
dall'Agenzia per lo sviluppo del mezzogiorno;
  Visto  il  progetto  delle opere, per l'importo di L. 5.000.000.000
comprensivo delle somme occorrenti per le  espropriazioni,  servitu',
danni, spese generali e I.V.A. al 18% predisposto dall'Agenzia per la
promozione dello sviluppo del mezzogiorno - Ripartizione I  Divisione
IV di Napoli;
  Vista  la  nota  n.  6622/Gab  del  21  aprile 1988 con la quale il
presidente della regione Campania confermava l'intesa ad  operare  la
copertura finanziaria nell'ambito dei programmi regionali di sviluppo
di cui all'art. 44 del testo unico della legge del Mezzogiorno;
  Vista  la  nota n. 2994 del 12 aprile 1988 con la quale il Ministro
per  gli  interventi  straordinari  nel  Mezzogiorno   assentita   al
finanziamento  delle  opere  sopracitate con accollo delle occorrenze
finanziarie sulla quota spettante alla regione per i piani  regionali
di sviluppo;
  Visto  il  parere  favorevole  espresso dal Ministro del tesoro con
telegramma n. 149045 in data 1› luglio 1988 sullo schema di ordinanza
recante  misure  dirette  a  fronteggiare  l'emergenza  idrica  nella
regione Campania;
  Ravvisata  la  necessita'  di  intervenire per il superamento delle
difficolta'  rappresentate  dagli   enti   direttamente   interessati
all'esecuzione  delle opere e per evitare problemi di ordine pubblico
gia' piu' volte manifestatisi con l'occupazione  dei  cantieri  e  il
fermo  delle  attivita'  lavorative  di cui all'ordinanza n. 1196/FPC
citata;
  Ravvisata  la  necessita'  di  individuare  procedure esecutive dei
lavori in grado di risolvere nel piu' breve possibile la crisi idrica
del comune di Napoli;
  Considerata  l'opportunita'  di  prevedere modalita' per una rapida
definizione delle procedure di  acquisizione  delle  aree  occorrenti
alla  esecuzione  delle opere mediante criteri analoghi a quelli gia'
previsti e adottati per interventi di emergenza;
  Avvalendosi  dei poteri conferitigli ed in deroga ad ogni contraria
norma;
                               Dispone:
                               Art. 1.
  Le opere per l'approvvigionamento irriguo della piana sud-orientale
di Monte Maggiore, primo lotto - progetto speciale n. 29 - protezione
civile/5,  per  l'importo  di  L.  5.000.000.000  sono  dichiarate di
pubblica utilita', urgenti e indifferibili.