IL MINISTRO PER IL COORDINAMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE Visto il decreto-legge 12 novembre 1982, n. 829, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 dicembre 1982, n. 938; Vista la richiesta congiunta delle regioni Puglia e Basilicata n. 28/1612/S.P. del 12 luglio 1988, afferente l'emergenza idrica nelle regioni stesse in seguito ai mancati apporti meteorici dell'anno in corso, e con la quale si chiede l'intervento del Ministro per la protezione civile per il superamento di tale emergenza; Vista la delibera n. 7101 del 19 luglio 1988 con la quale la giunta regionale della regione Puglia richiede al Ministro per il coordinamento della protezione civile di assumere tutte le iniziative necessarie per la urgente realizzazione degli interventi riguardanti, tra gli altri, anche l'utilizzazione per uso potabile di settantanove pozzi esistenti, gestiti da enti pubblici, consorzi di bonifica e privati mediante opere di collegamento alle reti di acquedotto e per il recupero di acque di scarico dell'impianto di potabilizzazione del Sinni; Considerato che, nella riunione svoltasi il 3 agosto 1988 presso il Ministero per gli interventi straordinari nel Mezzogiorno in ordine alla grave situazione di emergenza idrica della regione Puglia alla presenza del Ministro per gli inteventi straordinari nel Mezzogiorno, di rappresentanti della regione Puglia e del Dipartimento della protezione civile, e' stato esaminato il problema nei suoi aspetti tecnici, economici e procedurali e concordate le soluzioni da adottare; Visto altresi' che nella citata delibera n. 7101, del 29 luglio 1988, si specifica che le somme necessarie per detto intervento possono essere reperite nell'ambito delle quote da assegnare alla regione Puglia, ai sensi della legge n. 64/86, nell'ambito della azione organica 4.1 di cui alla delibera CIPE del 29 dicembre 1986; Vista la legge n. 64 del 1 marzo 1986 riguardante la disciplina organica dell'intervento straordinario nel Mezzogiorno e la deliberazione CIPE del 29 dicembre 1986 di approvazione del primo piano annuale di attuazione del programma triennale di sviluppo del Mezzogiorno 1987-1989, ai sensi dell'art. 1 della legge 1 marzo 1986, n. 64; Vista la scheda tecnica allegata alla citata delibera n. 7101, del 29 luglio 1988, dove per le opere sopra citate viene richiesto l'importo di L. 55.000.000.000, e specificato che il progetto esecutivo e' in corso di approvazione presso gli organi competenti e che l'appalto e la gestione delle opere devono essere affidate all'Ente autonomo acquedotto pugliese; Vista la nota n. 6195 in data 5 agosto 1988 con la quale il Ministro per gli interventi straordinari nel Mezzogiorno esprime parere favorevole acche' nella apposita ordinanza da emanarsi da parte del Ministro per il coordinamento della protezione civile, la copertura finanziaria sia assicurata con i fondi destinati ai programmi regionali di sviluppo della regione Puglia; Visti i telex 01/7535/GAB in data 22 agosto 1988 e 01/7538/GAB in data 23 agosto 1988 con i quali il presidente della regione Puglia, nel confermare l'urgenza e l'indifferibilita' di tutte le proposte formulate dalla giunta regionale, con la citata delibera n. 7101, precisa che e' necessario avviare come prima priorita' le opere relative all'allacciamento dei pozzi esistenti alla rete EAAP nonche' quelle relative alla perforazione dei nuovi pozzi; Visto il telex 01/7535/GAB in data 26 agosto 1988, con il quale il presidente della regione Puglia conferma la determinazione della giunta regionale ad avviare come prima priorita' le opere di allacciamento e perforazione sopra indicato; Considerato che tali opere possono, nel breve periodo, risolvere i piu' impellenti fabbisogni dell'emergenza idrica della regione Puglia; Ravvisata la necessita' di individuare procedure esecutive dei lavori in grado di risolvere nel piu' breve tempo possibile la crisi idrica delle regioni Puglia e Basilicata nonche' la necessita' di prevedere modalita' per una rapida definizione delle procedure di acquisizione delle aree occorrenti alla esecuzione delle opere stesse mediante criteri analoghi a quelli gia' previsti e adottati per interventi di emergenza; Visti i telex del Ministero del tesoro n. 26297 del 3 settembre 1988 e n. 26874 del 13 settembre 1988 con i quali il Ministro del tesoro segnala la necessita' che sia previsto che il Ministro per gli interventi straordinari nel Mezzogiorno provveda al versamento sul fondo per la protezione civile delle somme necessarie per l'esecuzione delle opere; Avvalendosi dei poteri conferitigli ed in deroga ad ogni contraria norma; Dispone: Art. 1. Ai fini del superamento dell'emergenza idrica nelle regioni Puglia e Basilicata, sono realizzate le opere relative a cinque pozzi privati per una portata complessiva di 100 l/s circa; a diciotto pozzi dell'ente per lo sviluppo dell'irrigazione e la trasformazione fondiaria in Puglia e Basilicata per una portata complessiva di circa 375 l/s; a trentacinque pozzi del consorzio di bonifica Appulo-Lucano per una portata complessiva di circa 500 l/s; a venti pozzi del consorzio di bonifica Ugento-Li Foggi per una portata complessiva di circa 350 l/s; ad un pozzo dell'Ente autonomo acquedotto pugliese Guardato-Lecce per una portata di circa 150 l/s e all'utilizzo delle acque di recupero dallo scarico dell'impianto di potabilizzazione del Sinni per circa 120 l/s, dell'importo di L. 55.000.000.000, e di cui alla delibera della giunta regionale n. 7101 in data 29 luglio 1988.