IL MINISTRO DELL'INTERNO
  Visto il proprio decreto in data 20 novembre 1986, pubblicato nella
Gazzetta  Ufficiale   del   15   dicembre   1986,   con   il   quale,
contestualmente al conferimento della qualifica di ente ecclesiastico
civilmente   riconosciuto   alle    trecentottantasette    parrocchie
costituite  nella  diocesi  di  Bergamo  vennero  dichiarate  estinte
quattrocentotredici chiese parrocchiali;
  Visto  il  provvedimento  con  il quale il vescovo di detta diocesi
determina quali di dette chiese parrocchiali  erano  amministrate  da
fabbricerie non dotate di personalita' giuridica;
  Visto l'art. 41, comma secondo, del regolamento di esecuzione della
legge 20 maggio 1985, n. 222, approvato con  decreto  del  Presidente
della  Repubblica  13  febbraio 1987, n. 33, il quale dispone che "la
fabbriceria che non sia persona giuridica cessa  di  esistere  se  la
chiesa  perde la personalita' giuridica ovvero se non vi sono beni da
amministrare a norma dell'art.  37.  L'estinzione  e'  accertata  con
decreto del Ministro dell'interno";
                               Decreta:
  Sono  dichiarate  estinte,  a  far  tempo  dal 15 dicembre 1986, le
seguenti fabbricerie che amministravano chiese parrocchiali tutte  in
provincia  di  Bergamo  che  hanno  perduto la personalita' giuridica
civile in forza del decreto ministeriale richiamato in premessa:
  1.  Bergamo,  fabbriceria  della  chiesa  di  S. Alessandro martire
(cattedrale).
  2. Bergamo, fabbriceria della chiesa di S. Alessandro in Colonna.
  3.  Bergamo, fabbriceria della chiesa di S. Alessandro della Croce.
  4. Bergamo, fabbriceria della chiesa di S. Bartolomeo apostolo.
  5. Alzano Lombardo, fabbriceria della chiesa di S. Martino vescovo.
  6.  Clusone,  fabbriceria  della  chiesa  di  S. Maria Assunta e S.
Giovanni Battista.
  7. Dalmine, fabbriceria della chiesa di S. Giuseppe.
  8. Gandino, fabbriceria della chiesa di S. Maria Assunta.
  9. Seriate, fabbriceria della chiesa del SS.mo Redentore.
   Roma, addi' 13 aprile 1989
                                                    Il Ministro: GAVA