IL MINISTRO PER IL COORDINAMENTO
                       DELLA PROTEZIONE CIVILE
  Visto  il  decreto-legge  12 novembre 1982, n. 829, convertito, con
modificazioni, dalla legge 23 dicembre 1982, n. 938;
  Vista  la  nota n. 927/Gab del 13 novembre 1990 del comune di Como,
con la quale e' stata segnalata  la  situazione  di  grave  pericolo,
determinatasi  nella  piazza  del Duomo di Como a seguito del fulmine
che il giorno 3 novembre 1990 ha colpito il podio del gugliotto della
facciata  del Duomo, nonche' alcuni pinnacoli, determinando il crollo
di diversi  elementi  marmorei,  inducendo  altresi'  incrinature  in
diverse parti della zona alta di facciata;
  Visto  il  telex della prefettura di Como, in data 23 novembre 1990
con il quale viene ribadita  la  situazione  d'emergenza  determinata
dalla guglia pericolante del Duomo di Como;
  Viste  le  risultanze  del  sopralluogo, effettuato dai tecnici del
Dipartimento della protezione civile in data 27  novembre  1990,  sul
Duomo di Como;
  Vista  la  nota  in  data 7 dicembre 1990 del sindaco del comune di
Como con la quale viene trasmessa la  stima  di  massima  dei  lavori
relativi  ad  interventi di emergenza sul gugliotto del Duomo di Como
ammontante a L. 860.000.000 e al contempo viene richiesto un  congruo
contributo per la loro effettuazione;
  Visto  l'art. 13 della legge 28 ottobre 1986 n. 730, concernente le
modalita' di rendicontazione da parte dei  soggetti  accreditari  dei
fondi stanziati a valere sul Fondo della protezione civile;
  Ravvisata  la  necessita'  e l'urgenza di provvedere con un proprio
intervento straordinario  al  fine  di  eliminare  la  situazione  di
pericolo  venutasi  a  creare  per  la  pubblica incolumita' e per la
salvaguardia di un'opera di interesse artistico e storico;
  Avvalendosi  dei poteri conferitigli ed in deroga ad ogni contraria
norma;
                               Dispone:
                               Art. 1.
  E'  concesso  al  comune  di Como un contributo straordinario di L.
400.000.000, a carico del Fondo per la protezione civile, per  lavori
urgenti da effettuarsi sul Duomo di Como.