Con  decreto del Presidente della Repubblica 19 aprile 1990, sulla
proposta del Ministro dell'interno sono state conferite  le  seguenti
ricompense   al   valor   civile   alle   persone  sottoindicate,  in
riconoscimento  delle  azioni  coraggiose  di  seguito   a   ciascuna
riportate:
                           Medaglia d'oro
   Alla   memoria   di   Giuseppe  Napoletano,  l'11  marzo  1989  in
Torchiarolo (Brindisi). - Con pronta e coraggiosa determinazione, non
esitava a calarsi in una cantina per soccorrere un  operaio,  che,  a
causa  di  forti esalazioni venefiche, era stato colto da malore. Nel
generoso tentativo veniva investito a sua volta dai  gas,  immolando,
cosi',  la  giovane  vita  ai piu' nobili ideali di altruismo e umana
solidarieta'.
   Alla memoria dell'appuntato dei carabinieri Salvatore Vinci, il 28
gennaio 1989 in S. Giacomo Vercellese (Vercelli). - Addetto al nucleo
operativo di gruppo, nel corso delle ricerche di tre  malfattori  che
avevano   rapinato   un  furgone  postale,  procedeva,  unitamente  a
sottufficiale, al controllo degli occupanti di due  autovetture,  dai
quali  veniva  improvvisamente  fatto  segno  a  proditoria azione di
fuoco. La sua pronta reazione, nonostante le ferite  mortali  subite,
consentiva la cattura dei responsabili, il sequestro di numerose armi
e  il  recupero  dell'intera  refurtiva. Nobile esempio di non comune
ardimento ed altissimo  senso  del  dovere  spinti  fino  all'estremo
sacrificio.
   Alla  memoria  dell'agente scelto della Polstato Arnaldo Trevisan,
il 16 maggio 1988 in Padova. - Componente di  pattuglia  automontata,
si  poneva all'inseguimento di due giovani che avevano perpetrato una
rapina ai danni di un ufficio postale.  Individuati  i  malviventi  a
bordo  di  un autobus della linea urbana, intimava loro di scendere e
di seguirlo, ma veniva ferito mortalmente da alcuni colpi  d'arma  da
fuoco  esplosigli contro da uno dei banditi. Splendido esempio di non
comune  ardimento  e  di  altissimo  senso  del  dovere  spinti  fino
all'estremo sacrificio.
                         Medaglia d'argento
   Brigadiere  C.C.  Umberto  Lorenzetti,  il  16  dicembre  1989  in
Apecchio (Pesaro). - Unitamente a militare  dipedente,  irrompeva  in
un'abitazione  invasa  dalle  fiamme  e  dal fumo, riuscendo, in piu'
riprese, a trarre in salvo una donna ed i  due  figli  ed  a  portare
all'esterno   una  bombola  di  gas.  Sebbene  colpito  da  principio
d'intossicazione,  si  prodigava,  poi,  nell'opera  di   spegnimento
dell'incendio.  Splendido  esempio  di  altissimo  senso del dovere e
cosciente sprezzo del pericolo.
   Carabiniere Ernesto Cipullo,  il  16  dicembre  1989  in  Apecchio
(Pesaro).  -  Unitamente al proprio comandante di stazione, irrompeva
in un'abitazione invasa dalle fiamme e dal fumo, riuscendo,  in  piu'
riprese,  a  trarre  in  salvo  una donna ed i due figli ed a portare
all'esterno  una  bombola  di  gas.  Sebbene  colpito  da   principio
d'intossicazione,   si  prodigava,  poi,  nell'opera  di  spegnimento
dell'incendio. Splendido esempio di  altissimo  senso  del  dovere  e
cosciente sprezzo del pericolo.
   Agente  Polstato  Pietro  Goina, il 31 luglio 1989 in Diano Marina
(Imperia). - Richiamato da  invocazioni  di  aiuto,  non  esistava  a
lanciarsi nel mare agitato in soccorso di un uomo che era in procinto
di  annegare. Raggiuntolo, dopo notevoli sforzi, riusciva a trarlo in
salvo  a  riva. Nobile esempio di elette virtu' civiche e sprezzo del
pericolo.
   Agente Polstato Roberto Albertini, il 18 giugno 1989 in Firenze. -
In occasione dell'incendio della carrozza di un treno, causato da  un
gruppo  di  teppisti,  si  lanciava  coraggiosamente  in aiuto di una
persona che era rimasta avvolta dalle fiamme. Benche'  ustionato,  si
prodigava  poi  a soccorrere gli altri feriti ed a domare l'incendio.
Splendido esempio di non comune  ardimento  ed  altissimo  senso  del
dovere.
   Alla  memoria  del  dott.  Alberto  Neri,  il  27 febbraio 1989 in
autostrada A/3 Salerno-Reggio Calabria. - Accorreva  in  soccorso  di
una  persona  coinvolta in un grave incidente stradale e si impegnava
poi   nel   segnalare   il   pericolo    agli    automobilisti    che
sopraggiungevano.  Nel generoso tentativo veniva, pero', investito da
un'autovettura, perdendo cosi'  la  vita.  Splendido  esempio  di  un
nobile altruismo e di elette virtu' civiche.
   (Allievo)  Carabiniere ausiliario Davide Altea, l'11 febbraio 1989
in Torino. - Con generoso slancio si tuffava nelle gelide acque di un
fiume in soccorso di una giovane donna gettatavisi a  scopo  suicida.
Raggiuntala,  riusciva, dopo estenuanti sforzi, a trarla a riva, dove
le prestava i primi soccorsi. Splendido esempio di  grande  ardimento
ed altissimo senso del dovere.
   Alla  memoria  di  Rino  Orsato,  il  20 gennaio 1989 in Borso del
Grappa (Treviso).  -  Con  pronta  determinazione  ed  incurante  del
pericolo,   partecipava  all'opera  di  spegnimento  di  un  incendio
boschivo e nel generoso tentativo precipitava in un dirupo, immolando
cosi' la giovane vita. Mirabile esempio di elette virtu' civiche e di
grande coraggio.
   Capitano dei carabinieri Mauro Tornatore, il  4  gennaio  1989  in
Longana  di  Ravenna.  -  Comandante  di reparto operativo di gruppo,
localizzata  in  un  fiume  l'autovettura  di  una  donna  che  aveva
preannunciato  il  suicidio,  con  consapevole  rischio personale, si
tuffava nelle gelide acque,  riuscendo  a  trarla  in  salvo.  Nobile
esempio di non comune altruismo e di altissimo senso del dovere.
   Ivano  Dal  Degan,  il  27 dicembre 1988 in Zevio (Venezia). - Con
pronta determinazione si tuffava nelle fredde acque di un canale  per
trarre  in  salvo  un  uomo che aveva tentato il suicidio e la figlia
che, accorsa in aiuto del padre, era rimasta anch'essa travolta dalla
corrente.  Splendido  esempio  di  grande  ardimento   e   di   umana
solidarieta'.
   Luigi  Diddi,  il  25  novembre  1988 in Firenze. - Con coraggio e
decisione si poneva  all'inseguimento  di  un  malvivente  che,  dopo
essersi introdotto all'interno di un esercizio commerciale a scopo di
rapina,  si  era  dato  alla  fuga.  Raggiuntolo,  riusciva a tenerlo
immobilizzato  a  terra  fino  all'arrivo  delle  Forze  dell'ordine.
Splendido esempio di non comune ardimento e di elette virtu' civiche.
   Vice  brigadiere  dei  carabinieri  Aniello Matarese, il 5 ottobre
1988  in   Pozzano   di   Castellammare   di   Stabia   (Napoli).   -
Occasionalmente  presente  in  un  esercizio  pubblico  nel quale due
giovani armati  avevano  fatto  irruzione  a  scopo  di  rapina,  con
coraggiosa determinazione, evitando di far uso dell'arma in dotazione
per  non  coinvolgere gli astanti, affrontava i malviventi e, sebbene
seriamente ferito da  un  colpo  di  fucile,  riusciva  a  disarmarli
entrambi  e a impedire, cosi', che l'azione criminosa fosse portata a
compimento. Splendido esempio di altissimo senso del dovere e di  non
comune ardimento.
   Agente  scelto  Polstato  Rocco  De  Vivo e agente scelto Polstato
Francesco Gaudio, il 18 maggio 1989 in Gela  (Caltanissetta).  -  Con
coraggio  e  tempestivita' si avvicinava ad un'autovettura in fiamme,
unitamente ad un collega, riuscendo a trarre  in  salvo  due  bambini
rimasti imprigionati all'interno dell'abitacolo. Splendido esempio di
nobile altruismo e di altissimo senso del dovere.
   Vice   questore   aggiunto   Polstato   Vittorio   Paganini,  vice
sovrintendenti  Polstato  Salvatore  Calcaterra,  Vincenzo  Federico,
Giacomo  Lollo,  Franco  Bianchi  e  agente  scelto  Polstato  Eraldo
Zanfagna, il 28 luglio 1989 in A1 Roma Nord-S. Cesareo.  -  Impegnato
in   un'audace  e  rischiosa  operazione  antisequestro,  con  pronta
determinazione affrontava in un  conflitto  a  fuoco  una  pericolosa
banda di criminali, contribuendo alla loro cattura. Splendido esempio
di non comune ardimento e di altissimo senso del dovere.
   Vice  sovrintendente  Polstato  Armando Silvestro, agenti Polstato
Giuseppe Cardile, Fabio Faiulo e Andrea Girella, il 28 luglio 1989 in
A1 Roma  Nord-S.  Cesareo.  -  Impegnato  in  un'audace  e  rischiosa
operazione  antisequestro, con pronta determinazione affrontava in un
conflitto a fuoco una pericolosa banda  di  criminali,  contribuendo,
sebbene  ferito,  alla  loro cattura. Splendido esempio di non comune
ardimento e di altissimo senso del dovere.
   Mauro  Ricci,  il  7  settembre  1988  in  Ravenna.  -   Accorreva
prontamente sul luogo di un grave incidente stradale e, incurante del
pericolo,  riusciva  ad estrarre da un'autovettura in fiamme il corpo
del conducente rimastovi imprigionato. Splendido  esempio  di  grande
coraggio e non comune altruismo.
   Carabiniere  Francesco  Silvestri,  il 16 luglio 1988 in Maccarese
(Roma). - Libero dal servizio ed incurante del rischio personale  per
le avverse condizioni meteomarine, si tuffava ripetutamente in acqua,
riuscendo  a  trarre  in  salvo  tre giovani in procinto di annegare.
Splendido esempio di sprezzo del pericolo e di  altissimo  senso  del
dovere.
   Tenente  di  vascello  Spe Guglielmo Mammuccari, l'8 marzo 1989 in
Genova. - Richiamato da invocazioni di aiuto, non esitava a  tuffarsi
in  soccorso di una persona che era precipitata in mare a bordo della
propria vettura, riuscendo ad estrarla dall'abitacolo ed  a  salvarla
da  sicura  morte.  Splendido  esempio di grande coraggio e di nobile
altruismo.
                         Medaglia di bronzo
   Assistente Polstato Pancrazio Rochira, il 24 settembre 1989 in  S.
Marzano  di  S. Giuseppe (Taranto). - Libero dal servizio, con pronta
determinazione e sprezzo del pericolo, scendeva in una cantina satura
di vapori alcolici in soccorso di un'anziana  donna  che  vi  giaceva
svenuta, salvando la sventurata da sicura morte.
   Agente  scelto  Polstato  Silvano Aramini, il 19 settembre 1989 in
Torino.  -  Con  pronta  determinazione  e  sprezzo   del   pericolo,
raggiungeva, calandosi da una finestra e attraversando un cornicione,
un uomo che, aggrappato alla ringhiera di un balcone, era in procinto
di cadere nel vuoto e riusciva a trarlo in salvo.
   Richard  Watschinger,  il  19  luglio  1989  in  Corvara  in Badia
(Bolzano). - Con  esemplare  altruismo  interveniva  prontamente  per
liberare due donne rimaste imprigionate all'interno di un'autovettura
che,  a  seguito  di  un  grave  incidente stradale, era finita in un
torrente.
   Carabiniere Giorgio Dolfi, il 14 aprile 1989 in Marina di  Carrara
(Massa Carrara). - Capo equipaggio di nucleo radiomobile, appreso che
a  ridosso  di  un  serbatoio  di  gas  liquido  attiguo ad esercizio
pubblico era stato collocato un ordigno  esplosivo,  interveniva  con
immediata  decisione  e  piena  consapevolezza del rischio personale,
strappandone l'innesco elettrico ed evitando cosi' gravi conseguenze.
   Giuseppe Brio e Natalino Mercurio, il 24 gennaio 1988 in  Crotone.
-  Richiamato  da  invocazioni  di  aiuto, non esitava, unitamente ad
altro animoso, a tuffarsi in mare per soccorrere  due  pescatori  che
stavano  per  essere  travolti  dalla  furia  delle onde, riuscendo a
trarre in salvo uno dei malcapitati.
   Con decreto del Presidente della  Repubblica  24  settembre  1990,
sulla  proposta  del  Ministro  dell'interno, sono state conferite le
seguenti ricompense al valor civile  alle  persone  sottoindicate  in
riconoscimento   delle   azioni  coraggiose  di  seguito  a  ciascuna
riportate:
                           Medaglia d'oro
   Alla memoria del prof. Luigi  Capotorti,  il  1›  agosto  1989  in
Tarquinia   (Viterbo).  -  Richiamato  da  invocazioni  d'aiuto,  non
esitava, unitamente ad altri animosi, a tuffarsi in acqua in soccorso
di tre bagnanti che, per le avverse condizioni meteomarine, erano  in
procinto  d'annegare.  Nel  generoso  tentativo veniva travolto dalle
forti correnti, immolando, cosi', la vita ai piu'  nobili  ideali  di
altruismo e umana solidarieta'.
   Alla  memoria  del  tenente  colonnello  CC. Giuseppe Russo, il 20
agosto  1977  in  Corleone  (Palermo).   -   Comandante   di   nucleo
investigativo  operante  in ambiente ad alto rischio e caratterizzato
da  tradizionale  omerta',  si  impegnava  con  coraggio  ed  elevata
capacita'  professionale  in prolungate e difficili indagini relative
ai piu' eclatanti episodi di criminalita'  mafiosa  verificatisi  tra
agli  anni  '60  e '70 nella Sicilia Orientale. Proditoriamente fatto
segno a colpi d'arma da fuoco in un vile  agguato,  immolava  la  sua
esistenza ai nobili ideali di giustizia e di difesa delle istituzioni
democratiche.
                         Medaglia d'argento
   Vice  brigadiere  CC.  Roberto  Lauricella,  il  1› agosto 1989 in
Tarquinia (Viterbo). - A diporto  in  localita'  marina,  si  tuffava
ripetutamente  in  acqua  per  prestare  soccorso  a  tre  giovani in
procinto d'annegare, riuscendo - da solo - a  trarne  in  salvo  due.
Benche' stremato dalla fatica, continuava l'intervento e, con l'aiuto
di  altri  volenterosi,  portava  a  riva il terzo malcapitato ed uno
degli stessi soccorritori, i quali decedevano durante il trasporto in
ospedale. Splendito esempio di non comune ardimento  e  di  altissimo
senso del dovere.
   Alla memoria di Denis Bortoletto, il 15 settembre 1989 nelle isole
Seychelles.  -  Richiamato  da  invocazioni  di  aiuto, non esitava a
tuffarsi in acqua per soccorrere  un  turista  che,  per  le  avverse
condizioni  meteomarine,  era  in  procinto di annegare. Nel generoso
tentativo, pero', veniva travolto dalle  forti  correnti  scomparendo
tra  le onde. Splendido esempio di non comune altruismo e sprezzo del
pericolo spinti fino all'estremo sacrificio.
   Vigile  del fuoco ausiliario Gianluca Di Maio, il 16 febbraio 1989
in Milano. - Libero dal servizio, con pronta determinazione e sprezzo
del pericolo, non esitava a lanciarsi su  un  malvivente,  che,  dopo
aver perpetrato una rapina, si era dato alla fuga. Ferito da un colpo
d'arma   da   fuoco,  era,  pero',  costretto  a  desistere  dal  suo
encomiabile intento. Splendido esempio  di  non  comune  ardimento  e
altissimo senso del dovere.
   M.llo  dei  carabinieri  Angelo  Verdoliva,  il  16 luglio 1988 in
Balestrate  (Palermo).  -  In  licenza   ordinaria,   richiamato   da
invocazioni di aiuto, non esitava a lanciarsi nelle agitate acque del
mare  in  soccorso  di  due  donne in procinto di annegare. Tratta in
salvo la prima, sebbene stremato, raggiungeva e portava a riva  anche
l'atra  malcapitata,  che  pero'  decedeva  durante  il  trasporto in
ospedale. Splendido esempio di nobile altruismo e di altissimo  senso
del dovere.
   Antonio  Arena  e  Felice  De  Sena,  il  23 luglio 1987 in Acerra
(Napoli).  -  Con  pronta  determinazione  e  sprezzo  del  pericolo,
s'introduceva,  unitamente  ad  altro  animoso, in un appartamento in
fiamme,  riuscendo  a  trarre  in  salvo   tre   bambini,   rimastivi
imprigionati.  Splendido esempio di elette virtu' civiche e di grande
ardimento.
   Finanziere Tommaso Palatta, il 28  luglio  1988  in  Agrigento.  -
Libero  dal  servizio,  con  tempestivita'  e  non  comune  ardimento
interveniva, insieme ad altro animoso, per disarmare  e  bloccare  un
individuo  che,  armato  di  pistola,  mincciava  il  titolare  di un
pubblico esercizio.
                         Medaglia di bronzo
   Capitano dell'esercito Antonio  Aracu  e  Volfango  Viola,  il  1›
agosto  1989  in  Tarquinia  (Viterbo).  -  Richiamato da invocazioni
d'aiuto, non esitava, unitamente ad  altri  animosi,  a  tuffarsi  in
acqua  in  soccorso  di  tre  bagnanti che, per le avverse condizioni
meteomarine,  erano  in  procinto  d'annegare.   Nella   circostanza,
riusciva   a   trascinare  a  riva  una  giovane  donna  ed  uno  dei
soccorritori, i quali, pero',  decedevano  durante  il  trasporto  in
ospedale.
   Vigile  del  fuoco  Roberto  Sparnocchia,  il  3  novembre 1989 in
Portoferraio (Livorno). - Libero dal servizio, accorreva  prontamente
sul  luogo  di  un  incidente stadale e, con grave rischio personale,
riusciva a trarre in salvo un automobilista rimasto incastrato tra le
lamiere della propria vettura avvolta dalle fiamme.
   Agente scelto Polstato Guido Riso, il 31 agosto 1989 in  Piacenza.
-  Con  pronta determinazione e grave rischio personale raggiugeva un
appartamento sito al sesto piano di un edificio per portare  soccorso
ad un'anziana signora che invocava aiuto.
   Vigile  volontario  ausiliario Nino Gobbetti, il 22 luglio 1989 in
Garofalo di Canaro (Rovigo). -  Richiamato  da  invocazioni  d'aiuto,
accorreva  in  soccorso  di alcuni giovani che, tuffatisi nelle acque
del Po, si erano  venuti  a  trovare  in  difficolta'  per  le  forti
correnti, riuscendo a trarre in salvo uno dei malcapitati.
   Alan  Camporesi,  il  3  luglio  1989 in Cesenatico. - Appreso che
un'autovettura, con una  persona  a  bordo,  era  precipitata  in  un
canale,  non  esitava  a  tuffarsi  in  acqua  nonostante  le avverse
condizioni atmosferiche, riuscendo a trarre in salvo il malcapitato.
   Carabiniere  Francesco  De  Angelis  Marocco,  il 2 luglio 1989 in
Contrapo'  di  Ferrara.  -  Libero  dal  servizio,  appreso  che   un
automobilista,  bloccato all'interno di un'autovettura precipitata in
un canale, versava in grave  pericolo,  si  portata  prontamente  sul
posto  e,  dopo  reiterati sforzi, riusciva ad estrarre lo sventurato
dall'abitacolo, salvandolo, cosi', da sicura morte.
   V. brigadiere CC. Luigi Frassinetto, carabinieri Enrico  Masuelli,
Carlo  Meucci e Davide Muccione, il 23 giugno 1989 in Marina di Pisa.
- Libero dal servizio,  udite  invocazioni  di  aiuto,  non  esitava,
unitamente  ad  altri  commilitoni,  ad addentrarsi nel mare agitato,
riuscendo a trarre  in  salvo,  dopo  notevoli  sforzi,  tre  giovani
stranieri in procinto di annegare.
   Appuntato dei CC. Oreste Valente, il 18 giugno 1989 in Castelnuovo
della   Daunia   (Foggia).   -   Comandante  interinale  di  stazione
distaccata,   con   generoso   slancio   e   sprezzo   del   pericolo
s'introduceva,  unitamente  ad  altri militari, in un appartamento in
fiamme, traendo in salvo un'anziana donna gia'  priva  di  sensi.  Si
prodigava, quindi, a domare le fiamme scongiurando, cosi', piu' gravi
conseguenze.
   Carabinieri Antonio Nuzzi e Pasquale Tirmeni, il 18 giugno 1989 in
Castelnuovo   della   Daunia  (Foggia).  -  In  servizio  a  stazione
distaccata,   con   generoso   slancio   e   sprezzo   del   pericolo
s'introduceva,  unitamente  ad  altri militari, in un appartamento in
fiamme, traendo in salvo un'anziana donna gia'  priva  di  sensi.  Si
prodigava, quindi, a domare le fiamme scongiurando, cosi', piu' gravi
conseguenze.
   Ettore  Gramigni,  il 4 febbraio 1989 in Novara. - Con sprezzo del
pericolo e pronta  determinazione,  non  esitava  ad  affrontare  tre
individui   armati   che  si  erano  introdotti  in  un  negozio  per
perpetrarvi una rapina, riuscendo a metterli in fuga.
   Domenico  Sodano,  il  28  luglio  1988  in   Agrigento.   -   Con
tempestivita'  e  non  comune ardimento interveniva, insieme ad altro
animoso, per  disarmare  e  bloccare  un  individuo  che,  armato  di
pistola, minacciava il titolare di un pubblico esercizio.
   M.llo  maggiore  CC.  Natale De Vuono, il 27 giugno 1988 in Maiori
(Salerno). - Comandante di  stazione  distaccata,  in  occasione  del
crollo  di  un'ala di edificio abitato da numerose persone, accorreva
prontamente sul posto e si addentrata in un locale  del  piano  terra
riuscendo,  unitamente a graduato, a trarre in salvo una ragazza che,
gravemente  ferita,  era  rimasta  imprigionata  dalle  macerie.   Si
prodigava,  poi,  nell'opera  di  recupero  delle  otto  vittime  del
disastro.
   Appuntato  CC.  Mario  De  Luca,  il  27  giugno  1988  in  Maiori
(Salerno).  - Capo equipaggio di nucleo radiomobile, in occasione del
crollo di un'ala di edificio abitato da numerose  persone,  accorreva
prontamente  sul  posto  e si addentrata in un locale del piano terra
riuscendo, unitamente a sottufficiale, a trarre in salvo una  ragazza
che,  gravemente  ferita,  era rimasta imprigionata dalle macerie. Si
prodigava,  poi,  nell'opera  di  recupero  delle  otto  vittime  del
disastro.
   Con  decreto  del  Presidente  della  Repubblica 21 dicembre 1990,
sulla proposta del Ministro  dell'interno  sono  state  conferite  le
seguenti  ricompense  al  valor  civile alle persone sottoindicate in
riconoscimento  delle  azioni  coraggiose  di  seguito   a   ciascuna
riportate:
                            Medaglia d'oro
   Alla memoria dei carabinieri Mario Forziero e Nicola Campanile, il
1› giugno 1990 in Siena. - Componente pattuglia automontata mentre si
apprestava, insieme ad un collega, all'identificazione del conducente
di un motociclo, veniva fatto segno di un'improvvisa azione di fuoco.
Benche' gravemente ferito, cercava di reagire con l'arma in dotazione
ma, nel disperato tentativo di inseguire il malvivente, si accasciava
al  suolo.  Splendido  esempio  di  giovane  vita immolata con grande
ardimento e altissimo senso del dovere.
                         Medaglia d'argento
   Agenti sc. P.S. Ugo Santi e Faliero Camillini, il 1›  giugno  1990
in Siena. - Avendo individuato un pericoloso malvivente, dopo animata
collutazione riusciva, insieme ad altro collega, ad immobilizzarlo ed
a disarmarlo impedendogli di sparare. Generoso esempio di sprezzo del
pericolo e di altissimo senso del dovere.
                         Medaglia di bronzo
   Vigili  urbani  Marco Manganelli e Marcello Corbelli, il 1› giugno
1990 in  Siena.  -  Con  alto  senso  del  dovere  e  responsabilita'
partecipava,  insieme ad altro collega, ad un'operazione di polizia e
contribuiva alla cattura di un pericoloso malvivente.
   Isp. P.S.  Claudio  Boniello,  agente  Donatella  Cataldo,  agente
Emanuele  Viciani,  il  1› giugno 1990 in Siena. - Con alto senso del
dovere e responsabilita',  nel  corso  di  un'operazione  di  polizia
contribuiva, insieme ad altri colleghi, alla cattura di un pericoloso
malvivente.
   Con  decreto  del  Presidente  della  Repubblica 19 febbraio 1991,
sulla proposta del Ministro  dell'interno  sono  state  conferite  le
seguenti  ricompense  al  valor  civile alle persone sottoindicate in
riconoscimento  delle  azioni  coraggiose  di  seguito   a   ciascuna
riportate:
                         Medaglia d'argento
   Alla   memoria   del  sergente  maggiore  degli  alpini  Giancarlo
Gastaldi, il 6 marzo 1990 in Frassino (Cuneo). -  Comandante  plotone
di  alpini,  si prodigava nell'opera di spegnimento di un incendio di
vaste proporzioni. Nel  generoso  tentativo  veniva  investito  dalle
fiamme  per  il  forte  vento,  immolando  cosi' la sua giovane vita.
Splendido esempio di grande ardimento e di altissimo senso del dovere
spinti fino all'estremo sacrificio.
   Capo squadra VV.F. Oscar Stella, il 17 marzo 1989  in  Ferrara.  -
Libero dal servizio, non esitava a tuffarsi nelle acque di un canale,
in  soccorso  di  una  persona  precipitatavi  a  bordo della propria
vettura, riuscendo ad estrarla dall'abitacolo ed a salvarla da sicura
morte. Splendido esempio di grande coraggio  e  altissimo  senso  del
dovere.
   Prof.  Costanzo  Marinucci,  l'11  luglio 1988, in localita' Punta
Penna, comune di  Vasto  (Chieti).  -  Con  pronta  determinazione  e
sprezzo  del  pericolo  non  esitava a tuffarsi in acqua, riuscendo a
trarre in salvo una donna ed il suo bambino, in procinto di annegare.
Successivamente  interveniva  in  soccorso  di  altri   tre   giovani
bagnanti. Nobile esempio di altruismo e di elette virtu' civiche.
   Appuntato della Guardia di finanza Bruno Vozzolo e guardia giurata
Luigi  Scavone,  il  3 aprile 1989 in Catania. - Libero dal servizio,
non esitava a  porsi  all'inseguimento  di  un  rapinatore  armato  e
raggiuntolo  riusciva,  insieme  ad  altra persona, a disarmarlo e ad
immobilizzarlo fino  all'arrivo  delle  forze  dell'ordine.  Generoso
esempio di sprezzo del pericolo e alto senso del dovere.
   Agente  Polstato  Giuseppe Cavarretta, il 28 agosto 1989 in Marina
di  Grosseto  (Grosseto).  -  Libero  dal  servizio,  richiamato   da
invocazioni  di  aiuto, non esitava a tuffarsi in mare in soccorso di
tre giovani bagnanti, riuscendo a trarli in salvo a  riva.  Splendido
esempio di nobile altruismo e di alto senso del dovere.
   Finanziere  scelto  Sergio  Atzori, il 27 giugno 1988 in Genova. -
Richiamato  da  invocazioni   di   aiuto,   si   poneva   prontamente
all'inseguimento  di  alcuni  rapinatori,  riuscendo a disarmare ed a
trarre in arresto uno di essi, identificato poi come noto terrorista.
Splendido esempio di non  comune  ardimento  e  altissimo  senso  del
dovere.
   Maurizio  Carta,  il  23  giugno  1989 in Cagliari. - Con generoso
slancio si tuffava in mare, in soccorso di una donna che  vi  si  era
gettata  a  scopo  suicida, stringendo a se' la figlioletta. Riusciva
cosi' a  trarre  in  salvo  la  bambina,  in  procinto  di  annegare.
Splendido esempio di nobile altruismo e di elette virtu' civiche.
   Capo   squadra  VV.F.  Remo  Pierpaoli,  il  3  novembre  1989  in
Autostrada A/14, Ancona. - Nel generoso tentativo di  estrarre  dalle
fiamme  dell'abitacolo il conducente di un autocarro alimentato a gas
metano,  rimaneva  gravemente  ferito  a  seguito  di   un'improvvisa
esplosione.  Splendito  esempio  di non comune coraggio e sprezzo del
pericolo.
   Vigili del  fuoco  Umberto  Rossi,  Maurizio  Santarossa  e  Romeo
Parodi, il 16 dicembre 1989 in Monte Muzzerone, comune di Portovenere
(La  Spezia).  -  Componente  l'equipaggio di un elicottero riusciva,
insieme  ad  altri  colleghi,  nonostante   le   avverse   condizioni
atmosferiche,  a  trarre  in  salvo  un  giovane  rocciatore  che era
precipitato nel vuoto, rimanendo  sospeso  alla  corda  di  ritenuta.
Splendido  esempio  di  non comune ardimento e di altissima capacita'
professionale.
                         Medaglia di bronzo
   Carabiniere Francesco Gurioni,  il  2  dicembre  1989  in  Gonzaga
(Mantova).  -  Libero  dal  servizio  si  introduceva,  con  generoso
altruismo, in una abitazione privata invasa dalle fiamme, traendo  in
salvo una persona anziana e prodigandosi, con mezzi di fortuna, nello
spegnimento  dell'incendio. Genoroso esempio di alto senso del dovere
e responsabilita'.
   Bruno Castri, il 1› agosto 1989,  in  Marina  Velca  di  Tarquinia
(Viterbo). - Richiamato da invocazioni di aiuto accorreva, nonostante
le  avverse  condizioni  meteomarine,  in  soccorso  di  un  giovane,
riuscendo a trarlo in salvo a riva. Si  tuffava,  poi,  di  nuovo  in
acqua,  in  aiuto  di un altro bagnante ma, esausto, doveva desistere
dal generoso tentativo.
   Camillo Zazzara e Carlo Centurione, il 7 agosto 1988 in Pescara. -
Nonostante le avverse condizioni meteomarine non esisteva, insieme ad
altra persona, a tuffarsi in mare riuscendo, con abilita' e coraggio,
a raggiungere un incauto bagnante ed a sostenerlo fino all'arrivo dei
soccorsi.
   Vigile  del  fuoco  Marcello  Licchello,  il  29  novembre 1989 in
Brindisi. - Con tempestivita' e alto senso del dovere, si introduceva
in uno scavo per trarre in salvo un operaio che,  rimasto  incastrato
sotto un tubo del gas, rischiava la morte per asfissia.
   Paolo  Vianello,  Vanni  Scarpa, Raffaele Busetto, Mauro Busetto e
Narciso Busetto, il 25 luglio 1989 in Pellestrina  (Venezia).  -  Con
coraggio  a  sprezzo  del  pericolo, nonostante le avverse condizioni
meteomarine, si tuffava in acqua e,  insieme  ad  altri  volenterosi,
riusciva a raggiungere tre naufraghi ed a trarli in salvo.
   Tenente dei vigili urbani Salvatore D'Orsi, il 22 novembre 1989 in
Palma  di  Montechiaro  (Agrigento).  - Con coraggio e determinazione
affrontava un uomo che, in preda a raptus omicida, aveva accoltellato
un passante e, insieme ad un subalterno, riusciva a disarmarlo  ed  a
renderlo innocuo.
   Vigile  urbano  Giuseppe Bellavia, il 22 novembre 1989 in Palma di
Montechiaro (Agrigento). - Con coraggio e  determinazione  affrontava
un  uomo  che,  in  preda  a  raptus  omicida,  aveva accoltellato un
passante e, insieme ad un  superiore,  riusciva  a  disarmarlo  ed  a
renderlo innocuo.
   Capo  squadra  dei  vigili  del fuoco Oriano Bullo, il 31 dicembre
1988 in Canal Lombardo - Chioggia. - Con grande coraggio non  esitava
a  tuffarsi nelle acque di un canale, riuscendo a trarre in salvo una
giovane donna rimasta imprigionata nella propria vettura.
   Carabiniere Francesco Lamonaca, il 18 giugno  1989  in  Milano.  -
Libero  dal servizio, richiamato da invocazioni di aiuto, non esitava
a tuffarsi nelle acque dell'idroscalo per  soccorrere  una  donna  in
procinto  di  annegare.  Raggiuntala riusciva, dopo strenui sforzi, a
trarla in salvo.
   Con decreto del Presidente della Repubblica 12 aprile 1991,  sulla
proposta  del  Ministro dell'interno sono state conferite le seguenti
ricompense  al   valor   civile   alle   persone   sottoindicate   in
riconoscimento   delle   azioni  coraggiose  di  seguito  a  ciascuna
riportate:
                           Medaglia d'oro
   Alla  memoria  dell'agente  della  Polizia  di   Stato   Salvatore
D'Addario,  il  30  marzo  1991  in  Napoli.  -  Libero dal servizio,
richiamato da colpi d'arma da  fuoco,  interveniva  in  un  conflitto
armato  tra  bande  camorristiche  rivali. Benche' gravemente ferito,
reagiva con la  pistola  d'ordinanza  riuscendo  a  colpire  due  dei
malviventi   in   fuga.   Consentiva   cosi'   la   loro   successiva
identificazione e cattura. Mirabile esempio di  altissimo  senso  del
dovere e di non comune ardimento, spinti fino all'estremo sacrificio.
                         Medaglia d'argento
   Alla  memoria  dell'agente della Polizia di Stato Bernardo Iovino,
l'11  febbraio  1989  in  S.S.  Domitiana,  km  36.200  (Caserta).  -
Componente  di  una squadra volante, mentre si apprestava, insieme ad
altri colleghi, al controllo delle auto in transito, nel tentativo di
impedire la collisione tra due vetture, veniva  travolto  da  una  di
esse,  che  non  aveva  rispettato il segnale di stop, e decedeva sul
colpo. Nobile esempio di alto senso del dovere  e  di  elette  virtu'
civiche.
   Alla   memoria   dell'assistente  della  Polizia  di  Stato  Paolo
Caianiello,  l'11  febbraio  1989  in  S.S.  Domitiana,   km   36.200
(Caserta). - Componente di una squadra volante, mentre si apprestava,
insieme  ad  altri colleghi, al controllo delle auto in transito, nel
tentativo  di impedire la collisione tra due vetture, veniva travolto
da una di esse, che non  aveva  rispettato  il  segnale  di  stop,  e
decedeva  in  seguito  alle  ferite riportate. Nobile esempio di alto
senso del dovere e di elette virtu' civiche.
   Agente della Polizia di Stato Ciro Letizia, l'11 febbraio 1989 in
S.S. Domitiana, km 36.200 (Caserta).  -  Componente  di  una  squadra
volante,   mentre  si  apprestava,  insieme  ad  altri  colleghi,  al
controllo delle auto  in  transito,  nel  tentativo  di  impedire  la
collisione  tra  due vetture, veniva travolto da una di esse, che non
aveva rispettato il segnale di stop, e riportava gravissime  lesioni.
Nobile esempio di alto senso del dovere e di elette virtu' civiche.
   Al  vice  commissario della Polizia di Stato Pietro Troiani, il 29
aprile 1990 in Roma. - Libero dal servizio, non esitava,  con  grande
sprezzo  del  pericolo, ad introdursi in un appartamento invaso dalle
fiamme,  riuscendo  a  portare  all'esterno  alcuni  contenitori   di
propellente  liquido  e  ad  evitare,  cosi', piu' gravi conseguenze.
Generoso esempio di non comune altruismo e di alto senso del dovere.
   Al vice sovrintendente della Polizia di Stato Pasquale Bisogni, il
5 dicembre 1989 in  Asti.  -  Con  prontezza  di  riflessi  e  grande
determinazione,  riusciva ad afferrare ed a trarre in salvo una donna
che, a scopo suicida, si stava gettando  dal  balcone  della  propria
abitazione.    Generoso    esempio    di    altruismo   e   destrezza
nell'adempimento del proprio dovere.
   All'assistente  della  Polizia  di  Stato  Vincenzo  Costabile   e
all'agente  scelto  della Polizia di Stato Giuseppe Mastrorillo, l'11
dicembre 1989 in Torino. - Con pronta determinazione  e  sprezzo  del
pericolo  non  esitava  ad  introdursi, insieme ad un collega, in uno
stabile invaso dalle fiamme e  da  un  intenso  fumo,  permettendo  a
numerosi inquilini di porsi in salvo. Nobile esempio di elette virtu'
civiche e di operante solidarieta' umana.
                         Medaglia di bronzo
   All'assistente   della   Polizia   di  Stato  Antonio  D'Amelio  e
all'agente scelto della Polizia di Stato  Giacomo  Lo  Giudice,  l'11
maggio  1990  in  Torino.  - Con grave rischio personale e non comune
dedizione al dovere,  si  introduceva,  insieme  ad  un  collega,  in
un'abitazione  invasa  dalle  fiamme, riuscendo a trarre in salvo una
donna rinvenuta esamine e a compiere i primi tentativi di spegnimento
dell'incendio.
   Con decreto del Presidente della Repubblica 3 maggio  1991,  sulla
proposta  del  Ministro dell'interno sono state conferite le seguenti
ricompense  al   valor   civile   alle   persone   sottoindicate   in
riconoscimento   delle   azioni  coraggiose  di  seguito  a  ciascuna
riportate:
   All'assistente della  Polizia  di  Stato  Giovanni  Borraccino  ed
all'agente  ausiliario  della  Polizia  di Stato Giordano Coffen sono
conferite le medaglie d'argento al valor civile alla memoria  con  le
seguenti motivazioni:
   In  servizio  di  pattuglia  volante,  avuta  notizia  che  in  un
ristorante era in corso una rapina, accorreva prontamente sul posto e
con ferma determinazione e sereno sprezzo del pericolo si  disponeva,
insieme  ad  un  collega,  ad  affrontare  armi in pugno i malviventi
venendo fatto segno ad improvvisa azione di fuoco. Benche' gravemente
ferito, tentava di reagire esplodendo numerosi colpi di pistola prima
di  accasciarsi  al  suolo  esamine.  Splendido esempio di non comune
ardimento ed altissimo senso del dovere. - Padova, 5 aprile 1991.
   In  servizio  di  pattuglia  volante,  avuta  notizia  che  in  un
ristorante era in corso una rapina, accorreva prontamente sul posto e
con  ferma determinazione e sereno sprezzo del pericolo si disponeva,
insieme ad un collega, ad  affrontare  armi  in  pugno  i  malviventi
venendo  pero'  ferito  a  morte  in  seguito ad improvvisa azione di
fuoco. Splendido esempio di non comune ardimento ed  altissimo  senso
del dovere. - Padova, 5 aprile 1991.
   Con  decreto del Presidente della Repubblica 22 maggio 1991, sulla
proposta del Ministro dell'interno, sono state conferite le  seguenti
ricompense   al   valor   civile   alle   persone   sottoindicate  in
riconoscimento delle azioni coraggiose a ciascuna riportate:
                         Medaglia d'argento
   Maresciallo dei  carabinieri  in  congedo  Giuseppe  Emma,  il  20
dicembre  1989 in Catania. - Sottufficiale in congedo, con coraggio e
decisione affrontava due malviventi armati che, dopo aver  perpetrato
una  rapina ai danni di una gioielleria, tentavano la fuga. Riusciva,
cosi', unitamente ad un collega, ad immobilizzarli ed  a  trattenerli
fino  all'arrivo  delle  Forze  dell'Ordine. Splendido esempio di non
comune ardimento e di elevate virtu' civiche.
   Appuntato  dei  carabinieri  in  congedo  Rocco  Clemenza,  il  20
dicembre  1989  in  Catania.  -  Appuntato in congedo, con coraggio e
decisione affrontava due malviventi armati che, dopo aver  perpetrato
una  rapina ai danni di una gioielleria, tentavano la fuga. Riusciva,
cosi', unitamente ad un collega, ad immobilizzarli ed  a  trattenerli
fino  all'arrivo  delle  Forze  dell'Ordine. Splendido esempio di non
comune ardimento e di elevate virtu' civiche.
   Appuntato dei carabinieri Cuono Tufano, il 1›  settembre  1989  in
Canelli (Asti). - Con generoso altruismo, incurante del grave rischio
personale,  si  calava  in  un  pozzo  in  aiuto  di un'anziana donna
cadutavi  accidentalmente.  Raggiunta  la  malcapitata,  ormai   allo
stremo, la sosteneva fino all'arrivo dei soccorritori, scongiurandone
la morte.
   Brigadiere dei carabinieri Domenico Perfetto, il 23 giugno 1990 in
Pomezia  (Roma).  -  Con  non  comune  senso di altruismo e cosciente
sprezzo del pericolo, si calava in  una  cisterna  satura  di  vapori
tossici, in aiuto di tre persone in pericolo di vita. Tratta in salvo
una  di  esse,  pur  gravemente  provato,  scendeva  nuovamente nella
cavita' portando in superficie un  altro  dei  malcapitati,  finche',
colto da malore, veniva a sua volta soccorso dai vigili del fuoco nel
frattempo sopraggiunti.
   Maresciallo  ordinario Nicola Pagano, il 6 agosto 1989 in Praia di
Furone (Salerno). - Nel corso di un servizio perlustrativo  notturno,
richiamato  dalle  invocazioni  di aiuto di una giovane caduta in uno
strapiombo  e  rimasta  aggrappata  ad   una   roccia,   con   pronta
determinazione  si calava nel vuoto con una fune, riuscendo a salvare
la malcapitata da sicura morte. Generoso esempio di nobile  altruismo
e di alto senso del dovere.
   Vigebrigadiere  dei carabinieri Paolo De Simone, il 25 aprile 1989
in Collegno (Torino). - Accorso sul luogo di una forte esplosione che
aveva  semidistrutto  un  edificio,  con  sprezzo  del  pericolo   si
addentrava  tra  le macerie e, anticipando di pochi istanti il crollo
del pavimento, traeva in salvo un anziano paraplegico  e  due  donne.
Successivamente soccorreva un'altra donna rimasta bloccata dal crollo
di  una  parete.  Generosissimo esempio di nobile altruismo e di alto
senso del dovere.
                         Medaglia di bronzo
   Brigadiere dei carabinieri Salvatore Pace, il 29 dicembre 1989  in
Castelbuono  (Palermo).  - In occasione dell'incendio sviluppatosi in
un convento, con generoso slancio e cosciente sprezzo del pericolo si
introduceva, insieme ad un vigile urbano, nei locali invasi dal fuoco
e dal fumo, riuscendo a trarre in salvo tre persone  anziane  che  vi
erano   rimaste   imprigionate.  Si  prodigava,  poi,  nell'opera  di
spegnimento delle fiamme.
   Vigile  urbano  Vincenzo  Fiasconaro,  il  29  dicembre  1989   in
Castelbuono  (Palermo).  - In occasione dell'incendio sviluppatosi in
un convento, con generoso slancio e cosciente sprezzo del pericolo si
introduceva, insieme ad un sottufficiale dell'Arma  dei  carabinieri,
nei  locali  invasi dal fuoco e dal fumo, riuscendo a trarre in salvo
tre persone anziane che vi erano rimaste imprigionate. Si  prodigava,
poi, nell'opera di spegnimento delle fiamme.
   Brigadiere  dei carabinieri Pietro Finanza, il 19 dicembre 1989 in
Accadia (Foggia). -  In  occasione  dell'incendio  divampato  in  una
abitazione  si  addentrava,  con generoso slancio e cosciente sprezzo
del pericolo, unitamente a due subalterni, nei  locali  invasi  dalle
fiamme  e dal fumo, traendo in salvo il proprietario, gia' gravemente
ustionato e privo di sensi.
   Carabiniere Raffaele  Pagano,  il  19  dicembre  1989  in  Accadia
(Foggia). - In occasione dell'incendio divampato in una abitazione si
addentrava,  con  generoso  slancio e cosciente sprezzo del pericolo,
unitamente ad un superiore ed un collega,  nei  locali  invasi  dalle
fiamme  e dal fumo, traendo in salvo il proprietario, gia' gravemente
ustionato e privo di sensi.
   Carabiniere Ciro Zaccaro, il 19 dicembre 1989 in Accadia (Foggia).
-  In  occasione  dell'incendio  divampato  in  una   abitazione   si
addentrava,  con  generoso  slancio e cosciente sprezzo del pericolo,
unitamente ad un superiore ed un collega,  nei  locali  invasi  dalle
fiamme  e dal fumo, traendo in salvo il proprietario, gia' gravemente
ustionato e privo di sensi.
   Maresciallo maggiore dei carabinieri Mario Falcone, il 13  gennaio
1990  in  Sinalunga (Siena). - Accorso prontamente presso uno stabile
devastato dall'esplosione di  una  bombola  a  gas,  con  coraggio  e
sprezzo  del  pericolo si addentrava tra le macerie, unitamente ad un
sottufficiale subalterno, riuscendo a  localizzare  ed  a  trarre  in
salvo il proprietario, sepolto dai detriti e gravemente ferito.
   Brigadiere dei carabinieri Giovanni Cavallo, il 13 gennaio 1990 in
Sinalunga (Siena). - Accorso prontamente presso uno stabile devastato
dall'esplosione  di  una  bombola  a  gas, con coraggio e sprezzo del
pericolo si addentrava tra le macerie, unitamente ad un sottufficiale
superiore,  riuscendo  a  localizzare  ed  a  trarre  in   salvo   il
proprietario, sepolto dai detriti e gravemente ferito.
   Carabiniere  Massimo  Maiorana,  il  6 gennaio 1990 in Novafeltria
(Pesaro). - Libero dal servizio, con grande determinazione e  sprezzo
del  pericolo si introduceva, dopo averne forzata la finestra, in una
abitazione satura di gas tossico, portando  soccorso  a  due  giovani
donne, gia' in stato di incoscienza.
   Brigadiere  Augusto  Zaccaria,  il  25 giugno 1980 in Torrimpietra
(Roma). - Libero dal servizio, coinvolto con il  proprio  motoveicolo
in  un  grave  incidente stradale, con generoso altruismo interveniva
benche' contuso,  in  soccorso  di  due  persone  che  erano  rimaste
imprigionate nella loro auto in fiamme, traendole in salvo.
   Con  decreto del Presidente della Repubblica 22 maggio 1991, sulla
proposta del Ministro dell'interno sono state conferite  le  seguenti
ricompense   al   valor   civile   alle   persone   sottoindicate  in
riconoscimento  delle  azioni  coraggiose  di  seguito   a   ciascuna
riportate:
                         Medaglia d'argento
   Al  maresciallo  capo della Guardia di finanza Giampietro De Zolt,
il 3 maggio 1990 in Val Biois  -  Cencenighe  Agordino  (Belluno).  -
Libero  dal servizio, non esitava a tuffarsi nelle impetuose acque di
un torrente per soccorrere un uomo che vi  si  era  gettato  a  scopo
suicida.  Raggiuntolo  riusciva,  dopo  notevoli  sforzi, a trarlo in
salvo. Generoso esempio di grande  altruismo  e  di  alto  senso  del
dovere.
                         Medaglia di bronzo
   Al  brigadiere  della  Guardia  di  finanza  Francesco Reda, il 18
settembre  1989  in  Martina  Franca  (Taranto).  -  Nel   corso   di
un'operazione  anticontrabbando,  mentre si apprestava, insieme a due
subalterni, all'identificazione degli  occupanti  di  un'autovettura,
fatto  segno  ad  improvvisa azione di fuoco da parte di uno di essi,
reagiva con prontezza di riflessi e feriva il malvivente  con  l'arma
in dotazione, permettendo cosi' la sua cattura.
   Al finanziere Salvatore D'Alterio, il 18 settembre 1989 in Martina
Franca  (Taranto).  -  Nel  corso  di un'operazione anticontrabbando,
mentre  si  apprestava,  insieme  ad  un  superiore  ed  un  collega,
all'identificazione degli occupanti di un'autovettura, fatto segno ad
un'improvvisa  azione  di  fuoco  da  parte  di  uno di essi, reagiva
prontamente con l'arma in dotazione, contribuendo cosi' alla  cattura
del malvivente.
   Al  finanziere  Antonio  Di Landa, il 18 settembre 1989 in Martina
Franca (Taranto). -  Nel  corso  di  un'operazione  anticontrabbando,
mentre  si  apprestava,  insieme  ad  un  superiore  ed  un  collega,
all'identificazione degli occupanti di un'autovettura, fatto segno ad
un'improvvisa azione di fuoco  da  parte  di  uno  di  essi,  reagiva
prontamente  con l'arma in dotazione, contribuendo cosi' alla cattura
del malvivente.
   Al finanziere di mare  Giuseppe  Buscema,  il  29  marzo  1990  in
Siracusa.  - Componente l'equipaggio di una motovedetta, con generoso
slancio si tuffava in soccorso di una donna gettatasi in mare a scopo
suicida. Raggiuntala riusciva, nonostante  l'ostinata  resistenza,  a
trarla in salvo.
   All'appuntato  di  mare  Guardia  di  finanza Ignazio Greco, il 26
giugno 1990 in Torre Canne (Brindisi). - Libero dal  servizio,  udite
delle  invocazioni  di  aiuto,  non  esitava, con generoso slancio, a
tuffarsi  in  soccorso  di  una  ragazza  scomparsa  tra  i   flutti.
Nonostante  le avverse condizioni del mare, riusciva a raggiungere la
malcapitata, ormai esanime, ed a trarla in salvo.
   Brigadiere Guardia di finanza Fabio Mannucci, il 5 agosto 1990  in
Roseto  degli  Abruzzi  (Teramo).  - Libero dal servizio, udite delle
invocazioni di aiuto, non esitava a tuffarsi  in  mare  con  generoso
slancio,   in  soccorso  di  un  giovane  che  si  trovava  in  gravi
difficolta'. Raggiuntolo, riusciva a trarlo in salvo a riva.
   Finanziere di mare Nicola Margarito, il 19 agosto 1989 in Pescara.
- Con generoso slancio e pronta determinazione si tuffava in mare, in
soccorso di un uomo in procinto di scomparire tra i flutti. Raggiunto
lo  sventurato,  ormai  esanime, lo traeva a bordo di un'imbarcazione
civile e gli praticava la respirazione artificiale, salvandolo  cosi'
da sicura morte.
   Con  decreto del Presidente della Repubblica 29 maggio 1991, sulla
proposta   del   Ministro   dell'interno,   sono   state   conferite,
rispettivamente, all'XI compagnia pompieri di Santiago "Pompa Italia"
e  al sig. Claudio Cattoni la medaglia di bronzo al valor civile e la
medaglia  d'oro  al  valor  civile  alla  memoria  con  le   seguenti
motivazioni:
   Compagnia  di  vigili  del  fuoco volontari, italiani e di origine
italiana, interveniva nella coraggiosa opera  di  spegnimento  di  un
incendio  scoppiato  in  un vecchio edificio del centro della citta',
offrendo una luminosa testimonianza di nobili tradizioni,  di  grande
solidarieta'  e  di  attaccamento  al  dovere. - Santiago del Cile 20
dicembre 1990.
   Vigile del fuoco volontario, si prodigava con coraggioso slancio e
consapevole sprezzo del pericolo  nell'opera  di  spegnimento  di  un
incendio  scoppiato in un vecchio edificio della citta'. Nel generoso
tentativo veniva,  pero',  mortalmente  ferito  dalla  caduta  di  un
cornicione. Splendido esempio di elette virtu' civiche e di altissimo
senso del dovere. - Santiago del Cile 20 dicembre 1990.