Il MINISTRO DELL'INTERNO
  Visto  che il sig. Vincenzo Cesareo e' stato eletto consigliere del
comune di Cetraro (Cosenza) nelle consultazioni amministrative del 28
maggio 1988 e che successivamente  dal  consesso  e'  stato  nominato
assessore e che nelle consultazioni elettorali del 6-7 maggio 1990 e'
stato eletto consigliere provinciale;
  Considerato  che  da  accertamenti  svolti e' emersa l'esistenza di
stretti rapporti interpersonali tra  il  predetto  amministratore  ed
esponenti  della  criminalita'  organizzata tra cui il boss Francesco
Muto, il pregiudicato Francesco  Grano  ed  il  pregiudicato  Delfino
Lucieri, ritenuto elemento di spicco e braccio armato del clan Muto;
  Constatato  pertanto  che  l'espletamento,  da  parte  del predetto
amministratore, delle cariche elettive, e' - in presenza di  siffatto
comportamento  -  incompatibile con le funzioni rappresentative delle
comunita' locali ed ingenera allarme sociale nella collettivita'  con
conseguente pericolo di turbativa dell'ordine pubblico;
  Ritenuto che ricorrano gli estremi per far luogo alla rimozione del
suddetto  amministratore  dalle  cariche di consigliere comunale e di
assessore del comune di Cetraro e di  consigliere  provinciale  della
provincia di Cosenza;
  Visto l'art. 40 della legge 8 giugno 1990, n. 142;
  Visto l'art. 2 della legge 12 gennaio 1991, n. 13;
  Vista  la relazione allegata al presente decreto che ne costituisce
parte integrante;
                              Decreta:
  Il sig. Vincenzo Cesareo e' rimosso dalle  cariche  di  consigliere
comunale  e di assessore del comune di Cetraro nonche' di consigliere
provinciale della provincia di Cosenza.
   Roma, 30 settembre 1991
                                                  Il Ministro: SCOTTI