Dal 1 dicembre 1991 e' pagabile presso le banche sottoindicate, la nona cedola d'interesse relativa al semestre giugno 1991/novembre 1991 del prestito obbligazionario 1987/1992, indicizzato 1a emissione, di nominali lire 1.000 miliardi, nella misura del 6,35% lordo, pari al 5,953% al netto della ritenuta fiscale del 6,25%: Banca nazionale del lavoro - Banco di Napoli - Banco di Sicilia - Banco di Sardegna - Monte dei Paschi di Siena - Credito italiano - Banco di Roma - Banca commerciale italiana - Banco di Santo Spirito - Cassa di risparmio di Calabria e Lucania - Banca nazionale delle comunicazioni - Istituto bancario San Paolo di Torino - Banca popolare di Novara - Istituto di credito delle casse di risparmio italiane - Banca nazionale dell'agricoltura - Cassa di risparmio delle provincie lombarde - Cassa di risparmio di Roma - Credito romagnolo - Banca Manusardi & C. - Istituto bancario italiano - Banca popolare di Sondrio. Si comunica inoltre che: a) per le obbligazioni di istituti di credito mobiliare di cui all'art. 4, punto A), del regolamento del prestito, il tasso annuo di rendimento, pari alla media aritmetica semplice dei rendimenti medi effettivi lordi di settembre e ottobre 1991 e' risultato pari al 12,694%; b) per i BOT annuali, di cui all'art. 4, punto B), del regolamento del prestito, il tasso annuo di rendimento, pari alla me- dia aritmetica semplice dei rendimenti lordi corrispondenti ai prezzi di assegnazione delle aste tenutesi nei mesi di settembre e ottobre 1991, corretto dal fattore moltiplicativo in uso per i C.C.T. di attuale emissione (1-tn/1-to), e' risultato pari all'11,5123%; c) la media aritmetica risulta, pertanto, pari al 12,103% equivalente al tasso semestrale del 5,88%. In conseguenza, a norma dell'art. 4 del regolamento del prestito, per effetto dell'arrotondamento allo 0,05% per eccesso e della maggiorazione dello 0,25%, le obbligazioni frutteranno per il semestre dicembre 1991/maggio 1992, scadenza 1 giugno 1992, cedola n. 10, un interesse lordo del 6,15% pari ad un rendimento del 5,766% al netto della ritenuta fiscale del 6,25%.