IL MINISTRO DEL TESORO Visto l'art. 1 della legge 5 marzo 1991, n. 74, che prevede il concorso dello Stato, in misura da stabilirsi con decreto del Ministro del Tesoro entro il limite massimo di dodici punti percentuali nell'ammortamento dei mutui che i comuni gia' impegnati nella costruzione di sistemi ferroviari passanti sono autorizzati ad assumere, fino alla concorrenza di lire 300 miliardi, per ciascuno degli anni 1991, 1992 e 1993, da destinare al parziale finanziamento delle opere; Visto il decreto ministeriale 4 giugno 1991, recante le modalita' per il coordinato accesso ai mutui da parte dei comuni impegnati nella costruzione dei sistemi ferroviari passanti, nonche' le condizioni e le modalita' dei mutui da contrarsi dagli enti interessati; Considerato che, entro il termine utile previsto dall'art. 5 del citato decreto ministeriale, sono state presentate le domande dei comuni di Milano, Torino, S. Canzian d'Isonzo (Gorizia) e Barile (Potenza); Tenuto conto che, sulla base del parere tecnico espresso dall'Ente ferrovie dello Stato, possono essere ammesse ai benefici di legge solo le istanze dei comuni di Milano e di Torino; Considerato, altresi', che, a fronte dei 300 miliardi annui previsti dalla citata legge n. 74/1991, la spesa richiesta dai cennati comuni per la realizzazione delle opere ammonta a lire 989,548 miliardi per il comune di Milano e a lire 414,337 miliardi per il comune di Torino; Attesa l'esigenza di procedere al riparto della cennata somma di lire 900 miliardi fra i suddetti comuni in misura proporzionale all'ammontare della spesa occorrente ai medesimi per la realizzazione delle opere, autorizzando per ciascuno degli anni 1991, 1992 e 1993 il comune di Milano ad assumere finanziamenti agevolati per lire 211,459 miliardi e quello di Torino per lire 88,541 miliardi; Considerato che il concorso statale, viene rapportato al capitale iniziale mutuato, per tutto il periodo di ammortamento dei mutui; Decreta: Art. 1. Ai sensi e per gli effetti dell'art. 1 della legge 5 marzo 1991, n. 74, sono ammessi alle agevolazioni i progetti presentati dai comuni di Milano e di Torino, rispettivamente per l'importo di lire 211,459 miliardi e lire 88,541 miliardi, per ciascuno degli anni 1991, 1992 e 1993.